Toscana, Ballottaggi: tutto come prima? Forse. Anzi no

Lucca al centrodestra Carrara al centrosinistra. In Toscana i ballottaggi finiscono in pari. Tutto come sempre dunque? Non proprio.

Pari e patta. Se fosse una gara di briscola, l’esito dei ballottaggi in Toscana potremmo descriverlo così. Lucca va al centro destra con Mario Pardini, Carrara al centrosinistra con Serena Arrighi. Nel computo complessivo, tenendo conto anche del primo turno, dei tre capoluoghi al voto due sono andati al centrodestra, uno, Carrara appunto al centrosinistra. Che però si consola con la vittoria in tanti centri minori. Tutto come sempre dunque?

Non proprio. Anche se la vittoria di Pardini, dopo 10 anni si sindacatura Tambellini, riprende e consolida infatti una tradizione che ha sempre fatto di Lucca la ‘mosca bianca ‘ eccellenza della Toscana, e quella di Arrighi è nel solco comunque di un passato intervallato dalla vittoria dei Cinque stelle 5 anni fa, il quadro che emerge è quello di una Regione sempre meno Rossa, dove anzi i capoluoghi governati dal centrodestra sono oramai maggioranza:  Lucca e Pistoia si uniscono infatti ad Arezzo, Siena, Grosseto, Pisa e Massa. E questo è comunque la si voglia girare un dato in qualche modo storico.

Il secondo elemento è, anche in Toscana, il trionfo dei candidati civici. Arrighi e Pardini lo sono e lo hanno rivendicato lungo tutta la campagna elettorale, ancor più durante il ballottaggio. Sembrano così tornati gli anni di tangentopoli in cui i partiti dovevano nascondersi dietro la faccia rassicurante di qualche esponente della cosiddetta società civile. Quanto resisterà il loro profilo civico lo vedremo naturalmente nei prossimi mesi. A partire dalla composizione delle giunte.

Il terzo elemento politico è la sconfitta di Italia viva a Carrara, dove il supporto del deputato Cosimo Maria Ferri non è bastato a far prevalere Simone Caffaz. Un supporto tanto discusso, che aveva provocato non pochi maldipancia soprattutto in regione, sia pur celati dietro la necessità di salvaguardare la tenuta della giunta Giani. Sta di fatto che i renziani dopo essersi al primo turno nascosti dietro due liste civiche ed aver poi rivendicato il ruolo di ago della bilancia, se l’intento era quello di mandare un segnale politico al centrosinistra, a partire dalla Toscana,  hanno fallito il colpo. Ancora più amaramente se si pensa che mentre non sono stati determinanti per battere Arrighi, i voti del Movimento 5 stelle hanno invece contribuito ad eleggere la seconda sindaca della storia di Carrara.

Carrara, clochard preso a calci, nessuno interviene

La scena di violenza ai danni del clochard, nella più totale indifferenza, è stata ripresa con un telefonino e pubblicata sui social.

Un clochard è stato aggredito da un uomo che lo ha colpito alle spalle con un calcio, facendolo cadere a terra. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di ieri a Carrara nella centralissima via Roma, strada pedonale, sotto gli occhi di passanti e clienti di bar e negozi. Nessuno è intervenuto. La scena è stata ripresa con un telefonino e poi il video postato sui social, secondo quanto riferito oggi dalla Nazione che ha pubblicato la notizia dell’aggressione.

Secondo quanto poi emerso, ad aggredire il clochard, che da tempo staziona nell’area perdonale chiedendo l’elemosina, sarebbe stato un residente del posto infastidito dalla presenza sotto casa dell’uomo che tra l’altro presenta una importante disabilità.

Sulla vicenda è intervenuto oggi il deputato Cosimo Maria Ferri, componente della commissione giustizia che parla di aggressione “codarda e vigliacca che ha come bersaglio chi è più debole e indifeso. Desidero esprimere tutta la mia vicinanza alla vittima e la più ferma condanna contro un gesto vile. Questi episodi meritano una risposta ferma da parte delle istituzioni, ma anche della stessa cittadinanza”.

Anche il consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani è intervenuto parlando di gesto “inqualificabile, agghiacciante e ci fa capire come l’intolleranza verso l’altro, il disprezzo e l’indifferenza siano arrivati anche nelle nostre comunità. Da quando tutto questo ha preso il sopravvento?”. Ora “è bene che venga fatta luce sull’accaduto e venga chiarita ogni responsabilità”.

Spara a casellante su A15 a Pontremoli: fermato presunto autore

La polizia ha fermato un uomo sospettato di essere lo stesso che ieri
pomeriggio ha sparato con un fucile da una Mercedes rubata contro un casellante dell’A15 a Pontremoli (Massa Carrara) senza colpirlo. Secondo quanto appreso l’arrestato ha 37 anni, abita a Pontremoli ed è un disoccupato. E’ stato individuato grazie a una telecamera posizionata vicino a dove aveva abbandonato la Mercedes, in un’area industriale dismessa, per salire su un’altra vettura di sua proprietà. Grazie a questi elementi la polizia lo ha rintracciato e arrestato.

