Prato: consiglio comunale contrario a manifestazione Forza Nuova

“Contrarietà alla decisione” del prefetto e del questore “di consentire” la manifestazione di Forza nuova a Prato il 23 marzo. La esprime un ordine del giorno approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Prato, con i voti favorevoli di Pd, M5s, Liberi e uguali, e Biffoni per Prato e Prato Libera e sicura, e l’astensione di Forza Italia, Energie per l’Italia e Prato con Cenni.

Il documento, spiega una nota, rileva che quella del 23 marzo è “una manifestazione che, con il riferimento al numero 100, contenuto nel volantino, intende far riferimento ai 100 anni dalla costituzione dei Fasci italiani di combattimento”.

L’ordine del giorno evidenzia inoltre come “la città di Prato, Medaglia d’argento per la Resistenza, non possa ospitare eventi così fortemente orientati proprio verso ideologie che la Resistenza ha inteso combattere” e sottolinea che nel territorio “sono state raccolte più di ventimila firme per bloccare la suddetta manifestazione”.

Il documento, infine, “impegna il sindaco e la Giunta a continuare a manifestare la propria contrarietà allo svolgimento del raduno di Forza nuova come reazione da parte di una città da sempre aperta e rispettosa della Costituzione. A tutto questo si aggiunge la preoccupazione di voler garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana, considerando anche il rischio che la tensione di questi giorni possa favorire infiltrazioni di gruppi violenti” e a “chiedere al Governo, e in particolare al ministro degli Interni, di bloccare la manifestazione del 23 marzo”.

Prato, indagine apologia fascismo contro ignoti

Aperta dalla procura per scritte su muri e quanto pubblicato su social. Enrico Rossi, governatore della Toscana: ‘Anche io a manifestazione antifascista. Il fascismo in Italia ha già perso.’.

La procura di Prato ha aperto un fascicolo di indagine per l’ipotesi di reato di apologia di fascismo contro ignoti. L’indagine, avviata dal procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi, prende spunto, secondo quanto spiegato, dalle attività investigative sulle scritte fasciste apparse qualche giorno fa sulle sedi di Anpi e Pd a Prato oltre da ciò che è stato pubblicato sui social network in occasione della manifestazione di Forza Nuova che si terrà sabato 23 marzo a Prato.

“Il fascismo in Italia ha già perso. I fascisti di oggi sono oscuri personaggi ossessionati dal loro fallimento e sono eternamente vocati alla sconfitta. Noi non ci faremo intimorire dai fanatici e dai nostalgici. Sabato saremo in tanti a Prato alla manifestazione antifascista e antirazzista. Io ci sarò. Sarà una risposta democratica e popolare”. Lo ha scritto su facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, postando la foto del simbolo del Ctln, il Comitato toscano di liberazione nazionale.

Diffida Anpi a prefetto Prato, impedisca corteo FN

Diffida dell’Anpi nazionale al prefetto di Prato affinchè impedisca che si svolga la manifestazione di Forza Nuova il 23 marzo 2019 nella città toscana: per l’Associazione nazionale partigiani il corteo indetto “per celebrare il centenario della fondazione dei fasci di combattimento” è “illecito e illegittimo”.

