Gkn: commenti e reazioni in Toscana

Campi Bisenzio, si è tenuta oggi la mobilitazione che ha visto un centinaio di operai Gkn riunirsi difronte allo stabilimento dell’azienda per evitare la smobilitazione, che sarebbe dovuta iniziare oggi, di alcuni materiali dal sito che Qf definisce rifiuti industriali.Molteplici sono stati i commenti dei politici.

I consiglieri regionali e i deputati toscani del Movimento 5 Stelle sottolineano di essere “solidali con le preoccupazioni espresse dal Consiglio di fabbrica degli oltre 300 lavoratori dell’ex Gkn di Campi Bisenzio. La nostra sensazione è che in assenza di un piano industriale lo svuotamento dello stabilimento possa essere una strategia per logorare le giuste resistenze dei lavoratori che stanno difendendo il proprio posto di lavoro. Il percorso avviato dai precedenti governi e dalla Regione non si deve arrestare e agiremo in ogni sede istituzionale con idonei atti per favorire questa direzione. Siamo dalla parte dei lavoratori e faremo ogni passaggio possibile per sostenere la loro lotta“.

Per Francesca Conti, coordinatrice fiorentina di Potere al popolo, “alla fine quello che era il sospetto principale degli operai Gkn sembrerebbe rivelarsi esatto: la Qf di Francesco Borgomeo, la società che doveva risollevare lo stabilimento lasciato vuoto da Melrose-Gkn, non sarebbe altro che un ‘rottamatore’ dello stabilimento, in assenza di licenziamenti. Basta provocazioni aziendali, Borgomeo lasci campo libero ad altre proposte”.

I consiglieri comunali di Sinistra progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, sottolineano che “l’atteggiamento dell’azienda è di estrema arroganza, come se non ci fossero chiare responsabilità precise rispetto all’assenza di un vero piano per il futuro dello stabilimento. Se oggi c’è ancora una possibilità per l’impianto è solo merito della lotta delle classi lavoratrici e del gruppo di solidarietà nato intorno ad essa. Ormai dovrebbe essere evidente la necessità di immaginare un intervento più incisivo del pubblico, anche alla luce di quanto arriva come proposta dal mondo accademico. Ascoltare e non solo supportare il Collettivo di Fabbrica Gkn è l’unica soluzione”.

Sostegno ai lavoratori anche dal Pmli “contro lo svuotamento dello stabilimento e per la fabbrica pubblica e socialmente integrata”, chiedendo “al governo Meloni, alla Regione Toscana e al Comune di Firenze e a quello di Campi Bisenzio di intervenire a sostegno delle richieste dei lavoratori. In ogni caso le forze dell’ordine stiano lontane dall’intervenire con i manganelli a sostegno della Qf. La fabbrica di Campi Bisenzio è dei lavoratori non dei padroni”.

🎧 ManifestA: la nuova componente parlamentare si presenta a Firenze con Yana Ehm e Simona Suriano

 ManifestA è nata  nata dall’inziativa di quattro donne, ex M5S, nell’intento, dicono ” di dare vita ad un progetto comune: ascoltare, raccogliere e lavorare insieme le istanze dei movimenti extra parlamentari e del mondo dell’associazionismo mediante un processo attento e graduale che sia in grado di dare spazio concreto anche a tematiche attuali ambientali e pacifiste”.

