Santa Maria Nuova: chiuso ultimo reparto Covid

“Il primo giugno abbiamo chiuso l’ultimo reparto Covid di Santa Maria Nuova. Non posso che essere orgoglioso del lavoro fatto, del servizio reso al centro storico di Firenze, con un’alta qualità di cure sia in degenza ordinaria che in terapia intensiva”. Lo annuncia Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus.

“A gennaio-febbraio – ricorda Landini – metà ospedale era dedicato alla cura del covid: 55 posti letto su 110. Ricordo a tutti che abbiamo affrontato tre ondate successive. Ora si volta pagina, ci sono tutte le premesse. Dovremo convivere col virus, ma possiamo smettere di temerlo. I vaccini fanno ben sperare: sono tutti validi e sicuri, e ci stanno aiutando ad archiviare una stagione che ha messo a dura prova la tenuta anche sociale della comunità umana. Ora l’impegno di tutti deve essere quello di vaccinarsi e di far vaccinare.

I vaccini hanno debellato molte malattie, ci sono tutte le premesse affinché mettano fine anche al covid. Senza considerare che abbiamo ora un patrimonio di conoscenze, professionalità e strumentazioni che non deve andare disperso. È ora il momento di mettere tutto questo a frutto per sconfiggere altre malattie. Le sfide continuano ma noi siamo pronti ad affrontarle”. “Oggi il consiglio comunale ha ringraziato la sanità fiorentina. Questo ci fa molto piacere. Confido che questa cerimonia, con Palazzo Vecchio alle spalle, sia stata il sigillo sulla fine di una pandemia che ha segnato il mondo”.

“Voglio ringraziare chi ci è stato vicino e ci ha aiutato con le donazioni – aggiunge Landini – Un grazie particolare va alla popolazione, che abbiamo sempre sentito al nostro fianco. Tutto quello che ci era necessario per affrontare l’emergenza ci è stato messo a disposizione.

Nella ricorrenza della fondazione dell’ospedale, il 23 giugno, quando la struttura compirà 733 anni, avremo modo di ringraziare tutti e di dare il giusto riconoscimento ai nostri operatori – medici, infermieri, operatori sanitari e amministrativi – che hanno fatto squadra”.

“La fondazione Santa Maria Nuova – ricorda Landini – ha allestito una mostra sui vaccini, che ne ripercorre la grande storia. È già stata esposta a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana. Poi, da Firenze andrà in tour a Prato e Pistoia. La battaglia sanitaria si combatte anche diffondendo conoscenza”.

Fondazione Santa Maria Nuova, ospedali Firenze in grande difficoltà

Firenze, Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova onlus, in una nota descrive la situazione di difficoltà in cui si trovano gli ospedali della Fondazione.

“Mantenere Firenze, Prato ed Empoli in zona rossa è stato un segno di responsabilità da parte della Regione Toscana. La situazione nei nostri ospedali non consente assolutamente il passaggio in zona arancione. – dice il presidente della Fondazione Santa Maria Nuova – Forse dovevamo mantenere tutta la Toscana in zona rossa, ma se i dati indicano che ci sono le condizioni per cambiare colore, allora ha fatto bene la Regione. Firenze, però, no: qui gli ospedali sono in sofferenza. Abbiamo più di 500 pazienti Covid ricoverati tra noi e Careggi, oltre 100 in rianimazione. Tutti malati gravi con necessità di ossigeno”.

“Abbiamo persino dovuto calibrare – spiega Landini, – il numero di pazienti tra i reparti per non sovraccaricare la portata di ossigeno. Sono malati che hanno bisogno di una quantità di ossigeno enorme. Abbiamo richiesto al Commissario straordinario Figliuolo altri 40 ventilatori che ci mancavano e sono arrivati. Circa il 30-40% dei ricoverati necessità di ventilazione. Passare nel Fiorentino alla zona arancione sarebbe stato un messaggio fuorviante alla popolazione”.

“C’è inoltre un dispiacere – prosegue Landini – per questo blocco dei vaccini. È triste vedere chiuso il centro Mandela Forum. Sappiamo che i vaccini sono l’unica arma che abbiamo e va perseguita con ogni sforzo. Sappiamo che il Governo valuta, tra le tante opzioni, di fare accordi fuori dall’Europa per avere i vaccini e penso sia una soluzione giusta. Noi siamo tutti europeisti, ma il vaccino è una necessità urgente. E se l’Europa non è in grado ad oggi di offrirlo, dobbiamo riuscire a reperirlo altrove. Non possiamo durare a lungo in questa condizione. Gli ospedali continuano a reggere e stanno dando assistenza a tutti, ma bisogna evitare una semplificazione in cui si pensa che si potrà uscire dalla crisi economica senza superare quella sanitaria. L’unica strada rimane la vaccinazione a tutti, con meno regole e in modo rapido”.

