A San Rossore pulizia della spiaggia con dromedari e volontari

Domenica 2 ottobre il Parco di San Rossore e l’associazione Plastic Free, in collaborazione con Geofor (la società che gestisce il ciclo dei rifiuti) e il Comune di Pisa, organizzano la seconda edizione della raccolta di rifiuti dalla spiaggia libera con l’aiuto dei dromedari allevati nella tenuta (utilizzati per trasportare via i sacchi raccolti dai volontari).

“Le mareggiate – ricorda il presidente del Parco di San Rossore, Lorenzo Bani – periodicamente riversano la spazzatura che arriva dai fiumi e dal mare: con questa manifestazione vogliamo nutrire la consapevolezza che i problemi vanno risolti alla radice”. Secondo l’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, “giornate come queste ci ricordano l’importanza di ogni piccolo gesto personale nella costruzione di un futuro collettivo migliore, più sano, più sostenibile”.

Mario De Longis, referente provinciale di Plastic Free Onlus, ricorda che sulla spiaggia di San Rossore “si trovano quantità ingenti di plastiche e microplastiche portate dalle correnti
marine durante le mareggiate: lo scorso anno ripulimmo ben 7 tonnellate di plastica e rifiuti e il rifiuto più insidioso da rimuovere è il polistirolo che ridotto in millimetrici pezzi si
mischia alla sabbia e può venire tolto solo setacciando a mano l’intero litorale”. Il ritrovo alle 8.30 e sulla spiaggia saranno ammessi al massimo 460 volontari.

Pisa, 2 giorni di sciopero dei lavoratori azienda gestione dei rifiuti, Geofor

Pisa, due giorni di possibili disagi, oggi e domani, per i cittadini dei territori serviti da Geofor, l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti, a causa dello sciopero dei lavoratori che aderiscono a Usb e Cobas.

I lavoratori della Geofor incrociano le braccia per rivendicare giuste condizioni di lavoro in un settore strategico del servizio pubblico ai cittadini. Per i lavorGeoforatori sono diverse le carenze da parte dell’azienda come la mancanza di contenitori nelle zone industriali che costringe gli operatori a usare le mani per la raccolta, un solo operatore sul retro dei camion invece che due, costanti demansionamenti per sopperire alle carenze di personale, nessuna indennità per gli operatori telefonici del numero verde, mezzi di trasporto vecchi, insicuri e sporchi oltre che alla mancanza di democrazia interna a causa della non indizione delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali.

“Lo sciopero va contro le amministrazioni comunali ed il sistema Retiambiente – spiegano i lavoratori – che discrimina Usb e Cobas privilegiando la relazione con Cgil, Cisl, Uil e Fiadel protagoniste di un cortocircuito che mette a nudo l’intreccio tra le dirigenze di alto livello, le amministrazioni e l’ente pubblico votato unicamente a cristallizzare rapporti di potere a discapito delle giuste rivendicazioni dei lavoratori”.

Ieri la metà dei sindaci della provincia di Pisa avevano espresso contrarietà allo sciopero, non condividendone né i motivi, né i tempi.

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