Stems. Rassegna di musiche elettroniche

Stems è una rassegna della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Stems vuole essere un momento di confronto con il “mondo esterno”, attraverso workshop, laboratori, concerti.

Stems, la rassegna della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, vuole essere un momento di confronto con il “mondo esterno” per portare nella  Scuola esperienze realizzate da studiosi e artisti. Il nome della rassegna è legato a questa visione: nella produzione musicale gli stems sono le tracce audio che vengono create per poter condividere un progetto tra più artisti. Questa condivisione è finalizzata al miglioramento del progetto musicale sia da un punto di vista artistico che sonoro.
La rassegna si realizza attraverso workshop, laboratori, concerti che mettano insieme la voglia di mostrare quello che nasce all’interno della Scuola e il desiderio di confrontarsi con le realtà musicali e scientifiche contemporanee.

Di seguito il programma con i prossimi appuntamenti:

Il 26 maggio alle 19, e il 30 maggio  17.30 e 19.00
Elettronica al ParcoTre concerti con lavori della Scuola di Musica Elettronica
Musiche di G. Aiolli, F. Della Pelle, F. Favale, I. Fortunato, G. Franchino, M. Louafi, G. Mazzanti, L. Milani, S. Montagni, L. Mucci, S. Namkhai, L. Niccolai, F. Passigli, A. Principato, F. Toninelli e X. Yang

Sabato 27 maggio alle ore 18.00 nel Parco Scratch Party Azione sonora a cura di Francesco Giomi.  Performer: F. Della Pelle, M. Giaccio, A. Lenzi, L. Milani, S. Montagni, L. Mucci, F. Passigli, D. Richiusa, P. Trallori

29 maggio ore 17.00, Sala Giochi Nuove prospettive elettroniche Tavola rotonda, performance e installazioni con e di Lorenzo Ballerini / Massimo D’Amato, Alberto Maria Gatti e Francesco Perissi
L’installazione Circular di Ballerini e D’Amato sarà fruibile il 27 e il 29 maggio dalle ore 15.00 in aula 13.

Dal 26 al 30 maggio Armature fantastiche Esposizione dei lavori degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, in collaborazione con il Triennio di Musica Elettronica.

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Fabbrica Europa porta “La natura delle cose” di Sieni alla Pergola

Domani e venerdì 31 maggio, alle ore 20.45 al Teatro della Pergola di Firenze, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana nell’ambito di Fabbrica Europa 2019, Virgilio Sieni, a distanza di 10 anni dal debutto, riallestisce “La natura delle cose”, tratto dal poema filosofico-enciclopedico di Lucrezio “De rerum natura”.

La Natura delle cose di Virgilio Sieni si basa sul poema filosofico-enciclopedico di Lucrezio, De rerum natura. I cinque danzatori attraversano le tre scene dando vita a un compatto quartetto di uomini e una figura femminile metamorfica sempre presente, come la Venere-dea dell’atto generativo evocata da Lucrezio all’inizio del suo poema. La scelta del De rerum natura coincide con l’urgenza di rivolgersi alla natura delle cose, alla loro anima e origine, ponendo la danza come strumento di indagine e di riflessione sull’oggi.

La drammaturgia è stata elaborata a partire dal testo di Lucrezio; a questo scopo Virgilio Sieni si è avvalso della collaborazione del filosofo Giorgio Agamben. La musica è una creazione originale di Francesco Giomi, compositore e direttore del centro Tempo Reale di Firenze. Il testo dello spettacolo è stato letto e registrato dalla cantante Nada, che per la prima volta offre il suo contributo vocale in uno spettacolo coreografico.

