Stroncato traffico di droga dal Nord Europa, 11 arresti

11 arresti, 520 kg di marijuana e 18 di cocaina sequestrati. Guardia di Finanza di Firenze blocca traffico di stupefacenti dal Nord Europa all’Italia.

Sono in tutto undici le persone, italiane e albanesi, nei cui confronti è scattata una misura di custodia cautelare nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di finanza di Firenze e della procura di Firenze su un traffico di droga proveniente dal Nord Europa e diretta in Lombardia e Toscana. Tre dei destinatari delle misure erano già stati arrestati in flagranza durante le indagini. In totale sono stati sequestrati 520 chili di marijuana e 18 di cocaina.

Il traffico internazionale di droga ‘viaggiava’ sui pullman di linea che una società del Milanese gestiva sulla direttrice Olanda-Belgio-Milano. La droga, soprattutto cocaina, veniva stoccata in un vano ricavato sotto le scalette interne di pullman a due piani e reso accessibile solo attraverso complesse procedure elettroniche. Lo stupefacente veniva quindi trasportato insieme ai passeggeri ignari.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Firenze Giulio Monferini, hanno individuato il regista dell’organizzazione – per cui il gip Angela Fantechi ha emesso 12 misure cautelari di cui 11 in carcere – in un albanese abitante a Prato, a cui facevano riferimento tutti gli altri sodali dell’organizzazione. Arrestato anche il titolare della ditta di trasporti e due suoi autisti, tutti italiani.

Uno dei soggetti coinvolti, segnala la Gdf, in una distinta operazione, era emerso come legato a cosche della ‘ndrangheta e fu arrestato nel 2013 e poi condannato sempre per aver trasportato con il suo pullman 17 kg di hashish. Le indagini hanno riguardato soggetti abitanti nelle province di Prato, Milano, Bergamo, Monza, Lodi e Roma.

Nell’indagine, denominata ‘Bus Lijnen’ (autobus di linea in fiammingo), sono stati ricostruiti 17 episodi di trasporto di droga dall’Olanda (cocaina proveniente dal Sudamerica) all’Italia. Di questi 17 episodi, 16 riguardano singoli trasporti di cocaina (totale, oltre 50 chili sequestrati) e un altro il sequestro, nei pressi di Mantova, di 520 chili di marijuana su un’auto arrestando in flagranza sette persone.

Al momento sono nove gli arrestati, mentre due sono latitanti all’estero. Il principale indagato è stato arrestato mentre rientrava in Italia dall’Albania. I finanzieri lo hanno bloccato all’aeroporto di Fiumicino (Roma) la sera del 20 gennaio dopo averne atteso il ritorno per ben due mesi.

In una conferenza stampa presso la procura di Firenze il procuratore capo Giuseppe Creazzo e il sostituto Monferini hanno descritto insieme agli investigatori delle Fiamme Gialle l’indagine in modo tale da evidenziare i meccanismi di filiera che dal Nord Italia ai Paesi Bassi e Belgio.

L’inchiesta è nata dall’aggregazione di informazioni investigative che la Gdf aveva raccolto su un albanese pregiudicato gravitante su Prato, nella zona di Pratilia. Da questa figura sono stati ricostruiti i suoi rapporti, quindi il filo delle indagini ha portato gli investigatori prima in Lombardia e dunque all’estero. Secondo i riscontri, la banda avrebbe agito in modo autonomo da altre organizzazioni riguardo all’approvvigionamento di droga, contando sui rapporti transnazionali curati dall’Albania.

In Italia la gang era strutturata su tre cellule operative: quella in Toscana – fra Prato e Firenze – quella di Lodi, e quella Lombarda

Firenze, droga: sequestrato e seviziato, 3 arresti

Tre uomini, di 27, 28 e 29 anni, residenti in Emilia Romagna e Lombardia, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto disposto dalla procura di Firenze, per i reati di sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina e lesioni aggravate.

Per l’accusa, avrebbero rapito e seviziato un uomo, residente nel comune di Santa Croce sull’Arno (Pisa), per una questione legata al traffico di droga. I tre sono stati rintracciati nel Parmense. Il gip del tribunale di Parma ha convalidato il fermo, disposto dalla Procura di Firenze.

Secondo quanto emerso, lo scorso ottobre i tre uomini, tutti  originari di Santo Domingo, si sarebbero introdotti a casa del connazionale, lo avrebbero colpito alla nuca con un martello, legato con un cavo elettrico e minacciato di morte con un coltello preso dalla cucina, intimandogli di consegnare una partita di droga che, a loro dire, avrebbe riportato in Italia dopo un viaggio a Santo Domingo.

