Agli Uffizi 43 disegni di Soldani Benzi il ‘modellista’ dei Medici

Massimiliano Soldani Benzi, figura dominante insieme a Giovan Battista Foggini del tardo-barocco fiorentino. La sua attività interessò diversi ambiti artistici, dalla statuaria a tutto tondo e a rilievo, alla coniatura di medaglie, alle decorazioni su grande scala, all’oreficeria

La collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi si arricchisce di una importante acquisizione: quarantatré fogli, la maggior parte dei quali contraddistinti da raffigurazioni su entrambi i lati, dello scultore Massimiliano Soldani Benzi (Montevarchi 1656 – Galatrona 1740), figura dominante insieme a Giovan Battista Foggini del tardo-barocco fiorentino. Fautore di uno stile molto personale, che combinava la tradizione manieristica fiorentina della fusione in bronzo e le più avanzate tendenze della scultura barocca romana, nel corso della sua lunga carriera Soldani Benzi si dedicò a una grande varietà di soggetti e oggetti, destinati in gran parte agli ultimi esponenti della dinastia medicea. Le opere del grande artista furono ricercate in tutta Europa: tra i suoi capolavori più famosi figurano, senz’altro, le copie in bronzo in grandezza naturale delle sculture antiche della Tribuna degli Uffizi, eseguite per John Churchill, il primo duca di Marlborough, nel 1711, e i bronzi eseguiti per il principe di Liechtenstein a Vienna, tuttora conservati nella collezione ducale.

La sua attività interessò diversi ambiti artistici, dalla statuaria a tutto tondo e a rilievo, alla coniatura di medaglie, alle decorazioni su grande scala, all’oreficeria. Questa versatilità è ben documentata dal gruppo di disegni acquisito dalle Gallerie degli Uffizi, parte di un più vasto nucleo di sessanta carte che fino a oggi costituiscono l’unica testimonianza dell’attività di disegnatore del Soldani Benzi. L’eccezionalità dell’insieme risiede anche nel fatto che alcuni dei fogli riportano studi per opere ancora esistenti e realizzate dallo scultore per il granduca Cosimo III de’ Medici e suo figlio, il Gran Principe Ferdinando, tra il 1680 e il 1692. Oltre a progetti per sontuosi arredi e oreficerie, la carte comprendono anche disegni per elementi architettonici e la decorazione di interni come nel caso di un elegante cartiglio con lo stemma Medici-Orléans, riferibile a Cosimo III e alla sua sposa Marguerite Louise d’Orléans, o di due cornici di porte, probabilmente per una decorazione a trompe-l’oeil da eseguire ad affresco, dove paffuti fanciulli-giocolieri sono resi nell’atto di lanciare in aria le palle dell’arme medicea. Di grande interesse risultano poi quattro fogli raffiguranti alzati, sezioni e progetti per gli elementi ornamentali di una sontuosa galea dell’ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, per la quale l’artista immaginò una monumentale poppa intagliata con lo stemma Medici e mensole in forma di plastici gruppi di putti e creature fantastiche.

Ad una commissione del Gran Principe Ferdinando è da ricondurre con sicurezza almeno una delle elaborate urne rappresentate in alcuni fogli. Si tratta del disegno a matita per un grande vaso dotato di presa composta da un amorino abbracciato a un cigno. Questo elemento, insieme al profilo del contenitore, consente di riconoscere nel foglio uno studio avanzato per le quattro magnifiche urne in pietra di paragone conservate ancora oggi a Palazzo Pitti, considerate tra i più spettacolari oggetti di arredo destinati alla reggia fiorentina, la cui realizzazione fu avviata nel 1688 in concomitanza con l’imminente celebrazione delle nozze tra il Gran Principe Ferdinando e Violante Beatrice di Baviera. Soldani Benzi ideò anche dei piedistalli per le urne di Palazzo Pitti, perduti o mai realizzati, conosciuti solo attraverso i progetti inclusi nel gruppo di disegni.

