Calcio: Fiorentina; Gigantografia tifosi dedicata ad Astori

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha annunciato che al capitano viola verrà dedicato un grande murale, una scelta condivisa dalla famiglia di Astori e dalla tifoseria

Una gigantografia della fascia dai capitano con le iniziali di Davide Astori, il suo numero di
maglia (13) e i simboli dei quattro quartieri storici di Firenze: è il suggestivo omaggio dei tifosi della curva Fiesole per il difensore scomparso all’improvviso il 4 marzo 2018, a
soli 31 anni, mentre era in ritiro con la Fiorentina a Udine dove il giorno dopo da capitano viola avrebbe dovuto affrontare la gara di campionato contro i friulani. La gigantografia della fascia ‘DA13’, da quel terribile giorno indossata prima da Badelj e attualmente da Pezzella (su deroga della Lega di Serie A), sventola da oggi allo stadio Franchi, sul retro della curva Fiesole ed è stata meta in giornata di un continuo
pellegrinaggio di tifosi.

Su uno dei pennoni dell’impianto anche una bandiera viola con su scritto Astori e il numero 13 mentre nei pressi del centro sportivo dove si allena la squadra e che porta il nome del difensore è stato affisso lo striscione: ‘Un pensiero sincero, ciao Davide capitano vero’. Lo stesso sindaco di Firenze Dario Nardella ha annunciato che al capitano viola verrà dedicato un grande murale, una scelta condivisa dalla famiglia di Astori e dalla tifoseria. Quanto al club viola, ha diffuso sui propri canali social un’immagine e un ricordo con la frase ‘Per sempre con noi’. Tanti anche i messaggi commossi postati nel corso della giornata da tanti ex compagni e colleghi.

Astori: perizia, morte non poteva essere evitata

Lo si legge nella perizia disposta dal gup Angelo Antonio Pezzuti per fare luce sulle cause del decesso del calciatore, che sarà discussa il 4
febbraio prossimo al processo con rito abbreviato.

La morte del capitano della Fiorentina Davide Astori non avrebbe potuto essere evitata. E’ quanto emergerebbe da una delle conclusioni riportate nella perizia disposta dal gup Angelo Antonio Pezzuti per fare luce sulle cause del decesso del calciatore, che sarà discussa il 4
febbraio prossimo al processo con rito abbreviato che vede imputato con l’accusa di omicidio colposo il professor Giorgio Galanti.
Sempre secondo quanto appreso, Astori non fu sottoposto all’holter che era invece indicato dalle linee guida Cocis per l’idoneità sportiva, ma anche quest’esame probabilmente non
avrebbe permesso di salvargli la vita.

La perizia confermerebbe le cause della morte individuate dal medico legale: il capitano della Fiorentina morì nel sonno per una aritmia ventricolare maligna, provocata dalla grave patologia cardiaca della quale soffriva e che non gli fu mai diagnosticata. I periti nella loro relazione avrebbero sostenuto che la notte in cui si sentì male, mentre dormiva, solo in una camera d’albergo, l’unica possibilità di salvarlo sarebbe stata quella che gli fosse stato installato in precedenza un defibrillatore. Eventualità quest’ultima impensabile in assenza di una diagnosi.

Tuttavia, sosterrebbero sempre i periti, anche se Astori fosse stato sottoposto all’holter, sarebbe stata bassa la probabilità che questo esame potesse permettere di rilevare anomalie tali da imporre ulteriori approfondimenti.

Per la morte di Astori il professor Giorgio Galanti, difeso dall’avvocato Sigfrido Fenyes, è a processo in qualità di direttore sanitario della medicina dello sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi. Secondo i consulenti tecnici nominati dal pm, se Astori fosse stato sottoposto a esami piu’ approfonditi, come avrebbero suggerito aritmie rilevate in controlli di routine, sarebbe stato possibile salvargli la vita.

Astori: chiuse indagini falso certificato medico, 3 indagati

Chiuso dalla procura di Firenze il filone d’indagine che ipotizza il reato di falso materiale nell’inchiesta per la morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina trovato senza vita il 4 marzo 2018 nella sua camera di albergo a Udine.

Tre gli indagati ai quali nei giorni scorsi è stato notificato l’avviso di conclusione indagini: il professor Giorgio Galanti, in veste di direttore sanitario della Medicina dello Sport dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, Pietro Amedeo Modesti, che gli è succeduto nell’incarico, e il medico dello sport Loira Toncelli.
Secondo quanto emerso, nell’inchiesta i pm fiorentini ipotizzano il falso materiale in relazione alla presunta falsificazione di un referto medico. Per l’accusa, Loira Toncelli, collaboratrice di Galanti, avrebbe falsificato il certificato relativo allo ‘strain’, un esame di approfondimento eseguito per osservare le risposte del muscolo cardiaco del calciatore della Fiorentina. Toncelli, assistita dall’avvocato Vincenzo De Franco, quando è stata ascoltata in procura ha risposto alle domane degli inquirenti e si è difesa sostenendo di non aver redatto alcun referto medico falso. Anche Giorgio Galanti, difeso dall’avvocato Sigfrido Fenyes, ha negato la circostanza di aver redatto un falso. Ha scelto invece di non presentarsi davanti ai pm Pietro Amedeo Modesti, assistito dall’avvocato Mario Taddeucci Sassolini.
Per la morte del capitano della Fiorentina è in corso il processo con rito abbreviato per omicidio colposo, che vede Giorgio Galanti unico imputato. Dopo aver ricevuto le consulenze delle parti relative alla morte di Astori, il gup Angelo Pezzuti ha deciso di disporre una perizia, nominando lui stesso dei tecnici. L’udienza per la discussione della perizia è fissata per il primo ottobre prossimo.

