Giustizia e carcere, un libro nel nome di Alessandro Margara

Presentato oggi a palazzo del Pegaso, il volume che raccoglie la discussione nata sull’uso populistico della giustizia penale e del carcere con il garante regionale dei detenuti, Corrado Marcetti, Saverio Migliori, Emilio Santoro e Grazia Zuffa.

giustiziaNel terzo anniversario della scomparsa di Alessandro Margara, presentato oggi il libro che raccoglie la discussione nata sull’uso populistico della giustizia penale e del carcere, come armi contro i nemici sociali, avvenuta durante il convegno “Carcere e Giustizia ripartire dalla Costituzione rileggendo Alessandro Margara” (8 e 9 febbraio 2019).

“Meno Stato e più galera”, così si esprimeva Margara qualche anno fa e seguendo il suo pensiero sono state due le questioni messe al centro del dibattito: l’intreccio tra penale e politica, il significato che la giustizia e il carcere hanno assunto nel senso comune. Gli autori dei saggi sono: Luigi Ferrajoli, Maria Luisa Boccia, Tamar Pitch, Lucia Castellano, Andrea Pugiotto, Stefano Anastasia, Giovanni Salvi, Patrizio Gonnella. Previsto un loro intervento.

Nel volume sono, infine, pubblicate le conclusioni dei laboratori tematici che hanno preparato l’incontro di febbraio: “Città e sicurezza”, “opg e rems”, “41bis ed ergastolo”, “droghe e carcere”, “gli spazi della pena”, “giustizia di comunità”, “immigrazione e sicurezza”, “donne e carcere”.

“C’è un pericoloso scivolamento dallo stato di diritto allo stato di polizia” ha detto in occasione della presentazione del volume che si è svolta questa mattina nella Sala dei Gigli in palazzo Bastogi a Firenze,  il garante dei Detenuti  della regione Toscana Franco Corleone ai microfoni di Domenico Guarino.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190729_00_CORLEONE.mp3?_=1

Garante detenuti Toscana annuncia 3 giorni sciopero fame

Il garante regionale dei detenuti Franco Corleone, ha annunciato stamani uno sciopero della fame, a partire dal 18 giugno per tre giorni, per sostenere una serie di progetti legati ai penitenziari di Volterra, Livorno e Sollicciano. L’obiettivo è fare il punto sul progetto di un teatro stabile nel carcere di Volterra, dove la Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo opera dagli anni ’80.

“La Soprintendenza di Pisa – ha detto Corleone – ha il nostro progetto. Il finanziamento, 1 milione di euro da spendere entro fine 2020, è già a disposizione. Non capisco cosa aspettiamo. Meglio un secco no che la perdita di tempo”.

L’idea al vaglio dell’ente preposto è quello di realizzare un teatro nel bastione del Cassero. L’accesso del pubblico, è stato spiegato, avverrebbe dalla Porta in Selci, e quello dei detenuti dalla corte interna dell’istituto. Con l’intento di lasciare intatta la struttura muraria, il progetto prevede la sagomatura ‘a gradonata’ dei due muri del nucleo centrale della torre, per consentire l’appoggio delle tribune per gli spettatori. Le pietre asportate andrebbero a riempire i vuoti per la posa del piano di scena. Tutto il vano poligonale verrebbe coperto da una struttura in acciaio e pannelli isolanti, non visibile dall’esterno perché posizionata a un’altezza contenuta. Corleone specifica: “sono tutti interventi removibili che valorizzano un antico bastione peraltro deturpato da precedenti interventi”.

Il garante ha ricordato che a ottobre scadrà il suo mandato. “Digiunerò per tre giorni”.

Prima di ottobre mi aspetto che arrivino risposte non solo su Volterra. Ma anche sulle nuove cucine per le carceri di Livorno e di Sollicciano, che andrebbero a migliorare le condizioni di vita dei detenuti”. Alla conferenza sono intervenuti inoltre Andrea Aleardi e Corrado Marcetti della Fondazione Michelucci, e Armando Punzo

Exit mobile version