Terricciola (PI): opposizione chiede dimissioni assessora perché ‘compagna’ sindaco, lei scrive a Meloni

A raccontare la vicenda oggi Il Tirreno. Il primo cittadino di Terricciola, Mirko Bini e l’assessora comunale Giulia Bandecchi, 18 mesi fa sono diventati genitori di una bambina. Un rapporto il loro, nato nel corso del mandato, per il quale l’opposizione contesta la violazione del testo unico degli enti locali

Non siamo ai promessi sposi, e al monito donrodrighiano che ie in crisi il povero d0n Abbondio, ma, per l’opposizione del comune di Terricciola quest’unione, almeno dal punto  amministrativo, non  s’aveva da fare.

La relazione sentimentale tra il sindaco di Terricciola, piccolo centro della Valdera in provincia di Pisa, e l’assessora della sua giunta, madre di sua figlia, è infatti diventato un caso politico, con l’amministratrice che ha anche scritto alla premier Giorgia Meloni per difendere il suo ruolo di mamma.

A raccontare la vicenda oggi Il Tirreno. Il primo cittadino di Terricciola, Mirko Bini e l’assessora comunale Giulia Bandecchi, 18 mesi fa sono diventati genitori di una bambina. Un rapporto il loro, nato nel corso del mandato, per il quale l’opposizione contesta la violazione del testo unico degli enti locali in cui si precisa che “un sindaco non può nominare il coniuge, gli ascendenti, parenti e affini entro il terzo grado”, ma anche dello statuto comunale che stabilisce “l’incompatibilità per i membri della giunta comunale in caso di rapporti di parentela e di affinità con il sindaco”.

Il deputato Francesco Michelotti (Fdi), riferisce il quotidiano, ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministero dell’Interno (poi ritirata), su indicazione di alcuni consiglieri comunali della lista di opposizione Terricciola sicura. I consiglieri del piccolo centro del Pisano avevano anche interessato la prefettura che però non si è mai pronunciata.

“La norma – ha replicato il sindaco di Terricciola che ha pubblicato un video su Fb tenendo tra le mani un orsacchiotto – non cita la parola conviventi o genitori ma parla di coniugi e affini dove per affini si intende, secondo la nostra interpretazione le unioni civili. Non avendo la possibilità di sostituire Giulia con un’altra figura femminile saremmo dovuti restare senza l’assessora che stava seguendo il piano operativo”.

E la compagna ha aggiunto: “Michelotti riporta i fatti in modo errato. Sostiene che sono incompatibile con il ruolo di assessore, perché ho in comune con il sindaco una figlia nata a ottobre 2022, quindi successivamente alla mia nomina del 2019: Io e il sindaco non abbiamo vincolo di coniugio (come ha detto il parlamentare) e non siamo affini: si tira in ballo una bambina di quasi 18 mesi, in vista delle elezioni amministrative. Come mamma e donna ho scritto alla presidente Meloni per chiedere di fare chiarezza e tutelare di più le donne che rappresentano le istituzioni e hanno un ruolo politico”.

🎧 Fdi: Pd con emendamenti a legge Marson vuole commissariare Comuni

Lo ha detto il consigliere regionale Fdi Alessandro Capecchi parlando della  legge urbanistica toscana, conosciuta anche come legge Marson, e delle proposte di modifica avanzate da Fratelli d’Italia

“Il Pd vuole superare la legge urbanistica commissariando i Comuni, addirittura la loro modifica prevede che in caso di opere finanziate dal Pnrr si convochi una conferenza dei servizi che decide e poi il Consiglio comunale dovrà soltanto prendere atto della scelta”. l’accusa è del consigliere regionale Fdi Alessandro Capecchi durante una conferenza stampa sulla legge urbanistica toscana, conosciuta anche come legge Marson, e le proposte di modifica.

“Abbiamo raccolto i contributi dei Comuni e dei professionisti che si scontrano quotidianamente con la legge Marson, che è uno strumento molto complesso e oggi contrasta con la velocità imposta dal Pnrr” ha detto Capecchi. Ma “non vorremmo che questa modifica del Pd  diventasse una scorciatoia per fare operazioni che il Partito democratico non è stato in grado di gestire, a partire dal piano dei rifiuti perché in questo caso si salterebbero tutte le procedure di confronto con il territorio, mettendo i Comuni e i cittadini di fronte al fatto compiuto con la scusa del Pnrr”.

Per Capecchi, “noi proponiamo invece un modello diverso cioè un unico livello di pianificazione a livello di singoli Comuni, accorpando tutte le procedure correlate”.

