🎧Torna il Firenze jazz festival con 41 concerti e 120 artisti

A Firenze dal 6 al 10 e dal 14 al 18 settembre torna il Firenze Jazz Festival con un programma molto ricco: 41 concerti (metà dei quali a ingresso libero) distribuiti in 10 location diverse della città. Oltre 120 artisti di fama nazionale e internazionale, 13 le nazionalità rappresentate. Una grande festa musicale per portare il jazz nelle strade e nelle piazze e per far scoprire al pubblico tutte le sfaccettature della musica

Un progetto intergenerazionale che coinvolge nomi affermati e giovani star del jazz. Dal 6 al 10 e dal 14 al 18 settembre torna il Firenze jazz festival, che, dopo gli anni difficili della pandemia, rilancia proponendo un cartellone con 41 concerti, metà dei quali a ingresso libero, con 13 nazionalità rappresentate. Una grande festa musicale, si spiega dagli organizzatori, che coinvolge l’intera città, portando il jazz nelle vie, nelle piazze e in alcune delle più belle location dell’Oltrarno e non solo: “Un ricchissimo ventaglio di proposte, spaziando da esperienze più intime e per intenditori a grandi concerti: il jazz in tutte le sue
molteplici sfaccettature con preziose incursioni nell’elettronica, nel soul e nel pop”.

Quest’anno il Fjf vanta anche quattro giorni in più di programmazione. Complessivamente sono oltre 120 gli artisti: tra gli ospiti Roberto Ottaviano Eternal Love 5t, Lucy Woodward Quartet, Daddy G (Massive Attack), Meg, Calibro 35, Antonello Salis,Hamid Drake & Pasquale Mirra Duo, Stefano “Cocco” Cantin & Francesco Maccianti 4t, Ghost Horse, Guano Padano, Marianne Mirage, Flavio Boltro & Fabio Giachino, Rosa Brunello, Barbara Casini e altri ancora.

Ci sarà poi un tributo a Charles Mingus, uno dei più grandi eroi del jazz moderno, nel centenario della sua nascita. La rassegna è organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. con la direzione artistica di Francesco Astore, con il coordinamento di Enrico Romero e in partenariato con Music Pool e Musicus Concentus.

“Firenze Jazz Festival, tra le 15 grandi rassegne e festival dell’Estate Fiorentina, è ormai un appuntamento fisso per chi ama lo spettacolo di qualità. Grazie agli organizzatori, che sono riusciti anche quest’anno a mettere in campo una programmazione di altissimo livello, oltre 40 concerti in 10 location diverse, con un mix di grandi artisti italiani e stranieri. Una rassegna ‘diffusa’ che porta musica e cultura in tante parti della città”, ha detto la vicesindaca e assessora alla cultura Alessia Bettini.

Simona Gentili ha intervistato il direttore e presidente del comitato artistico Francesco Astore e la vicesindaca e assessora alla cultura del comune di Firenze Alessia Bettini.

Firenze Jazz Festival 2022

41 concerti, metà dei quali ad ingresso libero. 13 nazionalità rappresentate. Le migliori proposte del jazz nazionale e internazionale per una grande festa musicale che coinvolgerà l’intera città in 10 location diverse. Firenze Jazz Festival dal 6 al 10 e dal 14 al 18 settembre

