Toscana lavoro: protesta anche geotermia in sciopero 17/12

Sciopero generale, per l’intera giornata di lunedì 17 dicembre, dei lavoratori del comparto elettrico, gas e acqua “per scongiurare – spiegano Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil in una nota congiunta – le pesantissime ripercussioni che alcune norme o proposte di legge attualmente in discussione rischiano di produrre sulla tenuta occupazionale dei settori, sulla qualità dello sviluppo anche in termini ambientali e sulla qualità dei servizi erogati”.

Al centro della mobilitazione anche l’esclusione della geotermia dagli incentivi alle energie rinnovabili. In occasione dello sciopero a Firenze si terrà un presidio davanti alla prefettura.
Sono tre le norme oggetto di protesta. Riguardo alla geotermia secondo i sindacati la bozza di decreto sugli incentivi alle energie rinnovabili rischia “l’azzeramento di un’attività che utilizza una risorsa naturale rinnovabile di energia pressoché inesauribile, che copre oltre il 30% della produzione elettrica regionale e che occupa, sempre in Toscana, oltre 2mila addetti tra diretti e indotto”.

Il secondo motivo di protesta sta nel ‘Codice degli appalti’ che, spiegano i sindacati, “sancisce l’obbligo per i concessionari di servizi pubblici di esternalizzare una quota pari all’80% dei contratti di lavori, servizi e forniture relativi alle concessioni”, elemento che comporterebbe “la trasformazione di importantissime aziende operanti nel settore della distribuzione di energia elettrica e del gas in stazioni appaltanti quasi prive di ruoli operativi e gestionali”.

Lo sciopero, infine, riguarda il progetto sulla riforma del servizio idrico integrato che, secondo le segreterie nazionali, rischia “di produrre pesanti ricadute in merito ai diritti dei lavoratori, all’occupazione e alla qualità del servizio.

Geotermia, Anci Toscana: “Non tagliare incentivi a territori”

L’Anci Toscana scrive all’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) nazionale per sollecitare un intervento sulla geotermia, a sostegno dei sindaci e dei territori toscani che hanno manifestato sabato scorso a Larderello per dire ‘no’ al taglio degli incentivi, ipotizzato nell’ultimo decreto sulle energie rinnovabili dal ministero dello Sviluppo economico.

“Chiediamo semplicemente di reinserire la geotermia nel decreto Fer 1, in base agli stessi principi presenti nel decreto precedente – scrive Anci Toscana – L’importanza dell’energia geotermica per i territori toscani non è relativa solamente agli incentivi diretti che possono ricadere sulle amministrazioni locali; perché togliere le incentivazioni su tale energia per i nostri territori significa togliere tutte le possibilità di crescita legate a tale tipo di attività”.

“Vista l’importanza delle risorse rinnovabili per la produzione di energia elettrica, come notoriamente statuito dalla stessa Unione Europea, a nostro avviso non sono presenti motivi per una modifica del decreto precedente – continua la lettera -. Togliere la geotermia dal decreto Fer 1 e dalla sua linea di finanziamento storica, dove è sempre stata, significherebbe rinunciare ad una programmazione completa dello sviluppo delle rinnovabili per tutto il territorio nazionale. La nostra richiesta sta dunque nel pieno rispetto dello sviluppo energetico dell’intera nazione perché legato alle fonti rinnovabili e si pone nell’interesse dei territori e del loro sviluppo legato alla geotermia. Questi territori, fino ad oggi, hanno avuto possibilità di crescita grazie a tale risorsa, che prevalentemente si trova nell’Italia centrale”.

“Il decreto ha funzionato bene negli anni, sia per lo sviluppo dei territori, che per il raggiungimento degli obiettivi di carattere ambientale – conclude la lettera – Per queste ragioni, non si comprendono motivazioni di qualunque ordine per una modifica di tale normativa.”

“Fa bene vedere tanti cittadini in corteo per difendere lo sviluppo sostenibile e per cercare di far capire al Governo che la geotermia è solo una energia pulita e rinnovabile che ci fa risparmiare soldi e non inquina”. Così l’ex deputato Pd della provincia di Pisa, Federico Gelli, commenta la manifestazione a sostegno della geotermia di sabato scorso a Larderello (Pisa).

