Mobilitazione degli studenti con le tende in otto città italiane, tra cui anche Firenze

Firenze, la mobilitazione contro la crisi abitativa non si ferma. L’Unione degli Universitari annuncia per oggi iniziative in otto diverse città universitarie: Milano, Pavia, Padova, Venezia, Bologna, Perugia, Firenze e Roma.

“Dopo la giornata di oggi con la mobilitazione sotto la Biblioteca di Scienze Sociale di Novoli, – si legge in un post su Facebook di mercoledì sera di Udu Firenze – in contemporanea ad altre basi UDU sul territorio nazionale, vogliamo darle continuità proseguendola domani mattina”.

“La risonanza mediatica e da parte della politica locale è stata molta. Adesso quello che vogliamo sono risposte concrete. – continua il comunicato di Udu – La mobilitazione ha già avuto un risultato: per le 10, il sindaco di Firenze ha convocato un tavolo con le neorappresantenze elette in Senato Accademico e in Consiglio d’Amministrazione e a cui parteciperemo”.

“Nonostante la nostra partecipazione al tavolo istituzionale, contestualmente, come sempre, noi continueremo a stare a fianco della nostra comunità studentesca nella piazza, nei nostri spazi. Il diritto all’alloggio è diritto allo studio”.

Sono invece state smontante le tende a Torino e Cagliari, mentre a Trento arriveranno venerdì. “Le dichiarazioni del ministro Valditara – spiega Camilla Piredda, coordinatrice dell’Udu – ci hanno fatto molto arrabbiare perchè hanno dato il segno di una politica incapace di assumersi le proprie responsabilità. Per questo motivo, oggi non molliamo ma anzi raddoppiamo con manifestazioni in otto città universitarie”.

Proprio ieri sera, il sindacato studentesco ha scritto alla ministra Bernini e chiesto la convocazione urgente di un tavolo presso il ministero dell’Università volto a trovare soluzioni alla crisi abitativa.

Continua Piredda: “Nella lettera parliamo della situazione degli affitti e delle residenze universitarie. Abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni su come si stanno spendendo le risorse del Pnrr, le quali stanno andando a favore di studentati privati. Come si può pensare che uno sconto del 15% sul canone di mercato potrà essere risolutivo? Invece i famosi 400 milioni di euro, ricordati anche oggi dalla Ministra Bernini, sono troppo pochi e congelati da mesi. Se veramente il Next Generation EU deve guardare alle nuove generazioni, vorremmo che queste venissero coinvolte e consultate. Per questo, abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo nazionale per affrontare la crisi abitativa”.

L’Unione degli Universitari fa sapere di essere al lavoro su un’indagine approfondita di come si stanno utilizzando le risorse del Pnrr, che presenterà la settimana prossima insieme a un “contro Pnrr” elaborato proprio dal sindacato studentesco, in contrapposizione a quello che si sta attuando.

Studenti in tenda, Valditara: “Credo che il problema tocca le città governate dal centrosinistra”. Nardella: “Non c’è limite alla vergogna”

Mentre in tutta Italia, e anche a Firenze, gli studenti si accampano in tenda davanti alle Università, per denunciare il caro affitti, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara non trova di meglio che affrontare il problema della questione triando fuori una spiegazione politica: “Io credo che il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra”, dice a Sky TG24.

Arriva quasi subito la risposta sdegnata su Twitter del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Valditara scarica sulle città di centrosinistra le colpe del caro affitto che grava sugli studenti. Come se dipendesse dai sindaci! Ma il ministro dov’era mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti? Non c’è limite alla vergogna”.

Intanto il sindacato studentesco Unione degli Universitari lancia una mobilitazione nazionale in tutta Italia per denunciare la crisi abitativa e chiedere risposte dal Governo. Lo slogan è rappresentativo: “Senza casa, senza futuro”. Iniziative di protesta sono partite oggi a Cagliari, domani a Torino, Firenze e Pavia.  Il sindacato degli studenti chiede al Governo di confrontarsi con chi rappresenta le nuove generazioni, dal momento che il Next Generation EU dovrebbe migliorare proprio le loro condizioni.