E’ stato portato nella caserma della polizia stradale di Massa l’uomo che ieri ha
sparato pure un colpo di fucile nel tentativo di rapinare un casellante all’uscita dell’A15 di Pontremoli (Massa Carrara).
Gli investigatori della Sottosezione hanno rintracciato in zona Ca De Corvi la Fiesta con cui lui andava dove aveva lasciato una Mercedes rubata, vettura usata sia per la tentata rapina al casello autostradale, sia nel tentativo di scassinare la cassa automatica di una stazione di servizio Total il 2 ottobre.
Inoltre alla Polstrada risulta pure che abbia scippato una donna il 5 ottobre. In casa i poliziotti gli hanno trovato le canne mozzate del fucile con cui ha sparato ieri e in tasca ancora le chiavi della Mercedes. Quindi gli agenti hanno recuperato il
fucile e una maschera con il disegno di un teschio con cui agiva e si copriva il volto per non farsi riconoscere.
Ora la Polstrada ha messo l’uomo in stato di fermo per tentato omicidio e tentata rapina, e sta redigendo gli atti da inviare alla procura della Repubblica di Massa. Le indagini
comunque continuano per accertare se si sia reso responsabile di altri reati in altri momenti.

Il casellante, ha fatto in tempo a vedere la canna del fucile spuntare dal finestrino e si è
gettato a terra rimanendo illeso. I pallini di piombo hanno forato il tetto del gabbiotto. Subito dopo l’automobilista, un uomo, ha sfondato la sbarra del casello ed è fuggito.
L’auto è poi risultata rubata due giorni fa a Pontremoli.

“Ringraziamo le forze dell’ordine per il lavoro puntuale, professionale, per l’impegno che stanno mettendo nella ricerca di questo pericoloso personaggio che ieri
indossando in volto una maschera ha sparato con un fucile all’interno del casello autostradale dove stava svolgendo il proprio lavoro un dipendente, a cui rivolgiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto”. Lo ha detto, in una nota, il deputato del
Pd Cosimo Maria Ferri.
“Inquietanti sono state le modalità dell’accaduto. E’ innegabile che vi sia grande preoccupazione tra tutta la popolazione. Mi rivolgo al capo della polizia affinché invii personale e mezzi per rafforzare i controlli in un territorio esteso e per consentire l’organizzazione di più equipaggi che possano rendere più efficace e capillare l’attività di ricerca. Confidiamo ed abbiamo fiducia nelle forze dell’ordine e nell’attenzione da parte dei vertici per rafforzare gli interventi”, ha concluso Ferri.

Carrara: forza blocco e investe maresciallo, ricercato

Ricerche in corso a Carrara e nella provincia circostante, di un malvivente che ieri sera ha forzato con l’auto un posto di blocco dei carabinieri e, durante la manovra spericolata, ha investito un maresciallo dell’Arma, poi medicato all’ospedale di Marina di Massa per una ferita alla spalla.

Secondo quanto riportano stamani i giornali locali, sarebbero stati sparati almeno due colpi di pistola, sembra in aria, per convincere il malfattore a fermare la fuga. Gli spari sarebbero
stati riferiti da testimoni ma su questo aspetto sono ancora in corso gli accertamenti degli investigatori. Dopo le cure al pronto soccorso, il sottufficiale è stato
dimesso.

Il malvivente era ricercato per una serie di furti su auto in sosta di proprietà di ciclisti che ieri partecipavano ad una gara tra Carrara e Massa.

“Ho già espresso telefonicamente la mia solidarietà, la mia vicinanza ed il mio affetto al comandante della Stazione dei Carabinieri di Avenza, luogotenente Filippo Mirabella che ho avuto occasione di conoscere e di apprezzare, durante la mia attività di magistrato, per la sua professionalità, per il suo impegno e per il suo coraggio. Sono fiducioso nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine che sapranno consegnare alla Giustizia gli autori del reato”. Lo dichiara il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, riguardo all’episodio di Carrara. “Il tema della sicurezza sarà per me una priorità – ha aggiunto – e continuerò nel lavoro fatto in questi anni di Governo durante i quali abbiamo inasprito le pene dei reati di furto in abitazione e rapina, lavorato per rendere il processo penale rapido e per garantire la certezza della pena. Il mio impegno sarà quello di fornire mezzi, risorse, personale alle forze dell’ordine per rafforzare il controllo del territorio renderlo capillare anche attraverso un sistema di vide sorveglianza”.

