Sanità, Rossi: assumeremo medici se serve, malgrado i tagli

Il presidente della regione rispode alle perplessità espresse dall’associazione dei medici: “I nostri sono bilanci a posto: dove occorre, di medici se ne assumeranno”.

“I nostri sono bilanci a posto: dove occorre, di medici se ne assumeranno, ma è sciocca la norma in sé”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a proposito delle preoccupazioni espresse nei giorni scorsi dalle associazioni dei medici per i tagli alla spesa per il personale sanitario, ventilati recentemente dalla Regione stessa per la necessità di adeguarsi alla norma che a livello nazionale impone una riduzione della spesa.

“Sono così preoccupato che ho fatto ricorso alla Consulta – ha spiegato Rossi, a margine della presentazione del rapporto 2016 sulle foreste toscane – e aggiungo che bisogna fare delle verifiche sui carichi di lavoro, sui posti in cui c’è sofferenza e quelli in cui si può ottimizzare di più. Voglio fare una battaglia politica nazionale su questo tema. La Toscana ha bisogno di regolare meglio la spesa farmaceutica, dare maggiore possibilità di accesso a farmaci come gli anti-epatite C su cui verrà fatto un piano, e regolare l’appropriatezza su altri settori”.

Rifiuti: Rossi, aeroporto più inceneritore sarebbe ‘porcata’ 

Il Presidente della Regione, Enrico Rossi, commenta, attraverso un post su Facebook, le polemiche di questi giorni riguardo l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola e l’inceneritore di Case Passerini, definendo una ‘porcata’ la costruzione di entrambi.

“L’aeroporto c’è già e, seppure con grande attenzione, è giusto adeguarlo; ma volerci fare accanto anche un inceneritore, quando se ne può fare a meno, sarebbe una gran porcata”. Commentando così, “a proposito della ‘piana’ tra Firenze e Prato”, le polemiche degli ultimi giorni sull’allungamento della pista di Firenze, contro la quale molti Comuni dell’area fiorentina e lo stesso Prato, hanno presentato ricorso al tar della Toscana, e l’inceneritore di Case Passerini, alla periferia del capoluogo, che sempre Palazzo Vecchio vorrebbe fare.

Rifiuti, Toscana: Pd contro Rossi su inceneritore C.Passerini

Ieri il presidente aveva ribadito di essere contrario all’impianto di Case Passerini, oggi il Pd dice: “pare che sia la conferma in eterno dello smaltimento in discarica”

“Sono contrario personalmente all’inceneritore di Case Passerini, l’ho ripetuto mille volte”. Lo ha ribadito ieri Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, nel corso di un briefing con la stampa nel quale è stata illustrata la strategia regionale per la gestione dei rifiuti. “L’aeroporto esiste, l’inceneritore non c’è ancora – ha spiegato ai cronisti – e quindi se si vuole sistemare una cosa che peraltro produce sviluppo io penso che sia bene sistemare l’aeroporto in modo corretto, con tutti i controlli da fare. Sull’inceneritore vedremo cosa dirà il Consiglio di Stato: però per ora i lavori non sono ancora partiti, e quindi c’è un ritardo pesantissimo su questa vicenda, che pregiudica ovviamente a mio parere anche gli sviluppi successivi”.

Non si è fatta attendere la replica del Pd, partito di maggioranza, da cui il presidente è uscito recentemente per confluire in MdP e poi in LeU. “Riportiamo la discussione sui rifiuti nella sua sede naturale: il piano regionale. Lo stiamo aspettando ormai da tempo, ed è lì che occorre aprire un confronto serio sulla gestione in Toscana” afferma il capogruppo Pd in Consiglio regionale Leonardo Marras. “L’idea, presentata ieri da Rossi e dall’assessore Fratoni, di bloccare i flussi provenienti da altre regioni – spiega Marras in una nota -, per far fronte alla retromarcia sulla costruzione del termovalorizzatore di Sesto Fiorentino, non pare troppo convincente. Pare che sia la conferma in eterno dello smaltimento in discarica”. Inoltre, “se a regime consideriamo i soli quantitativi toscani, dobbiamo chiederci come far tornare i conti, ovvero se questa riduzione soddisfa l’esigenza di chiudere le discariche e, soprattutto, di non crearne altre. L’impianto di incenerimento, infatti, è stato previsto anche per raggiungere tale obiettivo”. Il capogruppo auspica che “si possa trovare al più presto la maniera di discutere dettagliatamente dell’intera questione in Consiglio e per questo rinnovo l’invito alla giunta regionale di presentare al più presto il nuovo piano”.