Covid, al Santa Maria Nuova arriva lo smartphone che monitora i pazienti 

Oggi la consegna ufficiale della strumentazione.  Donazione di Fondazione Santa Maria Nuova Onlus e Fondazione CR Firenze: un innovativo sistema di monitoraggio dei parametri vitali con alert che arrivano sui telefoni del personale infermieristico

 L’Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze compie un  importante passo avanti nella cura dei pazienti ricoverati e nell’organizzazione del lavoro di medici e infermieri grazie a un innovativo sistema di monitoraggio telematico dei parametri vitali, oggetto di una duplice donazione da parte di Fondazione CR Firenze e Fondazione Santa Maria Nuova Onlus.

Le nuove attrezzature sono state consegnate ufficialmente questa mattina, alla presenza di Luigi Salvadori (presidente di Fondazione CR Firenze), Giancarlo Landini (presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus e direttore del Dipartimento delle Specialistiche mediche dell’Ospedale Santa Maria Nuova) e Lorenzo Pescini (direttore amministrativo AUSL Toscana Centro).

Entrando nello specifico, Fondazione CR Firenze ha acquistato, per il valore di 48.000 euro, un sistema Philips composto da quattro monitor su carrello per il posto letto e da quattro “telemetrie”, ovvero piccole strumentazioni che potranno essere indossate dai pazienti e che renderanno possibile il monitoraggio costante di alcune informazioni fondamentali, come pressione arteriosa, battito cardiaco e saturazione.

Oltre a questa tecnologia, Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, con una donazione di 60.000 euro, ha reso possibile l’acquisto di un sofisticato sistema composto dalla centrale Philips Information Center e dal sistema di notifica Philips Care Event: la prima trasmette le informazioni sui pazienti rilevate dai monitor e dalle telemetrie, il secondo invia dati e alert in modalità Wi-Fi direttamente sugli smartphone degli infermieri.

Questo complesso sistema telematico verrà dedicato al reparto di medicina, attualmente reparto Covid.

“Monitor, telemetrie e sistema di trasmissione dei dati si integreranno e si completeranno a vicenda consentendo al personale medico di Santa Maria Nuova di ottimizzare il lavoro di cura e monitoraggio: un singolo infermiere potrà monitorare fino a otto pazienti –  ha detto Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus – Si tratta di una strumentazione molto utile soprattutto per quei pazienti che non sono costretti a letto ma che, potendo alzarsi e spostarsi, grazie alle telemetrie potranno essere sempre tenuti sotto controllo. Inoltre, questa tecnologia costituisce un grande supporto al lavoro degli infermieri, chiamati a svolgere molti compiti fondamentali nel corso dei loro turni: il personale potrà controllare i pazienti, attraverso le notifiche che arriveranno sullo smartphone, in qualsiasi momento e in qualsiasi punto del reparto si trovi. Ringrazio dunque Fondazione CR Firenze e Fondazione Santa Maria Nuova Onlus per aver ancora una volta messo il loro impegno al servizio della salute di tutta la comunità fiorentina».

“Con questa nuovo e importante intervento – ha dichiarato il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – prosegue il nostro forte impegno nell’ambito dell’emergenza sanitaria che abbiamo avviato un anno fa e che non abbiamo mai rallentato. Purtroppo il Covid non sembra attenuarsi e, assieme ai tanti problemi di ordine sanitario, stanno crescendo anche quelli in ambito sociale ed economico. La nostra Fondazione ha molto a cuore anche questi aspetti come ha dimostrato col progetto ‘Rinascimento Firenze’ elaborato assieme ad Intesa Sanpaolo. Altri importanti programmi sono allo studio a conferma del ruolo sempre più centrale della nostra Istituzione nel tessuto cittadino e regionale’’.

Covid: 700 anziani positivi curati in Rsa grazie alle unità Girot

I gruppi Girot (Gruppi intervento rapido ospedale territorio) stanno svolgendo un lavoro fondamentale per seguire e curare i pazienti anziani contagiati dal Coronavirus nelle strutture in cui sono ospitati: attualmente sono 700 quelli in cura in 30 Rsa dislocate nell’area fiorentina, empolese e nel Mugello.

Un’attività, spiega una nota, che è possibile grazie anche alla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus che, con le donazioni ricevute dalla raccolta fondi lanciata per l’emergenza Coronavirus, ha acquistato cinque elettrocardiografi portatili, cinque ecografi portatili, cinque stampanti portatili e un’agenda multioperatore, strumenti fondamentali per dare efficacia a questi interventi.

I Girot erano stati organizzati per curare i malati no Covid a casa, ma, con la seconda ondata dell’emergenza sanitaria, da metà ottobre sono stati dirottati sui pazienti Covid delle Rsa per assisterli nelle strutture limitando il più possibile il ricovero in ospedale.

Le unità mobili sono formate da equipe medico infermieristiche che, in partenza dall’ospedale, agiscono sul territorio intercettando i malati e curandoli efficacemente sul posto, in collaborazione con il medico di medicina generale.

