Don Biancalani: digiuno contro divieto accoglienza migranti

Questo ha annunciato in conferenza stampa il parroco di Vicofaro (Pistoia), don Massimo Biancalani, dichiarando il via da oggi di un “presidio di digiuno per la giustizia”: lo porterà avanti il sacerdote con alcuni collaboratori e con quanti vorranno seguirlo, per sensibilizzare nei confronti di un provvedimento “ingiusto e in contrasto con il Concordato”.

“Chiediamo – continua Biancalani – al Comune di Pistoia di rivedere il provvedimento che ci vieta di accogliere i migranti e quanti hanno bisogno: l’ordinanza di settembre toglie legalità alla nostra opera, con risvolti legali importanti per i nostri ospiti”.

“I migranti che ospitiamo – sottolinea Biancalani – quando vanno in questura per rinnovare i documenti, si sentono rispondere che non possono indicare come loro domicilio il centro di accoglienza di Vicofaro, perché l’ordinanza del Comune di Pistoia dice che questo centro non è a norma”.

In attesa che il Tar si pronunci sul ricorso che ha presentato, chiede al Comune di attivarsi per cambiare il provvedimento: “il rischio – prosegue il parroco – è che quelle persone che fino a pochi giorni fa erano ospiti da noi finiscano in strada, con tutte le conseguenze del caso”.

Rispondendo poi agli abitanti che hanno firmato una petizione contro il centro di accoglienza da lui gestito, il religioso parla di “scorrettezza, perché non ci ha contattato nessuno, mentre noi siamo sempre stati disponibili e lì avremmo ascoltati”.

Inoltre, a suo avviso, i problemi segnalati sono solo dei pretesti, e “non hanno consistenza. Dal punto di vista sanitario  per esempio, abbiamo diversi medici che seguono i nostri ospiti. Sotto il profilo della quiete pubblica – conclude Biancalani – non ci sono schiamazzi o altro, qualche problema può essere sorto durante il Ramadan ma succede un mese all’anno e poi non fanno confusione”

Pistoia: manifestazione di CasaPound il 21 aprile

Dalle ore 11 alle ore 13, in piazza San Francesco (Pistoia), CasaPound scende in piazza in concomitanza con la presenza in città dell’ex presidente della Camera Laura Boldrini, ospite nella parrocchia di don Massimo Biancalani, il prete impegnato nell’accoglienza ai migranti.

In una nota Casapound spiega che: “dopo i continui arresti di stranieri per spaccio di droga, lo scandalo ‘White Wash’ con il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina da parte di funzionari pubblici e la crescente insofferenza cittadina verso il problema dell’immigrazione irregolare e chi ci specula sopra per interesse economico e/o visibilità personale, abbiamo deciso di scendere in strada a ribadire con fermezza la nostra posizione: stop immigrazione, uscire dal progetto Sprar e maggiori controlli sui centri di accoglienza con immediata chiusura di tutti quelli non a norma”, temi su cui “ci piacerebbe conoscere anche il parere dell’amministrazione comunale, in particolare del sindaco che fino ad oggi non ha ancora espresso una posizione chiara in merito”.
Ma Casapound sottolinea che: “la data che abbiamo scelto per la manifestazione non è casuale. Sabato infatti l’ex-presidente della Camera Laura Boldrini, attuale parlamentare di ‘Liberi e Uguali’, sarà ospite a Vicofaro di Massimo Biancalani: due personaggi simbolo della sinistra che sogna di sostituire gli italiani con i migranti” e “Vicofaro è da tempo al centro di polemiche per la numerosa presenza di immigrati irregolari, più volte protagonisti di risse e traffico di droga”.
La nostra manifestazione, aggiunge la formazione di estrema destra, “avrebbe dovuto svolgersi proprio in Santa Maria Maggiore ma la questura ha deciso nei giorni scorsi di negarci il permesso adducendo motivazioni così pretestuose da far pensare ad una scelta dovuta a pressioni politiche. Noi sabato saremo comunque in Piazza San Francesco dalle ore 11 alle 13 ed invitiamo tutti a partecipare”.

