“In Toscana molte RSA accreditate dalla Regione applicano contratti pirata”

“Molte RSA in Toscana applicano contratti di lavoro non sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentativeLa denuncia della Fp-Cisl: la Regione intervenga, per arginare il ‘lavoro povero’.

“Maggiori controlli sugli accreditamenti in essere e maggiore vigilanza sulle RSA al fine di individuare le strutture accreditate che non applicano alle lavoratrici ed ai lavoratori CCNL firmati dalle sigle sindacali maggiormente rappresentative”. E’ quanto chiede alla regione Toscana la Cisl Funzione Pubblica.

“Molte RSA in Toscana applicano contratti di lavoro non sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Strutture regolarmente accreditate dalla Regione, che operano indisturbate su tutto il territorio toscano. Per far sì che non esista più il ‘lavoro povero’ di cui anche la politica parla tanto, si può partire da qui” afferma  Mauro Giuliattini, responsabile della Fp-Cisl Toscana e Andrea Nerini, che per la Fp-Cisl segue il settore.

“Parliamo – continuano Giuliattini e Nerini – di ‘contratti pirata’ che danno facoltà al datore di lavoro di licenziare i lavoratori dopo 140 giorni di malattia in tre anni, che non erogano l’indennità di malattia al 100%, che non riconoscono ai lavoratori nessuna indennità per carenza o integrazione a partire dal 5° evento di malattia nell’anno”.

“Chiediamo – aggiungono i due sindacalisti Fp-Cisl – che in tutte le RSA toscane si applichino CCNL firmati dalle sigle sindacali maggiormente rappresentative. Per questo invitiamo la Regione Toscana, che con grande senso di responsabilità si è sempre dimostrata sensibile ai diritti dei lavoratori, ad attivare tempestivamente tavoli di confronto con la Fp-Cisl e le altre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, al fine di intervenire su queste RSA e arginare un sistema di dumping contrattuale che si è diffuso e radicato negli anni.”

“Altre regioni, ad esempio Liguria e Piemonte, sono già intervenute per fronteggiare l’applicazione nelle RSA accreditate, contratti non firmati da sigle sindacali di comodo e non rappresentative” concludono Giuliattini e Nerini.

Firenze, Fp-Cisl: “Per vigili dal Comune serve più impegno”

“Prosegue il confronto con il Comune di Firenze per il contratto decentrato e la CISL è fortemente impegnata nella trattativa per dare finalmente attuazione agli impegni presi con i lavoratori” lo dichiara in una nota il responsabile delle Funzioni Locali della CISL FP di Firenze Prato, Nicola Burzio, che chiede all’Amministrazione comunale un impegno concreto rispetto alle proposte avanzate in queste settimane.

“Rispettiamo, ma non condividiamo, la scelta di alcuni sindacati di proclamare in questo momento lo sciopero della Polizia Municipale. Anche noi vogliamo che le opportunità offerte dal nuovo CCNL al personale della Polizia Municipale, soprattutto per chi sta in strada ogni giorno, siano colte, e per questo stiamo lavorando nonostante la cornice economica non aiuti a causa dei vincoli di finanzia pubblica che non consentono l’aumento del fondo del salario accessorio. Come CISL – specifica il responsabile delle Funzioni Locali – abbiamo chiesto da oltre un mese di aumentare le risorse per la previdenza complementare dei vigili, attraverso i proventi del codice della strada ex art. 208, ma ad oggi non abbiamo avuto riscontri. A differenza delle altre risorse qui non esistono vincoli particolari e la loro destinazione dipende dalla volontà politica di dare risposte tangibili a questa categoria di lavoratori”.

Burzio fa il punto sulle altre proposte della CISL “Il contratto decentrato deve valorizzare tutti i dipendenti del Comune e per questo condividiamo i contenuti della piattaforma che prevedono il rafforzamento del premio di produttività legato alla performance destinato a tutti i lavoratori e l’aumento delle indennità di condizione di lavoro per le attività maggiormente disagiate e a rischio. Abbiamo chiesto garanzie sulle risorse per le Posizioni Organizzative, che costituiscono un elemento cardine per il funzionamento del Comune. Oltre alle rivendicazioni salariali abbiamo chiesto di investire sulla formazione dei lavoratori per migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese, una nuova regolamentazione della mobilità interna che tenga conto delle competenze e professionalità dei dipendenti, la possibilità di concedere il part-time ai lavoratori che devono assistere familiari colpiti da patologie oncologiche. Infine, ma non ultimo in ordine di importanza, l’introduzione del welfare integrativo quale strumento di sostegno ai bisogni dei dipendenti e delle loro famiglie non solo con la concessione di benefici economici, ma anche attraverso forme di facilitazione all’accesso ai servizi, quali ad esempio, asili nido, assistenza agli anziani e perché no anche ai servizi culturali”.

Conclude: “Un contratto è un accordo che mette in gioco compatibilità economiche, competenze giuridiche, esigenze sociali e deve comprendere sia il valore della meritocrazia sia la crescita professionale dei lavoratori. Per questo, ci aspettiamo che l’Amministrazione, assessore al personale in primis, si impegni da subito in un dialogo costruttivo rispetto alle nostre proposte”.

Usl Toscana Sud Est, sindacati chiedono più personale

In caso di mancanza di risposte Fp Cgil, Fp Cisl, Fpl Uil annunceranno lo stato di agitazione e poi, eventualemente, lo sciopero dei lavoratori della sanità della Azienda Usl Toscana sud est.