Francesco Michelotti assessore all’urbanistica del comune di Siena ha poi spiegato di aver fatto “un bilancio dopo un iter molto lungo e molto complesso che ha portato all’approvazione definitiva del nuovo piano operativo nel comune di Siena. Siamo il piano capoluogo toscano ad aver approvato il piano operativo con la legge Marson” e “non possiamo tacere le gravi difficoltà che abbiamo incontrato dovute a un meccanico molto complicato e macchinoso che la legge regionale impone, primo tra tutti la doppia pianificazione”.

In serata la nota del Pd.  “Fratelli d’Italia con le vuote parole, il Pd con serietà e con i fatti. Questa è la sintesi per dire quello che si sta facendo per aiutare i comuni della Toscana a cogliere fino in fondo l’opportunità offerta dal Pnrrr”. Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, replica alle dichiarazioni del consigliere regionale di FdI Alessandro Capecchi, sul tema della semplificazione delle procedure di legge per velocizzare l’iter dei progetti con cui gli enti locali cercheranno di accedere alle risorse europee. “Il Pd ha ascoltato le richieste che provengono dai comuni – aggiunge Ceccarelli in una nota – ed ha messo a punto con grande serietà e tempestività, una proposta di semplificazione che è stata condivisa con gli uffici tecnici del Consiglio e della Giunta regionale, per prevedere procedure semplificate e accelerate, esaltando la partecipazione di tutti i soggetti interessati e garantendo la piena tutela ambientale”. Per Ceccarelli, “in questa proposta il Comune sta al centro, in quanto convoca la conferenza dei servizi, vi partecipa e alla fine è chiamato anche alla presa d’atto. Il massimo delle garanzie, nel più breve tempo possibile. Questa è la nostra proposta, molto concreta, che sarà presto discussa nella commissione consiliare componente”. “A questo – conclude – Fratelli d’Italia contrappone parole al vento che non aiuteranno certo i Comuni a realizzare opere pubbliche fondamentali per il futuro dei loro territori e per il bene dei cittadini”.

Siena: domenica 9 manifestazione animalisti contro Palio

Si terrà a Siena il 9 dicembre, con ritrovo in Piazza Amendola alle ore 12, la prima manifestazione nazionale degli animalisti con il Palio di Siena. Lo annuncia il Coordinamento Italia dei gruppi animalisti. Preoccupazione e distanza da parte della giunta comunale.

“Più che il Palio di Siena, si potrebbe definire il ‘macello di Siena’ – sottolineano gli animalisti in  -, visto che dal 1970 ad oggi oltre 50 cavalli sono morti tra atroci sofferenze. Le tradizioni, fondamentali e importanti ponti con il passato, non sempre sono positive, ed è giusto abbandonare quelle fondate su presupposti sbagliati; in Italia i palii e le sagre sono sinonimo di sofferenza per le più disparate specie animali. Uno degli esempi più tristemente noti è appunto il Palio di Siena”.

“Noi non protestiamo contro la città di Siena, né contro i senesi – aggiungono -. Noi non chiediamo l’eliminazione del Palio di Siena, ma, per esempio, la sostituzione della competizione con i cavalli con gare sportive con partecipanti umani”.

“Siena è il fulgido esempio di una comunità che esalta le proprie differenze ma si riunisce intorno ai valori della solidarietà e del rispetto, della concordia. Tutti quelli che vogliono giudicarci senza conoscerci si rassegnino: sono solo parole che si perdono nel vento”. Luigi De Mossi, sindaco di Siena, interviene così sulla manifestazione animalista in programma nella città del Palio per domenica 9 dicembre.

“Non deve sfuggire il significato di ciò che sta succedendo in questi giorni attorno alla nostra città e ai nostri valori che poi sono quelli identitari. E’ l’eterna dialettica tra il distruggere e il costruire, accettando le differenze e i difetti degli altri. Conoscendoci e riconoscendoci”, ha detto il primo cittadino che oggi ha incassato anche la solidarietà del ministro dell’interno Matteo Salvini che fu ospiti nella ‘carriera’ dello scorso 2 luglio.

Rivolto agli animalisti De Mossi ha concluso: “c’è invece in questo secolo più che breve, chi accusa, sancisce e giudica senza sapere, peggio, senza voler sapere, rincorrendo solo la divinità della comunicazione per apparire il solito quarto d’ora e poi sparire per sempre”.

Per l’assessore alla sicurezza del Comune di Siena, Francesco Michelotti “c’erano i presupposti per vietare la manifestazione; visti i toni bellicosi che sta prendendo sui social. Piazza Amendola è prossima a negozi e abitazioni e i toni assunti dai manifestanti sono tutt’altro che concilianti: mi preoccupo inoltre per l’incolumità degli appartenenti alle forze dell’ordine.”

Infine, l’assessore, lancia un appello, “a tutti i senesi e contradaioli a non cadere in alcuna provocazione e a far regnare l’indifferenza come miglior antidoto alle ridicole contestazioni di domenica prossima”.