Poi, dopo aver rubato il portafoglio della compagna, dove erano custoditi 3 mila euro in contanti, e il suo Ipad, lo avrebbero fatto salire in auto e portato a casa della madre di uno di loro, in provincia di Parma, dove lo avrebbero seviziato per farsi consegnare la droga. In particolare, lo avrebbero picchiato con pugni al volto, gli avrebbero inferto ferite col coltello e avrebbero tentato di bruciargli le mani sui fornelli del gas, non riuscendo per la sua opposizione. La vittima, legata poi a un termosifone, sarebbe riuscita a fuggire approfittando di un momento di distrazione dei suoi sequestratori.

Lucca: blitz contro spaccio di droga in centro accoglienza, tre arresti

Blitz degli agenti della questura di Lucca contro lo spaccio di droga al Centro accoglienza gestito dalla Croce Rossa Italiana in zona Tagliate.

In totale sono stati arrestati tre richiedenti asilo. Sequestrato dalla polizia di Lucca, un ingente quantitativo di marijuana, pronta per lo spaccio.

A finire in manette tre richiedenti asilo di nazionalità nigeriana, due residenti in centri della mediavalle e uno a Macerata. I tre, secondo quanto ricostruito durante le indagini, si rifornivano a Modena per poi spacciare a italiani e agli stranieri all’interno della struttura gestita dalla Croce Rossa Italiana a Lucca.

Gli arrestati sono ex ospiti della struttura e, secondo quanto emerso, riuscivano a nascondere la droga in cuscini e materassi. Durante i controlli di stamani, all’interno del centro di accoglienza sono stati scoperti anche sette stranieri irregolari.

Gli arrestati dalla polizia durante l’operazione antidroga spacciavano marijuana all’esterno e all’interno della struttura di accoglienza per rifugiati della Croce Rossa delle Tagliate, a Lucca, nascondendo spesso lo stupefacente nelle tende del centro, tra materassi e guanciali.
A mettere fine al sodalizio criminale è stato l’intervento della squadra mobile, che alla fine di un’indagine condotta da gennaio a giugno ha tratto in arresto i tre uomini, mentre un quarto, la mente del gruppo, ospitato nel campo di prima accoglienza di Montecatini (Pistoia), è riuscito a far perdere le sue tracce fuggendo in Germania.


L’uomo era già arrestato lo scorso giugno con un chilogrammo di marijuana nascosto all’interno di uno zaino. Dei suoi complici arrestati a Lucca uno, attualmente ospitato in una struttura di Ghivizzano nel comune di Coreglia Antelminelli (Lucca), è stato portato in carcere, l’altro agli arresti domiciliari in un’altra struttura a Camporgiano, sempre in Lucchesia. Per gli inquirenti i tre si rifornivano da un connazionale residente a Modena, che riusciva a garantire cessioni di un chilo di marijuana alla volta. Il fornitore modenese è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari a Macerata, dove si trovava momentaneamente in visita ad alcuni parenti.


Il modus operandi era ormai collaudato: se i clienti erano italiani gli indagati, contattati telefonicamente, uscivano dalla struttura per effettuare la cessione. Se il cliente era uno straniero, e di colore, veniva invitato ad entrare e fornito di un badge. Fingendosi un richiedente asilo, aveva così libero accesso e, acquistato lo stupefacente, poteva scegliere di trattenersi in struttura o di allontanarsi. Contestualmente agli arresti, è stata eseguita una perquisizione all’interno della struttura della Croce Rossa, nella quale però non è stato rinvenuto stupefacente.

Firenze, droga: escort percossa fa arrestare spacciatore

I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze hanno arrestato un 31enne, pregiudicato, trovato in possesso di hashish, cocaina e materiale per il confezionamento di droga, dopo che al 112 era pervenuta una richiesta d’intervento da parte di una escort.

La donna sosteneva di essere stata lievemente percossa da un cliente, che lei stessa aveva poco prima raggiunto nell’appartamento di Firenze dell’uomo.
Giunti sul posto i militari si sono fatti descrivere dalla donna il suo aggressore, quindi hanno raggiunto l’uomo, di origine marocchina e lo hanno identificato. I militari però hanno notato che era anche agitato e in condizioni psicofisiche alterate. A quel punto è stata perquisita la camera. I sospetti si rivelavano fondati.