“Stiamo mandando una lettera alla ministra dell’Università e della Ricerca, in cui chiediamo un confronto e l’apertura di un tavolo per affrontare l’emergenza abitativa. Chiediamo anzitutto di realizzare residenze universitarie che rientrino nel diritto allo studio e di incrementare il fondo di sostegno ai fuorisede, per il quale la legge di bilancio ha previsto soltanto 4 milioni di euro. Una cifra evidentemente ridicola vista la colossale crisi abitativa e il caro affitti”, spiega Simone Agutoli, che si occupa della questione abitativa per l’Udu.

L’Unione degli Studenti Universitari ha elaborato un articolato manifesto, composto da 10 proposte per affrontare la crisi abitativa. “Crediamo serva agire sulla leva fiscale e sul contrastare gli affitti in nero. –  spiega sempre Agutoli – Ad esempio, troviamo inaccettabile che si applichi la cedolare secca al 21% sui canoni liberi: perché bisogna applicare una tassazione agevolata a favore di coloro che fanno pagare una stanza mille euro? Bisogna invece rendere più appetibile il canone concordato. Altra richiesta fondamentale è il blocco dei rincari: come succede in Francia, Spagna o Germania serve individuare un limite più stringente per l’adeguamento annuale del canone, non è possibile che il canone possa crescere del 10% seguendo l’inflazione annua”.

Ztl e Zcs Firenze, 163.000 permessi totali emessi nel 2022

Firenze, oltre 76.900 telefonate ricevute, circa 163mila contrassegni Ztl e Zcs emessi (inclusi i permessi temporanei), 5.994 cantieri controllati, 130 manifestazioni gestite, 983 parcometri gestiti di cui 67 nuove installazione, 202.500 soste pagate con app.

Sono alcuni dei numeri del traffico nelle Ztl e Zcs per il 2022 diffusi da Servizi alla Strada, partecipata del Comune di Firenze, nel corso di una conferenza stampa in cui è stato presentato il nuovo logo, un giglio bianco, ed è stato presentato il rinnovamento della sede al Parterre.

Inoltre, da oggi Sas avrà un nuovo sito web Agid. A proposito di parcometri, circa 80 sono stati oggetto di furto e scasso per un danno economico complessivo di circa 95mila euro.

“La tenacia della governance di questi anni complicati ci consente di guardare avanti, con spirito di servizio ed obiettivi chiari – ha spiegato il presidente del cda di Sas Marco Semplici -. Abbiamo individuato gli ambiti di miglioramento e siamo riusciti a portare la qualità dei servizi a livelli ottimali”. Sui danni ai parcometri “abbiamo bisogno delle segnalazioni di tutti, per intervenire tempestivamente con le forze dell’ordine”.

“Con la presentazione del nuovo logo e del nuovo sito di Servizi alla Strada si compie una prima fase del percorso di efficientamento della società – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – che dovrà sempre di più aprirsi all’utenza e dare più servizi ma soprattutto per migliorare alcuni settori di intervento come quelli del controllo dei cantieri relativi alle alterazioni del suolo pubblico e del controllo della sosta a tutela dei residenti, del carico e scarico, degli stalli di ricarica dei mezzi elettrici”.

“E’ una società partecipata particolarmente importante perché con i suoi servizi incontra molte volte il cittadino”, ha aggiunto l’assessore alle Partecipate del Comune, Giovanni Bettarini.

The Economist celebra gli Uffizi Diffusi: “Il museo fiorentino sta portando la sua arte alla gente”

Firenze, ‘The Economist’ la nota rivista internazionale dedica un ampio servizio al progetto lanciato nel 2021: “La sua innovazione può rivelarsi un modello per le altre gallerie”.

Con una grande foto della Madonna del Baldacchino, capolavoro di Raffaello protagonista della più recente e forse più significativa tappa progetto Uffizi Diffusi, il suo ritorno nel Duomo di Pescia dopo 300 anni, accompagnata dal titolo “The Uffizi is taking its art to the people”, si apre l’articolo, appena pubblicato, con cui l’autorevole magazine britannico The Economist celebra il progetto di diffusione dell’arte portato avanti dal museo fiorentino.

“Its innovation may prove a model for other museums and galleries”, prosegue ancora il pezzo. Il quale è corredato, tra l’altro, da un video nel quale l’immagine della galleria vasariana e dettagli della Madonna del Baldacchino si alternano con suggestive vedute dei borghi del territorio toscano Quello di oggi dell’Economist non è il primo prestigioso riconoscimento per gli Uffizi Diffusi da parte della stampa internazionale.

