EatPrato torna il 4 e 5 giugno con la sesta edizione

Un palcoscenico del gusto che miscela il food con l’arte, i vini con le più belle architetture del centro storico per una grande festa della convivialità open air.

EatPrato torna il 4 e il 5 giugno e per la VI edizione spalanca le porte del chiostro rinascimentale di San Domenico che sara’ il nuovo cuore pulsante del festival 2022. Gli appassionati del gusto saranno in giro per le vie del centro a cominciare dalla sera inaugurale di sabato 4 giugno con la eatPrato Night, quando l’enogastronomia si fonde con il tessuto urbano invadendo un’area della città, rendendola palcoscenico e luogo di incontro nelle strade e nelle piazze del centro. Qui sarà possibile fare assaggi golosi in tanti locali diversi segnalati da una grafica eatPrato, si spiega in una nota.

Uno stop in enoteca, o in un bistrot, in un forno, per un calice o spiluccare una focaccia con la mortadella di Prato Igp, e poi fermarsi a cena con il menu eatPrato in un ristorante e poi si passa in pasticcieria per una pesca di Prato. Ultima tappa al cocktail bar per un signature cocktail a base di vermouth di Prato. Il tutto mentre un team di giovani fotografi documenta con dirette video e foto le diverse location e interagisce con il pubblico così da pubblicare in tempo reale foto, storie e video sui social di eatPrato.

La eatPrato Night però è anche walking e comprende le Passeggiate del Gusto, I tour guidati alla scoperta di tre luoghi suggestivi, San Niccolò, San Francesco e La Vecchia Fabbrica Campolmi (a cominciare dalle 17.00 per l’ora dell’aperitivo e proseguire per l’ora di cena e il dopo) terminano con una degustazione presso il Giardino Buonamici, sede storica di eatPrato.

Il Walking della domenica propone tour guidati tutti all’interno di San Domenico stessa passando dal chiostro al refettorio e degustazione finale nella Sala Capitolare, luogo meraviglioso, con vini e prodotti della Strada del Vino del Montalbano.

“La peculiarità di eatPrato è creare contaminazioni virtuose tra l’agroalimentare e il paesaggio, tra l’enogastronomia e il patrimonio storico artistico. Con eatPrato si è scelto fin dall’inizio di far dialogare la convivialità, i prodotti e i piatti d’autore, i grandi vini del territorio, in sostanza l’eccellenza del gusto, proprio con l’eccellenza storico artistica della città, dai musei ai giardini storici, dalle piazze alle torri e perfino agli edifici monastici come quest’anno”, dichiara l’assessore al Turismo Gabriele Bosi.

 

Prato: manifestazione lavoratori panificio Toscano, tensioni con polizia

Nuove tensioni a Prato tra lavoratori stranieri che hanno preso parte la notte tra domenica e lunedì a un picchetto davanti alla sede del Panificio toscano e la polizia. Da quanto spiegato dal sindacato Si Cobas un manifestante e un agente sono stati medicati in ospedale, altre due persone che avevano preso parte all’iniziativa di protesta sono state portate in questura.

Ieri mattina poi c’è stata una manifestazione di una quarantina di lavoratori di origine pakistana del Panificio toscano davanti alla sede della Coop di via Valentini a Prato: esposti striscioni e intonati slogan. I manifestanti, come la notte prima, chiedono “l’applicazione corretta del contratto di lavoro”. Manifestazioni sui contratti dei dipendenti del Panificio toscano si erano già svolte nei mesi scorsi, promosse sempre da Si Cobas. L’azienda, che ha sedi a Collesalvetti e a Prato, è tra i fornitori dell’Unicoop. “Dopo un anno dall’inizio della vertenza sindacale, continua a non essere applicato correttamente il contratto – spiega Luca Toscano di Si Cobas -. Lo stato di agitazione è ripartito dopo sei mesi di richieste di apertura di un tavolo di confronto al quale l’azienda si è sempre voluta sottrarre”.

Sulla manifestazione dei lavoratori iscritti al sindacato Si Cobas è intervenuto l’azienda Panificio toscano: in una nota la definisce “strumentale” e spiega che la motivazione “è assolutamente priva di ogni reale riferimento ad inadempimenti di accordi sindacali aziendali”. “L’azienda – si spiega ancora – ha dato attuazione all’accordo sottoscritto con Cgil e Uil nel settembre 2018, nel pieno rispetto dei numeri e delle date previste”.

Si schiera dalla parte dei lavoratori Potere al Popolo secondo cui “la polizia è intervenuta immediatamente a difesa dei padroni, caricando gli operai” e portando in questura Luca Toscano del Si Cobas, e un lavorante del Panificio. Potere al popolo esprime per questo “solidarietà verso i due compagni colpiti, oltre agli altri attivi nella lotta, e interroga le istituzioni, la società civile, i cittadini tutti su questa nuova azione repressiva arrivata dopo il foglio di via nei confronti di due sindacalisti del Si Cobas Prato e Firenze e le cariche sui picchetti, ultima delle quali quella contro i lavoratori di Superlativa di due giorni fa”

Sulle nuove tensioni tra lavoratori e polizia è intervenuta anche il Pd di Prato che chiede al prefetto “un incontro chiarificatore su quanto accaduto nella notte tra il 7 e l’8 luglio fuori dall’azienda Panificio Toscano” e su quali sono le misure pensate per far fronte a situazioni del genere”.