Oltre 120 artisti e artiste coinvolti. Il jazz in tutte le sue molteplici sfaccettature con preziose incursioni nell’elettronica, nel soul e nel pop. L’immancabile tributo a Charles Mingus, uno dei più grandi eroi del jazz moderno, nel centenario della sua nascita.
Tra gli ospiti: Roberto Ottaviano Eternal Love 5t, Lucy Woodward Quartet, Daddy G (Massive Attack), Meg, Calibro 35, Antonello Salis, Hamid Drake & Pasquale Mirra Duo, Stefano “Cocco” Cantin & Francesco Maccianti 4t, Ghost Horse, Guano Padano, Marianne Mirage, Flavio Boltro & Fabio Giachino, Rosa Brunello, Barbara Casini e molti altri ancora.  Informazioni, biglietti e orari su https://firenzejazzfestival.it
Il programma del Festival, le preview
Quest’anno il FJF vanta quattro giorni in più di programmazione, dal 6 al 10 settembre ospita infatti una ricca preview che coinvolge nuove location e nuovi partner. Tra questi figura Empoli Jazz, che in partnership con il FJF, propone al Forte Belvedere il Subconscious Trio (6 settembre, ore 20:30): un trio tutto al femminile che nel suo repertorio amalgama influenze musicali provenienti dai tre diversi paesi d’origine delle sue componenti (Taiwan, Bulgaria e Italia). L’8 settembreci spostiamo verso una delle principali location della manifestazione, ossia la Limonaia di Villa Strozzi. Qui una delle voci più originali all’interno della nuova generazione di musicisti jazz. Stiamo parlando dalle vibrafonista taiwaneseYuhan Su, si esibirà al FJF con il suo quartetto (ore 19:15). A seguire (ore 21:30) uno dei concerti più attesi, e cioè quello del Roberto OttavianoEternal Love 5t: “In spirit Of Mingus – The Centenary Tribute”. Il 2022 l’anno del centenario della nascita di Charles Mingus, uno dei più grandi eroi del jazz moderno, immancabile quindi la sua celebrazione. “In spirit Of Mingus – The Centenary Tribute” è un gruppo che vede come leader uno dei più validi e noti sassofonisti del jazz Italiano, attivissimo in Italia ed all’estero. Al suo fianco quattro fuoriclasse: Alexander Hawkins, Marco Colonna, Giovanni Maier e Zeno De Rossi.
La magia del piano solo recital di Antonello Salis apre la serata divenerdì 9 settembre a Villa Bardini (ore 19:00). A seguire (ore 21:30) Villa Bardini è il luogo prescelto per ospitare una vera e propria All Stars del jazz toscano. Sul palco la carica espressiva del sassofonista Stefano “Cocco” Cantini e l’eleganza del pianista Francesco Maccianti. d
Sabato 10 settembre, Firenze Jazz Festival inizia in orario mattutino in Sala Vanni con l’omaggio di Marco Colonna Trio a Charles Mingus per il centenario dalla sua nascita.  Alle 19:00 a Villa Bardini quattro tra i più apprezzati jazzisti italiani che presentano i classici del Cool Jazz. Nel quartetto Botte di Cool il trombettista Fabio Morgera, il sassofonista Dario Cecchini ed il batterista Alessandro Fabbri, coadiuvati dall’impeccabile contrabbasso di Guido Zorn. Alle 21:30 Villa Bardini accoglie uno dei concerti più attesi di questa edizione, e cioè quello del Lucy Woodward Quartet. Nel suo curriculum la Woodward vanta due hit nei top 40, due BMI Music Awards, un invito al Tonight Show di Jay Leno, un album prodotto da Tony Visconti (lo storico braccio destro di David Bowie), il lavoro come corista insieme a giganti del calibro di Rod Stewart, Celine Dion, Barbra Streisand, Joe Cocker e Chaka Khan, un tour come voce dei Pink Martini.
Il Festival dal 14 al 18 settembre
Firenze Jazz Festival torna il 14 settembre in Sala Vanni con F2, il duetto nato dall’incontro tra la batterista  Francesca Remigi ed il clarinettista  Federico Calcagno (ore 19:00). Alle 19:15 il festival si sposta al Piazzale Michelangelo – Vip’s Bar con il giovane chitarrista pugliese Simone Basile. Il Giardino di Villa Strozzi (alle 19:15) accoglie un’esperienza più raccolta e “letteraria”. “Stazioni Sonore” è il progetto di Claudia Tellini e Nico Vernuccio, colleghi da oltre venti anni.
La serata di mercoledì 14continua all’Anfiteatro di Villa Strozzi con Rosa Brunello che presenterà “Sounds Like Freedom”, il nuovo progetto internazionale che la vede a fianco  della trombettista Yazz Ahmed, emergente star del jazz inglese, alle sperimentazioni di sapore arabo del chitarrista egiziano Maurice Louca ed il drumming innovativo di Marco Frattini. Alle 19:30 e alle 22:00, The Stellar ospita un quartetto di eccellenze della nuova generazione di musicisti jazz italiani, un combo che nasce dall’incontro tra il contrabbassista Michelangelo Scandroglio, il pianista  Manuel Magrini, la batteria di Bernardo Guerra e la tromba di Cosimo Boni.
Giovedì 15 settembre, il musicteller Federico Sacchi omaggia l’artista Judy Garland con una delle sue esperienze d’ascolto, un vero e proprio documentario dal vivo che fonde musica, teatro, storytelling e video (ore 20:45). Sala Vanni ospita “Miss Show Business”, il racconto di una straordinaria storia d’amore: quella tra Judy e il suo pubblico. L’evento vede la collaborazione del Florence Queer Festival.
Alle 18:30 e di nuovo alle 21:15, Michele Tino e Sophia Tomelleri Quartet propongono per la location del Santarosa Bistrot. Il festival si sposta poi di nuovo su una delle location più spettacolari di Firenze: il Piazzale Michelangelo – Vip’s Bar accoglie infatti uno tra i musicisti di formazione jazzistica che hanno saputo raccogliere l’eredità spirituale di John Coltrane e continuare la sua ricerca sul suono interiore: Dimitri Grechi Espinosa. Ad accompagnarlo in questo concerto Mc Nikke & Fabulous Brothers (ore 19:15 e 21:15).
Nel giardino di Villa Strozzi alle 19:15 arriva anche il Nazareno Caputo Phylum Trio, a presentare l’omonimo album d’esordio del vibrafonista insieme al contrabbassista Ferdinando Romano e al batterista Mattia Galeotti. A seguire (ore 21:30), Hamid Drake & Pasquale Mirra si esibiscono all’Anfiteatro di Villa Strozzi I due musicisti sono ipnotici, imprevedibili, alchemici. La sinergia musicale e l’intenso scambio che riescono a creare ammaliano. Chiude il programma  Romano/Burgoyne/Magrini Trio,  con jam session annessa, dalle 22:30 presso l’Ostello Tasso.
Venerdì 16 settembre alle 19 Firenze Jazz Festival propone per la Sala Vanni una formazione tra le migliori del nuovo jazz italiano, ossia Lilac for People.  Alle 18:30 e alle 21:30, la fanfara Bandaradan si esibisce al Santarosa Bistrot. Al Piazzale Michelangelo – Vip’s Bar arriva il SeZam Trio.  La programmazione prosegue al giardino di Villa Strozzi con MAG Collective, il progetto guidato dalla cantante Giulia Galliani che, grazie al suo primo lavoro discografico “Song For Joni” ha ricevuto una notevole attenzione dalla critica, specialmente per gli interessanti arrangiamenti apportati ai brani della cantautrice canadese Joni Mitchell (ore 19:15). A seguire, alle 21:30, l’Anfiteatro di Villa Strozzi ospita una cantante e chitarrista devota allo studio e alla diffusione della musica brasiliana. Barbara Casini presenta “Hermanos”. Nel frattempo alle 19:15 e poi alle 21:15, il Circolo La Rondinella ospita la cantautrice Marianne Mirage.
Uno degli appuntamenti più attesi di Firenze Jazz Festival 2022 è quello che vede protagonisti i Calibro 35 con il loro speciale tributo ad Ennio Morricone, previsto per venerdì 16 settembre (ore 21:30) ad Ultravox Firenze – Anfiteatro Ernesto De Pascale.
Sabato 17 settembre il Festival riparte alle 10:30 dalla Sala Vanni con un incontro musicale caratterizzato da una carica espressiva di altissimo livello, alternata a momenti di profonda intensità lirica, in un repertorio che si muove tra composizioni originali e standard jazz. Flavio Boltro, tromba di riferimento del jazz italiano ed europeo, in coppia con Fabio Giachino, tra i più virtuosi giovani pianisti italiani, danno vita a “Things to say”, un album che di belle cose da dire ne ha veramente molte. Alle 12, sempre in Sala Vanni, un nuovo omaggio a Charles Mingus. Protagonista Stefano Zenni. Al Circolo del Torrino alle 18 il trio Cherubini/ Volo/ Spitilli affronterà la reinterpretazione di alcuni standard jazz, basandosi sui propri background, mentre all’Ultravox Firenze si scaldano i motori per la grande festa del Firenze Jazz Festival ad Ultravox Firenze che a partire dalle 18 vedrà in programma il dj set di Daddy G (Massive Attack) più i live di Meg,  Joan Thiele, Mop Mop e l’apertura del collettivo Fvtvra.  Daddy G è tra i principali protagonisti di quell’incredibile sound che miscela dub, reggae, funk, disco e hip hop, ricordando Massive Attack (di cui Daddy G è stato fondatore e voce principale), Tricky, Portishead, Smith & Mighty: uno stile che ha lasciato tracce nel mondo per più decenni.Il ricco programma del FJF si chiude domenica 18 settembre con il concerto di Ghost Horse a Poggio Casciano Le Tre Rane. Infine, al Circolo della Rondinella il concerto dei Guano Padano (ore 18)
Ticket da 2 € a 23 € + d.p
Prevendite disponibili nei circuiti Boxol