Anpi, spiega una nota, si riserva inoltre “di adire la competente autorità giudiziaria affinché valuti la configurabilità” dei reati che a suo parere si possano profilare nel caso si svolga il corteo: apologia del fascismo e manifestazione che incita alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali o etnici.
Nella diffida – inviata dall’avvocato Emilio Ricci, legale e vice presidente di Anpi, in nome e per conto dell’Associazione -, si spiega che, ricorrenza della nascita dei Fasci di combattimento a parte, Fn farà la manifestazione a Prato perchè la città toscana, così scrive il movimento di estrema destra su Fb, “è il primo esperimento italiano di sostituzione etnica di un’intera popolazione di una città”, e “perché oggi siamo di fronte ad una vera e propria invasione afroislamica e cinese”. Inoltre, “dal 21 al 23 marzo ci sarà in Italia la visita ufficiale del presidente della Cina assieme a 70 super imprenditori cinesi pronti (con il consenso dell’attuale governo giallo verde) a saccheggiare a suon di miliardi le ultime ricchezze rimaste alla nostra nazione. Forza Nuova si oppone a tutto questo e vuole rivendicare il principio di sovranità nazionale”.
L’Anpi ricorda poi che una petizione online, lanciata da una sessantina di soggetti tra partiti, associazioni e sindacati, per chiedere a questore e prefetto di impedire il corteo è “arrivata a circa ventimila firme”.
Che contro la manifestazione hanno manifestato dissenso e preoccupazione il sindaco e la Diocesi di Prato, e che il 19 marzo sono stati imbrattati i muri della sede pratese dell’Anpi e del museo della Resistenza con svastiche e scritte inneggianti al Duce.
“Se tale è lo spirito che anima il corteo di Fn del 23 marzo – afferma Anpi -, appare fondato, alla luce di quanto sin qui rappresentato, il timore che il medesimo si presti come teatro di azioni violente da parte di facinorosi, con rischi per la tenuta dell’ordine pubblico, anche in considerazione della contromanifestazione, che avrà luogo nella medesima giornata, organizzata in segno di protesta contro Forza Nuova”.

La rete degli Istituti storici contro l’autorizzazione della manifestazione di FN a Prato

La rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea della Toscana esprime allarme e sdegno per il nullaosta concesso alla manifestazione a Prato promossa da Forza Nuova, a dispetto dei divieti sanciti dalla Costituzione e da importanti provvedimenti di legge della Repubblica italiana tuttora in vigore.

Pubblichiamo il comunicato stampa della rete degli Istituti Storici della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Toscana in relazione alla manifestazione di FN a Prato di sabato 23 marzo:

La rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea della Toscana esprime
allarme e sdegno per il nullaosta concesso alla manifestazione promossa da Forza Nuova, a dispetto dei divieti sanciti dalla Costituzione e da importanti provvedimenti di legge della Repubblica italiana tuttora in vigore.
L’allarme è tanto più grave quanto più, proprio nel centenario della fondazione dei Fasci che si è voluto celebrare, l’esperienza storica ci ricorda che i cedimenti e le complicità degli apparati dello Stato e di tante forze politiche hanno favorito, se non addirittura determinato, la fine delle garanzie dello Stato liberale e l’ascesa del fascismo.
Sta alla vigilanza e alla mobilitazione dell’opinione pubblica e delle forze democratiche contrastare adeguatamente il riproporsi di queste derive.

 

FN a Prato: “da semplice cittadina chiedo al prefetto perchè autorizzare una manifestazione in contrasto con la costituzione”

Intervista con Dilva Masi, una cittadina di Prato che da ieri sta cercando di parlare con il prefetto che ha autorizzato la manifestazione di Forza Nuova sabato 23

Prato, contromanifestazione antifascista in programma

Contromanifestazione appoggiata da oltre 60 sigle, da Anpi a Slow food. Anche Cgil-Cisl-Uil in piazza per difesa democrazia.

“Apprendiamo con amarezza che le autorità di polizia e prefettura hanno disatteso gli appelli di larga parte delle realtà attive sul territorio e di molti cittadini di Prato, facendo della città una passerella per raduni fascisti. Permettere simili scorribande squadriste è un’offesa alla memoria della città Medaglia d’argento alla Resistenza, alle vittime della dittatura nazifascista e ai loro familiari”. Lo scrivono oltre 60 realtà, tra associazioni, partiti e sindacati, che spaziano dall’Anpi a Slow food fino al Museo della deportazione e della Resistenza, che lanciano un appello a una mobilitazione, “ferma e pacifica” il 23 marzo in concomitanza con la manifestazione di Forza nuova a Prato.