“In piazza c’erano lavoratori, imprenditori, amministratori e tantissime persone normali. Tutti uniti – sottolinea Gelli – per difendere crescita, natura e posti di lavoro. E’ stata una dimostrazione di coscienza civica altissima che si ricollega ad altre iniziative nate spontaneamente fra i cittadini come quella di Torino e quella di Roma in difesa dello sviluppo e contro la decrscita infelice. C’è nella società civile una forza che sta avanzando contro i No del Governo Giallo-Verde, è auspicabile che chi oggi ha la guida del centrosinistra se ne renda conto il prima possibile lasciando da parte i giochini tattici e proponendo agli italiani un nuovo progetto credibile alternativo al matrimonio di convenienza fra Lega e M5S”.

“Ma è indispensabile, qui e ora, – aggiunge l’esponente dem – che il Governo ritorni su i suoi passi e la smetta con le logiche punitive. Perché tagliare la geotermia è un tipico esempio di sadico masochismo contro il nostro Paese. Basti pensare che la geotermia ha una potenzialità che equivale a 500 milioni di tonnellate di petrolio come certificato dal Mise e che il cosiddetto fluido geotermico è composto per l’85/98% da vapore acqueo come certificato dal Cnr”.

“Mi auguro che a Roma abbiano ben inteso il chiaro messaggio arrivato dalla manifestazione di Larderello. Ma c’è un sordo più sordo di chi non vuole ascoltare?”, conclude Gelli.

2000 persone in piazza contro tagli incentivi geotermia

Larderello in provincia di Pisa, almeno 2 mila persone hanno partecipato alla manifestazione ‘Geotermia sì’ promossa per dire no al taglio degli incentivi ipotizzato dal ministero dello Sviluppo economico.

In piazza a manifestare a favore della Geotermia, c’erano sindacati, partiti, rappresentanti dei Comuni geotermici toscani e cittadini.

Il comparto geotermico in Toscana dà lavoro a circa 3 mila addetti nelle province di Pisa, Siena e Grosseto.

“Difendiamo – scrivono i promotori della manifestazione in un volantino distribuito ai partecipanti – le ricchezze che la natura ci ha dato tutelando sempre di più l’ambiente in cui viviamo. Difendiamo le conoscenze e il lavoro che ci sono stati tramandati e non permettiamo che su di essi prevalgano l’ignoranza, la supponenza e il calcolo politico. No al decreto con l’esclusione della geotermia dalle energie rinnovabili e dagli incentivi”.

Geotermia: Cgil-Uil parteciperanno a manifestazione a Larderello

La Cgil Toscana, assieme all Uil aderiscono ed esprimono il proprio sostegno alla manifestazione pubblica del primo dicembre prossimo a Larderello (Pisa), promossa dai Comuni e dai cittadini per esprimere il proprio dissenso e preoccupazione riguardo l’esclusione della geotermia dagli incentivi pubblici per le energie rinnovabili, stando allo schema di Decreto legislativo Fer 1 proposto dal ministero per lo Sviluppo economico.

” Le recenti prese di posizione – fanno sapere dalla Cgil – e di iniziativa legislativa del Governo sulla questione rischiano di compromettere e di non riuscire a fornire un percorso chiaro e condiviso di medio-lungo periodo riguardo la valorizzazione della risorsa geotermica.”

“Come Cgil, riteniamo, invece – continua il sindacato -, siano maturi i tempi affinchè il ricorso alla geotermia sia valorizzato, non solo sotto il profilo più generale del risparmio e dell’autonomia energetica, ma soprattutto per incentivare le imprese del settore ad investire maggiori risorse sul territorio toscano attraverso una riduzione dei costi energetici, assicurando in questo modo maggiori investimenti per lo sviluppo, nuova occupazione e riduzione delle diseguaglianze territoriali.”