«Il nostro è un progetto innovativo, contro le ricette neoliberiste degli ultimi governi, contro liberalizzazioni ottuse che hanno aumentato oltremodo disoccupazione e precarietà, come nel caso della GKN, qui a Firenze e nel rispetto dei nostri valori costituzionali, primo fra tutti, il ripudio della guerra come risoluzione di conflitti», lo annunciano nel corso della conferenza stampa le deputate Yana Ehm e Simona Suriano di ManifestA.
Le deputate proseguono «stiamo uscendo con fatica da una pandemia che non ha lasciato spazio ad aperture politiche. Il nostro Paese è in ginocchio, economicamente affannato e la poca affezione mostrata dalla cittadinanza al mondo della politica ne è un esempio concreto. Bisogna tornare a lottare tutte e tutti insieme, rivendicare i diritti e ottenere un nuovo modello di sviluppo economico, che sia inclusivo e sostenibile».
«Abbiamo accolto con grande piacere la possibilità di ospitare questa conferenza stampa di presentazione di ManifestA in Palazzo Vecchio» hanno affermato Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera comunali di Sinistra Progetto Comune. «La nostra coalizione resta purtroppo un’eccezione nel panorama della sinistra italiana, ancora troppo segnata da divisioni e incomprensioni. Su tutto il territorio ci sono vertenze e lotte importanti, ignorate da chi governa a livello locale e nazionale. Potere al Popolo e Rifondazione Comunista fanno parte della nostra coalizione dal primo giorno della nostra consiliatura, insieme ad Articolo 1, Firenze Città Aperta, Possibile e Sinistra Italiana».
«La presenza delle deputate oggi e domani, insieme a quella di Luigi De Magistris sono un’opportunità importante per il nostro territorio, per sostenere un nuovo percorso che possa proseguire secondo i principi della convergenza e dell’unità» hanno concluso il consigliere e la consigliera di Sinistra Progetto Comune.
«La lotta della GKN ci ha fatto incontrare in una fase importante di quella vertenza, con la scrittura della legge pensata e discussa all’interno della fabbrica. Sul nostro territorio insistono problemi generali legati agli appalti, alle grandi opere inutili, all’assenza di cura del territorio e dell’ambiente. Dagli enti locali al livello nazionale è necessario sostenere i conflitti e le lotte per modificare i rapporti di forza e arrivare a farsi sentire anche dentro le istituzioni», dichiarano Francesca Conti (portavoce di Potere al Popolo Firenze) e Lorenzo Palandri (segretario di Rifondazione Comunista) intervenuti alla conferenza stampa di ManifestA.
«Le delocalizzazioni interessano persino una realtà come Pfizer, che in piena pandemia e produzioni di vaccini, duplicando i profitti, mettere per strada 210 lavoratori e lavoratrici. Come a Catania e a Firenze, in tutta Italia, è necessario impegnarsi per rimettere al centro il lavoro e la dignità di chi lavora», concludono deputate Yana Ehm e Simona Suriano

🎧 Vaccini, PAP: In Toscana nessun piano, preferite corporazioni ad anziani

 La denuncia di Potere al Popolo: “non esiste un piano vaccinale regionale. Nell’assenza di questo sono fioriti gli interessi corporativi, lasciando indietro chi aveva più bisogno dei vaccini. Ascolta l’intervista con Francesca Conti

“La Toscana, al 19 marzo risulta avere la più bassa percentuale di ultraottantenni vaccinati in Italia, pari al 27,4% del totale. Essa ha privilegiato avvocati e magistrati; inoltre le ASL toscane, per tutelare i loro interessi aziendali, hanno somministrato i vaccini disponibili  anche il personale non sanitario, certamente non più esposto di tanti altri dipendenti pubblici e privati. Le motivazioni ufficiali di tutto questo, per giunta, non si conoscono perché, da ricerche effettuate, è venuta fuori l’assenza di un piano regionale di vaccinazione come atto ufficiale della stessa Regione. Insomma qualcuno ha deciso, ma non si sa chi e in che modo” è questa la denuncia di Potere al Popolo

“La vaccinazione contro il covid 19 procede a rilento in tutto il Paese, nonostante gli annunci roboanti del governo, perché i vaccini, sotto la pressione degli interessi delle multinazionali del farmaco e degli stati che le spalleggiano, scarseggiano, e, nel contempo, alcune Regioni, tra cui spicca la Lombardia delle “eccellenze sanitarie”, arrancano malamente” dice Potere al Popolo in un comunicato.

E aggiunge “come se ciò non bastasse, un pò’ in tutte le Regioni, dove più dove meno, e, in alcuni casi, per loro volontà e responsabilità diretta, stanno avvenendo distorsioni gravissime per quanto riguarda la scelta dei soggetti da vaccinare, a vantaggio di potenti corporazioni, quali avvocati, magistrati o giornalisti, o di reti familiari e clientelari. Ciò a discapito, naturalmente, di coloro che sono più bisognosi di protezione, cioè degli ultraottantenni e dei soggetti super-fragili a causa di gravi patologie” dice PAP in un comunicato.

