Firenze, Schmidt diventa cittadino italiano ma non scioglie la riserva sulla candidatura per il CDX

“Ora sono concentrato sul mio lavoro agli Uffizi” dice il direttore Schmidt,  che assicura “deciderò e farò sapere a gennaio se mi candido sindaco”. intanto il sindaco Nardella lo attacca “Schmidt? il suo biglietto da visita  è la gru davanti a Uffizi e il giardinetto di quartiere all’uscita”.

“Non ho deciso niente e non lo farò neanche nelle prossime settimane. Comunicherò le mie intenzioni solo a gennaio. Ora sono concentratissimo sul mio lavoro agli Uffizi”, “non nego che in tanti mi fermano per strada, mi stringono la mano, mi chiedono un selfie e mi pregano di fare qualcosa per la città”. Lo ha dichiarato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt in un’intervista a La Nazione in merito ad una possibile candidatura a sindaco di Firenze con il sostegno del centrodestra, di cui si parla dall’estate

Schmidt, tra i vari  temi,  nell’intervista parla anche dell’uscita degli Uffizi: “Dico solo che quello non può rimanere un cantiere eterno e che una soluzione rapida era necessaria – ha sottolineato -. Mi pare che il ministro Sangiuliano stia lavorando molto bene in questo senso”. Quanto alla gru davanti al museo, “avevo escogitato un piano per toglierla, ma aveva costi troppi alti. C’è una strategia per farla comunque rimuovere nel giro di un paio di anni”. Della città ha criticato “la movida sregolata, il vizio di ubriacarsi, il bivaccare sui monumenti”, “il troppo street food” anche se la prima cosa che faccio quando torno da un viaggio è mangiare un pannino con la trippa”.

Sul turismo “non basta destagionalizzare ma bisogna decentrare”. Le tramvie, ha poi detto Schmidt, “mi piacciono, ma quelle più moderne e senza pali in mezzo alla città…”. Ora, ha ribadito, “penso solo a lavorare al massimo per il bene degli Uffizi fino a Natale, poi vedrò cosa fare. Posso dire che sul tavolo ci sono molte proposte allettanti”.

Sulla possibilità di una candidatura a sindaco di Firenze per il centrodestra da parte del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che alle 15.30 diventa cittadino italiano in Palazzo Vecchio, “credo che per serietà si debba essere molto chiari: o fai il direttore di un museo, oppure ti dimetti e ti candidi a fare politica. Schmidt si vorrebbe candidare lasciando alla città le due gru del cantiere degli Uffizi, i ritardi sul Corridoio Vasariano e un bel giardinetto di quartiere all’uscita del museo, nel cuore del centro storico Unesco della città. Per la campagna elettorale mi sembra un biglietto da visita straordinario”. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervistato dall’emittente regionale televisiva Italia 7.

Sulla loggia Isozaki, ha rivelato Nardella, “Schmidt aveva preso anche un aereo per andare a Tokio a parlare con il grande architetto e risolvere il problema. Poi, però, è cambiato il Governo, improvvisamente è cambiato tutto e Schmidt acconsente a fare un giardinetto per l’uscita del più importante museo d’Europa insieme al Louvre. Ma che figura fa l’Italia? Un giardinetto così lo facciamo in giro per i quartieri della città”. “Non so se la destra candiderà Schmidt – ha osservato Nardella -. Mi sembra la novella dello stento. Però vedo che la destra non riesce mai ad avere candidati dalla classe dirigente e politica presente sul territorio”. Secondo Nardella “se la destra pensa di vincere le elezioni a Firenze facendo continuamente torto alla città, alla comunità, togliendo soldi, non mandando gli agenti per la sicurezza, mettendo a rischio la realizzazione di opere importanti come la tramvia, credo che sarà severamente punita dai fiorentini. Perché i cittadini non hanno l’anello al naso”.