Farmaceutico: in Toscana nasce piattaforma logistico digitale

Firmato oggi al Mise, tra Regione e aziende, un’intesa per realizzare nell’area dell’interporto di Livorno, una piattaforma logistico digitale a supporto delle industrie che operano nel settore delle scienze della vita e che permetterà di ottimizzare la catena distributiva dei farmaci prodotti in Toscana.

La Toscana è la terza realtà farmaceutica italiana con 300 imprese attive e 19 grandi stabilimenti, per 11.000 addetti e una produzione che raggiunge i 6 miliardi di euro l’anno. A siglare l’accordo sono stati il ministro Carlo Calenda, il governatore toscano Enrico Rossi, l’assessore all’urbanistica del Comune di Collesalvetti Riccardo Demi, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale Stefano Corsini, l’ad dell’interporto Amerigo Vespucci Bino Fulceri e l’ad di Toscana aeroporti spa, Gina Giani.
Tra le imprese farmaceutiche firmatarie Eli Lilly, Kedrion, Molteni farmaceutici e un’altra importante impresa.
Il nuovo hub si aggiunge a quelli già operativi a Roma e Milano, così da colmare, spiega la Regione Toscana “una lacuna che interessa l’intero centro Italia”. Settembre 2020 il termine previsto per la realizzazione della piattaforma che, queste le stime, richiederà un investimento di 60-80 milioni di euro e avrà una capacità di immagazzinamento in 38.000 posti pallet iniziali: il 70% delle scorte riguarderà le materie prime e il confezionamento, il 30% i prodotti finiti, che verranno movimentati al ritmo di 52.000 pallet l’anno. L’80% è destinato all’esportazioni. Ancora il 23% del totale sarà movimentato per via aerea da Pisa. Il nuovo hub, che punterà molto sulla digitalizzazione, occuperà a regime 150-200 addetti.
L’intesa nasce nell’ambito dell’iniziativa Toscana Pharma & Devices Valley, proposta a Regione Toscana dalla Kpmg, e che ha visto coinvolte una trentina di imprese farmaceutiche presenti in Toscana, una parte delle quali ha poi deciso di sviluppare lo studio di fattibilità operativo e finanziario, che è alla base dell’intesa odierna.
“Tutti insieme – si spiega nella nota della Regione – concorreranno alla realizzazione della terza e più innovativa piattaforma italiana, che troverà posto all’interno dell’interporto livornese Amerigo Vespucci nel comune di Collesalvetti”, con un “significativo risparmio di costi (calcolati in 60 milioni di euro l’anno) e un sensibile beneficio sull’impatto ambientale connesso”.
L’investimento di circa 60-80 milioni di euro servirà ad attrezzare un’area di 125.000 metri quadrati: la metà verrà verrà edificata per realizzare tra l’altro 21.000 mq di magazzini con ambienti a temperatura controllata per lo stoccaggio dei prodotti farmaceutici, con 8 baie di carico e altrettante destinate alla spedizione delle merci e circa 6.000 mq di uffici. Potranno inoltre essere realizzati altri 20.000 mq di superficie.
Già delineato il percorso che porterà all’apertura: da oggi partono i 9 mesi destinati allo studio di fattibilità, che condurranno alla sottoscrizione di un contratto di rete tra le aziende private e che porteranno all’individuazione di un partner finanziario, e/o di uno per la costruzione, e di uno per la gestione logistica della piattaforma: “Entro la fine di quest’anno si andrà alla sottoscrizione di un accordo di programma tra gli attuali firmatari, un documento con il quale si metteranno nero su bianco le necessità finanziarie e, con il supporto delle imprese promotrici, verranno definiti i requisiti essenziali di conformità e di funzionamento, anche in base ai flussi logistici che verranno messi a disposizione dalle stesse imprese per far partire il progetto”.
Un secondo accordo di programma, da firmare sempre nel 2018, riguarderà l’innovazione tecnologica a supporto dell’intera piattaforma e potrà essere cofinanziato da ministero e Regione. Poi serviranno 6 mesi per la progettazione esecutiva e per l’inizio dei lavori, che dovrebbe coincidere con la metà del 2019. Un anno e mezzo il tempo stimato per l’ultimazione di magazzini e piattaforma e inaugurazione prevista per il settembre 2020. Intanto già si ipotizza un possibile secondo polo logistico, in questo caso destinato alla gestione delle materie prime che servono ai siti produttivi presenti in Toscana, che, secondo le ricerche condotte da Invest in Tuscany (ufficio della Regione Toscana per l’attrazione degli investimenti), potrebbe trovare collocazione in nuove aree in corso di urbanizzazione nel comune di Empoli.

Sanità, Rossi: “improcrastinabile” tornare ad investire sulla sanità pubblica

Il presidente della Regione ha ribadito l’importanza di rilanciare il sistema sanitario nazionale a seguito dello studio presentato oggi da Cgil: “Una discussione, che dovrà avere al centro il regime della libera professione in intramoenia”.