“Il Palio è un pezzo dell’identità, della storia e della cultura di Siena. Una manifestazione conosciuta in tutto il mondo e che non deve essere messa in discussione. Giusto adoperarsi sempre più per la sicurezza della corsa, ma chiederne la soppressione è un atteggiamento miope”. Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

 

Il 9/12 manifestazione nazionale animalisti contro Palio di Siena

Siena, si terrà a Siena il 9 dicembre, con ritrovo in Piazza Amendola alle ore 12:00, la prima manifestazione nazionale degli animalisti contro il Palio di Siena.

Lo annuncia il Coordinamento Italia dei gruppi animalisti. “Più che il Palio di Siena, si potrebbe definire il ‘macello di Siena’ – sottolineano gli animalisti in una nota -, visto che dal 1970 ad oggi oltre 50 cavalli sono morti tra atroci sofferenze. Le tradizioni, fondamentali e importanti ponti con il passato, non sempre sono positive, ed è giusto abbandonare quelle fondate su presupposti sbagliati; in Italia i palii e le sagre sono sinonimo di sofferenza per le più disparate specie animali.

Uno degli esempi più tristemente noti è appunto il Palio di Siena”. “Noi non protestiamo contro la città di Siena, né contro i senesi – aggiungono -. Noi non chiediamo l’eliminazione del Palio di Siena, ma, per esempio, la sostituzione della competizione con i cavalli con gare sportive con partecipanti umani”. “Non molleremo mai a Siena – concludono gli animalisti – come in tutti i posti in cui gli animali vengono sfruttati torturati uccisi dall’uomo. Ora e sempre liberazione animale”

Non si fa attendere la replica dell’assessore senese alla sicurezza Francesco Michelotti, che in merito alla manifestazione nazionale annunciata dagli animalisti contro il Palio di Siena dice: “Desta una certa preoccupazione la manifestazione degli animalisti prevista domenica 9 dicembre, questa non è una manifestazione per gli animali ma solo contro la città di Siena, la sua identità, la sua storia e la sua tradizione. Siena è il Palio, il Palio è Siena” e “sui social i toni della manifestazione animalista sono bellicosi e la piega che sta prendendo la cosa non è delle migliori”. “Proprio per questo motivo – prosegue Michelotti in una nota – c’erano i presupposti per vietare la manifestazione come abbiamo chiesto dall’inizio, o quantomeno dirottarla in siti meno rischiosi della città”.

Per l’assessore, “piazza Amendola è prossima a negozi e abitazioni e i toni assunti dai manifestanti sono tutt’altro che concilianti: mi preoccupo inoltre per l’incolumità degli appartenenti alle forze dell’ordine”. Da Michelotti un appello “a tutti i senesi e contradaioli a non cadere in alcuna provocazione e a far regnare l’indifferenza come miglior antidoto alle ridicole contestazioni di domenica”.

Siena: giunta varata da De Mossi

Siena: varata la giunta comunale dal sincado Luigi De Mossi, chieste anche le opinioni dei cittadini, dentro FdI e Fi.

Varata la giunta comunale: quattro donne e cinque uomini, con esponenti della Lega, di Fratelli d’Italia e Forza Italia a comporre la squadra. Rappresentanti di quel civismo che ha contribuito, nel ballottaggio del 24 giugno, a dare la vittoria, dopo 74 anni di governi espressione della sinistra, al centrodestra.

Il sindaco di Siena Luigi De Mossi, dopo una serie di incontri con i cittadini e una riunione fino a tarda notte, ieri sera, ormai a mezzanotte, ha scelto i componenti della sua giunta. Giovedì 12 luglio sarà pronto a giurare durante la prima seduta del nuovo Consiglio comunale. Una ‘trattativa’ andata avanti fino a mezzanotte per decidere deleghe ed equilibri di genere. Il sindaco De Mossi ha tenuto per sé le deleghe a sport, cultura, società partecipate e Palio.

Quindi vicesindaco sarà Andrea Corsi, espressione della Lega con deleghe a viabilità, smart city, polizia municipale e personale. Espressione della Lega anche Nicoletta Cardin che avrà la delega al decoro urbano.

A Fratelli d’Italia, con Francesco Michelotti, le deleghe all’urbanistica, alla sicurezza e ai fondi europei.

Invece Clio Biondi Santi, nipote di Franco Biondi Santi, l’inventore del Brunello di Montalcino, ricoprirà in quota Forza Italia il ruolo di assessore ai servizi all’infanzia e istruzione.

Massimo Sportelli, candidato a sindaco con la lista Sena Civitas, si occuperà di lavori pubblici.

Completano la giunta, Francesca Apolloni, alla sanità e servizi sociali; Sara Pugliese, sempre di area civica, alle politiche giovanili e pari opportunità; Luciano Fazi commercialista, al bilancio; Alberto Tirelli, con un’esperienza da assessore a Firenze negli anni ’90, al commercio e al turismo.

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