Torna in città il Firenze Jazz Festival

Torna in città il Firenze Jazz Festival. Dall’8 al 12 settembre, 5 giorni di programmazione con 35 eventi dal vivo, 100 musicisti coinvolti e 10 diverse location. La rassegna è ospitata in ville storiche, chiostri rinascimentali, agriturismi, circoli, locali e sale da concerto, ed è  organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. inserita nel cartellone dell’Estate Fiorentina e diretta da Francesco Astore con il coordinamento artistico di Enrico Romero, in partenariato con Music Pool e Musicus Concentus.

Audio uno stralcio degli interventi di Astore e Romero nella presentazione avvenuta oggi.

 

 

Cinque giorni di musica, oltre 100 artisti impegnati in 10 diverse location e più di 35 eventi dal vivo. Il Firenze Jazz Festival, progetto strategico dell’Estate Fiorentina, torna dall’8 al 12 settembre.
Inserito nella top 10 dei festival jazz italiani per le riviste del settore, Il FJF, attraverso un processo volto a incentivare sempre più realtà a divenire promotrici di eventi artistici, coinvolge ville storiche, sale da concerto e chiostri rinascimentali, agriturismi, circoli e locali, rivolgendosi sia ad un pubblico colto che di neofiti.

La rassegna – organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. inserita nel cartellone dell’Estate Fiorentina e diretta da Francesco Astore con il coordinamento artistico di Enrico Romero, in partenariato con Music Pool e Musicus Concentus –  si svolge  grazie al contributo del  Mic – Ministero della Cultura, dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze e di Fondazione CR Firenze. L’evento è patrocinato dalla Città Metropolitana di Firenze. Sono inoltre sponsor del Festival: Gucci, Ruffino, Prinz Beverage & Food, Heineken, Perrier,  Bibite San Pellegrino, Velmotor 2000 srl.

Lanzoni-Trio-Villa-Bardini-foto-di-Alessandro-Cinque

Punto di riferimento per reperire tutte le informazioni più aggiornate sul Festival saranno il sito www.firenzejazzfestival.it e i canali social Facebook e Instagram.  Per accedere agli spettacoli del FJF, come previsto dalle nuove norme anti-covid, sarà necessario esibire il green pass.
Il manifesto di Firenze Jazz Festival quest’anno è disegnato da Claudia Bessi aka Bessicla. Le sue illustrazioni combattono gli stereotipi a colpi di colore, con personaggi in cui ognuno può riconoscersi. La band – che caratterizza la nuova immagine del Jazz Festival fiorentino  – invita tutte le persone a chiudere gli occhi e farsi trascinare dal ritmo e dall’improvvisazione.  La palette colori vibrante e le campiture piatte dell’illustrazione, prendono ispirazione dal manifesto di Max Bill per il Montreux Jazz Festival del 1991.

Il programma del Festival

Mercoledì 8 settembre – le anteprime

Il programma prende il via mercoledì 8  alle ore 19:30 con una ghiotta anteprima. Nel nuovo parco della splendida Tenuta Poggio Casciano un percorso enogastronomico a ritmo di jazz a cura della Locanda Le Tre Rane Ruffino. Sul palco St. John Trio, un ensemble formato da tre vere e proprie eccellenze del jazz fiorentino ed italiano, nato qualche anno fa per rendere omaggio alla musica e alla sfaccettata e complessa personalità di uno dei più grandi eroi della musica afroamericana: John Coltrane.
Composto da Nico Gori (sax e clarinetto), Franco Santernecchi (pianoforte)  e Piero Borri (batteria)  il trio ospita il trombettista Flavio Boltri.  Un incontro inedito, una combinazione intrigante dalle sonorità nuove con cui gustare la musica e la lezione di una vera e proprio divinità del jazz, ossia il sopracitato Coltrane (Prenotazione obbligatoria al 378.3050219 e-mail hospitality@ruffino.it).
Alle 20:15 di mercoledì 8 al Vip’s Bar di Piazzale Michelangelo Michele Papadia, uno dei tastieristi più versatili della scena italiana ed internazionale, Fabio Morgera, trombettista e compositore affermatosi giovanissimo con l’ottetto di Giorgio Gaslini, e Stefano Tamborrino, semplicemente uno dei migliori batteristi italiani, costituiscono l’Out of gravity Trio, il gruppo che chiude la serata di anteprima del Firenze Jazz Festival.

