Torna il sereno tra PD-IV. Voto unanime della maggioranza

Sembra tornata sintonia tra il PD e IV in Toscana. Infatti, la commissione affari istituzionali del Consiglio regionale, dopo tre riunioni, ha approvato la terza variazione di bilancio della Regione, con i voti unanimi delle forze di maggioranza.

Nelle prime due sedute era venuto meno il numero legale dei consiglieri: alla prima era assente il capogruppo di Italia Viva Stefano Scaramelli che non aveva delegato il voto a un altro consigliere, mentre alla seconda non si è presentato Gianni Anselmi del Partito Democratico. In entrambe le sedute, le opposizioni sono uscite dall’aula. Oggi invece l’atto è stato votato in modo unanime da PD e IV, assenti invece le opposizioni.

Anselmi, nonostante il voto favorevole, ha volut spiegare, intervenendo oggi in commissione, che la sua assenza nella riunione precedente “non è stata causata da ragioni diverse da una scelta consapevole, che si ripeterà qualora lo riterrò opportuno. E sono ragioni che chi conosce il mio modo di frequentare queste stanze, non sono estranee ai principi che mi hanno sempre guidato nel mio mandato: la tutela dell’istituzione, della sua dignità e della sua autonomia e il rispetto della funzione dei consiglieri regionali. Non manco di confermare il mio sostegno alla maggioranza che si esprime in questo voto, nonostante delle perplessità che sono state palesate con il mio comportamento di ieri, perché conosco il significato della parola lealtà e correttezza. Ringrazio anche il collega Scaramelli, per le attenzioni che mi ha rivolto ieri, attenzioni che non saranno pubblicamente ricambiate”.

“Oggi in commissione – ha spiegato il presidente Giacomo Bugliani, esponente del PD – abbiamo votato la variazione con la presenza soltanto della maggioranza che ha dato parere favorevole, l’atto arriva quindi oggi in aula. La commissione è stata indubbiamente faticosa perché ha comportato la convocazione di più sedute, credo però che sia la volontà di tutte le forze politiche della maggioranza di avviare un confronto politico che, io personalmente, auspico che possa avvenire quanto prima, perché dietro a questa chiarezza reciproca potranno esserci anche le condizioni per una ripartenza della maggioranza. Ritengo che sia opportuno quanto prima un chiarimento – ha aggiunto Bugliani dopo la riunione della commissione – non soltanto di tutte le forze di maggioranza, ma anche interno al gruppo consiliare del PD perché credo che questa sia l’unica strada percorribile per garantire quel buon governo della Regione che nei prossimi tre anni dobbiamo dare alla Toscana”.

A margine dei lavori del Consiglio regionale odierno, Scaramelli ha spiegato che “oggi in prima commissione la variazione di bilancio è passata, un atto importante. Ancora una volta il nostro voto e la nostra presenza hanno dimostrato che siamo leali e determinanti. Auspico che quanto prima, non è più rinviabile, venga fatta la verifica della maggioranza. Il fine è provare a proseguire insieme e prendere nuovi impegni. Serve sviluppare una nuova collaborazione all’insegna del rispetto reciproco”.

🎧 Giani: a Piombino un polo siderurgico integrato, aspettiamo supporto Governo

“Questa è la proposta della Toscana, intendiamo portarla a tutti i tavoli a cui saremo chiamati”, ha affermato Giani al tavolo. “Lavoriamo per un polo siderurgico integrato e competitivo Piombino  merita l’attenzione e il sostegno del governo”, ha aggiunto il presidente.

La Toscana, da oggi, ha una posizione ‘ufficiale’ sul tavolo nazionale che riguarda Piombino, fatto di scelte di politica industriale e di investimenti ambientali, infrastrutturali e per il porto. Lo spiega Gianni Anselmi, il consigliere che supporta il presidente Eugenio Giani per le aree di crisi complessa e che rende note in conferenza stampa le posizioni emerse al tavolo di questa mattina convocato dal Mise. Posizioni richiamate dallo stesso Giani, che nelle scorse ore aveva scritto al ministro Giancarlo Giorgetti ricordando, tra l’altro, che anche Liberty Magona potrebbe rientrare in un’operazione di riassetto congiunto o parallelo all’ingresso dello Stato tramite Invitalia o Cdp in JSW Steel Italy. E ricordando anche che sebbene Piombino sia il punto di riferimento per i lunghi e le rotaie, gli acciai piani sono contemplati fin dal 2008, perciò questo Governo sarebbe il primo ad escluderli.

