Cospe: imparare l’italiano con la #poesiaintramvia, speciale radiofonico

Imparare l’italiano attraverso la traduzione della poesia del cuore. E’ l’esperimento fatto con persone di origine immigrata, tra cui minori stranieri non accompagnati, che hanno partecipato a “Poesia in tramvia”, progetto del Cospe cofinanziato da Europe Direct, Comune di Firenze e programma “Never alone”.

Dal 9 settembre al 5 ottobre sarà possibile leggere le poesie sulle due linee della tramvia di Firenze. Il 14 settembre alle 9.30 speciale radiofonico condotto da Raffaele Palumbo, in diretta su Controradio e in video sui canali EDO di Controradio ( Facebook, Youtube e controradio.it)

L’obiettivo del progetto è quello di usare la poesia quale veicolo comunicativo di comprensione e reciproca conoscenza tra culture diverse, con l’intento di favorire buone pratiche di inclusione, integrazione. L’attualità è caratterizzata da una narrazione retorica e stereotipata dell’altro, dei migranti di paesi terzi in particolare, diffusa da alcuni attori politici e spesso riproposta dai media, a cui il progetto intende rispondere attraverso la conoscenza e la diffusione di un ventaglio di poesie selezionate in grado di rappresentare lo “spirito” dei vari paesi di provenienza e comunicare una contro-narrazione che ne favorisca una conoscenza più autentica.

Le poesie tradotte (con testo a fronte originale) proposte verranno stampate e affisse nei tram che percorrono le due linee della tramvia di Firenze.

INFO

Coronavirus: Cospe, antenna su violazioni diritti nel mondo

Stilare una mappa in vari paesi del mondo, ove presenti, della popolazione più esposta e vulnerabile agli effetti dell’epidemia del Coronavirus e al suo impatto sociale ed essere ‘antenna’ contro i casi di violazione dei diritti.

E’ l’obiettivo del Cospe, associazione di cooperazione internazionale che ha sede a Firenze ed opera in 25 Paesi tra Africa, America Latina, Mediterraneo e Balcani.
“Cospe, come ong che lavora da più 35 anni in tutto il mondo – sottolinea il presidente Giorgio Menchini – si sente oggi impegnata a fare la sua parte nello sforzo comune di dare una risposta all’emergenza determinata dal Covid19 e di preparare il terreno a una ripartenza che metta al centro i diritti e la giustizia”. La mappa, spiega Menchini, “ci aiuterà a identificare in modo preciso e tempestivo, in ogni paese in cui lavoriamo, la popolazione più esposta agli effetti dell’epidemia e più vulnerabile alla violazione dei diritti e al suo impatto sociale. E, naturalmente, a essere costantemente informati sui loro diritti violati, sui loro bisogni non soddisfatti”.
La mappa include oggi le donne, i minori e gli anziani, e spazia dalle comunità indigene amazzoniche, a quelle beduine, a migranti, rifugiati e profughi ed altre realtà storicamente
discriminate. Ma anche le comunità rurali più remote, oppure la popolazione della Striscia di Gaza e di Gerusalemme Est per le limitazioni ulteriori cui è sottoposta. “Questa vera e propria ‘antenna’ sulle violazioni dei diritti – aggiunge Menchini – ci servirà sia per fare controinformazione, e monitorare le violazioni dei diritti umani sia per andare incontro con iniziative concrete a bisogni urgenti delle popolazioni con cui
lavoriamo”.

Sportello e numero di telefono per vittime discriminazione

?Firenze, arrivano uno sportello ed un numero di telefono attivi tutta la settimana per rispondere a una emergenza ad oggi “silenziosa”: quella delle tante vittime dei reati di discriminazione e di odio.

Lo sportello, realizzato da COSPE (Cooperazione per Sviluppo Paesi Emergenti), è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio, dalla vicesindaca Cristina Giachi, l’assessore al welfare Andrea Vannucci, Udo Enwereuzor, responsabile migranti di COSPE e Marco Bouchuard, magistrato e fondatore della Rete Dafne.

“I crimini di odio – ha detto Udo Enwereuzor – sempre più frequenti, ma ancora poco riconosciuti e soprattutto poco denunciati a causa di un clima di crescente e pericolosa rassegnazione delle vittime”.