Giovedì 9 settembre

I suoni ancestrali delle origini, in un repertorio di canzoni ripescate nella memoria di due donne che collaborano nella musica come nella vita, sono l’ingrediente fondamentale del primo appuntamento di giovedì 9 settembre previsto alla biblioteca Thouar (ore 18 – ingresso libero posti limitati). Rosa Brunello e Camilla Battaglia si sono incontrate musicalmente nella primavera del 2017 a Berlino e sin da quel momento si è delineata la possibilità e la necessità di fare nascere un progetto artistico comune e di esplorare insieme, senza limiti di genere o direzione, nuovi sentieri musicali. Questo ha permesso la creazione di un repertorio eclettico di brani e canzoni che arrivano da tradizioni e paesi lontani, arricchito da una forza che si sprigiona naturalmente nelle loro performance dal vivo, oltre le barriere dei singoli generi musicali. Al Santarosa Bistrot alle 19:15 e alle 21:15 Francesco Cusa Jazz Assassins (ingresso libero). Talento poliforme, attivo come batterista, compositore, poeta e scrittore, Cusa è tra i fondatori, negli anni 90, dello storico collettivo Bassesfere e poi dell’etichetta discografica Improvvisatore Involontario.

La serata di giovedì prosegue con il Nexus 6t in Sala Vanni (ore 19:30 – ingresso 5/8 €), un gruppo che da 40 anni si esibisce in Europa e Stati Uniti, ha prodotto undici dischi, e realizzato collaborazioni internazionali di prestigio, tra cui quelle con Glenn Ferris, Enrico Rava, Mark Dresser, Herb Robertson e Roswell Rudd.
Alle 20 nel Garden Stage della Limonaia di Villa Strozzi va in scena il promettente quartetto Meraz, mentre alle 21:30 all’anfiteatro della Limonaia arriva Danilo Gallo con l’atteso progetto Dark Dry Tears (ingresso 8/10 €). Bassista eclettico, trasversale, rischiatutto, Danilo Gallo sale sul palco con un quartetto, a cavallo tra jazz e rock underground. Un gruppo con cui dà suono alla sua anima più recondita e malinconica, a tratti punk-grunge, dandole la possibilità di esprimersi appieno attraverso il linguaggio universale del jazz, che viene al tempo stesso rispettato ma anche portato all’estremo dai componenti del gruppo.  Con lui sul palco tre musicisti che non hanno bisogno di presentazioni: Jim Black (batteria), Francesco Bearzatti (sax tenore e clarinetto) e Francesco Bigoni (sax tenore e clarinetto). Poco prima, e più precisamente alle 20:15, al Vip’s Bar di Piazzale Michelangelo, in un evento speciale targato Aperol Spritz, si esibisce il Trio Manouche del chitarrista Maurizio Geri, con Tommaso Papini (chitarre) e Nicola Vernuccio (contrabbasso).

Venerdì 10 settembre

Sei le location coinvolte nella serata di venerdì 10 settembre. Si parte alle 18:15 in Sala Vanni, con la conferenza fra jazz e arte “Basquiat e King Zulu” curata da Francesco Martinelli, ma il programma entra poi nel vivo alle 19:30, sempre in Sala Vanni,  con una delle attesissime punte di diamante del nuovo jazz statunitense, quello più vitale e coraggioso: il sassofonista James Brandon Lewis. Al Firenze Jazz Festival porta “The Dead Lecturers”, una dedica all’arte e alla bellezza umana di Jean-Michel Basquiat. Al suo fianco il poeta, intellettuale, scrittore e fotografo Thomas Sayers Ellis, per uno spettacolo che fonde poesia militante, jazz, spoken poetry e hip hop.
Quasi in contemporanea, al Santa Rosa Bistrot, Zeno De Rossi si esibisce in due set, il primo alle 19:15, il secondo alle 21:15 (ingresso libero).  Batterista e compositore capace di muoversi con estrema abilità in contesti di musica jazz, sperimentale, d’avanguardia, pop e rock, il suo trio vede schierati due tra i talenti più apprezzati nell’ambito dell’improvvisazione contemporanea, Francesco Bigoni al sax tenore e clarinetto e Alfonso Santimone al fender rhodes.
Il programma del FJF a Villa Bardini viene aperto alle 19 dal giovane chitarrista veneto Luca Zennaro, già considerato come una delle più originali proposte del jazz italiano. Nel suo quartetto Michelangelo Scandroglio (Contrabbasso), Matteo Galeotti (batteria) e Chris Fishman al pianoforte. Classe 1996, Fishman è un musicista che va oltre gli stili e i generi musicali: negli ultimi anni ha collaborato con i più svariati tipi di artisti, da Flying Lotus e Louis Cole a Justin Brown e David Binney.
Si prosegue ad altissimo livello, alle 21:30, con una stella del jazz italiano all’estero: Franco D’Andrea, che insieme a Enrico Rava, Paolo Fresu e Stefano Bollani, è di gran lunga il più famoso e prestigioso nome del jazz nostrano. Con ben 18 premi Top Jazz vinti nella sua carriera, di cui 10 nella categoria “Musicista italiano dell’anno”, Franco D’Andrea è considerato uno dei migliori pianisti contemporaneie rappresenta l’eccellenza che il jazz italiano ha saputo partorire negli ultimi 50 anni. Al Firenze Jazz Festival è alla testa del suo nuovo trio, New Things, insieme alla tromba di Mirko Cisilino ed alle chitarre di Enrico Terragnoli (ingresso 12/15 €).
Al Garden Stage della Limonaia Villa Strozzi Leonardo Radicchi & Nazareno Caputo, con il loro progetto Logos Duo, si concentrano sugli elementi essenziali della canzone, sviscerandone i principi compositivi attraverso modelli dalle più disparate tradizioni culturali (ore 20:00).
A pochi metri di distanza, nell’anfiteatro della Limonaia, un’altra punta di diamante della scena musicale afroamericana e vincitore del Grammy Award: David Murray. Al Firenze Jazz Festival è in testa al “Brave New World” un trio che è una vera “All Stars” con il contrabbasso di Brad Jones e Hamid Drake, uno dei migliori batteristi al mondo. Murray è partito dal free jazz per approdare a un jazz più “ecumenico” che ingloba il mainstream più moderno, la world music, la fusion, sempre tenendo saldi i legami con l’Africa ed il Sudamerica (inizio ore 21:30 – biglietti 12 / 15 €).
Al Circolo Rondinella del Torrino – alle 19:15 e alle 21:15 – “Our Favourite Ellington Trio: omaggio alla figura di Edward “Duke” Ellington, con Angelo Lazzeri (chitarra) Guido Zorn (contrabbasso) e Alessandro Fabbri (batteria).
La lunga giornata in musica di venerdì 10 settembre si conclude in bellezza all’anfiteatro della Limonaia con una jam session open stage in compagnia del Ferdinando Romano Trio (ore 23:30 – ingresso libero).