“Attraverso una partitura di elementi sottili, dove la luce sembra sostituirsi al corpo e il senso del vuoto all’apparizione di corpi trasfigurati e galleggianti, si apre uno squarcio su un corpo unico che abita la scena: un corpo che comprende altri corpi, altre forme; che lancia messaggi di pace e che si rivolge all’ascolto, alla democrazia e alla libertà della tecnica, al senso laico del mistero. Una complessa macchina fisica che permette a Venere, presenza umana e pupazzo allo stesso tempo, di muoversi in una prolungata sospensione corporea, per poi discendere lentamente, fino a terra. Su questi temi lo spettacolo incontra lo spirito e gli intenti del filosofo latino, riflettendo sull’oggi. Lucrezio dà vita a un discorso scientifico sul movimento degli atomi e dei corpuscoli per arrivare a individuare all’interno delle cose una dialettica tra delizia e orrore, tra nascita e morte, tra voluttà e disgregazione, legando a un’analisi materialistica della realtà lo sviluppo necessario dell’etica e del sentimento; così la danza, partendo dalla costruzione coreografica e dalla riflessione sul movimento del corpo nella scena, arriva a definire una poesia fisica che richiama uno sguardo pronto ad aprirsi su accadimenti estremi e impressionanti, che sfuggono al dominio della razionalità. È in questa dimensione che i corpi si mostrano allo stesso tempo ricoperti di simulacri e denudati, e si mostrano nel loro atto di genesi e di costruzione, nel loro formarsi e trasformarsi; qui la pelle si espone al vuoto, fondando un tempo che si apre alla sospensione e affermando decisamente, con Lucrezio, che “nulla nasce da nulla”.

Borderscape, il festival di Tempo Reale che apre domani al Maggio

Speciale a cura di Chiara Brilli con le interviste alla presidente e al direttore di Tempo Reale, rispettivamente Sara Nocentini e Francesco Giomi.

Il concetto di confine, attraverso il suono elettronico: è Borderscape l’edizione di Tempo Reale Festival che apre domani nell’ambito del Maggio Fiorentino, con il format MAGGIO ELETTRICO che propone in due serate la punta estrema della ricerca musicale più innovativa. Il festival proseguirà fino al 18 maggio.

La prima serata sabato 11 maggio, h. 20.00 nella sala Orchestra del Teatro del Maggio sarà così un vero e proprio spettacolo di suoni, segni e gesti di raffinatezza e potenza con la performer Carola Schaal sulla musica di due autori amburghesi come Alexander Schubert e Brigitte Munterdorf.

Si esplora il confine fra arte e musica nella seconda serata domenica 12 maggio (dalle 17 alle 21.30 ogni 45 minuti nella sala Bruno Bartoletti) con il lavoro che Tempo Reale ha realizzato per la prima volta ad Artissima Torino, dove la musica viva di Giuseppe Chiari rinasce nell’installazione audio visiva ispirata a una sua partitura di luci e suoni del 1966, un appuntamento in collaborazione con Fabbrica Europa e Frittelli Arte Contemporanea.

Il Tempo Reale Festival prosegue poi alla Limonaia di Villa Strozzi con gli artisti più sperimentali del momento nei set di KLANG (14 e 16/5, h. 19>21.00)fra cui spicca Stefano Pilia, chitarrista dei Massimo Volume e Afterhours, figura eclettica della musica italiana, che passa dalla militanza in una delle più riverite alternative band italiane a quella nei più selvaggi In Zaire, uno che con la sua chitarra è abituato a cimentarsi nei più impervi panorami avantgarde, suonando sul palco anche assieme a mostri sacri come Paul McCartney e John Paul Jones.

La chiusura del festival è affidata a una prima nazionale dal forte connotato sociale: LES PERCUSSIONS DE TREFFORT (18/5, h. 21.30) il gruppo francese simbolo di integrazione sociale attraverso la musica, che unisce percussionisti professionisti e musicisti con disabilità divenuti professionisti a tutti gli effetti, che si esibiscono in tutto il mondo, dall’Europa alla Cina. Presentano ARCHIPÉLIQUE fra etnica e contemporanea, un progetto costruito per il quarantesimo anniversario del gruppo, raccogliendo composizioni e improvvisazioni che per quattro decadi hanno segnato il lavoro dei percussionisti. Il concerto include quindi opere e strutture i cui autori sono Karl Näegelen, Guilhem Meier, Laurent Vichard, Will Menter, Carlo Rizzo, Thierry Boutonnier.

Biglietti da euro 5,00 a euro 10,00 – www.temporeale.it

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