“Le promesse non bastano più. Il personale è in difficoltà, cosi come i servizi. Chi è in prima linea tutti i giorni lo sa bene. E lo sanno bene i cittadini che ogni giorno hanno sotto gli occhi la situazione della nostra sanità. Abbiamo chiesto da tempo di potenziare il personale. Inutile tentare di dimostrare sulla carta che i numeri ci sono”. E’ quanto riportato in una nota a firma della Fp Cgil, Fp Cisl, Fpl Uil dell’ azienda Usl Toscana Sud Est che, in caso di mancanza di risposte, annunciano si andrà allo stato di agitazione e poi allo sciopero dei lavoratori della sanità della Azienda Usl Toscana sud est.

“Nella realtà funziona diversamente: assenze lunghe, abuso di personale interinale, tentativi di coprire i ‘buchi’ con doppi turni e soluzioni che a volte sfiorano l’inosservanza del contratto collettivo nazionale di lavoro. Si aggiungano procedure di mobilità interminabili a causa delle modalità incerte di assegnazione del posto – scrivono -. Già, perché un lavoratore che chiede la mobilità per l’Area Vasta Sud Est può vedersi proporre un posto di lavoro a 100 km da casa ed il paradosso è che invece di avvicinarsi potrebbe allontanarsi, con il risultato che molte sono le rinunce con le conseguenze che tutti possiamo facilmente intuire. E’ chiaro che manca totalmente la capacità di programmazione e di visione a medio termine”.

“Anche per medici e dirigenza tecnico amministrativa la situazione non è dissimile e al momento abbiamo la sensazione di stare su una barca senza controllo – concludono i sindacati -. A questo si aggiunga che da tempo assistiamo al balletto delle nomine dei vertici della direzione che di certo non aiuta a rasserenare gli animi e che contribuisce a creare incertezze senza dare soluzioni. A noi non interessa chi governerà l’azienda, ma come la governerà. I lavoratori hanno bisogno di risposte immediate. Manca il personale. Manca l’organizzazione. Manca la programmazione. Che non vuol dire che non ci siano le carte, ma che le ricadute reali sono inefficaci. Sono cioè mancanti”.

Inchiesta assenteismo Massa, Bucci (Fp-Cisl): ”Serve massimo rigore e trasparenza”

Il segretario toscano della Funzione Pubblica Cisl, Bucci: “Se i casi di assenteismo saranno confermati si tratta di comportamenti non accettabili, né tollerabili, che danneggiano i cittadini, ma anche la gran parte onesta dei lavoratori pubblici”.

“Rigore e trasparenza, su una vicenda che deve trovare chiarezza nel più breve tempo possibile, nell’interesse dei cittadini e degli stessi lavoratori onesti del settore pubblico.” E’ la richiesta del segretario generale della Funzione Pubblica Cisl della Toscana, Marco Bucci, a proposito dell’inchiesta della Procura di Massa su presunti casi di assenteismo di dipendenti della Provincia di Massa Carrara e del Genio civile.

“Aspettiamo gli esiti dell’indagine in corso, con la massima fiducia nella magistratura – aggiunge Bucci-. Si tratta, se verranno confermati, di comportamenti non accettabili, né tollerabili. La nostra posizione è sempre stata chiara nel condannare comportamenti di questo tipo, che danneggiano gravemente i cittadini e la grande maggioranza dei lavoratori pubblici che con dedizione e responsabilità svolgono il proprio servizio.”

“Verificheremo – conclude il segretario Fp-Cisl – che tra gli indagati non ci siano nostri iscritti. Se così dovesse essere non esiteremmo un istante a sospenderli in via cautelativa, attendendo ovviamente l’esito della vicenda giudiziaria per eventuali ulteriori provvedimenti.”

 

Careggi, allarme della Fp-Cisl sulle sale operatori del CTO nel periodo delle feste

Riportiamo un comunicato del Segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Firenze e Prato, Mauro Spotti sulla situazione delle sale operatori del CTO (traumatologia) di Careggi durante le festività natalizie

La Direzione Sanitaria di Careggi ha inviato una delibera sulle maggiori richieste di interventi in traumatologia il 18 Dicembre, nella quale dice che per un “incremento di tempi di attesa per interventi chirurgici di pazienti traumatologici con aumento dei tempi di degenza” dovranno aumentare le sedute il 26 Dicembre e il 1 e 7 Gennaio.
Insomma, si sono accorti soltanto adesso che l’attività del mese di Dicembre non garantiva il periodo delle feste. E soltanto adesso chiedono ai lavoratori di saltare il giorno libero e restare a lavorare per 12 ore all’interno delle sale, contravvenendo in alcuni casi anche alla normativa europea sugli orari.
A conferma che senza confrontarsi con le organizzazioni sindacali su una materia così complessa si procede unilateralmente e si fanno errori.
Solo successivamente, su nostra pressione, siamo stati chiamati ad osservare l’ennesimo “rattoppo organizzativo”.
Ad oggi non abbiamo avuto un confronto con la Direzione sanitaria sulla gestione dell’orario aggiuntivo in quel comparto e sulla sicurezza dei lavoratori da stress.
Perché non ci chiedono quali soluzioni organizzative pensiamo migliori per quel comparto, visto che le loro danno questi risultati ?
Guardino per un attimo l’organizzazione delle altre sale, forse potrebbero trarne qualche idea utile !
La Cisl Funzione Pubblica Firenze e Prato chiede una riunione con la Direzione Sanitaria il 26 Dicembre e il 1 Gennaio per monitorare in diretta interventi e soluzioni organizzative. Non vogliamo lasciare i lavoratori da soli in questa situazione !
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