Sabato 11 settembre

Sabato il Festival torna nuovamente fuori città e più precisamente  al parco della Tenuta Poggio Casciano. Qui, alle 12:30, il programma propone un gustoso Jazz Brunch, che vede nuovamente protagonista James Brandon Lewis. Il musicista è stato definito dal The New York Times come il portatore di un linguaggio sassofonistico che affonda le sue radici in una tradizione che da Sonny Rollins arriva a David S.Ware, ed il “Saxophone Colossus” in persona, qualche tempo fa, aveva mostrato un forte apprezzamento per il giovane collega, definendo JB Lewis “un sassofonista che, avendo ben ascoltato i musicisti della tradizione, è dotato di tutto il potenziale per riuscire a fare grandi cose”. Promesse mantenute: lo scorso anno la storica rivista Down Beat ha proclamato tra gli emergenti J.B.Lewis come miglior sax tenore dell’anno. In questo concerto, in una prima assoluta, Lewis è accompagnato da una ritmica italiana di eccellenza, con il basso di Francesco Ponticelli e la batteria di Bernardo Guerra (Prenotazione obbligatoria al 378.3050219 e-mail hospitality@ruffino.it).

Alle 18, presso la Biblioteca Thouar, Step Two. Il secondo appuntamento del Firenze Jazz Festival con le musiche e la spiritualità di John Coltrane propone un duo che nasce dalla volontà di interpretare il linguaggio jazzistico operando per sottrazione: la formula proposta da Giovanni Benvenuti (sax tenore) e Francesco Pierotti (contrabbasso) permette di esaltare le qualità contrappuntistiche della musica, riuscendo così ad instaurare dialoghi scritti ed improvvisati.

Alle 19, ci spostiamo a Villa Bardini, dove Ferdinando Romano sale sul palco con il suo progetto di punta per questa edizione del FJF, ossia Totem. Il contrabbassista e compositore  ha vinto il #TopJazz2020,  il referendum della critica organizzato ogni anno dalla storica rivista Musica Jazz, come Miglior Musicista emergente italiano. Ospite sul palco il grande trombettista statunitense Ralph Alessi, musicista di punta dell’etichetta ECM e collaboratore di Fred Hersch, Steve Coleman, Ravi Coltrane, Uri Caine, Sam Rivers, Jason Moran, Don Byron e moltissimi altri (ingresso 8/10 €).
Alle 20:15 “La carne e l’anima”, una conversazione sulla spiritualità nella musica di John Coltrane a cura di Stefano Zenni (ingresso libero), mentre alle 21:30 arriva uno dei concerti più attesi di questa edizione del Festival, e cioè quello del Tri(o) Kala. Dopo molti anni di palcoscenici condivisi, insieme a formazioni che li hanno visti accompagnare grandi artisti, Rita Marcotulli al pianoforte, Alfredo Golino Official alla batteria e Ares Tavolazzi al contrabbasso, hanno deciso di unirsi per divertirsi e regalarci forti emozioni.
Il Tri(o)Kala è un discorso sul pop che si trasforma magicamente in jazz; il Trio interpreta grandi brani pop rivisitati in chiave unica, con sonorità nuove che solo tre artisti di questo calibro riescono a dare (ingresso 12/15 €).
Sempre nella serata di sabato 11 settembre, ma al Circolo Rondinella del Torrino, va in scena Muziki:  un trio che vede insieme il pianista, tastierista e compositore Franco Santarnecchi, la vocalist jazz Titta Nesti e la violoncellista e flautista Ellie Young. L’ensemble è il naturale approdo alla collaborazione intrecciata fra i tre musicisti in svariate altre formazioni tra le quali la Waves Orchestra (ingresso lbero – ore 19:15 primo set – ore 21:15 secondo set).
Immancabile anche l’appuntamento in Sala Vanni (ore 19:30 – ingresso 5/8 €). Qui il gruppo Tell No Lies si snoda tra incendiari frangenti improvvisativi e suggestivi incastri melodici. Il loro recente disco Anasyrma (Aut Records) nel quinto anno di attività della formazione suscita da subito numerosi apprezzamenti, che trovano conferma presso importanti testate.

