Livorno, arriva il patentino per proprietari dei cani

Una novità nella città di Livorno per poter consentire l’integrazione dei cani nel contesto sociale: un patentino per possessori di questi animali.

Un corso di formazione dedicato ai proprietari dei cani rilascerà a questi ultimi un patentino. Il corso prevede cinque appuntamenti in tutto e  prenderà il via domani nella sala Pamela Ognissanti della Circoscrizione nord di piazza Saragat. A prendere parte all’iniziativa l’Amministrazione comunale ed Elisa Amato, garante degli animali del comune di Livorno.

“Si tratta di un percorso formativo – ha spiegato Amato – che si pone come obbiettivo principale quello di fornire ai proprietari informazioni chiare e quindi fornire gli strumenti adeguati per rispondere alle tante domande, e alle problematiche che si possono verificare, quando si ha un cane in casa: una convivenza che deve sempre puntare in primis al benessere dell’animale”.

Secondo Amato per “chi possiede un cane, magari per la prima volta, che l’abbia acquistato o adottato da un canile, è importante infatti che abbia gli strumenti per educarlo nella maniera giusta. Un passo di consapevolezza ulteriore che facciamo anche per contrastare il fenomeno spiacevole degli abbandoni”.

Al percorso formativo hanno aderito una sessantina di persone. Il corso sui cani, al termine del quale verrà rilasciato un patentino, si avvarrà della collaborazione di educatori cinofili di comprovata esperienza, di veterinari “esperti in comportamento animale” e di professionisti in possesso dei requisiti previsti nelle linee guida emanate dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici veterinari italiani.

Omicidio Elisa: effettuate autopsie, sabato funerali

Sono state eseguite oggi le autopsie sui corpi di Elisa Amato e Federico Zini, gli ex fidanzati trovati senza vita sabato mattina accanto al campo sportivo di San Miniato, nell’auto della trentenne pratese.

Il funerale di Elisa Amato sarà celebrato dal vescovo di Prato Franco Agostinelli nella chiesa di San Pietro e della Visitazione a Galciana alle 15 di sabato 2 giugno. Lo stesso giorno, alle 16, nella chiesa di Balconevisi a San Miniato, sarà celebrato l’estremo saluto a Federico Zini.
Mentre appare chiara la dinamica generale della vicenda – un omicidio-suicidio compiuto a colpi di pistola da Federico Zini, calciatore di 25 anni che non accettava la fine della relazione – è più complesso comprendere i tempi e le modalità dell’azione criminale del giovane.
Alcune risposte potranno emergere dai risultati dell’autopsie quando saranno resi noti dal perito della procura che dovrà anche stabilire se la donna è stata uccisa a Prato e poi portata a San Miniato o se qui l’uomo l’ha costretta ad andare minacciandola con la pistola con la quale ha poi fatto fuoco.
Di seguito le affermazioni di Elena Amato, la sorella di Elisa.

“C’erano le avvisaglie:  mia sorella ne era consapevole anche se forse non abbastanza e anche i genitori lo erano perché mia sorella stessa aveva chiesto espressamente a loro di aiutarlo in questa situazione per fargli accettare il fatto che questo amore non poteva andare avanti”.

“Federico era un ragazzo che pedinava mia sorella Elisa, che tutte le volte che si allontanava da lui andava sempre nel luogo di lavoro, la aspettava alla stazione di Prato dove lei scendeva quando tornava da lavoro o sotto casa in piena notte. Una cosa che accadeva quasi quotidianamente”.

“E’ stato più volte chiesto a mia sorella – ha aggiunto – di fare una denuncia di stalking cosa che lei per amore anche nei confronti di questo ragazzo, perché gli voleva bene e non lo voleva far soffrire, non ha mai voluto fare”.

 

Omicidio Elisa: Zini ha sparato almeno 4 colpi

La procura di Pisa conferirà domani l’incarico medico legale per effettuare l’autopsia sul corpo di Elisa. L’esame autoptico servirà a definire modalità e orari dell’omicidio-suicidio e potrebbe essere effettuato già domani o comunque nei primi giorni della settimana

E’ una pistola di fabbricazione ceca calibro 9×21 l’arma con cui Federico Zini ha sparato contro la ex fidanzata Elisa Amato e poi si è suicidato. L’arma è stata trovata nell’auto coi due cadaveri. Secondo i carabinieri di Pisa, Zini avrebbe sparato almeno quattro colpi, forse cinque: esami tecnici e autopsia saranno più precisi su questo punto. Il serbatoio della pistola può contenere almeno 12 colpi. Inoltre, da accertamenti investigativi risulta che Zini avrebbe imparato a usare la pistola in un poligono per il tiro a segno sportivo e la famiglia era al corrente di questa attività del figlio. Infine, gli accertamenti degli inquirenti potrebbero prendere in esame i cellulari dei due ex fidanzati e il traffico di chiamate e messaggi.

La procura di Pisa conferirà domani l’incarico medico legale per effettuare l’autopsia sul corpo di Elisa. L’esame autoptico servirà a definire modalità e orari dell’omicidio-suicidio e potrebbe essere effettuato già domani o comunque nei primi giorni della settimana. E’ inoltre molto
probabile che venga fatta l’autopsia anche sul corpo di Federico Zini,  per ricavare anche da questo tipo di accertamenti più informazioni possibili.

Exit mobile version