🎧Giani, Renzi? “Spero in alleanza”

Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. “l’accordo con Calenda è nell’interesse del Paese”

Il presidente della giunta Regionale Eugenio Giani crede che l’alleanza con Italia Viva sia possibile. lo ha dichiatao oggi.  “Se prendete i giornali di due giorni fa, si parlava di un accordo con Calenda che non sarebbe mai accaduto perché era una posizione di centro alternativo sia alla destra che alla sinistra: avete visto poi che le vie della politica prima del deposito delle liste portano a esiti imprevedibili, io spero che accada anche con Renzi” ha detto Giani.

Secondo Giani, inoltre anche anche Pd e Italia Viva correranno separati alle politiche,  “negli equilibri di giunta non cambia niente”, anche perché “la posizione di Renzi è chiaramente antitetica al centrodestra, è una posizione di centro”, mentre “sarebbe incompatibile” nel caso di “accordi di coalizione o patti di desistenza con il centrodestra”, per cui “saremo più rigorosi nel rispetto delle regole programmatiche e delle intese, ma questo non è sicuramente alternativo alla presenza in giunta”

A proposito dell’alleanza Calenda-PD Giani ha sostenuto  ” che prima di tutto contino gli interessi generali, e gli interessi generali del Paese ci portano oggi a costruire una solida alleanza di centrosinistra con Calenda“, e questo “allarga le possibilità di vittoria di un centrosinistra che si trova a contrastare in questa campagna elettorale non un centrodestra ma un destra-centro”. L’accoerdo ha detto Giani  “lascerà qualche timore in più ai potenziali candidati perché l’accordo è costato al Pd il dover garantire un 30% di rappresentanza nelle nostre liste alle forze di centro, di Calenda, degli ex ministri, di tutte quelle forze che ieri hanno sottoscritto l’accordo, la Bonino. E’ evidente che tutto questo porterà a rinunce di candidature, però l’interesse generale del Paese in questo momento è far vincere la coalizione di centrosinistra, e conseguentemente per raggiungere gli accordi devi fare anche delle rinunce in termini di posizioni di rappresentanti alle elezioni”.

Amministrative, presentata lista +Europa, Bonino: “Scommettiamo su liste intergenerazionali”

Presentate, oggi a Firenze, da Emma Bonino, le liste di +Europa Italia in Comune alle europee nel collegio del centro Italia, e per le amministrative nel capoluogo toscano a sostegno del sindaco uscente Dario Nardella.

“Siamo riusciti a fare delle liste intergenerazionali che al loro interno vedono dei giovanissimi e anche dei ‘diversamente giovani’ come lo sono io. Credo che sia un mix importante che unisce competenze, energie e valori”, ha detto Emma Bonino
“Quest’anno viviamo il 40mo anniversario dalle prime elezioni per il Parlamento europeo. Il mio sogno sarebbe votare non solo per il Parlamento europeo ma anche per un presidente dell’Europa. Il voto diretto per quello che sarà l’istituzione di governo”. ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana, e presidente dell’Aiccre, Eugenio Giani intervenendo a Firenze all’iniziativa di Emma Bonino. L’appuntamento, intitolato ‘Toscana Europa e Regioni’, è organizzato dall’Aiccre, l’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni dell’Europa.
“Pensare che oggi gli equilibri sono tra la Cina, l’Usa e la Russia mentre noi ci rapportiamo con l”Italietta’. Chiunque si rende conto che quello di integrazione europeo è un processo naturale e solo da impostare oggi soprattutto sul piano istituzionale, per dare ai cittadini una capacità di rappresentanza
Presenti oggi insieme ai vari candidati anche il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova, il sindaco di Firenze Nardella, e sindaco di Cerveteri e coordinatore nazionale di Italia in Comune Alessio Pascucci. La lista per le europee nel centro Italia vede come capolista la stessa Emma Bonino, con in seconda posizione Marco Taradash e in terza Costanza Hermanin, per un totale di 15 candidati. La lista per le amministrative a Firenze vede come capolista Francesca Mercanti.

Parte campagna europee ‘+Europa e Italia in Comune’

Firenze, lanciata al Palazzo dei Congressi, la campagna per le elezioni europee e presentato il simbolo della lista “+Europa e Italia in Comune”.

“Non ci sono altri simboli specie quello del Pd non è un listone ma un lista che scommette sull’Europa. Non siamo una forza di centro ma siamo una forza centrale perché la scommessa sull’Europa è centrale. Siamo federalisti, riformatori e vogliamo cambiare l’Italia a partire dall’Europa”, lo ha detto il segretario nazionale di +Europa Benedetto della Vedova oggi a Firenze dove è stata lanciata la campagna per le europee e il simbolo di +Europa e Italia in Comune.

“Salvini non è mai in Europa quando si discute di cose importanti per l’Italia”, ha aggiunto Della Vedova dal palco, mentre “Tajani fa l’europeista quando è presidente del Parlamento europeo e poi viene in Italia a chiedere a Salvini di prenderlo a bordo nel prossimo governo”.