“Questa è la proposta della Toscana, intendiamo portarla a tutti i tavoli a cui saremo chiamati”, ha affermato Giani al tavolo. “Lavoriamo per un polo siderurgico integrato e competitivo, è una partita che merita l’attenzione e il sostegno del governo”, ha aggiunto il presidente.

Piombino, ribadisce Anselmi in conferenza stampa, non  può stare “in un ruolo ancillare, deve semmai essere collocata nel quadro della siderurgia italiana, dal momento che si teorizza l’intervento del capitale pubblico”.

Il governo, presente al tavolo con la viceministra Alessandra Todde e con il ministero del lavoro, per oltre due ore ha ascoltato sindacati dei metalmeccanici, locali e nazionali, la parola di JSW Steel Italy per voce del vicepresidente Marco Carrai e, appunto, le istituzioni locali e regionali.

Sul tavolo ciò che è noto da almeno un anno: la necessità di un piano industriale credibile e quella di comprendere chiaramente le intenzioni di Mr. Jindal fino all’attuale contratto (scaduto) di JSW con Rfi per la fornitura di rotaie per il sistema infrastrutturale italiano. E ciò che è stato indicato stamani dalla Toscana: “Le nuove commesse di Rfi vanno inserite in un piano industriale chiaro e le scelte di dimensionamento degli impianti e degli investimenti debbano essere coerenti con i fabbisogni industriali e non influenzate da logiche esterne”.

Significa che la dotazione di un forno elettrico con capacità di 0,8 milioni di tonnellate annue non appare sufficiente, e anzi: “Non sarebbe davvero giustificabile un forno elettrico a Piombino con una capacità inferiore a 1,2 milioni di ton/anno, quando invece è possibile garantire la sicurezza di una produzione locale con sbocchi di mercato certi”. Il mancato rispetto di questa soglia minima significa escludere gli acciai piani da Piombino, quando invece esistono le condizioni per attivare una filiera corta locale tra JSW Steel e Liberty Magona. Il che vale, come noto, anche per la riattivazione di forniture di vergella verso l’ex-impianto Bekaert di Figline Valdarno, in precedenza rifornito proprio da Piombino, una volta adeguate le linee di laminazione alle specifiche tecniche necessarie per le trafilature eseguibili in Valdarno.

“Come Regione siamo disponibili a supportare un ragionamento di filiera nazionale, ma non al contrario, ovvero ad asservire il dimensionamento dell’attività siderurgica su Piombino solo agli interessi delle imprese di altri territori”, ha ripetuto Anselmi richiamando la discussione nel confronto con il Mise, che ha posto l’accento anche sulla scadenza delle concessioni portuali a luglio 2021, “rinnovabili solo a fronte di una visione complessiva sulla filiera siderurgica che sfrutti anche la competitività portuale”. In quest’ottica bisogna anche rinnovare gli accordi di programma nazionali che regolano le politiche e gli investimenti pubblici per l’area di crisi industriale di Piombino.

“Il governo – ha precisato Anselmi – ha la possibilità di  attivare una vera e propria operazione di reshoring su Piombino, sostituendo importazione con produzione locale al servizio sia degli acciai lunghi di JSW Steel Italy Piombino sia dei laminati zincati e preverniciati di Liberty Magona, universalmente riconosciuti come tra i migliori sul mercato italiano”.

Il tavolo non è stato chiuso: entro due settimane è attesa una nuova convocazione.

Piombino, Giani incontra Giorgetti: “confermato gli impegni governo”

Al centro del colloquio tutte le tematiche riguardanti le prospettive del sito di Piombino, considerato “fondamentale” dalla Regione.

“E’ stata una riunione positiva. Il ministro Giorgetti ha riconfermato l’impegno attivo del governo per la riqualificazione e lo sviluppo del polo industriale di Piombino”.
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al termine  dall’incontro online con il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, al quale Giani ha partecipato insieme Gianni Anselmi, consigliere delegato dal presidente sulla questione.
“La disponibilità espressa dal ministro – ha aggiunto – prevede anche un coinvolgimento diretto dello Stato nel capitale della società che gestisce le acciaierie, utilizzando soluzioni consentite dal nostro ordinamento per gli impianti ritenuti strategici.”