Al Vip’s Bar di Piazzale Michelangelo il trioZone di Dario Cecchini con Fabio Morgera (ore 20 – ingresso libero). Da anni considerato uno dei migliori sassofonisti italiani Dario Cecchini è il fondatore e leader dei FUNK OFF, gruppo tra i più noti a livello nazionale e che da anni è ospite fisso di tutte le edizioni del Festival di Umbria Jazz. Con lui anche il sopracitato Morgera, musicista dalla lunga e proficua carriera nonché co-fondatore dei Groove Collective, con i quali ha vinto anche un Grammy.

Alla Limonaia di Villa Strozzi gli eventi da appuntare in agenda sono ben tre. Si parte alle 20 al Garden Stage con il trio di Michele Tino, affermatosi come uno dei rappresentanti più significativi della nuova scena musicale italiana, nonché come una delle voci più personali e richieste al sassofono contralto e tenore. Si prosegue con Mack all’anfiteatro della Limonaia: un cuore pulsante di hip hop, funk, jazz, neo-soul ed elettronica, ideale per gli appassionati delle sonorità di quella tradizione black che da J Dilla arriva fino ai classici della Brainfeeder di Flying Lotus (ingresso 8/10 €).Il progetto è nato da un’idea di due grandi talenti del jazz italiano contemporaneo, il batterista forlivese Marco Frattini (C’mon Tigre, Lucifour M) e il pianista mantovano Federico Squassabia (Friedrich, Indy Dibongue).
Il programma all’anfiteatro della Limonaia nella serata di sabato 11 settembre si conclude con una produzione originale “powered by” Heineken, ossia Dance in Villa.
Paolo Parpaglione, membro e fondatore dei Bluebeaters, è stato dal 1991 al 2005 una colonna portante del comparto fiati degli Africa Unite. Ha suonato inoltre con i Fratelli di Soledad, i Baustelle, gli Statuto, Malika Ayane, Willie Peyote e numerosissimi altri artisti. Fabrizio Vespa, voce storica dell’etere con programmi come Rai Stereo Notte e Suoni&Ultrasuoni, dopo aver suonato come dj nei maggiori club torinesi, ha partecipato a diversi progetti musicali come Motel Connection, PiemonteGroove, Movement, Glocal Sounds. Si è occupato inoltre della produzione esecutiva dell’album “The 12th Room” di Ezio Bosso. Al Firenze Jazz Festival si riuniscono in uno spettacolo a ritmo di electro swing i ballerini con le coreografie originali di Giulia Ferrara.

Domenica 12 settembre

Nell’ultima giornata del FJF, alle ore 11, si torna in Sala Vanni con il Piano Solo di Simone Graziano (ingresso 5/8 €), che in questi anni si è affermato per le sue doti di pianista e compositore. A Firenze presenta il suo ultimo lavoro, uscito per la Auand da poche settimane. “Embracing the future” – il suo primo disco in piano solo – possiede un suono speciale, un suono emotivo. Le tracce tutte originali eccetto la versione di “When the party’s over” di Billie Eilish, rimandano a vari mondi come la musica elettronica, la musica classica e la musica improvvisata.

Alle ore 12:30, il Festival si sposta al Circolo Rondinella del Torrino per un nuovo speciale Jazz Brunch in compagnia di Silvia Bolognesi & Young Shouts (ingresso libero), con un repertorio ispirato dalle folk songs tradizionali afroamericane. Il progetto Young Shouts è uno dei fiori all’occhiello della vulcanica contrabbassista Silvia Bolognesi. La “line up” strumentale, nonché i frequenti momenti di improvvisazione collettiva, mostrano le caratteristiche del classico quartetto jazz moderno, in un coinvolgente equilibrio tra tradizione ed innovazione.

Alle 19:00, immersi nello scenario naturale del giardino nel cuore di Firenze di Serre Torrigiani, l’“Environmental Set” di Daniele Mana (ingresso libero): una suite tesa ed evocativa di elettronica beatless, quasi neo-classica, ora che esce il suo nuovo album troviamo che la sua musica ha catturato un virus alieno ed ha iniziato ad avere allucinazioni. Seven Steps Behind, il suo ultimo disco,  è un album elettronico che non suona sempre elettronico; gran parte del disco è stato creato per suonare come pianoforti, clavicembali, violoncelli e flauti preparati.

All’Anfiteatro Ultravox Firenze del Parco delle Cascine Anfiteatro Ernesto De Pascale va invece in scena la Festa Finale del FJF: un tributo all’appassionato Dj e conduttore radiofonico Freddie Villarosa, precocemente ed improvvisamente scomparso pochi mesi fa.
La serata prende il via, dalle 18:00 in poi, con un  maxi dj set, in cui dodici colleghi ed amici di Freddie si susseguiranno sul Vox Stage del pratone con selezioni musicali di tutti i generi musicali (ingresso libero)  per poi proseguire dalle 21:00 all’Anfiteatro con il doppio concerto dei Savana Funk e dei Don Karate (ingresso 3 € – l’incasso verrà devoluto all’Associazione Tumori Toscana).
I primi uniscono funk, rock e blues con jam incendiarie, groove irresistibili ed una presenza scenica invidiabile. Con un pubblico affezionato in rapida crescita e un crescente numero di concerti in tutta Europa hanno fatto uscire Tindouf, un nuovo album, molto atteso, per la indie Garrincha. Nel disco troviamo anche anche un featuring di Gianluca Petrella.
Don Karate è invece il progetto di Stefano Tamborrino, accompagnato da Pasquale Mirra (vibrafono ed elettronica)  e Francesco Ponticelli (basso elettrico). Il nuovo disco è la testimonianza di un viaggio all’interno di un universo musicale composto di nebulose elettroniche, groove hip hop e melodie strappate ad ascolti che lambiscono classica contemporanea senza però disdegnare la pop music. Dal vivo Don Karate si presenta con una formazione in grado di rendere appieno la ricchezza timbrica e la potenza delle sue composizioni.