Morte Astori: prof.Galanti sarà processato con Rito Abbreviato

Galanti, difeso dall’avvocato Sigfrido Fenyes, era direttore sanitario di Medicina dello sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi (Firenze).

Sarà giudicato con un processo in rito abbreviato il professor Giorgio Galanti, imputato di omicidio colposo per la morte del capitano della Fiorentina Davide Astori. Galanti, difeso dall’avvocato Sigfrido Fenyes, era direttore sanitario di Medicina dello sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi (Firenze). Il gup Angelo Antonio Pezzuti ha deciso di disporre un’altra perizia, nominando lui stesso dei tecnici, dopo le consulenze di parte presentate dalla procura, dalla difesa di Galanti e dai familiari di Astori, i quali si sono costituiti parti civili. L’udienza per il conferimento dell’incarico ai periti è fissata per il 17 febbraio prossimo.
Secondo quanto appreso, il gup Angelo Pezzuti affiderà l’incarico a due consulenti, un cardiologo e un medico legale, entrambi di Torino. In base alla perizia dei consulenti tecnici nominati dalla procura, se Astori fosse stato sottoposto a esami più approfonditi, come avrebbero suggerito aritmie rilevate in controlli di routine, sarebbe stato possibile salvargli la vita. In particolare, la procura contesterebbe a Galanti il rilascio di due diversi certificati di idoneità, a luglio 2016 e a luglio 2017: documenti che sarebbero stati emessi anche se nelle prove da sforzo erano state rilevate delle aritmie.

Processo morte Astori: Fiorentina si costituisce parte offesa ma non civile

La Fiorentina parteciperà all’udienza preliminare in qualità di persona offesa nell’ambito dell’inchiesta per la morte di Davide Astori. Non si costituirà però parte civile. Ad annunciarlo è il legale della società viola, avvocato Nino D’Avirro, in occasione del rinvio al 5 dicembre prossimo dell’udienza preliminare. Quest’ultima, prevista oggi, è saltata a causa di uno sciopero dei penalisti.

La Fiorentina, partecipando in qualità di parte offesa all’udienza preliminare e al processo  fissata dal gip Angelo Pezzuti di Firenze, potrà presentare memorie e interloquire col giudice. Non potrà però ottenere un eventuale risarcimento del danno previsto invece per la parte civile come per i familiari di Astori.
Nel procedimento è imputato per omicidio colposo il medico Giorgio Galanti come direttore sanitario del Centro di Medicina per lo sport dell’Aou di Careggi. Per l’uomo si potrebbe infatti chiedere il processo in rito abbreviato, così come spiega il suo difensore Sigfrido Fenyes.

Morte Astori: chiesto processo per Galanti

La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo per il medico Giorgio Galanti nell’inchiesta per la morte del capitano della Fiorentina Davide Astori.L’udienza preliminare è fissata il 22 ottobre prossimo davanti al giudice Angelo Antonio Pezzuti.

Giorgio Galanti, difeso dall’avvocato Sigfrido Fenyes, è indagato sulla morte di Astori, in qualità di direttore sanitario del Centro di riferimento di medicina dello sport dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi. Il 18 luglio scorso era stato interrogato al pm Antonino Nastasi. In quell’occasione Galanti aveva affermato che nessun certificato medico era stato redatto.

Il reato contestato a Galanti è quello di falso materiale commesso da pubblico ufficiale, in concorso. Per l’accusa, il capitano della Fiorentina Davide Astori morì per la mancata diagnosi di una patologia cardiaca che era tale da impedirgli la carriera di calciatore. Secondo il pm la diagnosi non fu fatta perché mancavano esami che avrebbero potuto rivelare l’insorgere della patologia. Il certificato ritenuto falso dalla procura mostrerebbe invece che i medici decisero che Astori fosse idoneo al calcio agonistico essendo in possesso di tutte le informazioni medico scientifiche necessarie.

Risulta, invece, stralciata dalla stessa inchiesta per omicidio colposo la posizione di un altro medico co-indagato con il dottor Giorgio Galanti, cioè il professor Francesco Stagno di Cagliari. Al momento non emerge alcuna decisione della procura di Firenze al riguardo di Stagno che nel giugno scorso è stato interrogato dal pm Nastasi. Stagno, difeso dall’avvocato Andrea Puccio, a quell’interrogatorio aveva presentato le relazioni di suoi consulenti, in particolare una perizia cardiologica e una perizia medico-legale. Comunque sia, al momento Stagno non ha ricevuto nessuna notifica di data di udienza preliminare.

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