Fp Cgil, sostituire subito personale che non ha aderito a campagna vaccinale

Firenze, in una nota Fp Cgil Firenze, esprime preoccupazione per gli effetti che le sospensioni del personale ‘no vax’ potrebbero avere sul sistema sanitario e l’organizzazione dei servizi.

“Senza sostituzioni immediate si rischia di mettere in crisi i servizi verso i cittadini e di scaricare il peso di tali assenze ai lavoratori in servizio. No al blocco delle assunzioni, va rimessa a regime tutta l’offerta sanitaria – avverte la Fp Cgil Firenze ed il sindacato rilancia l’invito a vaccinarsi – Dovere sociale”.

“In queste ore gli enti preposti stanno inviando le lettere di intimazione al personale sanitario che non ha ancora aderito alla campagna vaccinale – si legge nella nota di Fp Cgil – Come previsto dalla legge n. 75 del 28 maggio 2021 coloro che non si vaccineranno dovranno essere ricollocati o sospesi dal servizio. Ferma restando l’applicazione della legge, siamo molto preoccupati per gli effetti che le sospensioni potranno avere sul sistema sanitario e l’organizzazione dei servizi se, insieme all’applicazione della legge 75, non vengano messe in atto delle azioni per gestire gli effetti”.

“Come organizzazione sindacale – continua la nota – riteniamo necessario che, a prescindere dalla strada che le aziende intraprenderanno, ricollocazione o sospensione, riteniamo essenziale che il personale che verrà spostato dai servizi a contatto con l’utenza dovrà essere sostituito immediatamente“.

“Il tema della sostituzione del personale – viene infine precisato – ci preoccupa ancora di più se lo inseriamo in una fase di blocco delle assunzioni che è in atto nelle nostre aziende e che a nostro avviso è insostenibile. Le assunzioni che sono state fatte lo scorso anno sono servite per aprire nuovi servizi necessari dalla pandemia e rafforzare alcuni servizi esistenti, dopo anni di disinvestimento nazionale e riduzione del personale”.

“La pandemia non è finita, come registriamo dall’aumento dei ricoveri avvenuti in queste settimane, e non possiamo abbassare la guardia; inoltre dobbiamo rimettere a regime tutta l’offerta sanitaria per rispondere a tutte le esigenze dei cittadini come ad esempio il recupero agli arretrati delle liste di attesa ma anche altro. Per fare questo servono i servizi a pieno regime con il personale necessario”.

🎧 Polizia Municipale, “tutele e sicurezza per il lavoro notturno”, presidio Piazza Signoria

In Piazza della Signoria si è tenuto un presidio organizzato da Rsu e sindacati per fare il punto della vertenza con il Comune che da cinque anni deve risolvere un problema di salute e sicurezza per i servizi notturni della Polizia Municipale

I lavoratori e le lavoratrici della Polizia municipale di Firenze, tramite la Rsu (con Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Csa, Dicapp) sono tornati in piazza per chiedere maggiori tutele per il lavoro notturno, aumentato in questo periodo segnato dal Covid.

In Piazza della Signoria si è tenuto un presidio organizzato da Rsu e sindacati per fare il punto della vertenza con il Comune che da cinque anni deve risolvere un problema di salute e sicurezza per i servizi notturni. La mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici è partita nel 2016 che denunciano il peggioramento della situazione con la nuova organizzazione del servizio comunicata lo scorso dicembre.

“Il servizio notturno è una delle parti fondamentali sullo stress da lavoro correlato. È un problema che abbiamo da tempo prima del 2016 c’era già una procedura che permetteva un esonero a una certa età. Con l’ultima procedura uscita prima di Natale è stato destrutturato portando gli agenti. Nell’ultimo anno molto lavoro si è trasformato in 18-24, che non è riconosciuto come orario notturno”, spiega Roberto Bologni, RSU Polizia Municipale e delegato sindacale CGIL.
Bologni lavora dal 1996 nella Polizia Municipale a Firenze, ” Abbiamo voluto dare un segnale alla città ma anche alla giunta”, conclude Bologni, “Per la nostra azione quotidiana siamo parte della vita di questa città noi chiediamo solo delle soluzioni che in questo momento sia tutelata la nostra salute”

La Rsu ha ricordato che l’impegno dei lavoratori e delle lavoratrici durante questo periodo segnato dal covid. “In un periodo di emergenza sanitaria il personale della Polizia Municipale ha costantemente lavorato in presenza, garantendo come sempre il proprio impegno istituzionale. Impegno che ci aspettiamo anche da chi amministra questa città, nel garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, beni primari ed irrinunciabili per tutti. Si tratta di una vertenza sindacale che non chiede soldi in più al Comune di Firenze, ma tutela della salute e sicurezza per i lavoratori e le lavoratrici della Polizia Municipale”.

La dirigenza del Comune ha convocato i sindacati per discutere della vertenza in un tavolo tecnico per il 28 aprile.

Il presidio è stato anche l’occasione per donarehanno raccolto 6mila euro che sono stati donati al teatro L’Affratellamento. L’assegno simbolico è stato consegnato stamani, davanti a Palazzo Vecchio, al presidente del Teatro Luigi Mannelli. “Il teatro L’Affratellamento, a fronte di una crisi finanziaria profonda dovuta al lungo periodo di chiusura, ha ricevuto, come tutto il settore dello spettacolo, pochissime risorse in questo lungo periodo di chiusura”, ha spiegato la Rsu, mentre Mannelli, ringraziando per il gesto, ha detto che si tratta di “una boccata d’ossigeno che ci aiuta a resistere”.

