Le coste del Mediterraneo al centro della ricerca scientifica internazionale

Nei giorni 19, 20 e 21 giugno, Livorno sarà la sede del Settimo Simposio Internazionale “Il Monitoraggio Costiero Mediterraneo problematiche e tecniche di misura”. L’importante iniziativa si svolgerà al Palazzo dei Portuali.

Le giornate, a cui partecipano studiosi di tutto il bacino del Mediterraneo, saranno una vera e propria opportunità per illustrare nuove proposte e promuovere azioni a favore della tutela dell’ambiente marino e costiero.

La scelta come sede del Simposio della città di Livorno non è casuale: Livorno è un luogo che storicamente (a partire sal XVI secolo) si è mostrato aperto a tutte le culture mediterranee, permettendo la convivenza di comunità straniere di origine diversissima, con le relative espressioni culturali e i luoghi di culto. Inoltre i tragici ecenti del settembre 2017 rimettono in luce i problemi della tutela e della salvaguardia ambientale della sua area costiera.

L’evento è organizzato dalla Fondazione L.E.M. unitamente all’Istituto di Biometereologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con il Comune di Livorno, la Fondazione per il Clima e la Sostenibilità, la Compagnia dei Portuali di Livorno le Università di Pisa e di Firenze. Il Simposio ha ottenuto, anche per questa edizione, il patrocinio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Accademia dei Georgofili, dell’Università degli Studi di Firenze, della Regione Toscana e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.

Per presentare la ricerca, svolta negli ultimi anni sul tema, saranno esposti i lavori scientifici con presentazioni orali e poster.

I lavori, che sono articolati in cinque sessioni, avranno inizio martedì 19 giugno alle ore 10.00 con il saluto del Sindaco del Comune di Livorno Filippo Nogarin e dell’Assessore Paola Baldari. In programma nella prima giornata la sessione Il paesaggio costiero: forme di antropizzazione di ieri e di oggi. Flora e Fauna del sistema litorale: dinamiche e protezione, Geografia della fascia costiera: dinamiche del territorio e tutela integrata, Misure per l’Ambiente e produzione energetica in zone costiere, Morfologia ed evoluzione delle coste e dei fondali sono le sessioni che si terranno nella seconda e terza giornata. A sottolineare lo stretto legame tra il Simposio e la città di Livorno, alla fine dei lavori della seconda e terza giornata sono previste anche due visite organizzate, guidate dal Prof. Saragosa, alle architetture urbane legate alle acque costiere e interne.

Nogarin su Governo: “Su diritti non faremo passi indietro. No virata a destra”

“Ci sono valori inderogabili. A Livorno siamo stati i primi a trascrivere i matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero e tra i primi a celebrare in Comune i matrimoni gay. Queste sono battaglie 5 Stelle. Niente passi indietro”. Lo afferma il sindaco pentastellato di Livorno, Filippo Nogarin, in un’intervista a Repubblica.

“Le posizioni sui diritti civili devono essere rinforzate. I 5 Stelle la pensano così: sono le nostre lotte, la nostra anima”, sottolinea Nogarin che esclude svolte a destra dell’esecutivo: “Il contratto prevede cose concrete, e su quelle ci sarà un impegno. Poi è chiaro che con la Lega abbiamo vedute differenti, siamo due mondi. Ma non c’è nessuna virata a destra.
Anzi il bello di questo governo è qui: la sintesi fra due polarità”.
In merito alle adozioni gay, “apriamo una discussione. Ci dichiariamo un Paese moderno e poi facciamo i bigotti? Spero che invece delle polemiche inutili, ora si sveglino tutti anche al
governo sul ruolo e le norme che riguardano noi sindaci”, conclude Nogarin.

Ai domiciliari con braccialetto, funzionario Comune Livorno, su denuncia di Nogarin

Livorno, stamani gli uomini della squadra mobile, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, con braccialetto elettronico, emessa dal Gip di Livorno nei confronti di un funzionario della Protezione civile del Comune labronico.

Il reato contestato dalla procura, è quello di peculato continuato, aggravato dalla recidiva specifica, secondo le accuse, sembrerebbe che il funzionario avrebbe usato per suo uso personale carburante destinato ad uso pubblico e beni donati da essere

Gli agenti sono ancora impegnati nelle attività di perquisizione presso la sede della protezione civile dell’Amministrazione comunale. La denuncia sarebbe partita dallo stesso  sindaco di Livorno Filippo Nogarin.

Si chiama Riccardo Stefanini, il funzionario della Protezione civile del Comune di Livorno, arrestato stamani dalla squadra Mobile in esecuzione di una misura cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico con l’accusa di peculato continuato e aggravato. Stefanini è noto in città per il ruolo di coordinatore dell’ufficio di protezione civile. La polizia ha indagato per 10 mesi,coordinata dal procuratore Ettore Squillace Greco, e raccogliendo, spiega una nota della questura, “elementi probatori rilevanti circa il reato di peculato continuato, aggravato dalla recidiva specifica (essendo stato già condannato in primo grado per lo stesso reato per fatti avvenuti nel 2009)”, tali di chiedere e ottenere l’arresto per il rischio di inquinamento delle prove. L’inchiesta scattò immediatamente prima dell’alluvione di settembre, che costò la vita a 9 persone e scatenò polemiche furiose sulla gestione della Protezione Civile, da una segnalazione riguardante presunti comportamenti anomali di Stefanini nell’esercizio della sua attività. La squadra Mobile ha ascoltato molte persone informate sui fatti e intercettato a lungo l’indagato facendo emergere, secondo l’accusa, che utilizzasse “sistematicamente l’auto di servizio per scopi privati, appropriandosi per consumo personale di beni e materiali ottenuti, a seguito di bandi pubblici, per esigenze di solidarietà della Protezione civile e usando per scopi personali anche la carta carburante del Comune”. Complessivamente la polizia ha ricostruito 47 casi di peculato solo nella prima fase delle indagini”. L’ultimo, riferiscono gli inquirenti è il rifornimento di gasolio con la carta del Comune all’auto di servizio durante un viaggio di ritorno da Firenze ma contemporaneamente, ma versando anche “altro gasolio in una propria tanica che, come spesso ha fatto durante le indagini, anche ieri ha portato a casa per il successivo rifornimento dei propri veicoli personali a spese del Comune”

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