Firenze, Fiorino oro a Drusilla Foer

Lo prevede un atto approvato oggi dalla commissione cultura e sport del comune di Firenze, su proposta della Lega, che adesso andrà al vaglio del Consiglio comunale.

Conferire il Fiorino d’oro, massima onorificenza della città di Firenze, a Gianluca Gori, in arte Drusilla Foer. Lo prevede un atto approvato oggi dalla commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio, su proposta della Lega, che adesso andrà al vaglio del Consiglio comunale.

“Abbiamo presentato questo atto – ha dichiarato il capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin – perché crediamo che Gianluca Gori, nell’arco della sua carriera lavorativa, abbia dato lustro alla città di Firenze al punto di meritarsi, a nostro avviso, l’onorificenza del Fiorino d’oro“.

Per Bussolin, “oltre ai meriti lavorativi ritengo che l’onorificenza sia meritata parimenti anche per il servizio alla comunità di Firenze e non solo che Gianluca Gori ha reso attraverso le tematiche sociali che affronta costantemente. Da parte nostra non c’è l’intenzione di giudicare la sostanza dei temi sociali bensì la volontà di apprezzare la delicatezza, l’eleganza e l’assenza della ricerca di scontro politico con cui gli stessi temi sono stati portati avanti fino ad oggi”.

“Un’attitudine, quella di Gianluca Gori in arte Drusilla Foer, che mi ha colpito molto – ha concluso – e che ne ridurrebbe il valore se ci riducessimo a fare le tifoserie tra favorevoli e contrari dei singoli temi”.

Firenze, appello cinema Odeon: firmano anche Serra Ylmaz e Drusilla Foer

L’appello è rivolto al presidente della Toscana Eugenio Giani, al sindaco di Firenze Dario Nardella, alla proprietaria dell’Odeon Gloria Germani, all’ad di Giunti editore Martino Montanarini e al soprintendente Abap Andrea Pessina.

Un appello firmato da 48 operatori della cultura e del cinema di Firenze – da Serra Yilmaz a Drusilla Foer riporta una nota – dopo l’annuncio del progetto ‘Giunti-Odeon’, che prevede l’apertura anche di una libreria e di un bar ristorante nei locali del cinema della centrale piazza Strozzi.

Una petizione online per garantire “pubblicamente che l’integrità e l’estetica” del cinema Odeon di Firenze, sala realizzata da Alfonso Coppedè e Marcello Piacentini, “saranno rispettate, che la platea e la galleria non saranno alterate o ridimensionate, e che non saranno inserite nella sala strutture che ne modifichino il fascino, l’identità storica e la funzione cinematografica”.

I firmatari, che si dicono “fiduciosi della serietà e reputazione dei soggetti privati coinvolti”, chiedono anche alle istituzioni pubbliche “che siano subito avviate iniziative di confronto con la proprietà e i suoi partner sul progetto ‘Giunti-Odeon’ verificando che queste condizioni siano rispettate e garantite. Conosciamo le gravi difficoltà del settore culturale e cinematografico, molti di noi le affrontano faticosamente tutti i giorni. Ma non possiamo rischiare di perdere l’identità di un simbolo della cultura fiorentina, qual è il Cinema Odeon”, si osserva.

I sottoscrittori dell’appello ritengono che “Firenze non possa permettersi di veder ridimensionata o, peggio, snaturata, la più importante sala storica rimasta nel centro della città. L’Odeon è un cinema che per decenni è stato il fulcro della nostra cultura cinematografica e ancora oggi è una delle sale più frequentate. Dal 2008 al 2016 è stato la casa dei più importanti Festival di Cinema della città durante la 50 giorni di Cinema a Firenze. Per molti di noi è stato, ed è ancora, un luogo indispensabile di socialità, ricerca, crescita culturale e professionale”.

“Siamo coscienti che sussistono dei vincoli strutturali e di destinazione sul Cinema Odeon, ma conosciamo fin troppo bene come questi in altri casi siano stati purtroppo aggirati. Ne è un esempio l’ex Cinema Gambrinus in piazza della Repubblica, tragicamente trasformato in un ristorante per turisti. Non possiamo e non vogliamo rimanere in silenzio di fronte a questo rischio – concludono -, poiché i dettagli delle modifiche previste dal progetto ‘Giunti-Odeon’ non sono stati ancora resi pubblici”.