Nel 2021, anno di lancio del piano, il Time Magazine inserì la Toscana degli Uffizi diffusi tra le 100 mete al mondo da visitare assolutamente nel 2022; del progetto, ora anche al centro di numerose ricerche e studi accademici (tra i quali quello della ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Serena Giusti, citata nello stesso articolo dell’Economist), si sono occupate svariate altre testate internazionali, tra le quali anche New York Times, Financial Times e Cnn.

Vigili del Fuoco salvano due persone rimaste bloccate su un isolotto in Arno

I Vigili del fuoco del comando di Firenze, distaccamento di Pontassieve, sono intervenuti alle ore 18:10 nel comune di Pontassieve nel tratto del Fiume Arno all’altezza del Parco Fluviale Fabrizio De Andrè, per il soccorso a due persone in difficoltà che si trovavano sull’isolotto al centro del fiume.

Sul posto è stato inviato il nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco e il mezzo nautico dalla sede centrale, che hanno raggiunto in navigazione le persone e riportate sull’argine del fiume.

Save the Children, Toscana al 4° posto nell’Indice delle Madri sulle regioni più o meno amiche delle mamme

Firenze, secondo Save the Children, la Toscana sarebbe al quarto posto nell’Indice delle madri sulle regioni più o meno amiche delle mamme e al terzo nella dimensione della rappresentanza, ma al diciassettesimo nella dimensione demografia.

È quanto emerge dall’8/o rapporto ‘Le Equilibriste’ di Save the Children, diffuso oggi in prossimità della Festa della Mamma, che traccia un bilancio aggiornato delle molte sfide che le donne in Italia devono affrontare quando diventano mamme.

Come ogni anno, lo studio include anche l’Indice delle madri, elaborato dall’Istat per Save the Children, classifica delle regioni italiane stilata in base alle condizioni più o meno favorevoli per le mamme basata su 7 dimensioni: demografia, lavoro, servizi, salute, rappresentanza, violenza, soddisfazione soggettiva, per un totale di 14 indicatori.

“Il valore del Mother’s index, pari a 100 – si spiega -, rappresenta il termine di riferimento rispetto al quale cogliere una condizione socioeconomica più favorevole per le donne”.

La Toscana, con un Mother’s index pari a 108,7 si posiziona al quarto dell’Indice generale delle regioni più o meno amiche delle mamme, preceduta da Valle d’Aosta (110,3), Emilia-Romagna (112,1) e Provincia Autonoma di Bolzano (118,8). Per quanto riguarda l’area della demografia, la Toscana (96,5) si colloca è solo al 17/o posto, ex equo con Lazio e Marche e molto lontana dalle regioni più virtuose che sono la Provincia Autonoma di Bolzano (138,5), quella di Trento (114,5), seguite da Sicilia (112,8), Campania (111,1) e Calabria (106,8).

Per il lavoro Emilia-Romagna (109,1), Piemonte (108,9), Valle d’Aosta (107,9) e Lombardia (106,2), occupano i primi posti, ovvero sono regioni dove per le madri è più facile trovare un impiego, non subire riduzioni di orario non volontarie o tenere un lavoro dopo la nascita di un figlio. In questa dimensione la Toscana (104,6) si colloca al 6/o posto.

Per la rappresentanza, relativa alla percentuale di donne in organi politici a livello locale peregione, la Toscana (122,8) è 3/a dopo Umbria (128,4) e Veneto (123,4). Per la salute, che riguarda mortalità infantile nel primo anno di vita e consultori attivi per abitante, spiccano Valle d’Aosta (140,9), Provincia Autonoma di Bolzano (117,6), Emilia-Romagna (110,4), mentre la Toscana è quarta (110,2).

La Toscana (118,9) è invece quinta dietro le Province autonome di Trento (131,3) e di Bolzano (126,3), Valle d’Aosta (122,2) e Emilia-Romagna (119,3) tra le regioni più virtuose per i servizi offerti alle mamme e ai loro bambini (asili nido, mense scolastiche, tempo pieno). Per la dimensione della soddisfazione soggettiva la Toscana (102) si colloca all’11/o posto.

Quanto all’area violenza di genere, che riguarda la presenza di centri antiviolenza e case rifugio, la regione Toscana (110,7) si colloca al 7/o posto.

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