In questa edizione FJF avrà una sua appendice con un “Bonus concert” previsto per il 18 settembre alle ore 19:30 alla Tenuta Poggio Casciano. Un ultimo appuntamento prima di salutare definitivamente il Festival, con un percorso enogastronomico a ritmo di jazz a cura della Locanda Le Tre Rane Ruffino. Protagonisti della serata il quartetto piano-less di Giulio Ottanelli Quartet with Michele Tino (prenotazione obbligatoria al 3783050219, mail: hospitality@ruffino.it), certamente una combinazione che offre numerose possibilità a livello compositivo e di improvvisazione.

Firenze Jazz Festival 2020

Il Festival Jazz della Città di Firenze torna dal 17 al 20 settembre con 10 appuntamenti in 7 luoghi simbolo. Per ribadire l’importanza della cultura, della musica e della socialità.

In programma 10 appuntamenti con i migliori protagonisti del jazz italiano in luoghi come Villa Bardin, Villa Strozzi, passando dalla Sala Vanni e toccando le mura cittadine e le sponde dell’Arno con il Santarosa Bistrot e il circolo della Rondinella del Torrino; senza dimenticare il magico parco di Villa Demidoff a Pratolino e la tenuta di Poggio Casciano.  Sui vari palchi si esibiranno artisti del calibro di: Danilo Rea, Tinissima Quartet, Nico Gori, Alessandro Lanzoni Trio, L’Orchestino, Roberto Ottaviano UK Legacy, Francesco Zampini Trio, Girlesque Street Band  

La rassegna prende il via giovedì 17 settembre per le strade dell’Oltrarno con L’Orchestrino. Una brass band d’eccezione che si muove con la stessa facilità dal jazz di New Orleans all’improvvisazione libera che padroneggia col medesimo rigore storico sia blues Ellingtoniani che ritmi afro-cubani. L’ensemble partirà davanti a Palazzo Pitti verso le ore 17.00 e farà una prima tappa alle 19.30 presso il Santa Rosa Bistrot e poi, alle 21.30, presso il Circolo La Rondinella del Torrino.
La prima giornata di rassegna prevede un ulteriore appuntamento presso il ristorante Le Tre Rane di Ruffino. Alle 20.00 una cena nella corte della locanda con prosecuzione alle 21.00 in compagnia del Nico Gori Hard Bop Trio. (cena con concerto a 25 € su prenotazione ai numeri +39 3783050219/+39 055 6499712 oppure alla mail Hospitality@ruffino.it).
Alle 21.15 in Sala Vanni spazio al Roberto Ottaviano UK Legacy (ingresso 13€ in prevendita/20 € alla porta). U.K. Legacy è il tributo di Roberto Ottaviano al sax, Michele Campobasso alle tastiere, Pierpaolo Martino al basso e Pippo D’Ambrosio, alla scena musicale inglese del jazz e del rock progressive anni ’60 e ’70.
Venerdì 18 settembre gli appuntamenti proseguono presso Villa Strozzi. Con ingresso gratuito alle 19.30, sul palco esterno della Limonaia si esibirà il Francesco Zampini Trio. Il giovane chitarrista toscano, da anni attivo sulla scena italiana e internazionale, a dicembre 2019 è stato selezionato come unico semifinalista italiano per il prestigioso International Guitar Competition, concorso promosso dall’Herbie Hancock Institute of Jazz. L’evento sarà ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.                                 La serata si conclude alle 21.30 nell’Anfiteatro di Villa Strozzi con Tinissima Quartet, un progetto di Francesco Bearzatti, accompagnato da Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso elettrico e Zeno De Rossi alla batteria. Il Tinissima 4tet di Francesco Bearzatti presenta una nuova biografia musicale: ZORRO. Le avventure dell’uomo mascherato più amato nel mondo che combatte il potere e si schiera con il popolo, suonate dal gruppo più passionale e militante degli ultimi 10 anni (ingresso 13 € in prevendita/20 € alla porta).
Sono ambientati nel magnifico scenario di Villa Bardini gli eventi in programma sabato 19 settembre. Alle 19 è protagonista il trio di Alessandro Lanzoni, con Enrico Morello e Gabriele Evangelista.  Lanzoni è ormai una delle più importanti rivelazioni del jazz italiano e già da una decina di anni è all’attenzione di critica e pubblico per la profondità con cui esprime la sua poetica musicale.
Alle 20, mentre sarà in funzione il punto ristoro, Danilo Rea incontrerà il pubblico presentando il suo libro “Il jazzista imperfetto” , conduce la presentazione Alessandra Cafiero. La serata si conclude alle 21.30 con il concerto “solo piano” del sopracitato Rea, con il suo percorso nella canzone italiane da Morricone a De Andrè, interpretato con la consueta maestria. (Alessandro Lanzoni Trio: ingresso 10/8€, se abbinato al secondo concerto 5€. Presentazione Libro: ingresso libero fino a raggiungimento capienza. Danilo Rea: ingresso 20€ + d.p.)
La chiusura del Festival, prevista per domenica 20 settembre, sarà condotta della coinvolgente e vivacissima Girlesque Street Band presso il Parco Villa Demidoff. La prima e unica street band italiana tutta al femminile. Si tratta di un progetto innovativo e accattivante nel panorama delle marching band il cui fenomeno dimostra una indiscutibile e graduale ascesa. (inizio ore 17.00 – ingresso gratuito).
Tutti i concerti avranno luogo nel pieno rispetto delle norme in vigore relative all’emergenza Covid.
INFO Prevendite BoxOffice e Ticketone

Si conclude l’Estate Fiorentina 2019, oltre un milione di presenze

Si chiude la kermesse lunga sei mesi ricchi di eventi e con oltre un milione di presenze, l’assessore Sacchi: “Vitalità, qualità ed eterogeneità i tratti distintivi di Firenze”.