“Manifestazioni, scioperi, presidi sindacali devono avvenire nelle regole e senza nessuna forma di violenza gratuita – dichiara il segretario Gabriele Bosi – A nome del Partito Democratico, intendo chiedere al prefetto un incontro per far chiarezza e per confrontarci su una situazione che ultimamente torna a ripetersi pericolosamente. Vogliamo capire quali azioni saranno intraprese per fare in modo che episodi del genere non si verifichino più”.

Svastiche e minacce a sede Anpi e Pd Prato

Parole e simboli inneggianti al nazismo e al fascismo sui muri della sede dell’Associazione nazionale partigiani a Prato. E un avvertimento: “Arriviamo” facendo riferimento alla manifestazione promossa da Forza Nuova in città per sabato prossimo. Sono le scritte apparse nella notte.

“All’ingresso della sede dell’ANPI provinciale di Prato sono comparse queste scritte intimidatorie. Massima solidarietà e vicinanza ai nostri bravissimi e tenaci compagni, in particolare alla Presidente Angela Riviello. Andiamo decisamente avanti”, si legge nel post pubblicato dall’Anpi nazionale.

Con il simbolo della svastica nazista e con la scritta ‘Dux’ sono stati imbrattati la notte scorsa gli ingressi della sede Anpi, in piazza San Marco (sul pavimento della Casa del combattente anche la scritta “Arriviamo”), e la sede del Pd di via Carraia a Prato. Gli atti vandalici arrivano dopo giorni di polemiche politiche in città per l’annunciata manifestazione nazionale di Forza Nuova, in programma sabato prossimo, per celebrare i 100 anni dei Fasci di combattimento. In contemporanea è stata contro organizzata una manifestazione antifascista e antirazzista.

Angela Riviello, presidente provinciale dell’Anpi, ha commentato: “Non ci stancheremo mai di parlare di pace di democrazia di valori, non ci stancheremo mai di denunciare che i fascismi sono l’esatto contrario di tutto questo. Non ci intimidiscono le azioni dei vigliacchi, di chi sa usare solo violenza e volgarità perché non ha altri argomenti. Fermiamo la manifestazione fascista a Prato! Chiediamo al questore al prefetto alle istituzioni tutte di decidere presto, chiediamo che il coro democratico che si è alzato in città non resti inascoltato”.

Il segretario provinciale del Partito democratico Gabriele Bosi, in seguito agli atti vandalici ai danni della sede Anpi e della sede Pd di Prato, ha dichiarato: “Qualcuno pensa in questo modo di intimidire il Partito democratico e l’Anpi di Prato, insieme alle numerose associazioni, movimenti e partiti politici che si stanno opponendo con forza all’organizzazione della manifestazione di Forza nuova annunciata in città per ”celebrare” i cento anni di fascismo. Sappiano che a Prato, città medaglia d’argento al valor militare nella guerra di Liberazione, nessuno si farà intimidire”.

“Insieme a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza e della Costituzione, continueremo a chiedere a Prefetto e Questore di impedire una manifestazione indegna di questa città e palesemente anticostituzionale. A Prato non c’è spazio per qualsiasi forma di odio, di razzismo o di neofascismo – ha aggiunto Bosi – Per questo chiediamo alle autorità competenti di farsi garanti del rispetto dell’ordine pubblico e del confronto democratico in questa città, che non può davvero più tollerare episodi come questi”.

L’assessora Benedetta Squittieri ha annunciato che la giunta comunale ha concesso il patrocinio del Comune di Prato alla manifestazione antifascista e antirazzista di sabato prossimo in piazza delle Carceri. “La città di Prato non si farà intimidire da queste minacce fasciste e aspetta parole chiare dallo Stato per impedire il corteo nazionale di Forza Nuova”, commenta Squittieri.

“Esprimo tutta la mia solidarietà e quella dell’intera Regione Toscana all’Anpi di Prato e al PD pratese, le cui sedi nella notte sono state imbrattate da scritte nazifasciste e frasi minacciose. C’era da aspettarselo. La destra eversiva si sta preparando nel peggiore dei modi all’appuntamento di sabato 23, rispetto al quale è urgente prendere una decisione che vada nella direzione di vietare ogni apologia del fascismo, ogni rievocazione nostalgica, ogni provocazione nei confronti di una città democratica. Ha ragione la curia pratese quando afferma che la città e la sua storia non possono tollerare chi si definisce fascista, xenofobo, sovranista, razzista, violento.

Cosa altro deve accadere affinché la ragione di uno Stato nato dall’unione delle forze democratiche e antifasciste e fondato sui valori della libertà, prevalga e si affermi senza se e senza ma? Come ho già avuto modo di dire, chiedo che venga vietata qualsiasi celebrazione del centenario del fascismo. L’Italia dovrebbe fare una volta per tutte i conti con il suo passato. È necessario vietare l’uso e la diffusione di tutti i simboli legati al fascismo e al nazismo, sciogliendo quelle organizzazioni e quei gruppi che si richiamano a quelle tragiche ideologie”. commenta il presidente della Regione, Enrico Rossi.

Pd che fare? Riccardo Trallori Gabriele Bosi

L’ex Segretario del PD della provincia di Pistoia e il Segretario Provinciale del PD di Prato discutono
del futuro del partito. Il primo si è dimesso dopo la scofitta elettorale dello scorso mese di marzo, il secondo deve affrontare la sfida delle prossime elezioni amministrative.

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