E’ per questo che, COSPE, con il sostegno dell’iniziativa “Odiare di costa”, promossa dall’associazione Tlon e dallo studio legale Wildside di Cathy La Torre e avvalendosi delle competenze della Rete Dafne e di ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), ha deciso di istituire, un servizio di ascolto, sostegno e assistenza alle persone vittime dei reati e discorsi d’odio razzista e della violenza xenofoba

“Farsi carico anche del discorso di odio come esercizio di razzismo e discriminazione non è assolutamente secondario – ha sottolineato la vicesindaca Giachi – oggi assistiamo al diffondersi di una pericolosa pratica discorsiva, anche superficiale, che deve indurci a tenere alta la sorveglianza perché anche quando non sfociano in un crimine d’odio tali discorsi producono guasti e fragilità sociali che le persone pagano carissimo. Uno sportello come questo serve proprio a far capire che c’è un livello di diffusione del morbo terribile della discriminazione, del razzismo, e dell’odio, quando non anche delle pratiche violente che a volte ne conseguono, rende necessaria la cura delle vittime che spesso nemmeno denunciano quanto subito”.

Lo sportello sarà attivo presso la sede di COSPE (via Slataper, 10, Firenze) tutti i giovedì (dalle ore 10.00 alle ore 17.00).  Stesso orario per il numero telefonico di assistenza che sarà attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì (10.00 – 17.00) mentre la segreteria telefonica sarà attiva h24.  Gli operatori COSPE raccoglieranno i singoli casi segnalati dalle vittime di odio e le orienteranno verso servizi specifici a consulenze legali e di esperti. Il numero, che sarà presto diffuso attraverso spot radio e volantini, è il: 392- 5386480.

“I crimini d’odio sono particolarmente insopportabili – ha dichiarato l’assessore Vannucci- e spesso le persone che li subiscono si sentono sole e spaesate. Da qui la necessità di accompagnare le vittime di questi crimini in un percorso e di parlare di sicurezza al plurale piuttosto che al singolare. Voglio quindi ringraziare COSPE per un’iniziativa che vuole fare fronte a questa emergenza e per un messaggio che trova terra feconda a Firenze: la nostra città ha nel tessuto dell’associazionismo e del volontariato professionale una forza. Senza dimenticare la rete Dafne ed Asgi, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione”.

“I dati di quest’emergenza, a cui questo servizio risponde – ha concluso Enwereuzor – sono del resto sconcertanti: negli ultimi 5 anni la pubblica espressione dell’odio sotto forma di atti fisici o psicologici e discorsi che incitano all’odio, è aumentata esponenzialmente. Lo dimostrano anche gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) appena qualche settimana fa: tra questi colpisce il raddoppio dei reati discriminatori di razza, etnia, nazionalità, religione che passano dai 494 del 2016 agli 828 del 2017 e agli 801 del 2018. Nell’anno appena concluso se ne contano 969”.

Quest’iniziativa, nata nell’ambito “V-START – Sensibilizzazione e lavoro di rete per le vittime dei crimini d’odio”, si inserisce nel Patto Sociale contro il Razzismo lanciato dal Sindaco e dal Rettore il 6 dicembre scorso.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Udo Enwereuzor, responsabile Migrazioni di COSPE:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/01/200130_00_SPORTELLO-CONTRO-RAZZISMO_ENWEREUZOR.mp3?_=1

Hate speech a Rondine (AR) con “Youtopic Fest”

Dal 7 al 10 giugno, alla Cittadella della Pace di Rondine (AR), si svolgerà lo “Youtopic Fest”, il festival internazionale del conflitto, che quest’anno sarà dedicato alla lotta all’hate speech e al progetto regionale “Voci”.

“Voci– Visioni e azioni interconnesse contro le intolleranze e il discorso d’odio” è un progetto finanziato dalla Regione Toscana che coinvolge tredici realtà del territorio toscano tra ong, associazioni culturali, cooperative sociali e istituzioni locali, in tre capoluoghi della regione (Firenze, Pisa e Arezzo) e le città di Livorno e Pontedera. Il progetto, che si svolge tra giugno e novembre, mira a prevenire il discorso di odio online e offline attraverso un’autoformazione rivolta agli operatori delle organizzazioni coinvolte e una formazione specifica che coinvolga docenti e studenti, perché è la scuola che si trova in prima linea di fronte al difficile compito di affrontare questo fenomeno.

Le formazioni riguarderanno l’educazione ai media, l’approccio interculturale e il coinvolgimento attivo dei ragazzi e delle ragazze in laboratori didattici nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e in centri estivi e biblioteche a cura dei partner del progetto. Tre gli eventi pubblici di sensibilizzazione previsti e uno spettacolo teatrale di riflessione sull’incontro con la diversità a cura del Teatro di Rifredi di Firenze. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e promuovere una riflessione allargata sui pericoli della diffusione del discorso d’odio nelle sue varie sfaccettature e le possibili strategie di contrasto a livello giuridico, educativo e culturale.