“Grazie a questo spettacolare acquisto, le Gallerie degli Uffizi riportano in Italia una serie di disegni importantissimi  esportati in Francia alla fine del Settecento dai discendenti di Louis Sieries, direttore francese della Galleria dei Lavori in Pietre Dure a Firenze, e di sua figlia, la pittrice Violante Beatrice Sieries” sottolinea il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. Che aggiunge “: Questi fogli ci permettono di ripercorrere il processo creativo di uno dei principali scultori, tra coloro attivi a Firenze sotto gli ultimi Medici. Molti dei disegni sono preparatori per opere tuttora conservate a Palazzo Pitti. Nella mostra che stiamo progettando per l’anno prossimo, dedicata alla scultura in bronzo sotto gli ultimi Medici, una sezione sarà dedicata proprio al confronto tra i disegni preparatori e le opere finite.”

Uffizi: la sceicca del Qatar visita la mostra sull’Islam

Grande collezionista d’arte, la sceicca è giunta a Firenze con il marito Sheikh Jassim bin Abdul Aziz Al-Thani, ministro degli Affari e del Commercio dello Stato del Qatar, e ha visitato la mostra Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento, attualmente in corso nell’aula Magliabechiana

Visita privata, stamattina agli Uffizi, per la sceicca del Qatar, Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa al-Thani, sorella del reggente emiro Tamim bin Hamad Al Thani. Grande collezionista d’arte, la sceicca è giunta a Firenze con il marito Sheikh Jassim bin Abdul Aziz Al-Thani, ministro degli Affari e del Commercio dello Stato del Qatar, e ha visitato la mostra Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento, attualmente in corso nell’aula Magliabechiana. Accolti dal direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, i visitatori hanno potuto osservare i capolavori che raccontano il legame secolare tra la città fiorentina e i mondi islamici. La sontuosa rassegna di arte sta riscuotendo un grande successo sia tra i visitatori che sulla stampa nazionale ed estera: e ricordiamo tra l’altro il lungo, positivo articolo dedicatogli il 19 agosto sul New York Times.

Al-Mayassa è tra le persone più influenti al mondo in campo artistico, inserita nell’elenco dei “Power 100” stilato dalla rivista di arte contemporanea ArtReview, dove appare in modo prominente anche nell’elenco “Time 100”; sulla rivista Forbes il suo nome è, significativamente, nella rubrica “The World’s 100 Most Powerful Women”. Al termine della visita agli Uffizi la sceicca Al-Mayassa ha voluto vedere anche le nuove sale dedicate a Leonardo, Raffaello e Michelangelo, sulle quali si è espressa con grande entusiasmo

Firenze Musei, Schmidt: Uffizi più fruibili con la Loggia di Isozaki 

Eike Schmidt, direttore generale delle Gallerie degli Uffizi, ha affermato che ”con il completamento del progetto Nuovi Uffizi e la costruzione della Loggia di Isozaki questo museo potrà in pochi anni diventare quello che dovrebbe essere: cioè uno dei musei principali al mondo anche per quanto riguarda la fruizione”.

Lo ha fatto commentando l’annuncio del governo, in risposta a una interrogazione presentata da alcuni deputati, secondo cui il progetto della Loggia rimane valido e va realizzato entro il 2024, dovendo trovare risorse per 13 milioni di euro.

“Senza una decisione sulla Loggia i lavori si sarebbero fermati, quindi avremmo avuto un’altra grande opera incompiuta qui a Firenze, e questo non è accettabile”, ha detto Schmidt, a margine della presentazione degli archivi digitali degli Uffizi, osservando che “se rimane un buco nero da una parte del museo” allora “ci sono meno persone che possono vedere il museo, che hanno più problemi a vedere il museo perché devono sempre andare in strani giri per entrare e uscire”, mentre col nuovo progetto “sarà un museo più logico, che si inserisce perfettamente nel tessuto urbano”.

Firenze: alla ricerca dell’identità (perduta?)