Lavoro: Cgil Firenze,includere persone con disabilità psichica in concorsi

Cgil e Fp Cgil Firenze ai sindaci e alla politica del territorio per non lasciare fuori le persone con disabilità psichica dai concorsi

Appello di Cgil e Fp Cgil Firenze ai sindaci e alla politica del territorio per dire ‘no’ all’esclusione dei disabili psichici dai concorsi riservati alle categorie protette: “Da sempre – hanno spiegato Giancarla Casini della Cgil e Simone Baldacci della Fp Cgil – ci impegniamo per la tutela dei diritti delle persone disabili e quindi del loro inserimento nel mondo del lavoro, dell’accesso ai servizi, della tutela della salute e del benessere.

La normativa vigente consente di escludere dai concorsi riservati alle categorie protette coloro che ne fanno parte perché disabili psichici, riservando loro percorsi specifici che di fatto non vengono attivati se non molto di rado. Riteniamo che il dispositivo di legge lasci una discrezionalità rispetto a questa esclusione che riteniamo discriminatoria”. I sindacati hanno fatto sapere di voler “chiedere un incontro con il Comune di Firenze” e di voler attivare “una campagna di sensibilizzazione dei sindaci e di tutti i responsabili degli enti pubblici affinché non si proceda più a questa esclusione, rivolgendosi anche ai rappresentanti politici espressi dal territorio perché agiscano nella modifica della normativa”.

La richiesta è quella di non escludere le persone con disabilità psichici al mondo del lavoro e dai concorsi riservati alle categorie protette questo è l’appello di Cgil e di Fp Cgil Firenze al Comune di Firenze, ai sindaci e alla politica del territorio.

Fp Cgil Firenze: servono 200 assunzioni in ambito sanitario per contrasto covid

Le richieste alla Regione dopo la nomina dell’assessore alla Sanità

“La repentina ripresa della curva dei contagi ha messo a nudo le criticità che la nostra organizzazione aveva segnalato fin dai mesi estivi. Il ritardo delle indispensabili assunzioni di infermieri e tecnici di laboratorio, sommato alla grave penuria nel mercato del lavoro di assistenti sanitari, rischia di vanificare la politica delle ‘tre T’, unica strategia valida per il contrasto del Covid”, chiediamo all’Asl Toscana Centro e alla Regione l’assunzione di 200 lavoratori e lavoratrici in più, tra tecnici, infermieri e Oss, necessari per rispondere adeguatamente alla pandemia”.


“Ad oggi i pochi assistenti sanitari presenti in organico sono stati impiegati prevalentemente per l’esecuzione dei tamponi – sottolinea il sindacato in una nota -, invece di destinarli esclusivamente al tracciamento dei contatti dei casi positivi. Il clamoroso ritardo del bando di concorso regionale per tecnici di laboratorio impedirà il reclutamento di questo profilo, necessario per tenere aperti h24 i laboratori di microbiologia e smaltire le centinaia di tamponi, e la presenza nei drive-trought dove, da pochi giorni, sono a disposizione le nuove macchine per l’esecuzione di tamponi genetici rapidi che possono dare il risultato in una sola mezz’ora, ma che necessitano per il loro funzionamento del personale tecnico”.


Per il sindacato, “l’impiego degli infermieri nelle squadre Usca, per compiti non molto attinenti alle competenze previste dal proprio profilo professionale, sta drenando importanti risorse dalle attività dell’assistenza domiciliare, con il relativo aggravio sui presidi ospedalieri”. “Infine – conclude il sindacato -, si chiede a Asl, Meyer e ospedale di Careggi di ripristinare la pratica di screening-Covid ai lavoratori diretti e indiretti delle strutture ogni 15 giorni”.

“Appalti scuole, più tutele ai lavoratori”: flash mob Cgil a Firenze

Appalti scolastici, lavoratrici senza coperture salariali e previdenziali: oggi flash mob (organizzato da Cgil-Filcams-Fp-Flc) in piazza Santa Croce a Firenze.

Cgil Firenze, Filcams Cgil Firenze, Fp Cgil Firenze e Flc Cgil Firenze sono preoccupate per le sorti delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti scolastici, settore in prevalenza femminile  (tra Firenze e Provincia sono oltre 4mila). Si tratta di servizi fondamentali per il sistema scuola: mense, scuolabus, pre e post scuola, centri di alfabetizzazione. “Oggi queste lavoratrici e lavoratori si trovano in una condizione di forte precarietà per la prossima conclusione degli ammortizzatori sociali Covid19. La loro precarietà è resa ancora più pesante dal periodo di sospensione estiva della scuola in cui non hanno retribuzione e nel quale non si riconosce neanche la copertura previdenziale. Tutto questo fa emergere forte il contrasto tra il loro ruolo, che è essenziale e riconosciuto nel sistema educativo della scuola e va per questo inquadrato nella completa offerta formativa, e la loro assurda situazione lavorativa. Inoltre: come e quando rientreranno in servizio a settembre?” sottolineano i sindacati congiuntamente.

Per sensibilizzare sulla situazione dei lavoratori e delle lavoratrici degli appalti scolastici, la Cgil Firenze e le sue categorie interessate hanno dato vita ad una manifestazione questa mattina in piazza Santa Croce mettendo in scena un flash mob sul tema “Noi siamo quelli col contratto sospeso ma non col cappello in mano”.

Chiara Liberati, Filcams Cgil

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