“Il progetto, capofilato da COSPE – dice Chiara Pagni, responsabile del progetto –  sarà una preziosa occasione per formare e sensibilizzare insegnanti, alunni e delle alunne delle scuole secondarie e la società civile tutta della Toscana e renderli protagonisti attivi nella lotta ai discorsi di odio in tutte le sue forme”.

L’evento di lancio del progetto si svolgerà nell’ambito dello Youtopic Fest, il festival internazionale sul conflitto, che per il quarto anno consecutivo si svolge alla cittadella della pace di Rondine, tra i partner del progetto. Durante la tre giorni di eventi, in cui cittadini, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori, giornalisti, accademici ed artisti si confrontano con giovani di tutto il mondo per elaborare un nuovo modello globale di convivenza e sostenibilità, si parlerà anche della Strategia Nazionale per l’Educazione alla Cittadinanza Globale, grazie agli interventi di esperti nazionali e di un rappresentante della Regione Toscana che presenteranno “Voci” nell’evento “Parole e conflitto. No hate speech” (venerdì 7 giugno, ore 16.30-Teatro Tenda). Interverranno: Milica – World House di Rondine, Elisa Bacciotti – Oxfam Italia, Francesca Vanoni – Centro per la Cooperazione Internazionale, Trento, Dolores Forgione – Istituto Europeo per lo Sviluppo socio-economico, Enrico Elefante – No Hate Speech Movement e Paolo Caldesi– Regione Toscana. Marco Dotti modererà l’incontro.

Cooperante Cospe morto: eseguita autopsia a policlinico Gemelli

Conclusa ieri sera al policlinico Gemelli di Roma l’autopsia disposta dalla procura capitolina sulla salma di David Solazzo, il cooperante 31enne morto a Capo Verde l’1 maggio in circostanze che per la famiglia non sono chiare mentre per le autorità isolane il decesso è da attribuire a un incidente domestico.

Anche su sollecitazione dei familiari la procura di Roma ha aperto col pm Erminio Amelio un’inchiesta per omicidio volontario. Il fascicolo per ora non ha indagati, ma intanto è stato deciso di fare una seconda autopsia dopo quella effettuata dalle autorità di Capo Verde in un ospedale dell’isola di Fogo dove David Solazzo soggiornava ed è morto.

L’autopsia si è svolta nel pomeriggio di ieri dopo il conferimento dell’incarico, con i quesiti, fatto dalla procura. Tra i dubbi da chiarire, è da valutare il tipo di ferite da taglio che hanno causato a David Solazzo emorragie mortali. Al Gemelli l’esame medico legale è stato guidato dal professor Vincenzo Pascali. La famiglia, tramite l”avvocato Giovanni Conticelli, ha nominato come medico legale consulente di parte la dottoressa Martina Focardi.

Cooperante morto: Cospe assume avvocato di Capo Verde per seguire indagini

In attesa di ricevere formalmente il referto scritto da parte della Procura della repubblica di Capo Verde, comunichiamo che Cospe ha deciso di assumere un avvocato locale, che più da vicino potrà seguire le indagini, garantire la correttezza del loro svolgimento, nel rispetto delle richieste della famiglia e delle procedure, e anche per assicurare sicurezza e protezione legale al nostro personale in loco”.

E’ quanto spiega in una nota la onlus di Firenze che si occupa di cooperazione, in merito alle indagini sulla morte di David Solazzo, il cooperante fiorentino che lavorava per Cospe, trovato privo di vita sull’isola di Fogo l’1 maggio. “David era uno di noi e per questo Cospe si sente coinvolto in prima persona nella ricerca della verità sulla sua tragica morte – dichiara Giorgio Menchini, presidente Cospe -. Pur rinnovando la fiducia nell’operato degli inquirenti, non abbasseremo la guardia e continueremo a fare pressione perché tutto sia chiarito, fino a costituirci parte civile in caso di processo.”

“In questo momento – prosegue Menchini – sono sul posto i familiari e a breve arriveranno sull’isola altri colleghi di Cospe. Insieme speriamo di avere al più presto il quadro chiaro di quanto accaduto nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio. La ricerca della verità non ci restituirà David, per noi una grande perdita umana e professionale, ma per lo meno servirà a definire i contorni di questa terribile vicenda e a dargli giustizia in caso siano accertate responsabilità di terzi”, conclude Menchini.

Cospe spiega inoltre che “in questo momento a Fogo si sta svolgendo una commemorazione di David con tutti i partner di progetto. A lui è stata dedicata la dodicesima ‘mesa di dialogo’, incontro mensile previsto tra tutti gli attori del territorio per uno sviluppo partecipato del turismo sull’isola. L’ultima era stata presieduta da David insieme alla nostra rappresentate paese Carla Cossu. Alla fine dell’incontro tutti i ricordi saranno raccolti in un album che verrà consegnata alla famiglia.”

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