Imbrattato Palazzo Strozzi con scritta bianca

La scritta recita “Jeff Koons marry me’, ovvero Jeff koon sposami. E’  in inglese vergata con vernice bianca sul bugnato di due facciate di Palazzo Strozzi a Firenze, che ospita la mostra dell’artista intitolata ‘Shine’ fino al 30 gennaio.

L’imbrattamento è stato scoperto stamani e la scritta si estende ad angolo interessando due facciate dello storico palazzo. Già avviate le prime operazioni per la rimozione della scritta ma la presenza del bugnato, antico rivestimento architettonico in pietra lavorata utilizzato per abbellire edifici di pregio, non renderà facile l’intervento.

“Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a un fatto così grave”, “un atto come questo va contro il decoro della città, il rispetto della sua bellezza e della sua storia e, più in generale, del bene comune che tutti dobbiamo difendere. Si tratta di un gesto inqualificabile nei confronti di un simbolo di cultura, inclusione e educazione per Firenze e l’Italia che, come tale, va difeso e preservato. Simili scempi non devono mai più ripetersi in futuro”. Lo afferma in una nota Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi. “Un grave atto di vandalismo contro uno dei simboli della storia e della cultura a Firenze – si sottolinea sempre dalla Fondazione – La frase fa provocatoriamente riferimento a Jeff Koons, protagonista della grande mostra in corso a Palazzo Strozzi che ad oggi ha già superato le 100mila presenze posizionandosi tra gli eventi espositivi più visitati in Italia”. “Grazie all’immediata collaborazione del Comune di Firenze – prosegue l’ente culturale – sono già state attivate le operazioni di restauro e di pulitura attraverso il lavoro di un team di restauratori dedicati, parallelamente sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine per individuare i responsabili dell’accaduto”.

“Qui ci vuole un decreto legislativo che abbia la funzione di scoraggiamento per la gente che imbratta monumenti unici al mondo del Rinascimento e del nostro passato”. Lo ha affermato Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, interpellato dai cronisti a proposito della scritta che ha imbrattato le  facciate di Palazzo Strozzi.

“Le Gallerie degli Uffizi – ha ricordato Schmidt, a margine della presentazione delle sale riallestite dell’Elettrice Palatina a Villa La Quiete – si sono sempre pronunciate per aumentare le multe per imbrattamento, che sono veramente basse. C’era già una proposta di legge due anni fa per aumentare le multe. Quando ci fu il camion in retromarcia che andò contro il Corridoio vasariano la multa fu di soli 250 euro, una cosa assolutamente ridicola. Bisogna aumentare le multe: e se viene fatto con dolo, come in questo caso, bisogna anche prevedere altre misure”.

Servono “sicuramente” multe più salate per punire gli atti vandalici contro beni culturali: lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, commentando l’imbrattamento delle facciate di Palazzo Strozzi a Firenze, dove è stata realizzata con vernice bianca una grande scritta ‘Jeff Koons marry me’. “Soprattutto lo vediamo noi – ha affermato, parlando a margine della presentazione della 7/a edizione del salone TourismA -, una regione come la Toscana che della cultura ne fa un elemento e un segno distintivo: non possiamo vivere sotto la spada di Damocle di un territorio così ricco di beni culturali, ma con i danni che spesso ritualmente caratterizzano tutto questo”.

8 Marzo: Uffizi rendono omaggio a tre grandi donne della Famiglia Medici

Una clip su facebook racconterà le storie di Caterina de’ Medici, Vittoria della Rovere e Anna Maria Luisa de’ Medici: tre personalità più forti del loro tempo e per questo entrate nella storia. Sui social del museo, da oggi al 9 ci saranno anche un cortometraggio, una diretta e tanti post a tema