Al centro del colloquio tutte le tematiche riguardanti le prospettive del sito di Piombino, considerato “fondamentale” dalla Regione. Giani, si legge nel comunicato della Regione Toscana,  ha messo al centro la questione principale per il futuro del polo e dell’intero territorio: la necessità di una rivisitazione della presenza industriale per favorire il rilancio e la modernizzazione ecologica della siderurgia, la diversificazione produttiva e la transizione ambientale dell’area. Un tema, questo che era stato trattato anche nell’incontro di ieri col ministro per la transizione ecologica Cingolani: “E’ necessario – ha detto Giani – che i due ministeri cooperino per affrontare questa partita che è industriale e ambientale. Giorgetti mi ha garantito che, su questo, si confronterà rapidamente con Cingolani e anche con il ministro Franco per gli aspetti connessi con le opportunità legate al Recovery Plan.”

In questo percorso di incontri, in cui fondamentale sarà anche il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, il prossimo passaggio dovrà coinvolgere necessariamente il partner privato, Jindal. “Accanto agli impegni dei soggetti pubblici, Regione e, a questo punto, Governo, è infatti necessario conoscere le intenzioni di Jindal. Ideale sarebbe infatti inserire gli impegni di tutti in una Intesa complessiva sul polo di Piombino”.

“Questi primi passaggi di confronto con il Governo recentemente insediatosi – aggiunge Gianni Anselmi – sono stati molto utili e conforta l’attenzione che insieme al presidente abbiamo registrato su una vicenda che abbisogna dopo anni di difficoltà di un punto di svolta vero. Un rinnovato e ancor più incisivo impegno della parte pubblica dovrà tuttavia essere condizionata a un piano industriale serio e a un corrispondente impegno del privato sugli investimenti, perché anche nei settori strategici di base non sarebbe etico favorire forme di imprenditoria assistita e passiva. Per meritare sostegni pubblici servono una visione e un protagonismo condivisi.”

Ungulati: legge Toscana per contenimento

Le funzioni della polizia provinciale saranno potenziate per contenere gli ungulati in ambito urbano. Questo è quanto prevede la l.n. 412 approvata oggi dal Consiglio regionale che darà maggiori strumenti per affrontare la proliferazione della specie.

In base alle legge, il sindaco dovrà chiedere alla Regione l’intervento per la gestione della fauna selvatica. Verrà anche introdotta sul sistema informativo Artea, una procedura informatizzata per la presentazione da parte degli agricoltori delle richieste di interventi che dovranno essere eseguiti non oltre 36 ore dalla richiesta.
Il consigliere Gianni Anselmi, presidente della commissione di sviluppo economico e rurale che ha licenziato il testo a maggioranza, ha spiegato che il “provvedimento si propone di dare strumenti alle amministrazioni e alla polizia per fronteggiare il fenomeno della proliferazione degli ungulati con particolare riferimento alle aree urbane”. La presenza degli ungulati ha un impatto sia sui raccolti che sulla viabilità diventanto un problema di sicurezza quando si spingono fino ai centri abitati.
La legge, ha concluso Anselmi “si prefigge di ridefinire e rimodulare le funzioni della polizia provinciale e della polizia metropolitana. Le amministrazioni potranno adeguare e potenziare i corpi di polizia riconoscendo un contributo regionale annuo sulla base di certi parametri come la caratteristica dei territori, ma anche tenendo conto del numero dei cacciatori, della popolazione residente, del numero di abbattimenti programmati”.
“Un passo avanti importante per il presidio del territorio e la sicurezza dei cittadini in una materia così delicata per l’economia e la realtà toscana”, commenta Luca Menesini, presidente dell’Unione province Toscana (Upi). “Mancherebbe solo una delega piena e completa dei compiti connessi alle Province, come la dimensione territoriale ottimale della gestione di queste funzioni richiederebbe”, continua il presidente Upi prendendosi l’impegno a “coordinare il potenziamento del personale inizialmente laddove è più carente, così da omogeneizzare le situazioni più svantaggiate”.

Teleconsulto pediatrico, al via convenzione tra Meyer e Asl Nord Ovest

Il teleconsulto pediatrico entrerà in funzione a partire dall’ospedale di Portoferraio all’isola d’Elba, per arrivare a coinvolgere, progressivamente, gli altri dodici ospedali presenti nel territorio dell’Asl. D’ora in avanti, grazie a questo innovativo sistema telematico, i professionisti delle due realtà collaboreranno quotidianamente per migliorare l’assistenza dei piccoli pazienti; si tratta di un altro importante tassello che va ad aggiungersi alla Rete pediatrica regionale.

Da circa un anno, questo sistema è operativo tra il Meyer e alcuni degli ospedali che fanno parte dell’Asl Toscana Centro e la Rete pediatrica regionale si avvale già di un servizio di consulenza clinica ed ecocardiografica garantito dalla collaborazione tra il Meyer e la Fondazione Monasterio. Adesso questa modalità di consulenza tramite il teleconsulto pediatrico si allarga: le specialità coinvolte, nella fase iniziale, sono tre – Radiologia, Pronto soccorso e Trauma Center – ma l’obiettivo è quello di estenderlo a tutti i settori.

