Scuola in Toscana: Regione, “situazione sotto controllo ma Ministero garantisca organico”

Il 65 per cento delle aule non avrà bisogno di alcun intervento. In molte delle altre saranno sufficienti piccoli interventi sugli arredi.

Per la ripresa delle lezioni a settembre in Toscana il 65% delle aule non avrà bisogno di
interventi e nel restante 35% per la maggior parte basterà spostare qualche armadio o attrezzatura o cambiare i banchi, “la situazione è sotto controllo. Ma è importante che il Ministero metta a disposizione con urgenza e con modalità e numeri certi l’organico necessario, sia quello docente sia quello Ata, in modo che le istituzioni scolastiche possano iniziare a mettere in pratica quelle soluzioni organizzative che hanno già ipotizzato laddove sarà necessario lavorare con gruppi più piccoli di studenti, o far fronte in ogni caso ad ingressi scaglionati”. Così l’assessora toscana all’istruzione, e coordinatrice tra le Regioni nella commissione che di scuola e formazione si occupa, Cristina Grieco.
“Qui – aggiunge Grieco in una nota – abbiamo istituito i Cantieri scuola molto prima che fossero emanate le linee guida nazionali per la riapertura e il confronto da subito avuto con
l’Ufficio scolastico regionale e con gli enti locali, Comuni e Province, attraverso Anci e Upi, ci ha permesso di avvantaggiarci sul lavoro”. La Regione ha predisposto anche una
app per misurare gli spazi necessari per garantire il distanziamento tra gli studenti di almeno un metro negli edifici scolastici. Le scuole di ogni ordine e grado hanno concluso a
tempo di record in Toscana le verifiche e già hanno inviato i risultati all’Ufficio scolastico regionale. “Solo una minima percentuale delle scuole – sottolinea ancora Grieco  necessiterà di spazi ulteriori, che in alcuni casi comunque già si trovano all’interno degli edifici scolastici. E dove non ci sono, Anci e Upi sapranno con responsabilità individuare assieme alle scuole una soluzione”.

Fiera del Lavoro in Toscana, prima edizione

?Firenze, presentata la prima edizione della ‘Fiera del Lavoro in Toscana’, una manifestazione dedicata alle attività produttive, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze i prossimi 5 e 6 dicembre.

Oltre cento sono le aziende che hanno confermato la loro adesione alla Fiera del Lavoro, saranno presenti società ed imprese operanti nei principali settori dell’economia, realtà aziendali tra le più dinamiche del sistema produttivo toscano, imprese anche di livello nazionale ed internazionale, le cui richieste di lavoro si attestano complessivamente, al momento, a circa 230 profili professionali diversi per oltre 650 posti di lavoro disponibili.

A questa prima edizione parteciperanno, tra le altre, aziende come A. Menarini, Aboca Spa, Celine, Conad, Ely Lilly, Ermanno Scervino, Fabio Perini Spa, Gruppo Mauden, Gruppo Marchesini, Gsk, Monster, Nomination, Nuovo Pignone International, Prada, Sammontana, Savino del Bene, Sesa Spa, Stefano Ricci Spa, Terme di Saturnia Spa ed Unicoop.

Durante i due giorni della Fiera, previa registrazione sul portale Fieratoscanalavoro.it , i candidati potranno partecipare anche a workshop e seminari tenuti da esperti di orientamento e di selezione del personale, nonché a presentazioni tenute da responsabili delle risorse umane delle aziende. Al termine della presentazione le aziende potranno incontrare i candidati interessati e raccogliere i curriculum vitae. Sarà inoltre possibile svolgere dei colloqui informativi ed orientativi con gli operatori dei Centri per l’impiego allo stand di Arti, l’Agenzia regionale per l’impiego, ma anche con i consulenti Eures per la presentazione delle opportunità per la mobilità professionale e delle offerte di lavoro in Europa.

La manifestazione, organizzata dall’Assessorato al Lavoro della Regione e dall’Agenzia regionale toscana per l’impiego, è finanziata dal Fondo sociale europeo. Si aprirà il 5 dicembre con la conferenza “Servizi per l’impiego e imprese, una nuova sfida”, che sarà introdotta dall’assessore Grieco e vedrà la partecipazione anche del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, nonché dal presidente dell’Anpal, Mimmo Parisi.

A presentare la fiera l’assessora a Lavoro, formazione ed istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco, sentiamola nell’intervista di Gimmy Tranquillo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/10/191029_03_FIERA-DEL-LAVORO_GRIECO.mp3?_=1

Toscana, scuola: stanziati 3 milioni per famiglie meno abbienti

Per l’anno scolastico 2019-20 la Regione, con un’apposita delibera, ha stanziato tre milioni di euro di risorse regionali per garantire un aiuto alle famiglie con minor capacità economica, ossia per le famiglie che non superano i 15.748,78 euro di Isee.

La Regione Toscana, da sempre attenta a supportare il diritto allo studio inteso come elemento di sviluppo della persona e dell’intera comunità, ha aumentato quest’anno i finanziamenti complessivi dedicati alle famiglie con isee inferiore a 15.748,78, rivedendo al contempo il sistema di erogazione degli incentivi.

A questi fondi, come per gli anni passati, si sommeranno poi le risorse statali che saranno ripartite tra le venti Regioni con appositi decreti ministeriali del Ministero ad Università e ricerca. Il contributo forfettario, per il prossimo anno scolastico, è stato fissato in 300 euro a studente per qualunque classe di iscrizione, ma può arrivare fino a 5000 euro per chi abita al Giglio od a Capraia, isole disagiate, se con Isee del nucleo familiare di appartenenza non superiore a 36 mila euro.

L’assessore ad Istruzione, formazione e lavoro Cristiana Grieco ha inviato agli studenti toscani e alle scuole presenti sul territorio regionale una lettera per invitare tutti gli interessati ad informarsi presso il proprio Comune di residenza ed a prendere visione del bando e delle modalità previste per la richiesta del Pacchetto scuola, facendo particolare attenzione alle scadenze. Le famiglie interessate potranno presentare la domanda di contributo già prima della fine di questo anno scolastico, con scadenze determinate da ciascun Comune in modo autonomo. Come ogni anno, per presentare la domanda i cittadini si dovranno rivolgere al proprio Comune, dove tutti gli interessati potranno prendere visione del bando e delle modalità previste per la richiesta del Pacchetto scuola.

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