Drusilla Foer al Teatro Puccini con “Eleganzissima”

Drusilla Foer, icona di stile, cantante e attrice, in tour con il suo recital “Eleganzissima”, uno spettacolo tanto ricco di humour quanto commovente, con la direzione artistica di Franco Godi, Madame Foer racconta episodi della sua vita avventurosa e canta le canzoni ad essi collegate, accompagnata da Loris Di Leo al pianoforte e Nico Gori al sax e clarinetto

Fra un cameo televisivo e l’altro – a Strafactor nell’inverno 2017, poi a Matrix Chiambretti su Canale 5 e Rete 4 nel 2018 – Drusilla Foer, la carismatica icona di stile, riporta in teatro il suo recital “Eleganzissima”, reduce da una serie di date dal successo clamoroso.

Il recital scritto e interpretato da Drusilla Foer, racconta, in un’alternanza di humour sagace e di malinconia commovente, aneddoti tratti dalla sua vita straordinaria, vissuta fra l’Italia, Cuba, l’America e l’Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile.

In “Eleganzissima”, essenziali al racconto biografico sono le canzoni dello spettacolo, che Drusilla interpreta dal vivo accompagnata dai suoi musicisti: il Maestro Loris di Leo al pianoforte, che ha curato anche gli arrangiamenti dello spettacolo e Nico Gori ospite speciale al clarinetto e al sax. La direzione artistica è di Franco Godi, compositore per la pubblicità, per la tv e per il cinema fin dagli anni ’60, scopritore e artefice dell’hip hop di successo in Italia dagli anni ’90 in poi, qui in veste di produttore con la sua Best Sound e infine sul palco per un cameo alla chitarra.

In scaletta troviamo brani di autori estremamente vari, come lo è l’andamento emotivo del recital: si va da Lelio Luttazzi a Jobim passando attraverso le indimenticabili canzoni di Amy Winehouse, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, David Bowie, Don Backy, fino a perle più nascoste come “Vucchella” di Tosti/D’Annunzio o un brano dalla voce del primo Novecento milanese Milly, ognuno legato a episodi specifici della vita avventurosa di Madame Foer. Non manca una personale rilettura di “I Will Survive”, la hit portata al successo da Gloria Gaynor e ritenuta comunemente un inno al divertimento, dalla quale è stato tratto il primo video musicale ufficiale di Madame Foer:
( http://bit.ly/Dru_IWillSurvive )

Drusilla Foer, originaria toscana, è da tempo un’icona di stile: si fa notare già nel 2012 al cinema con Ferzan Özpetek in “Magnifica Presenza” e in televisione con Serena Dandini per “The Show Must Go Off” su La7. E’ fotografata fra gli altri da Mustafa Sabbagh, considerato fra i venti fotografi contemporanei più importanti, in una mostra a Lei dedicata “Itinere”, all’Aria Art Gallery di Firenze nel 2016.

Posa come installazione all’interno di Maraveé Corpus a Udine, collettiva di grandi artisti internazionali come David LaChapelle e Cindy Sherman. Posa per lo stilista e designer Alessandro Gaggio, indossando i gioielli che in giugno 2016 sono esposti al Museo Bellini di Firenze accompagnati dalle sue foto. Personaggio irriverente e antiborghese, si presta in più occasioni a sostegno di cause sociali per lei importanti: posa per un calendario a favore di Anlaids nel 2013, mentre nel 2016, nell’ambito del WeWorld Film Festival, aderisce alla special
night benefica “Fare Bene Fa Bene” dedicata alle Donne di Merito e organizzata da The Circle, l’associazione internazionale fondata da Annie Lennox.

Nel 2017 prende parte ai Diversity Media Awards organizzati da Francesca Vecchioni e presenta il Premio Antinoo indetto dalla Action Academy di Maria Grazia Cucinotta presso i Cinecittà Studios a Roma. In gennaio 2018 è in scena al Teatro Comunale di Antella, per il Progetto Proust curato dal regista Riccardo Massai, nell’interpretazione e lettura di brani tratti dalla “Recherche”, capolavoro della letteratura novecentesca. In giugno al Piccolo Teatro di Milano, apre con una sua esibizione la XXII^ edizione del Festival Mix.

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