Tra turismo di massa, globalizzazione, nuova (?) residenza e conservazione: quale è oggi l’identità di Firenze. E quale dovrebbe essere? Ne parleremo stasera alle 21 al p.le Michelangelo presso lo spazio Flower

13 milioni di turisti all’anno, con una tendenza in ulteriore crescita, almeno 10mila appartamenti nel circuito air B&B (+700% in 20 anni) con un giro d’affari di 200 milioni/anno, il 94% delle case in centro acquistate da investitori per fini turistici. E ancora la chiusura di esercizi storici a vantaggio dei maggiori brand globali, la trasformazione di molte zone del centro storico  nel ‘mangimificio’ turistico, l’invadenza della Movida e la settorializzazione dell’offerta. Ma anche l’arrivo di nuovi player dell’accoglienza di lusso come lo student hotel che a breve, dopo v.le Lavagnini,  dovrebbe triplicare l’offerta in città. Il proliferare delle università straniere, in particolare di quelle statunitensi. Sono solo alcuni dei dati che mostrano in maniera inequivocabile la pressione che i fenomeni non solo turistici connessi con la globalizzazione esercitano sulla città di Firenze.

A questo l’amministrazione tenta di porre rimedio con alcuni accorgimenti. il regolamento Unesco innanzitutto, o le ordinanze contingibili ed urgenti contro gli eccessi della movida o del turismo molesto. Basta a preservare l’identità della città? Di quella città che qualcuno (Giuliano Da Empoli) qualche anno fa definì la più piccola delle città globali?  E, soprattutto, qual è, quale deve essere, oggi, nell’epoca contemporanea, l’identità di Firenze. Come va costruita ed, eventualmente, difesa?

Di tutto questo parleremo giovedì 2 agosto, alle 21 al Flower presso il P.le Michelangelo di Firenze in un talk  dal titolo: “Quale identità? Tra turismo di massa, residenza e globalizzazione, il presente (e il futuro) di Firenze e dei suoi abitanti”.
Ospiti:  Cristina Giachi, vice-Sindaca di Firenze, Eike Schmidt, direttore Gallerie Uffizi, Francescomaria Tedesco, professore di filosofia del diritto e della politica dell’Universtà di Camerino, Egidio Raimondi, architetto, Giulio Del Balzo, Public Policy Associate di Airbnb Italia.

Il talk show è trasmesso in diretta radiofonica su Controradio e in web TV sulla pagina Facebook Controradio Firenze, in streaming sul sitowww.controradio.it e sulla app Controradio.

Qui l’evento FB

Al Flower dibattito su: turismo di massa vs residenti

Al Flower, piazzale Michelangelo, il 2 Agosto vi sarà un dibattito che ha come soggetto il turismo di massa vs residenti, dove si metteranno a confronto istituzioni e privati. Nei giorni seguenti, dal 3 al 5, tre concerti jazz-blues ad ingresso libero.

Giovedì 2 agosto alle ore 21 lo spazio estivo Flower ospita il dibattito con la vicesindaca Cristina Giachi, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, Giulio Del Balzo di Airbnb Italia,
il filosofo del diritto Francescomaria Tedesco e l’architetto Egidio Raimondi. Weekend in musica con artisti di strada e jazz.

Turismo di massa, fenomeno Airbnb ed esigenze dei residenti: domani, giovedì 2 agosto, istituzioni e privati si confrontano sul futuro del turismo a Firenze allo spazio estivo Flower al piazzale Michelangelo (ingresso libero, ore 21).

Il nuovo Talk (Radio) Show, intitolato “Quale identità? Tra turismo di massa, residenza e globalizzazione, il presente (e il futuro) di Firenze e dei suoi abitanti”, vedrà protagonisti Cristina Giachi, vice-sindaca di Firenze, Francescomaria Tedesco, professore di filosofia del diritto e della politica dell’Università di Camerino, Egidio Raimondi, architetto, Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi, Giulio Del Balzo, Public Policy Associate di Airbnb Italia. Modera il dibattito, in diretta su Controradio e disponibile anche in streaming sui canali social dell’emittente, il giornalista Domenico Guarino.