Secondo PAP tutto questo avviene “in palese violazione delle priorità fissate nel piano di vaccinazione del governo nazionale. Quest’ultimo dissente, a parole, ma non fa niente; del resto sono gli stessi che governano a Roma e in periferia! Il fenomeno ha assunto dimensioni quantitative rilevanti: secondo stime attendibili (ma parziali) 464000 dosi di vaccino sono state sottratte agli aventi diritto. Per quanto concerne le categorie forti, la cosa è avvenuta alla luce del sole da parte delle Regioni, con la massima naturalezza”.

Firenze, Giunta: opposizioni scatenate su ‘quote rosa’ e rimpasto blitz

Commenti e reazioni a Firenze per la questione del mancato rispetto delle quote rose nella nuova Giunta comunale, annunciata dal sindaco Dario Nardella, e che ha portato all’avvicendamento tra Marco Del Panta Ridolfi e Alessia Bettini.

Il capogruppo Fi in Consiglio comunale Jacopo Cellai invoca “una calcolatrice per Dario
Nardella. È evidente che i numeri non sono proprio il suo forte – sottolinea in una nota -. Dopo le disavventure della nomina di Fratini della scorsa consiliatura, annunciato e bloccato per diverso tempo perché i numeri della Giunta non tornavano più con il suo ingresso, oggi la scena si ripete. Il numero delle donne individuate da Nardella nel suo nuovo esecutivo è inferiore al minimo previsto dalla legge. Un errore imbarazzante per chi amministra da così tanto tempo. In attesa delle correzioni sappiamo cosa regalare al Sindaco per la sua rielezione”.
Per Francesca Conti di Potere al popolo, “colpisce che un aspirante sceriffo come il sindaco cada così rapidamente proprio sulle regole base, ma questo non fa che confermare il fatto che la questione di genere per questo Pd non sia altro che una foglia di fico per nascondere tutte le altre mancanze. Il femminismo non è una verniciata di rosa sopra politiche
liberiste e securitarie, il ‘pinkwashing’ di Nardella & Co. non poteva uscire in maniera più lampante all’esordio della Giunta.
E non sarà certo un rimpasto a tempo record a farci credere al loro femminismo”.

Italia Nostra: “bene stop variante urbanistica decisa da consiglio di Stato”

Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello cautelare proposto proprio da Italia Nostra sulla variante al regolamento urbanistico del Comune di Firenze. La modifica consentiva, nel centro storico, la ristrutturazione edilizia di immobili (sia pur con limitazioni) e il mutamento di destinazione d’uso, al posto del restauro conservativo.

“Siamo soddisfatti di questo primo parziale riconoscimento delle nostre istanze e restiamo in fiduciosa attesa degli esiti del giudizio”. Questo è quanto afferma Mariarita Signorini, presidente nazionale dell’associazione Italia Nostra. La modifica del regolamento urbanistico del centro storico di Firenze, come spiega Signorini, “veniva decantata come strumento innovativo di ‘rigenerazione urbana’ ma in realtà è un grimaldello per trasformare il centro storico da città dei cittadini in location e dormitorio a servizio di un turismo internazionale di massa”. Al termine della dichiarazione, la presidente di Italia Nostra insiste nella critica alla variante del regolamento voluta dal Comune, che, sempre per Signorini, servirebbe soltanto ad incentivare il turismo e “l’ intollerabile mercificazione, sempre più indifferente alla storia, alla cultura e alla vita della città”.

Soddisfatti anche il Comitato dei cittadini ‘Aria fiorentina’ e i candidati al Consiglio comunale per Potere al Popolo Francesca Conti (capolista) e Ilaria Agostini: “La variante – hanno detto – è un vero e proprio regalo agli ‘investitori’, agli immobiliaristi, ai parassiti della rendita. Ed è stata perciò a lungo avversata dall’opposizione, dai movimenti e dalle associazioni, tra le quali Italia Nostra, che ha presentato il ricorso. Di questo siamo soddisfatte”.

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