Nel simbolo il nome +Europa e quello di Italia in comune, il Tricolore e la bandiera dell’Unione europea.

All’evento è intervenuto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, “Con +Europa abbiamo raggiunto un’intesa seria, trasparente, sui contenuti nella coalizione che mi sostiene nella mia candidatura a sindaco – ha detto Nardella, aggiungendo – Auspico decisioni simile anche in altre città. Non si possono costruire accordi come un laboratorio di chimica perché questi accordi si costruiscono sui contenuti”.

“Non ci preoccupano la predominanza delle destre in Europa, e non ci preoccupa la coincidenza tra amministrative e europee – ha aggiunto Nardella – perché l’election day sarà per noi una straordinaria opportunità. Un’opportunità della quale non avere timore perché non c’è una qualsiasi grande questione che non abbia nella dimensione europea e nella dimensione delle città la sua risposta”.

Rossi su europee: idea lista unitaria con Pd resta attuale

“La sfida è mandare in Europa un’alleanza che prenda più voti del M5s e sia competitiva con la Lega la quale, per i sondaggi, sarà il secondo partito nel Parlamento europeo. È l’ispirazione contenuta nel manifesto di Calenda che è stato firmato anche da esponenti di sinistra. L’idea di una lista unitaria, aperta, che metta insieme il Pd, i liberal-democratici e le forze che si ispirano al socialismo e all’ecologismo è ancor più attuale”.

Lo scrive su facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “Alle europee, nell’area dell’opposizione democratica e di sinistra sembra che ci saranno tre formazioni – spiega Rossi -: una con Rifondazione e Sinistra italiana; una lista +Europa di Emma Bonino e Della Vedova, e una lista Pd aperta con Siamoeuropei di Calenda. La sinistra fuori dal Pd, che rispetta il percorso dei compagni che daranno vita ad una lista con Rifondazione ma che non si riconosce in esso, sbaglierebbe a fare una quarta lista con il rischio di non superare la soglia del 4% e di disperdere i voti. Perciò il confronto con il Pd di Zingaretti è necessario”.
Per Rossi, “occorre un programma chiaro, basato su pochi messaggi e sull’idea di un’Europa più unita e più sociale, capace di dare risposte ai bisogni dei ceti popolari. Il gruppo socialista in Europa si chiama socialisti/democratici: potrebbe essere il nome giusto anche sulla scheda per l’Italia; su cui è opportuno comunque rendere esplicito il carattere plurale dell’alleanza”. “Si tratta di costruire una proposta politica che mobiliti un elettorato ampio di sinistra che ha nel Pd un elemento fondamentale e imprescindibile ma che non si esaurisce in esso”, “oggi non è tempo per il settarismo sterile e neppure per l’autosufficienza arrogante”.

Immigrazione, Rossi: rispetto idea Nardella ma non credo ai Cpt

Lo afferma il presidente della Regione Toscana dopo le parole del sindaco di Firenze. E sullo Ius Soli, Rossi dice “continuo a non capire perché non debba essere fatto”

“”Io ho un’altra opinione, anche se rispetto quella di Nardella:  non credo a questi centri”lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a proposito della presa di posizione del sindaco di Firenze Dario Nardella a favore della realizzazione di un Cpt in Toscana dopodiché “se viene fatta una proposta” allora “sentirò il sindaco”.

“Tuttavia non mi risulta che nessuno abbia fatto nessuna proposta. Mi dovrebbero sentire, dopodiché, se viene fatta una proposta, io sentirò il sindaco. Sentiti tutti questi, e non è un parere vincolante, il ministro potrà decidere. Noi aspettiamo” ha precisato Rossi.

Che ha aggiunto “Minniti è stato quasi una settimana in Toscana per la campagna elettorale, con Nardella si saranno certo parlati. Quando ci sarà la proposta, darò il mio parere e sentirò anche il sindaco”.

Il presidente della giunta regionale ha anche commentato il dibattito sullo Ius Soli. “Abbiamo un milione di persone, ragazzi per lo più sotto i 18 anni, che aspettano di diventare cittadini italiani e di cantare ‘Fratelli d’Italia: continuo a non capire perché non debba essere fatto” ha  Rossi. Il governatore toscano ha ribadito di essere “favorevole alla proposta di Emma Bonino, buona alleata della coalizione di centrosinistra, su cui converge anche il sindaco Gori, che prevede che non 600mila come la Lega ha sbagliato a dire e Berlusconi ha ribadito, ma 490mila presunti irregolari presenti nel nostro paese abbiano una possibilità di regolarizzarsi con l’iscrizione al registro del lavoro, o con la dimostrazione che svolgono un’attività”. Questo, secondo Rossi, “porterebbe risorse alle casse dello Stato, e farebbe emergere una realtà ora invece passibile di sfruttamento da parte della criminalità organizzata. Una volta che uno avesse bonificato il vasto mondo degli irregolari, allora potrebbe anche provare a rimpatriare persone; se no, non capisco bene di cosa si parli”. Per il Governatore i criminali vanno messi “in carcere, e rimandati via quanto prima”.

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