In diversi punti erano occultati due involucri con 72 grammi di hashish, una dose di cocaina, una forbice intrisa di sostanza stupefacente, una bilancia di precisione e diverso materiale utile al confezionamento in dosi della sostanza, nonché 730 euro in banconote di vario taglio, ritenuta il provento dello spaccio.
Il 31enne veniva, pertanto, dichiarato in stato di arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti e posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

Sovigliana (Vinci): chiusa discoteca per spaccio

Il provvedimento è scattato ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, in seguito agli accertamenti svolti nel corso della notte tra il 31 ottobre e il primo novembre dai militari della Compagnia di Empoli con l’ausilio del Nucleo cinofili e del personale dell’Ispettorato del lavoro in arrivo da Firenze e degli agenti della polizia municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa.

Venne rinvenuta sostanza stupefacente occultata nei pressi del guardaroba e della hall della discoteca, il ‘Mind Club’, confezionata e pronta per attività di spaccio, e nell’occasione due frequentatori minorenni vennero trovati in possesso di sostanza stupefacente per uso personale. Entrambi furono segnalati.

Sempre nel corso dei controlli, la polizia municipale rilevò una serie di gravi violazioni delle prescrizioni indicate nella licenza comunale e relative alla sicurezza del locale. Si trattava principalmente della violazione dei limiti di capienza e dell’assenza di un sistema di videosorveglianza così come richiesto dal Comune. Ad aggravare il quadro anche gli esiti di ripetuti controlli mirati a contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti che hanno portato anche all’arresto di un frequentatore del locale per detenzioni di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Era la notte tra il 24 e il 25 febbraio scorso. E nell’occasione tre avventori vennero trovato in possesso di droga per uso personale.

A marzo, tra il 10 e l’11, nel corso di un analogo servizio antidroga i militari trovarono e sequestrato droga già suddivisa in dosi, nascosta nei pressi di un’uscita di sicurezza della discoteca e quattro avventori vennero segnalati come consumatori perché trovati in possesso di droga per uso personale. A questo si aggiungono, tra l’altro, anche frequenti interventi eseguiti dalle forze dell’ordine riguardo ad aggressioni patite da avventori della discoteca, a loro dire, percossi o malmenati dagli addetti alla sicurezza o da altri avventori.

Nella giornata odierna, in esecuzione a quanto disposto dalla Questura di Firenze, i carabinieri della stazione di Vinci hanno notificato ai gestori del Mind Club di Sovigliana di Vinci il decreto di sospensione per la durata di quindici giorni dell’autorizzazione a svolgere attività all’interno della struttura.

Da qui la decisione di applicare la sospensione, alla luce del fatto che “sussistono le condizioni di pericolo per l’odine pubblico e la sicurezza dei cittadini poiché il locale in questione è divenuto luogo di abituale frequentazione di soggetti, anche di minore età, dediti quantomeno al consumo di stupefacenti. Soprattutto il locale viene utilizzato come luogo ove occultare la sostanza stupefacente destinata all’attività di spaccio. Non meno importante è che la medesima attività è stata teatro di frequenti episodi di violenza che in talune occasioni hanno visto il diretto coinvolgimento degli addetti alla sicurezza del locale”.

Droga: in viaggio con 20kg di “amnesia”, arrestato

Nel portabagagli dell’auto fermata ieri notte dalla pattuglia della Polstrada c’erano 20 involucri, contenenti ciascuno un chilo di amnesia: stupefacente diffuso tra i giovani e composto da marijuana tagliata con metadone ed eroina.

In viaggio col pitbull, messo a guardia dei 20 chili di “amnesia”, è stato arrestato dalla Polstrada di Lucca in autostrada mentre si dirigeva in Liguria. La quantità di droga, micidiale e provoca gravi danni cerebrali a chi la usa, avrebbe fruttato quasi 250.000 euro.

E’ accaduto ieri sera sull’A/12 quando il trafficante, di 23 anni, notando una pattuglia ha cambiato andatura, procedendo a scatti. I poliziotti si sono insospettiti e, insieme a un altro equipaggio, gli hanno intimato l’alt: i sospetti si sono rafforzati intravvedendo nell’abitacolo un pitbull poco rassicurante.

Fermata la vettura dell’uomo originario dell’Albania e residente nel Pisano, un agente si è guadagnato la fiducia del cane, anche offrendogli delle crocchette da mangiare, mentre i colleghi hanno proceduto alla perquisizione.

Nel portabagagli c’erano 20 involucri, contenenti ciascuno un chilo di amnesia, stupefacente diffuso tra i giovani e composto da marijuana tagliata con metadone ed eroina.

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