“Stupisce anche la contraddizione con quanto deciso dai loro colleghi della prefettura di Milano – sottolinea le varie sigle in una nota -, di tutt’altro avviso nei giorni scorsi, circa il divieto di concessione di spazi pubblici per simili parate apologetiche. Altrettanto insensato è il richiamo delle autorità alle disposizioni della Costituzione sui principi di libertà, per autorizzare un’organizzazione omofoba, razzista, sessista e fondamentalista, che si richiama ad una dittatura”. Per questo “intendiamo in modo fermo e pacifico esercitare il nostro diritto di dissenso e di manifestazione. Pertanto facciamo appello a tutte le realtà e le persone antifasciste ed antirazziste a mobilitarsi sabato, dalle ore 14.30, per dimostrare una risposta accorata e unitaria del territorio a simili derive, manifestando ‘(in)tolleranza zero’ e il fatto che Prato è una città aperta, solidale e antifascista”.

Intervenuti sulla faccenda anche i Segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello ed Ivana Veronese. “L’apologia del fascismo – scrivono in una nota – va condannata ‘senza se e senza ma’. Non assisteremo senza reagire ad una chiara operazione di sdoganamento del fascismo e del razzismo, saremo quindi in piazza a Prato sabato prossimo, insieme ai lavoratori ed alle lavoratrici che credono nei valori democratici del Paese”.

“Per i tre dirigenti sindacali “non esiste il fascismo ‘buono’, ma esiste una lettura della storia che parla di terrore e di leggi razziali; di soppressione della libertà nelle sue varie declinazioni; di negazione della dignità umana; di aggressione al mondo del lavoro ed al Sindacato, alle realtà sociali ed alle associazioni collegate ai bisogni ed ai diritti essenziali dei cittadini. Una stagione buia che ha soffocato i valori centrali della democrazia come la partecipazione, il diritto all’emancipazione ed alla manifestazione di idee”. “Chi si ispira a questo – concludono Massafra, Cuccello, Veronese – è contro la nostra Costituzione ed è in netto contrasto con la nostra visione di società plurale, tollerante, solidale e democratica”.

La rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea della Toscana, in una nota, “esprime allarme e sdegno per il nullaosta concesso alla manifestazione promossa da Forza Nuova, a dispetto dei divieti sanciti dalla Costituzione e da importanti provvedimenti di legge della Repubblica italiana tuttora in vigore. Sta alla vigilanza e alla mobilitazione dell’opinione pubblica e delle forze democratiche contrastare adeguatamente il riproporsi di queste derive”.

Contrari alla manifestazione anche il sindaco di Poggio a Caiano (Prato) Francesco Puggelli e la Giunta comunale che annunciano di partecipare “in modo del tutto pacifico al presidio antifascista in programma per sabato pomeriggio. Ci teniamo a ribadire i principi democratici che sono alla base della nostra comunità e ci teniamo a farlo in un momento in cui in piazza si riuniranno non solo le associazioni, non solo i partiti ma anche e soprattutto le persone per bene, i cittadini che non vogliono veder prevalere le logiche dell’odio e della discriminazione”.

Annuncia la sua presenza alla manifestazione anche il coordinatore nazionale di Futura e membro della direzione Pd Marco Furfaro secondo cui “autorizzare la manifestazione di Forza Nuova a Prato è una decisione gravissima. Qui non si tratta assolutamente di libertà di espressione ma della celebrazione di una ideologia che si fonda sull’odio e sulla violenza verso gli altri”.

Cgil, Cisl e Uil della Toscana si dicono “sconcertati e molto preoccupati della decisione del comitato dell’ordine pubblico di Prato. Prefetto e questore con il loro nulla osta si assumono una grande responsabilità, alla loro responsabilità avrebbero dovuto pensare prima di appellarsi a quella di tutti gli altri”.

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