Un video in omaggio a tre grandi dame della famiglia Medici, Caterina, regina di Francia, Vittoria della Rovere, moglie di Ferdinando II, e Anna Maria Luisa, Elettrice Palatina: così, con una clip su Facebook, affiancata da una serie di iniziative social, le Gallerie degli Uffizi celebrano quest’anno la Festa della Donna.
Il video dedicato verrà postato sul profilo delle Gallerie la mattina dell’8 marzo. Ad interpretarlo sarà l’assistente museale Carolina Forasassi, che racconterà, attraverso i loro ritratti, tre grandi donne, diverse tra loro, ma accomunate dal fatto di possedere personalità più forti del comune rispetto alle donne (e a molti uomini) del loro tempo: tanto forti da consentire loro di entrare nella storia e farne parte per sempre.
La prima è Caterina de’ Medici: nata a Firenze nel 1519, diventerà la prima regina italiana di Francia, Paese nel quale porterà raffinatezza, cultura e il gusto fiorentino per il bello. La seconda protagonista è Vittoria della Rovere, nata a Pesaro nel 1622, favolosa ereditiera del ‘600. Ultima discendente del Ducato di Urbino, porterà alla famiglia Medici e a Firenze una dote prodigiosa: settanta carri stracolmi di oggetti d’arte e dipinti straordinari provenienti dal Palazzo Ducale di Urbino e dalle dimore del suo ducato, oggi custoditi alle Gallerie degli Uffizi: tra questi capolavori di Raffaello Sanzio, Piero della Francesca, Tiziano, solo per citarne alcuni. Terza del trittico – ma non certo per importanza storica – è infine Anna Maria Luisa dei Medici, nata a Firenze nel 1667 ed ultima discendente della famiglia, saggia quanto la nonna Vittoria della Rovere. Le collezioni raccolte della sua dinastia sarebbero disperse nel mondo se lei non avesse deciso di legare il patrimonio artistico dei Medici alla sua Toscana. Stipulò un “Patto di Famiglia” il 31 ottobre del 1737 che vincolava tutti i beni medicei, rendendoli inamovibili dal territorio, comprendendo in anticipo sui tempi che questo avrebbe portato turismo, commercio e ricchezza a tutta la regione.

A rafforzare la celebrazione dell’8 marzo da parte degli Uffizi ci saranno però anche tante altre iniziative. Già il 7 marzo sul canale Facebook degli Uffizi si inizierà con un cortometraggio, “Voci di donne. Ritratti femminili dalle Gallerie degli Uffizi”, realizzato da Studio Riprese Firenze in collaborazione con il dipartimento di Strategie digitali. La protagonista di questo cortometraggio è una bambina in visita agli Uffizi, e la storia del suo viaggio in museo ha un risvolto fiabesco: la bimba, che si sofferma ad osservare i ritratti delle grandi donne del passato (tra le quali anche la celeberrima Eleonora da Toledo del Bronzino), scopre infatti che le parlano, raccontandole le loro storie.

A chiusura, il 9 marzo, le Gallerie pensano a tutte le donne con “La Velata rivelata”, diretta streaming – sempre sul canale Facebook degli Uffizi – in compagnia della curatrice della pittura del Cinquecento, Anna Bisceglia, che alle 13.30 illustrerà al pubblico virtuale il capolavoro di Raffaello, esposto nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti.

Infine, ad accompagnare il tutto, a partire da oggi sabato 6 marzo e fino a martedì, ci saranno post dedicati all’arte femminile, che avranno al loro centro storie ed opere di pittrici delle quali le Gallerie conservano opere: tra queste anche alcune artiste che si sono autoritratte, come Élisabeth Vigée Le Brun o Angelika Kauffmann.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Ogni anno celebriamo l’otto marzo con una mostra dedicata a donne artiste o a temi femminili, come quella attualmente allestita nella sala Detti degli Uffizi “Imperatrici, matrone, liberte. Volti e segreti delle donne romane” che sarà visibile non appena i musei riapriranno. Nell’attesa, abbiamo deciso di ricordare questa data simbolica con una serie di eventi online rivolti al pubblico globale dei social, portando inoltre l’attenzione sull’immenso patrimonio di cui tutti beneficiamo grazie ai doni di due magnifiche dame come Vittoria della Rovere e Anna Maria Luisa de’ Medici, e alla diffusione della cultura fiorentina in Europa con Caterina dei Medici, regina di Francia”.

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