“La Regione Toscana ha puntato molto sul modello a rete, in molti settori del nostro sistema sanitario – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – La rete pediatrica regionale è nata per assicurare a tutti i bambini toscani, ovunque essi vivano, la stessa elevata qualità di cure. Questa è una sfida che coinvolge tanti professionisti toscani e l’ospedale pediatrico Meyer, a cui la legge regionale ha affidato il ruolo di governo ooerativo e coordinamento del network. In questo modo, l’alta professionalità degli specialisti del Meyer potrà dare risposte ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, nel luogo più vicino alla loro abitazione. Si comincia dall’isola d’Elba, poi il progetto si allargherà agli altri ospedali”.

“L’innovazione tecnologica è fattore decisivo anche nel miglioramento dei sevizi sanitari – è il commento del consigliere regionale Gianni Anselmi,  espressione del territorio – Il fatto che il teleconsulto pediatrico fra il Meyer e gli ospedali dell’Asl nord ovest parta da Portoferraio è un segnale significativo della rilevanza che la telemedicina può avere per i territori periferici, ed è coerente con l’investimento nella dotazione strumentale compiuto recentemente nel territorio elbano, che ho condiviso con l’assessore Saccardi”.

Il sistema prevede lo scambio per via informatica di dati sanitari e soprattutto di immagini tra gli specialisti degli ospedali coinvolti nel progetto. Questo permette una risposta preventiva sulle modalità di conduzione degli esami clinici e sulla migliore scelta diagnostica e terapeutica da effettuare. Questo sistema consente anche di chiedere e ottenere una cosiddetta second opinion.

Il sistema di teleconsulto pediatrico avviene su supporto informatico (supporto di Estar): grazie al quale ogni professionista delle Unità operative degli ospedali dell’Area nord ovest potrà interfacciarsi con il Meyer, per scambiare dati per condurre indagini diagnostiche e definire diagnosi e cura. Ogni quesito posto contempla una risposta con firma digitale, così come ogni richiesta avrà un ordine di urgenza, con una precisa tempistica da osservare per la riposta. L’aspetto fondamentale del sistema è infatti rappresentato dalla possibilità di condividere in massima sicurezza e tutela della privacy dati sanitari per migliorare i percorsi diagnostici e di cura dei bambini. L’obiettivo, quindi, è quello di costruire e consolidare reti professionali multidisciplinari che, basandosi su uno scambio sicuro di informazioni, possa migliorare l’accessibilità alle cure dei pazienti pediatrici.

Il sistema di teleconsulto pediatrico entrerà in vigore a partire dall’ospedale di Portoferraio all’isola d’Elba, che ha beneficiato anche di un finanziamento ministeriale per la dotazione infrastrutturale necessaria per avvalersi della telemedicina, nell’ambito di un progetto per le Reti Cliniche per la telemedicina nelle Piccole Isole. Anche i professionisti isolani quindi saranno connessi con gli specialisti del Meyer per la corretta presa in carico dei percorsi assistenziali pediatrici.

Commercio ambulante: Governo non impugna legge Toscana

Il Consiglio dei Ministri di ieri non ha impugnato la legge regionale della Toscana, approvata lo scorso aprile, che norma le concessioni per il commercio ambulante su aree pubbliche, introducendo il rinnovo tacito per l’assegnazione.

A darne la notizia è la Giunta toscana che commenta: “va reso merito al lavoro fatto in Consiglio regionale dal presidente della commissione sviluppo economico Gianni Anselmi – sottolinea l’assessore regionale al commercio Stefano Ciuoffo in una nota – per aver presentato la legge, in modo celere e condiviso con le categorie economiche, dopo un rapido ma attento giro di consultazioni. Siamo stati la prima regione italiana a farlo e adesso i 14 mila commercianti toscani possono lavorare con serenità di prospettiva e senza più le incertezze sulla materia”.

Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sul commercio del Mise sono presenti in Toscana 14.015 attività di commercio su aree pubbliche, tra sedi e unità locali, così suddivise per settore merceologico: 1.939 alimentare, 2.033 abbigliamento, tessuti e calzature, 4.412 abbigliamento e tessuti, 551 calzature e pelletterie, 4.261 altri articoli, 448 mobili e articoli di uso domestico, 371 settore non specificato.

Exit mobile version