Oltre un milione di presenze e oltre un milione di budget per sei mesi di programmazione, 1400 eventi tra musica, danza, teatro, performance e festival, 150 soggetti culturali coinvolti. Questi i numeri principali dell’Estate Fiorentina 2019, la kermesse che si è aperta a maggio scorso e si chiude in questi giorni dopo sei mesi festeggiando con un appuntamento musicale questa sera alla Manifattura Tabacchi.

Numeri, come sottolinea l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, che è stato per cinque anni curatore dell’Estate, “in costante aumento: siamo passati da un budget di 450 mila euro del 2015 con 96 soggetti coinvolti all’investimento record di quest’anno. La nostra Estate è cresciuta in maniera sorprendente con un susseguirsi di stagioni sempre più ricche ed eterogenee, creando un unicum del suo genere a livello nazionale. In questi anni abbiamo in particolare dedicato grande attenzione alle periferie, portando eventi anche nelle piazze e nelle aree meno centrali, ma abbiamo anche ritrovato alcuni luoghi, come la Manifattura Tabacchi, le Cascine o il Forte di Belvedere, animati anche attraverso le produzioni dell’Estate”.

“Ma il successo dell’Estate – prosegue l’assessore – è soprattutto la grande vitalità e qualità delle offerte arrivate dalle tante associazioni, enti e soggetti culturali di cui è ricca Firenze e che hanno concorso alla creazione di un contenitore eterogeneo, stimolante, adatto a tutti i gusti e pubblici, che ha letteralmente invaso la città rendendola ancora più viva e bella”.

“Per questo – conclude – chiudiamo questa edizione con grande orgoglio, consapevoli che da qui sono nate alcune tra le idee più importanti e innovative del paese a livello di festival e di produzione artistica e di aver offerto una programmazione capillare e quotidiana, diffusa e variegata, nell’ottica di una sempre più numerosa partecipazione dei cittadini e dei visitatori alle centinaia di eventi proposti”.

Tra le presenze, da segnalare 180 mila persone per Firenze Rocks, 100 mila per Estate in manifattura, 35 mila per Firenze Jazz Festival, 32 mila per l’Eredità delle donne, 23mila per Musart, 10 mila per i concerti alla Cavea e 13 mila per l’Estate a San Salvi.

Nelle prossime settimane sarà pronto il bando per l’Estate Fiorentina 2020. Per salutare e ringraziare tutti gli operatori è stata organizzata per stasera dalle 18.30 alla Manifattura Tabacchi una festa a ingresso libero alla quale parteciperanno anche il sindaco Dario Nardella e l’assessore Sacchi. Dj set a cura del cantautore Dente.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/10/191023_02_FESTA-FINE-ESTATE_SACCHI.mp3?_=3

Firenze Jazz Festival: l’omaggio a Stevie Wonder

Tra gli appuntamenti in evidenza del Firenze Jazz festival giovedì 12 settembre il concerto Steveland: social sounds of Stevie Wonder e il live di di Mark Lettieri. Sulla zattera in Arno il contrabbassista danese Jesper Bodilsen

La seconda giornata del Firenze Jazz Festival spazia dall’omaggio al genio della black music Stevie Wonder ai fuoriclasse della nuova generazione guidati dal raffinato e eclettico chitarrista e compositore Mark Lettieri.
Il contrabbasso del danese Jesper Bodilsen, protagonista del secondo appuntamento sulla zattera sull’Arno giovedì 12 settembre con due ascolti, uno alle ore 19 e l’altro alle 21:30. L’artista si esibirà su una chiatta avvolta da un fascio di luce tra Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinita.  Allievo di Niels- Henning Ørsted Pedersen, dagli anni Novanta ha lavorato con il leggendario batterista di Oscar Peterson con cui ha inciso diversi album. Sono tantissime le sue collaborazioni con artisti del calibro di Enrico Rava, Kasper Villaume, Stefano Bollani, George Colligan.Dal 2003 si è esibito in tutto il mondo con il suo celebre Danish Trio insieme al pianista Stefano Bollani e al batterista Morten Lund.

Al Santa Rosa Bistrot si esibisce il Malafede Trio con un sound che mescola jazz e rock, ambient e world music. Il trio, nato nel 2015, è uno dei progetti più interessanti e creativi degli ultimi anni che valica i confini del jazz grazie al bassista Federico Malaman, al chitarrista Riccardo Bertuzzi e al batterista Ricky Quagliato (ore 19:30).

La sua carriera è più attuale che mai e Stevie Wonder continua ad essere un punto di riferimento nella scena musicale internazionale, a lui il quintetto di Claudia Tellini dedica il concerto Steveland: social sounds of Stevie Wonder dalle ore 21 sul palco di Piazza del Carmine. I cinque migliori jazzisti toscani Emanuele Parrini, Riccardo Galardini, Nicola Vernuccio, Walter Paoli guidati dalla voce di Claudia Tellini ripropongono i brani a carattere sociale e politico del genio della black music rielaborandoli in una matrice jazz con momenti di improvvisazione e swing. I testi a cui attingono sono quelli dei primi anni della carriera musicale di Wonder, brani dedicati alla lotta per i diritti civili, impregnati di messaggi di resistenza e di critica al potere costituito. Il quintetto arrichisce il repertorio con testi di Pier Paolo Pasolini e George Orwell  con  arrangiamenti e frammenti originali del gruppo.

Il raffinato ed eclettico chitarrista e compositore texano Mark Lettieri si presenta sul palco di Piazza del Carmine alle ore 22:15 con il Mark Lettieri Trio, un gruppo di fuoriclasse completato da Wes Stephenson al basso elettrico e TaRon Locket alla batteria. Insieme spaziano tra una moltitudine di diversi stili musicali, dal gospel al r&b, dal rock al pop, dal jazz alla fusion.

Tutti gli eventi del festival sono a ingresso libero
Info e programma: www.firenzejazzfestival.it

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