Migranti: don Biancalani, non giustifico ragazzo arrestato

“Suo caso umano difficile, ora è in Nord Italia”.

“Ho semplicemente cercato di collocare questa vicenda, soprattutto per quanto riguarda il
nostro ragazzo, nel suo contesto, per far capire che l’accoglienza è un’operazione difficile”: così don Massimo Biancalani, il sacerdote pistoiese finito più volte sulle cronache per la sua attività di accoglienza dei richiedenti asilo, all’indomani dell’intervista rilasciata a La Zanzara su Radio 24 sul caso del ragazzo nigeriano che soggiorna nella sua comunità e che la polizia ha arrestato a Pistoia per spaccio in un giardino pubblico qualche giorno fa.

“Non è vero, come può apparire dall’intervista – prosegue – che giustifico l’operato di questo ragazzo. I tempi della trasmissione sono velocissimi e non è semplice esprimere alcun concetto compiuto, gli intervistatori magari interrompono: ho cercato di far capire che i casi umani sono complessi, le storie di questi ragazzi e in particolare quella di questo nostro assistito è la storia di un giovane molto fragile, con tante problematiche”.

“Noi eravamo a lui vicini – ribadisce il sacerdote – sapevamo non certamente che spacciasse, ma di una figura, la sua, un pochino problematica. Purtroppo è caduto in questo tentativo di trovare una scorciatoia per realizzare piccoli guadagni. Così è
andata, c’è un provvedimento certamente duro di allontanamento dalla provincia, il ragazzo in queste ore ci risulta sia nel Nord Italia, purtroppo a vagare tra le stazioni di Milano, di Bergamo o di altre città”.

Don Biancalani ribadisce di avere la sensazione che “i migranti siano un po’ il capro espiatorio di tutti i problemi dell’Italia o dell’Europa” e non fa marcia indietro rispetto alle sue affermazioni sulla legalizzazione delle droghe leggere.

“Penso alla Spagna – dice – forse è arrivato il momento, lo dico da inesperto, ma anche da insegnante con quasi 30 anni di esperienza sulle spalle, di forme controllate di legalizzazione, non liberalizzazione, legalizzazione”.

Pistoia: striscione Forza Nuova contro Don Biancalani

Appeso all’ingresso della scuola Anna Frank. “Pizzeria del rifugiato, specialità della casa: pizza connection”.

Questa mattina alcuni genitori degli alunni della scuola Anna Frank-Carradori in via Donati, a 300 metri dalla pizzeria del rifugiato di Don Biancalani, hanno scoperto lo striscione appeso al cancello d’ingresso e chiamato le forze dell’ordine. “Pizzeria del rifugiato, specialità della casa: pizza connection”, così recita lo striscione che è stato appeso nella notte tra domenica 19 e lunedì 20; a Vicofaro nessuno si era accorto di nulla. La Digos della Questura di Pistoia è intervenuta per rimuoverlo.

L’episodio in questione è l’arresto di un migrante di 25 anni della Repubblica del Biafra, ospite del centro di accoglienza della parrocchia di Ramini, trovato con 10 grammi di marijuana e 260 euro in tasca durante un controllo della polizia in piazza della Resistenza venerdì 10 novembre.

“I militanti di Forza Nuova hanno affisso uno striscione goliardico presso la cosiddetta pizzeria del rifugiato, riguardo alle tristemente note vicende di don Biancalani – afferma Leonardo Cabras, Coordinatore Regionale di Forza Nuova in Toscana -. La Pizza Connection è quella che unisce la droga a tale pizzeria che vede impiegati quei pseudorifugiati che il parroco mondialista di Vicofaro spaccia per candidi alfieri della nuova società felice e multietnica mentre nella realtà risultano essere spacciatori, oltre che portatori di sostituzione etnica”.

“Sappiamo bene che il legame tra invasione, speculazione economica, ideologie esterofile masochiste e criminalità è ormai noto e ben chiaro al popolo italiano: per questo la nostra azione, più che una denuncia, è una risata verso un mondo marcio – conclude Leonardo Cabras – che è prossimo ad essere spazzato via dalla rivoluzione nazionalista e sociale di Forza Nuova”.

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