La settimana del Flower prosegue con tre concerti live: venerdì 3 agosto appuntamento con il jazz sax di Morgantini, sabato 4 sarà la volta del Maurizio Piccioli Duo (jazz e blues), mentre domenica 5 torna Sunday Night Jazz, rassegna diretta da Alessandro di Puccio, con un quintetto composto da artisti affermati come Dario Cecchini, fondatore della celebre streetband Funk Off, che si esibirà al sax, accompagnato dai giovani emergenti Niccolò Angioni (tromba), Marco Morandi (piano), Michelangelo Scandroglio (contrabbasso) e Michele Andriola (batteria).

I concerti sono tutti a ingresso libero, con inizio alle ore 21.

Grand Tourismo: l’arte, il cellulare e noi. Agli Uffizi

La nuova mostra di Giacomo Zaganelli agli Uffizi confronta i turisti con la distorsione della visita e del viaggio generata dalla tecnologia digitale

Grand Tourismo: questo il nome del progetto di Giacomo Zaganelli, ideato in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, che verrà presentato nella sala 56  degli Uffizi, la stessa dedicata fino a pochi giorni fa ai marmi ellenistici ora approdati alla  nuova collocazione del Verone. Attarverso   tre video dell’artista: Illusion, Everywhere but nowhere e Uffizi Oggi, Zaganelli, fiorentino con all’attivo esperienze di carattere internazionale, sollecita una riflessione sull’identità del turismo attuale e in particolare sullattitudine oramai generalizzata di  filtrare l’osservazione dell’opera d’arte (e non solo) attraverso l’obiettivo di smartphone, telecamere, macchine fotografiche.

In  Illusion le strade del centro di Firenze assumono il ruolo di testimoni di un’acquisizione di immagini divenuta meccanica e ridondante. In Everywhere but nowhere Palazzo Strozzi si fa testimone di un utilizzo parossistico dei devices elettronici. Ma  è  soprattutto il video Uffizi Oggi, realizzato in esclusiva per le Gallerie degli Uffizi, a definire l’identità del progetto Grand Tourismo.

Uffizi Oggi, girato dall’artista in una domenica di ordinaria apertura al pubblico,

La nuova mostra di Giacomo Zaganelli agli Uffizi confronta i turisti con la distorsione della visita e del viaggio generata dalla tecnologia digitale

Grand Tourismo: questo il nome del progetto di Giacomo Zaganelli, ideato in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, che verrà presentato a partire dal 30 luglio 2018 proprio all’interno del percorso del museo fiorentino. Sarà infatti insolitamente una sala degli Uffizi, ovvero la sala 56 del primo piano, la stessa dedicata fino a pochi giorni fa ai marmi ellenistici ora approdati alla  nuova collocazione del Verone, ad accogliere una mostra che riunisce tre video dell’artista: Illusion, Everywhere but nowhere e Uffizi Oggi.

Zaganelli, fiorentino con all’attivo esperienze di carattere internazionale, sollecita una riflessione sull’identità del turismo attuale e in particolare sulla consuetudine a filtrare l’osservazione dell’opera d’arte (e non solo) attraverso l’obiettivo di smartphone, telecamere, macchine fotografiche. Se in Illusion le strade del centro di Firenze assumono il ruolo di testimoni di un’acquisizione di immagini divenuta meccanica e ridondante e se in Everywhere but nowhere Palazzo Strozzi si fa testimone di un utilizzo parossistico dei devices elettronici, è tuttavia soprattutto il video Uffizi Oggi, realizzato in esclusiva per le Gallerie degli Uffizi, a definire l’identità del progetto Grand Tourismo.

Uffizi Oggi, girato dall’artista in una domenica di ordinaria apertura al pubblico, illustra e manifesta  ciò che avviene quotidianamente di fronte ai capolavori di Botticelli conosciuti in tutto il mondo come la Nascita di Venere e la Primavera. Proiettato insieme a Illusion e Everywhere but nowhere all’interno del percorso museale – nel punto di snodo del primo piano – si propone come una sosta offerta al visitatore il quale si troverà a rimeditare sull’esperienza appena vissuta da una prospettiva volta a innescare considerazioni inattese in un pubblico trasversale per età e provenienza.

 

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