Crollo di parte del palco sotto Palazzo Vecchio, un ferito

Firenze, il crollo di parte della struttura di un palco, montato sull’arengario di Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria, ha causato il ferimento di un uomo di 74 anni, che è stato soccorso e ricoverato in ospedale dal 118 con codice giallo.

Il crollo della struttura è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica ed ha interessato in particolare uno dei tralicci orizzontali di tenuta in quota dell’impianto di illuminazione, la cosiddetta ‘americana’, che in questo caso però sosteneva anche la copertura del palco.

Il palco era stato allestito per ospitare alcune delle iniziative del Festival dell’economia civile, e su di esso, sabato sera, si era esibito Diodato ed altri artisti, spettacolo che era durato fino a tarda sera.

Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’area, isolandola, e avviato subito verifiche tecniche per determinare causa e dinamica dell’evento.

L’incidente ha richiamato l’attenzione dei numerosi turisti a passeggio in piazza della Signoria i quali, anche dopo il termine delle operazioni di primo soccorso al ferito e di delimitazione dell’area, hanno proseguito ad osservare l’area del crollo dove si vedono a terra, o pericolanti a mezz’aria, gli elementi del ponteggio che ha ceduto.

Per i rilievi e le indagini del caso sono intervenuti sul posto anche i vigili della Polizia Municipale.

Diodato inaugura “Libero”, il pianoforte della rinascita a Palazzo Vecchio

L’artista vincitore del 70mo festival di Sanremo Diodato, a Firenze ospite del festival nazionale di economia civile, è stato il primo, accolto dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, a suonare il pianoforte a coda che da oggi sarà a disposizione di tutti nel cortile di Palazzo Vecchio.

Diodato ha suonato il nuovo strumento, donato da Muse alla presenza del presidente Matteo Spanò, che va a sostituire quello posizionato oltre due anni fa che poi è rimasto a lungo inutilizzabile a causa del Covid.

“Il pianoforte è stato muto e sigillato per tutta la pandemia – ha affermato l’assessore Sacchi – ma adesso che la curva dei contagi ci fa sperare in una rinascita abbiamo voluto metterne a disposizione uno nuovo per chiunque abbia voglia di suonarlo, un motivo in più per far tornare i nostri ospiti nei musei. L’abbiamo voluto chiamare Libero per sottolineare la voglia di musica, di cultura e di libertà che ci anima dopo troppi mesi di chiusure”.

La Terza Edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile si è conclusa oggi. Il Festival è nato da un’idea di Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) che lo promuove insieme a Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti) e SEC (Scuola di Economia Civile) e con il contributo di Fondosviluppo.

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