Vaccini, Nardella: vorrei ‘Primula’ in piazza simbolo Firenze

“La finalità di queste ‘primule’ – ha aggiunto Nardella – è prima di tutto comunicativa e promozionale”. “Sul luogo a Firenze credo che sia una decisione da prendere insieme ad Arcuri, Regione e Asl, sarebbe bello avere la struttura in una piazza simbolica della città”.

“Con Arcuri abbiamo parlato anche delle famose ‘Primule’, cioè della possibilità di installare, ci dice il commissario, queste strutture in alcune piazze delle più grandi città d’Italia. Come sindaci abbiamo dato la disponibilità su questo fronte. Sul luogo a Firenze credo che
sia una decisione da prendere insieme ad Arcuri, Regione e Asl, sarebbe bello avere la struttura in una piazza simbolica della città”.

Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, ai microfoni di Rtv38, a proposito del confronto dei sindaci delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di Regione col
commissario Domenico Arcuri per il piano vaccinazioni.

“La finalità di queste ‘primule’ – ha aggiunto Nardella- è prima di tutto comunicativa e promozionale”. Tra le questioni anche quella “delle categorie da coinvolgere, abbiamo chiesto di dare priorità anche gli operatori del turismo. Quando entreremo nella stagione turistica, per le città d’arte sarà già primavera, dobbiamo essere in grado di mettere in sicurezza il più possibile questo comparto”.

Proprio sul ministero per il turismo, ha detto Nardella, “con il nuovo ministro Massimo
Garavaglia ci sarà un rapporto positivo e costruttivo. Mi pare positivo il fatto che ci sia un ministero del Turismo, cosa di cui l’Italia ha bisogno perché è necessario avere una proposta di sistema di tutto il Paese. La proposta che farò è di metterci attorno ad un tavolo con i sindaci delle principali città d’arte, che sono le città metropolitane, per mettere a punto questo piano strategico di rilancio”.

Per Nardella, “se è vero che nel corso dell’anno precedente, durante l’estate, l’industria turistica balneare ha avuto un rimbalzo molto forte,
con percentuali che hanno addirittura superato l’estate 2019, è altrettanto vero che le città d’arte hanno sofferto lungo tutto l’anno”.

Coronavirus, Rossi: “230 nuovi posti in terapia intensiva”

Altri 74 posti letto in terapia intensiva individuati da allestire in Toscana, all’ospedale di Careggi: l’annuncio arriva dal presidente della Regione Enrico Rossi, con un post su facebook. Poi, in diretta al Tg3, il governatore ha affermato che il picco, secondo gli esperti, è previsto intorno alla data del 28 marzo.

Rossi ha spiegato che con i 150 trovati ieri i nuovi posti letto di terapia intensiva “sono in tutto circa 230”, che si aggiungono “ai 447 posti già attivi di terapia intensiva, che per grande parte saranno usati eventualmente per malati da Covid-19”.
Rossi ha scritto nel post, di essere stato stamani all’ospedale fiorentino di Careggi, e di aver individuato i posti letto con i dirigenti dell’azienda ospedaliera e dell’azienda sanitaria del territorio. “La particolarità di questi ultimi 74 nuovi posti – ha scritto – è che per gran parte sono possibili grazie ai grandi investimenti fatti sulle strutture che consentono di avere posti letto con un’alta strumentazione e sono facilmente trasformabili in terapie intensive”.

Il governatore toscano, Enrico Rossi, ha poi ricordato che, per far fronte all’emergenza Coronavirus, “naturalmente è necessario e importante fare altre assunzioni e chiederemo al personale medico, infermieristico e tecnici, andato in pensione di rientrare in servizio”.

“Lo scenario su cui stanno lavorando gli esperti prevede un picco intorno al 28 marzo che dovrebbe essere sostenuto già con le dotazioni che abbiamo, senza bisogno dei 230 posti letto di terapia intensiva aggiuntivi che abbiamo individuato ma è bene lavorare molto e prepararsi al peggio, Noi vogliamo curare tutti, è la funzione del sistema pubblico”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenendo al Tgr Toscana.

“Richiameremo anche medici e infermieri pensionati – ha aggiunto – per dotare i posti aggiuntivi con personale e risorse umane adeguate. Poi cerchiamo strumentazione aggiuntiva. Ho parlato stamani con il commissario Arcuri che mi ha assicurato il suo intervento.

“Noi stiamo rifornendo di mascherine a un ritmo di 100mila al giorno più quelle mandate dalla Protezione civile nazionale. Abbiamo fatto un grande lavoro. Non avrei mai pensato di dover autoprodurre mascherine. Voglio ringraziare tutte le imprese, anche il settore della moda, che si sono adoperate per questo”, ha spiegato sempre Rossi.

“Prendiamo atto che ci sono aziende che si stanno adeguando agli standard di sicurezza delle linee guida e questo è davvero importante. Penso che cessare l’attività produttiva sia un fatto molto problematico. Per cui l’invito ad adottare la sicurezza all’interno delle aziende da parte mia è molto pressante”.

“L’assessore Bugli sta analizzando il decreto del Governo, mi dice che sono stati accolti molti suggerimenti – ha concluso Rossi -. Istituiremo un gruppo di lavoro per capire quali riflessi può avere sulla Toscana. Abbiamo dato incarico all’Irpet di verificare, settore per settore, qual’è la situazione e le criticità e capire alla fine quale sarà il conto di questa bruttissima crisi.”

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