Pisa, il rilevatore Virgo a caccia di onde gravitazionali

Il cacciatore americano di onde gravitazionali, Ligo, e quello europeo Virgo (che si trova a Cascina, in provincia di Pisa) ascolteranno un segnale al giorno proveniente dall’universo.

Il cacciatore americano di onde gravitazionali, Ligo, si prepara a raddoppiare la sua potenza fino a riuscire a catturare un segnale al giorno. Ne dà notizia la rivista Nature sul suo sito, dicendo che la National Science Foundation (Nsf), dalla quale dipende il programma, prevede di stanziare circa 20 milioni di dollari per l’aggiornamento di entrambi i rivelatori di Ligo. Si prevede, ad esempio, di aggiungere “una camera a vuoto lunga 300 metri, per minimizzare i disturbi che potrebbero interferire con l’ascolto dei debolissimi segnali delle onde gravitazionali, veri e propri bisbigli dell’universo.

Ha in programma un analogo aggiornamentonche il ‘collega’ europeo di Ligo, il rivelatore Virgo dello European Gravitational Observatory (Ego), che si trova a Cascina (Pisa) e nato da una collaborazione tra Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (Cnrs) francese.

“La prima fase, già finanziata con circa 8 milioni di euro, dovrebbe partire ad aprile 2020”, ha spiegato all’ANSA il ricercatore Alessio Rocchi, dell’Infn, responsabile della messa a punto di Virgo.

“Anche in Virgo verrà installata una speciale camera per ridurre i rumori dovuti alle oscillazioni quantistiche della luce. È importante, infatti – ha aggiunto – che i tre rivelatori lavorino alla stessa sensibilità, per garantire quella triangolazione che consente di individuare la sorgente cosmica del segnale”. Rocchi ha rilevato che, “grazie alle modifiche, potremo triplicare la sensibilità dello strumento. Saremo cioè capaci di guardare più lontano nello spazio e più indietro nel tempo, ma soprattutto di ascoltare più eventi, come la fusione tra stelle di neutroni, di cui ancora non riusciamo a captare bene le ultime fasi”.

Nel frattempo Ligo e Virgo si stanno preparando a rimettersi in ascolto dei sussurri del cosmo e in aprile si prevede di riaccenderli per la terza campagna di osservazione delle vibrazioni dello spaziotempo previste da Albert Einstein un secolo fa e ascoltate per la prima volta nel settembre 2015.

Onde gravitazionali: Regione conferisce il Pegaso al toscano Virgo

L’orgoglio e la gratitudine della Toscana per “un lavoro di ricerca che ha come fine la conoscenza dell’Universo”, si sono concretizzati nel conferimento del Pegaso d’Oro all’Eurpean Gravitational Observatory di Cascina (Pisa), che ospita e gestisce Virgo, un’infrastruttura per lo studio delle onde gravitazionali. A consegnare il premio ai ricercatori che, proprio nei giorni scorsi, hanno perso, con Adalberto Giazotto, uno dei padri fondatori, è stato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, oggi nel corso di una cerimonia organizzata dalla Regione in Sala Pegaso a Firenze. Qualche mese fa il conferimento del Nobel per la fisica a tre scienziati statunitensi per il loro ruolo nella scoperta delle onde gravitazionali, aveva riportato alla ribalta anche l’interferometro Virgo e il suo contributo a distanza di un secolo dalle previsioni di Albert Einstein con la teoria della relatività generale. 

Sentiamo un passaggio della consegna da parte del presidente Enrico Rossi e l’intervista di Chiara Brilli al direttore di Ego  Federico Ferrini

L’orgoglio e la gratitudine della Toscana per “un lavoro di ricerca scientifica senza confini geografici e temporali, che ha come fine la conoscenza dell’Universo”, si sono
concretizzati nel conferimento del Pegaso d’Oro all’Eurpean Gravitational Observatory di Cascina (Pisa), che ospita e gestisce Virgo, un’infrastruttura per lo studio delle onde gravitazionali.

A consegnare il premio ai ricercatori che, proprio nei giorni scorsi, hanno perso, con Adalberto Giazotto, uno dei padri fondatori, è stato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, oggi nel corso di una cerimonia organizzata dalla Regione in Sala Pegaso a Firenze.
Qualche mese fa il conferimento del Nobel per la fisica a tre scienziati statunitensi per il loro ruolo nella scoperta delle onde gravitazionali, aveva riportato alla ribalta anche l’interferometro Virgo e il suo contributo alle scoperte realizzate dai tre riceratori premiati, a distanza di un secolo dalle previsioni di Albert Einstein con la teoria della relatività generale.

La ricerca toscana è da tempo in prima linea nella scoperta e rilevazione delle onde gravitazionali e questo avviene grazie alla presenza, nella nostra regione, di una comunità scientifica di qualità e che ha saputo operare in un contesto internazionale e di eccellenti infrastrutture di frontiera per la ricerca.

A questo proposito il presidente della Regione Enrico Rossi ha ricordato come la presenza di questa struttura a Cascina si debba anche e soprattutto alla tenacia e lungimiranza degli amministratori dell’epoca, in particolare dell’allora presidente della Provincia di Pisa Gino Nunes e dell’allora sindaco Carlo Cacciamano. Virgo nasce da un’idea del ricercatore scomparso pochi giorni fa Adalberto Giazotto e del francese Alain Brillet e ha rappresentato un grande passo avanti nella tecnologia degli interferometri, aprendo la strada proprio all’americano Advanced Ligo.

Il captatore di onde gravitazionali Virgo ha sede all’interno dell’European Gravitational
Observatory di Cascina, fondato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) italiano e dal Centre National de la Recherche Scientifique (Cnrs) francese.

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