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Sole 24 ORE: “NO a nuova pista Peretola blocca 400 milioni di investimenti”
Il Sole 24 ORE, in un’inchiesta, che provocherà non poche polemiche a livello locale, approfondisce lo stallo della nuova pista dell’Aeroporto di Firenze e le preoccupazioni delle imprese per gli investimenti a rischio in tutta la Regione. I risultati saranno pubblicati domani, venerdì 12 luglio, sull’inserto ‘Rapporto Centro’, in edicola con il quottidiano.
“La nuova pista dell’aeroporto di Firenze – si legge in un estratto del Rapporto Centro – è ‘appesa’ a una sentenza del Consiglio di Stato che non arriverà prima del 2020. L’appello al supremo organo amministrativo sarà presentato tra poche settimane da Toscana Aeroporti (affiancata da Regione Toscana e Comune di Firenze), gestore degli scalidi Firenze e Pisa, e con tutta probabilità – spiega l’approfondimento – anche dal ministero dell’Ambiente, visto che la sentenza del Tar Toscana pubblicata poche settimane fa ha annullato il decreto ministeriale di valutazione d’impatto ambientale (Via) della nuova pista.”
Sempre l’inserto del Sole 24 Ore spiega che: “Si tratta di un’opera attesa da più di 30 anni, visto che il primo progetto di pista parallela all’autostrada risale al 1987 e, insieme con la costruzione di un nuovo terminal, attiverebbe ora un investimento vicino a 400 milioni e 10mila posti di lavoro tra diretti e indiretti. L’iter autorizzativo è durato quattro anni, prima dello stop del Tar. Il progetto, che il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli del M5S non ha mai apprezzato annunciando, anzi, la volontà di ostacolarlo, poggia – continua il Rapporto – su un piano finanziario di Toscana Aeroporti (società quotata a Milano e controllata al 62% dalla Corporation America Italia del magnate argentino Eduardo Eurnekian) che prevede 150 milioni di finanziamenti pubblici, già stanziati.”
“Ma la vicenda di Firenze – prosegue l’inserto – avrà anche un impatto sull’altro scalo gestito da Toscana Aeroporti: quello di Pisa. Qui la società aveva in programma 37 milioni di investimenti per ampliare il terminal, la pista secondaria e le aree di stazionamento. Il progetto pisano è confermato, ma i tempi andranno inevitabilmente rivisti. Eppure, sono i numeri a decretare l’urgenza degli interventi: a fronte di oltre 8 milioni di passeggeri che arrivano e partono da Firenze e Pisa – si legge in conclusione dall’estratto -, ne restano 4 milioni costretti a utilizzare scali fuori regione.”
Il Rapporto Centro, in edicola venerdì 12 luglio con Il Sole 24 Ore, è il primo di una serie che in 12 pagine scandaglierà punti di forza, tendenze, cambiamenti economici del territorio con inchieste tematiche, case history aziendali e ritratti dei protagonisti dell’economia locale.
Fiorentina: oggi cda sul futuro club
La riunione convocata d’urgenza all’indomani della conclusione del campionato che ha visto la squadra viola salvarsi in extremis, avrebbe dovuto tenersi oggi ma per ‘questioni organizzative’ è slittata a domani all’interno dello stadio Franchi dove ha sede la società.
Toscana, aeroporti: Naldi conferma il potenziamento degli scali
È intervenuto all’assemblea di Confindustria Firenze Roberto Naldi, vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti
“Confermiamo l’impegno a portare avanti comunque, nel pieno rispetto delle regole, la realizzazione della nuova pista a Firenze e l’ampliamento dell’aeroporto di Pisa, al di là delle polemiche e di fantasiose alternative sostenute da improbabili esperti”. Lo ha affermato Roberto Naldi, vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti, intervenendo all’assemblea annuale di Confindustria Firenze.
“Confermo l’impegno Corporacion America e del nostro nuovo socio Icd, il fondo sovrano di Dubai, per realizzare questo sistema aeroportuale fondamentale”.
“Se c’è un cambiamento stravolgente dal punto di vista degli impegni e del piano nazionale aeroporti, tutto può essere”:continua Roberto Naldi, rispondendo a chi gli chiedeva se le difficoltà a livello politico per la realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze potrebbero indurre la società ad abbandonare i suoi progetti di investimento in Toscana.
Naldi, ha affermato che Corporacion America, azionista di maggioranza di Toscana Aeroporti, non ha intenzione di vendere: “Eduardo Eurnekian in persona ha detto di no, ribadendo che non siamo investitori speculatori ma investitori per far crescere”.
Riguardo al recente ingresso nel capitale del fondo sovrano di Dubai, il manager ha detto che “il socio non è pentito” dell’operazione, e che l’accordo “serve per lo sviluppo in Italia, per una importante condivisione del progetto Toscana e per progetti di sviluppo nell’area dell’Est e del bacino Mediterraneo”.
Boccia su aeroporto di Firenze: “Io sono per le infrastrutture”
Ha parlato Vincenzo Boccia a margine dell’assemblea 2018 di Confindustria Firenze, affrontando il tema dell’aeroporto, a favore dell’investitore Eurnekian
“Firenze è una grande città italiana, specchio del paese, ha bisogno di una dotazione infrastrutturale a livello di un grande paese industriale com’è l’Italia: dobbiamo mantenere la posizione della seconda manifattura d’Europa, cercare di pensare in grande e andare oltre”. Lo ha detto Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, a margine dell’assemblea 2018 di Confindustria Firenze.
“Io sono per le infrastrutture a qualsiasi latitudine del paese, a partire da Firenze”, ha aggiunto, rispondendo a una domanda sul progetto di potenziamento dell’aeroporto fiorentino.
“Mettiamo un tappeto rosso a Eurnekian, facciamo un applauso a chi porta soldi nel nostro paese e investe”. Ha continuato Vincenzo Boccia, a seguito della proiezione di un videomessaggio di Eduardo Eurnekian, maggiore azionista di Toscana Aeroporti attraverso la sua società Corporacion America.
“Smettiamola con questa logica di ideologia e smettiamola con l’uso dei conflitti istituzionali per fare battaglie politiche a danno dei cittadini del paese. Questa è la chiarezza di Confindustria: capisco che possa turbare qualcuno, ma a noi dispiace che si dispiacciano”.
Boccia ha osservato che “Eurnekian è un investitore che non investe in un’azienda italiana per avere una proprietà straniera, ma investe in una infrastruttura italiana che è patrimonio degli italiani, perché l’aeroporto di Firenze non lo può spostare nel suo paese. Abbiamo un signore che investe in un’infrastruttura che fa gli interessi degli italiani, e cosa facciamo noi? Lo critichiamo per generargli delle ansie in modo tale che vada via?”.