“E’ altresì importante – prosegue il sindacato -, impiegare una parte consistente della ricchezza prodotta in agevolazioni tariffarie e migliori servizi per le comunità dei Comuni ‘geotermici’ finalizzate ad interventi a sostegno dello sviluppo delle vocazioni dei territori, quali, ad esempio, quelli agricolo, forestale e del turismo. Per attuare tutto questo la Cgil ritiene indispensabile incrementare e garantire la più ampia trasparenza e rigore scientifico al controllo dell’impatto degli insediamenti geotermici sulla salute e sull’ambiente, soprattutto attraverso il massimo coinvolgimento delle comunità, con adeguate modalità di diffusione e comunicazione, con dati e rilevazioni scientifiche super partes e attraverso una costante innovazione di soluzioni tecniche e infrastrutturali che assicurino il minor impatto sul benessere di persone, ambiente, paesaggio con adeguate.

“Dopo l’allarme e le iniziative intraprese a tutti i livelli, la Uiltec e la Uil della Toscana aderiscono alla manifestazione GeotermiaSì del primo dicembre a Larderello a sostegno di un’energia rinnovabile che è volano di crescita e sviluppo per il territorio.”

“Siamo convinti che in un questo momento non servano politiche che mettano in difficoltà un intero settore come quello della geotermia  che occupa oggi più di 3000 addetti tra diretti e indiretti – spiegano il segretario generale della Uil Toscana Annalisa Nocentini e il segretario generale Uiltec Toscana Claudio Di Caro -. Al contrario, sono necessari progettualità e strategie per rilanciare la geotermia toscana che al momento, purtroppo, non si vedono.”

“Chiediamo quindi con forza al Governo – rimarcano Nocentini e Di Caro, e in particolare al Mise, di ripristinare l’incentivo alla Geotermia in quanto si tratta della più antica e naturale energia rinnovabile al mondo che tutti ci invidiano e ci chiedono di metterne a disposizione l’esperienza. Tant’è che anche l’Europa ha confermato la Geotermia tra le energie rinnovabili da incentivare. Senza dimenticare che la coltivazione della Geotermia non solo ha prodotto ricchezza per le aree cosiddette tradizionali, ma grazie allo sfruttamento di questa risorsa si sono potute ripristinare intere zone con nuova vegetazione al posto delle putizze”.

“Non ci dimentichiamo inoltre che la Regione Toscana da anni discute un protocollo d’intesa per il rinnovo delle concessioni Enel in scadenza e che sul tavolo c’è una Legge regionale sulla Geotermia il cui iter deve essere accelerato – aggiungono Nocentini e Di Caro-. Dall’approvazione di questa legge dipende molto del futuro della Toscana in generale e dell’area geotermica in particolare.”

“Pertanto invitiamo tutti ad assumersi le proprie responsabilità che eventuali ritardi provocherebbero sull’occupazione e sull’economia di un intero territorio. Occorre intraprendere insieme a tutte le parti sociali locali, regionali e nazionali – concludono-, iniziative concrete per scongiurare un vero e proprio disastro economico e sociale”.

Geotermia, Bonafè (PD): “Governo ripristini gli incentivi”

“Tenendo conto che la produzione di energia geotermica – spiega Bonafè – si concentra in Toscana, la scelta del governo di eliminare gli incentivi per questo tipo di fonte rinnovabile appare come una vera e propria penalizzazione mirata, contro il nostro territorio, la sua industria d’eccellenza e i tremila posti di lavoro impiegati.”

Così Simona Bonafè, eurodeputata e segretaria del Pd toscano in merito agli incentivi alla geotermia, esclusi dal decreto interministeriale sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Bonafè sta partecipando a Pomarance (Pisa) a un’assemblea pubblica organizzata dal Pd dell’alta Val di Cecina contro il taglio degli incentivi.

“Ma amministratori e parlamentari toscani di Lega e Movimento 5 Stelle hanno una qualche voce in capitolo a Roma nei confronti delle scelte del loro stesso governo?”
“Chiediamo al governo il ripristino degli incentivi – conclude il segretario Pd -. E’ inaccettabile togliere finanziamenti che garantiscono i posti di lavoro e sviluppo per andare a investire nell’ assistenzialismo per far fronte alla disoccupazione”.

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