Blitz ambientalista, quattro denunciati a Firenze

Blitz degli ambientalisti del movimento Extintion Rebellion la notte scorsa nel centro di Firenze, dove i volti di alcune statue sono stati coperti con una maschera di cartapesta rappresentante un teschio con dei rami al posto dei capelli e una ‘x’ sulla bocca.

Blitz ambientalista: quattro attivisti, tre uomini e una donna di età compresa tra i 26 e i 60 anni, residenti nelle province di Firenze e Lucca, sono stati denunciati dalla polizia per deturpamento di beni di interesse storico artistico. Secondo quanto riferito, intorno alle 2.50 un cittadino ha contattato il 113 dicendo di aver visto quattro persone coprire con una maschera la statua raffigurante il generale Manfredo Fanti, in piazza San Marco.

Gli attivisti sono stati individuati e fermati poco dopo dalla polizia, anche grazie alle telecamere di sorveglianza cittadine, mentre con l’aiuto di un bastone sistemavano una maschera analoga sulla testa della statua di Ferdinando I de’ Medici, in piazza Santissima Annunziata.

Poco prima avevano messo un’altra maschera in piazza San Lorenzo, sulla testa della statua di Giovanni dalle Bande Nere. Sul posto sono intervenuti agenti della squadra volante e della Digos. Le statue non hanno riportato danni.

Extinction Rebellion è stato fondato nel 2018 in Gran Bretagna ma da allora si è espanso in vari Paesi, Italia inclusa. L’approccio è lo stesso ovunque: disobbedienza civile, non-violenta, e azioni dimostrative più o meno spettacolari.

Chiediamo loro di spiegarci i motivi per cui hanno deciso di impegnarsi in prima persona per il clima. «Ci riguarda tutti. Per esempio, io sono di Como e nel paesino di fianco al mio ieri c’è stata un’altra frana, dopo quelle che abbiamo vissuto quest’estate. Ho amici che hanno visto la loro casa distrutta», racconta Giacomo, 24 anni, mentre distribuisce volantini ai passanti. «Per me lottare è una necessità», spiega invece Victoria, «sento che i problemi del nostro tempo sono tanti e che sono tutti legati tra loro: non se ne può risolvere uno solo, bisogna affrontarli tutti». Anche Fabio è stato spinto all’azione da un analogo senso di urgenza: «Avevo bisogno di fare qualcosa di più che informarmi e basta. Prima cercavo di parlarne soprattutto con gli amici e i conoscenti, ma ho capito che non poteva bastare». Giulia stringe forte il cartello con scritto “Il clima è già cambiato” e dice: «Io ho deciso di agire perché ho paura. I dati allarmanti e le risposte del tutto inadeguate date finora dai governi mi hanno fatto perdere fiducia nel futuro. Ci ho pensato molto e ho deciso, per questo, di non avere figli. Ecco perché sento di dover dare tutto: non ne va solo della mia vita».

“Più fondi per ambiente e sostenibilità:un’assemblea di cittadini per Next Generation Eu”

In Piazza Duomo davanti a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati una coalizione di associazioni, movimenti, e gruppi spontanei toscani, consegnerà la richiesta alla Regione Toscana di convocazione di un’Assemblea di Cittadini che discuta l’utilizzo delle risorse del pacchetto “Next Generation EU”

Un’assemblea di cittadini è lo strumento richiesto dalle associazioni del territorio per orientare le risorse del pacchetto “Next Generation EU” di competenza regionale verso le azioni necessarie a risolvere le problematiche complesse connesse al
contenimento del riscaldamento globale, alla lotta contro la perdita della biodiversità, alla riduzione dello sfruttamento delle risorse, all’implementazione di processi economici ed industriali sostenibili, alla riduzione delle diseguaglianze sociali.

La presentazione della proposta è avvenuta davanti al Palazzo Strozzi Sacrati accompagnata da una performance: alcuni attivisti e attiviste si sono simbolicamente incatenati all’entrata e poi hanno alzato i cartelli con le loro richieste davanti a una manifestante vestita come la dea della giustizia.

“Lo Stato Italiano riceverà presto dalla Commissione Europea 209 miliardi di euro da impiegare per i progetti Next Generation EU e di questi si stima che circa 12 miliardi verranno destinati alla Regione Toscana”, si legge nel comunicato stampa, “Questa è un’occasione unica, con estrema probabilità l’ultima, per affrontare e gestire le crisi climatiche, ambientali e sociali che già affliggono il nostro Paese con effetti più gravi che sugli altri Stati dell’Unione Europea. Se i fondi del Next Generation EU saranno utilizzati per mitigare il cambiamento climatico, proteggere la biodiversità e ricostruire la giustizia sociale, allora potremo assicurare un futuro sostenibile alle nostre figlie, ai i nostri figli e alle nuove generazioni”.

La proposta ha carattere di innovazione politico-democratica, in quanto lo strumento delle AC, utilizzato in modo crescente sia all’interno dell’Europa che in paesi extra-europei, è uno strumento di democrazia partecipativa, deliberativa e aleatoria che nelle
intenzioni dovrebbe affiancare la democrazia rappresentativa elettiva dell’istituzione Regione Toscana, al fine di dare maggiore legittimazione popolare su un argomento irripetibile e di importanza strategica per la stessa sopravvivenza del pianeta. Tramite questo strumento si intende anche favorire la partecipazione alla presa di
decisioni delle giovani generazioni, quelle che pagheranno i costi economici e ambientali delle crisi climatiche, ecologiche e sociali in atto.

Tra le associazioni e movimenti spontanei che hanno partecipato: Extinction Rebellion Toscana, Wwf delegazione Toscana, Valdisieve in Transizione, Legambiente Prato, Associazione Luca Coscioni e molti altri.

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