“L’epidemia di Coronavirus si contrasta in particolar modo rafforzando il territorio – commenta Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova – L’ospedale è sotto pressione, ma proprio per allentarla i malati vanno curati di più e meglio fuori. Per questo la collaborazione fra specialisti del Girot, giovani medici dell’Usca e medici di medicina generale è fondamentale. Solo uniti, facendo squadra ed implementando una rete di assistenza efficace, possiamo sperare di superare l’emergenza. Anche la creazione da parte della Regione degli alberghi sanitari assistiti (Asa) con la presenza all’interno di medici della Usca avrà più efficacia se questi medici avranno come riferimento gli specialisti ospedalieri del Girot, così da potere ridurre gli invii ai pronto soccorso in caso di aggravamento dei sintomi degli ospiti”.

‘Il Cuore di Firenze’: in mille a cena in piazza del Duomo per beneficenza

Mille persone a cena in piazza del Duomo per acquistare 100 defibrillatori da donare alle scuole fiorentine e promuovere corsi di formazione per abilitarne all’utilizzo. Un’idea realizzata grazie alla collaborazione delle Istituzioni critatevoli fiorentine e con l’appoggio dei principali enti e realtà commerciali locali. I defibrillatori sono forniti dalla Iredeem Spa.

‘Il Cuore di Firenze’ questo il nome dell’iniziativa, si terrà il prossimo 10 settembre alle 20. Piazza Duomo  diventerà lo sfondo per un charity dinner a cui è chiamata a partecipare tutta la città. Nel corso della serata è programmata un’asta con premi  offerti da Enoteca Pinchiorri, da Fabio Picchi e da foto Locchi, ci sarà anche una lotteria, che proseguirà fino a dicembre 2018, con in palio un’auto Volvo modello XC40 grazie alla collaborazione della concessionaria Peragnoli-Scar.

 

“Siamo lieti – afferma l’assessore al Welfare Sara Funaro – che piazza del Duomo ospiti questo evento che mette insieme solidarietà ed educazione, e soprattutto che dimostra come tantissime associazioni ed enti della città siano capaci di allearsi in vista di un obiettivo comune, un traguardo che spero sia replicabile più spesso. Sono certa che i fiorentini risponderanno con calore e che Firenze dimostrerà ancora una volta che ha davvero un grande cuore”.

“Un evento unico, la cui forza è data dalla partecipazione di tutta la città – spiega Luigi Paccosi, presidente Montedomini -. Siamo riusciti a mettere insieme tante realtà pubbliche, private, del mondo del volontariato in nome di un progetto sociale importante, che coinvolge direttamente i giovani e vuole puntare a valorizzare il loro senso civico e lo spirito di solidarietà. Il nostro obiettivo è rendere ‘Il Cuore di Firenze’ un appuntamento fisso, finalizzato a diversi obiettivi solidali e caritatevoli”.

“Lo spirito di solidarietà e di partecipazione è un patrimonio di Firenze da valorizzare e coltivare – commenta il presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus Giancarlo Landini -. Il progetto che abbiamo contribuito a realizzare vuole rafforzare il senso di comunità tra i fiorentini e renderli parte di un percorso sociale più ampio e di lungo respiro. La risposta della città, come ci aspettavamo, è stata incoraggiante e positiva. Si rinnova così lo spirito solidaristico della città quello che in passato ha permesso la nascita di grandi istituzioni assistenziali che oggi non solo mantengono questa tradizione ma la rinnovano continuando a lavorare insieme.”

“Non potevamo non accogliere se non con immenso piacere l’invito a aderire a ‘Il cuore di Firenze’ – dice la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida -. L’Istituto degli Innocenti è la dimostrazione concreta della grande generosità e attenzione verso i bambini che da sempre contraddistingue la città di Firenze e i fiorentini. Sono certa che saranno in tanti a sostenere questo importante progetto”.

“L’iniziativa si svolgerà nel cuore di Firenze, in piazza Duomo, e andrà a sostenere – sottolinea il provveditore della Misericordia di Firenze Giovangualberto Basetti Sani – un progetto a cui teniamo molto, quello di donare alle scuole dei defibrillatori, importanti strumenti che possono essere determinanti per salvare una vita. Come Misericordia siamo da sempre al servizio dei più bisognosi, la Misericordia è di Firenze e dei fiorentini”.

Promotori del progetto sono gli enti storici fondativi della carità a Firenze: la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, Montedomini, la Compagnia del Bigallo, la Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, l’Istituto degli Innocenti. Il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Firenze, dell’Arcidiocesi di Firenze, dell’Opera di Santa Maria del Fiore e della Camera di Commercio di Firenze. Partners dell’iniziativa sono il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, il Coordinamento Misericordie Area Fiorentina, l’Anpas Toscana, la Croce Rossa Italiana, la Fondazione CR Firenze, Toscana Aeroporti, Radio Toscana, Ataf, Cesvot, Confindustria Firenze, Confcommercio Firenze, Confartigianato Firenze, Confesercenti Firenze,  Iredeem Spa, Enoteca Pinchiorri, Teatro del Sale, Unitalsi Toscana, Museo del Calcio, Cdo, Peragnoli-Scar, Foto Locchi, Mati 1909, Unicoop, Rotary International, Lions International, La Compagnia di Babbo Natale, Liberi di Educare, Madonnina del Grappa, Real Media e CNA Firenze Metropolitana.

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