Minori: Ferri, “Preoccupano gravi episodi Casalguidi e Giulianova”

”Destano preoccupazione gli ennesimi episodi di violenza da parte di minori. Mi riferisco a quello nei confronti di un anziano a Casalguidi, nel comune di Serravalle Pistoiese, da parte di 5 ragazzi che hanno ripreso l’aggressione e postato il video sui social e a quello che si è verificato a Giulianova con un 17enne accoltellato al volto da un coetaneo a scuola. Ci troviamo di fronte a comportamenti gravissimi che devono far riflettere perché denunciano un malessere e l’assenza totale di principi e valori tra i più giovani”. E’ quanto dichiara il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, candidato nel collegio di Massa sull’uninominale della Camera.

“Molto è stato fatto in questi anni nelle scuole per educare al rispetto dell’altro, per combattere le discriminazioni, il fenomeno del bullismo, le prepotenze. Le scuole infatti sono la base di partenza per fare prevenzione ed evitare che si verifichino casi di intolleranza e di violenza, ma è evidente -avverte Ferri- che occorre andare oltre, investire di più.

Devono essere maggiormente coinvolte le famiglie affinché vigilino sui ragazzi, sui loro atteggiamenti, sugli eventuali segnali di un disagio che si possono tradurre in azioni riprovevoli, lesive nei confronti di individui deboli, indifesi, ‘diversi’. E bisogna puntare su campagne istituzionali che non solo educhino i ragazzi ma li vedano protagonisti, che spieghino agli adolescenti anche l’uso corretto dei social dove le nuove generazioni trascorrono moltissimo del loro tempo”.

I minori denunciati per i fatti di Casalguidi, dopo l’identificazione negli uffici della questura, sono stati affidati ai genitori. In queste ore stanno fioccando le accuse. Il pm della procura presso il tribunale dei minorenni di Firenze, Filippo Focardi, ha ipotizzato anche i reati di lesioni volontarie dolose e di diffamazione aggravata dalla diffusione via web del video. Due accuse in più che oggi si sono aggiunte a quella di ieri sera, con cui è partita la polizia: il tentato furto per ”strappo” del bastone da parte di uno dei ragazzi, che – nel video è chiaro – raggiunge il vecchietto, ultraottantenne, e gli sottrae il bastone facendolo cadere in una stradina di Casalguidi. La squadra mobile ha identificato i cinque proprio grazie al video diffuso sui social mentre l’episodio risale al 14 febbraio scorso. Elementi decisivi all’identificazione sono stati gli abiti, posti sotto sequestro. Sequestrati anche i telefonini cellulari con cui i cinque si sono filmati durante l’aggressione all’anziano.

Violenza su donne: a Firenze camper della Polizia in piazza

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il camper della Polizia di Firenze, questa mattina, è stato in piazza San Giovanni, con personale specializzato della Squadra Mobile della Questura di Firenze, per fornire un punto di informazione, di ascolto e di supporto qualificato sul tema.

L’iniziativa – si legge in un comunicato – nasce “dalla consapevolezza che contro la violenza sulle donne e, più in generale, contro ogni forma di violenza di genere, non è sufficiente agire solo quando il reato è consumato, ma è necessario intervenire prima, attraverso
un’incisiva opera di informazione e supporto alla cultura di genere che vede, da anni, la Polizia di Stato costantemente impegnata”.
Tra le misure di contrasto al fenomeno vi è la misura preventiva dell’ammonimento del questore, che ha la finalità di scoraggiare atteggiamenti violenti o inopportuni che potrebbero degenerare in illeciti penali.

Nello scorso anno solare, su Firenze e provincia è stato registrato un aumento degli ammonimenti del Questore per stalking del 71,4%.

“La violenza di genere e il femminicidio sono una violazione dei diritti umani non solo di
quella vittima, ma di tutte le donne. L’aumento di questi fenomeni registrato negli ultimi tempi segnala un trend preoccupante che rischia di assuefarci alle notizie che
quotidianamente riceviamo dalla cronaca, diventando passivi di fronte alla violenza” ha affermato il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Maria Ferri.

“Dopo la denuncia – aggiunge Ferri – la donna va protetta e aiutata psicologicamente, come previsto da molti Protocolli d’Intesa che esistono tra le forze dell’ordine, le
istituzioni e le associazioni vicine ai centri antiviolenza. Importantissimo è anche garantire tempo certi della giustizia, evitando di esporre a lungo la vittima: questi episodi hanno
priorità nelle indagini e nei processi ed in molti uffici giudiziari è prevista un”aula di ascolto protetto, ovvero una stanza con un sistema di registrazione grazie al quale le
vittime parlano in un ambiente protetto alla presenza di uno psicologo specializzato, in assenza del magistrato. In questo modo si assicura maggiore tranquillità alla vittima e la
testimonianza non dovrà essere ripetuta in quanto già effettuata nei termini di legge”.

Exit mobile version