E’ “improcrastinabile” tornare a investire sulla sanità pubblica. Lo dice in una nota il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi commentando lo studio sul servizio sanitario nazionale presentato oggi dalla funzione pubblica della Cgil che secondo il governatore “va rilanciato al più presto, prima che sia troppo tardi”.
“La Cgil ha accuratamente evidenziato, attraverso il suo Osservatorio, ritardi e arretramenti dei servizi sanitari regionali prosegue -. Sono disponibile, per quel che mi compete, ad incontrare i sindacati per discutere a tutto campo su misure, azioni e iniziative necessarie a dare nuovo slancio al Ssn e al diritto universale alla salute dei cittadini italiani”.
“Una discussione, a mio parere, che dovrà avere al centro il regime della libera professione in intramoenia, la questione dei carichi di lavoro del personale, l’adeguatezza del finanziamento del fondo sanitario nazionale, in questi anni penalizzato. Oggi sono troppi i cittadini che rinunciano alle cure o decidono di rivolgersi a strutture private – conclude Rossi -. Le forze politiche devono procedere il più rapidamente possibile ad avviare una riflessione sullo stato della sanità pubblica italiana. Personalmente sono a disposizione”.

Alluvione Livorno, Rossi: in 5 mesi opere per 29 mln 

Il governatore si ritiene soddisfatto dela risposta della Regione all’emergenza: “Sfido chiunque a trovare in Italia una tale capacità e velocità di spesa”.

Sono 140, per un importo complessivo di 29 milioni di euro, le opere concluse, o in corso di realizzazione, a Livorno nei primi cinque mesi di incarico del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in qualità di commissario per la ricostruzione post alluvione. È quanto ha annunciato lo stesso Rossi oggi a Livorno. Per il governatore, spiega una nota, adesso spetta a Parlamento e Governo stanziare le risorse necessarie a dare ristoro a famiglie e imprese, che hanno denunciato e documentato danni per 50 milioni di euro.
“Sfido chiunque – ha detto – a trovare in Italia una tale capacità e velocità di spesa. È per questo che sono soddisfatto del percorso compiuto fin qui. Al tempo stesso non mi nascondo le difficoltà, che oggi si concentrano sull’Ardenza, sul Rio Maggiore, sull’Ugione e a Montenero, e ritengo sia arrivato il momento di reclamare dal Parlamento e dal Governo un impegno più adeguato per Livorno”.
Per Rossi, “dei 60 milioni che stiamo gestendo, 40 ce li ha messi la Regione. Non si tratta di scaricare le responsabilità, ma di responsabilizzare Governo e Parlamento verso le esigenze dei cittadini e delle imprese livornesi”. In quest’ottica una lettera, a firma dello stesso Rossi e dei sindaci di Livorno, Collesalvetti e Rosignano, sarà inviata domani a tutti i neo parlamentari eletti in Toscana.
 Il governatore si è prima recato a Quercianella, alla foce del Chioma, dove è stato ultimato un nuovissimo ponte, capace di alzarsi per quattro metri dalla sua sede, così da garantire il corretto deflusso delle acque. L’alluvione, spiega una nota, ha insabbiato l’intero porticciolo e l’impegno del commissario è stato quello di procedere nei tempi più rapidi possibili ad un adeguato dragaggio. Rossi si è poi spostato a Salviano, vicino alla foce del Rio Maggiore, dove entro due mesi è prevista la conclusione dei lavori per la realizzazione di un muro in cemento armato a protezione della sponda destra e del contiguo condominio. Infine, il presidente della Regione e commissario post alluvione, si legge ancora, “ha voluto rassicurare le imprese circa i tempi di pagamento dei lavori, un aspetto sul quale si sono registrati alcuni ritardi, soprattutto per ciò che concerne le opere sotto il controllo del Comune di Livorno”.
A questo proposito Rossi e il sindaco Filippo Nogarin hanno convenuto di costituire un apposito tavolo congiunto per risolvere ogni criticità e velocizzare i pagamenti, visto che i soldi sono disponibili. Il commissario ha quindi sottolineato la disponibilità da parte dei suoi uffici a versare alle imprese un acconto del 30% dell’importo complessivo delle opere, a fronte della presentazione di una dichiarazione di apertura dei cantieri e di inizio dei lavori. Rossi ha poi fissato per gli inizi di giugno il termine ultimo per la presentazione dei progetti, così da appaltare gli ultimi lavori, per complessivi ulteriori 30 milioni di euro, entro giugno ed iniziarli prima della conclusione del suo mandato di commissario prevista per la fine del settembre prossimo.
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