🎧Le nuove comunità energetiche a Firenze: il via alle domande di partecipazione dei cittadini

Due nuove comunità energetiche, nei quartieri 4 e 5 di Firenze. L’ambizioso quanto innovativo progetto nasce dall’iniziativa del comune di Firenze in collaborazione con Fondazione CR Firenze e Sinloc, e ha un doppio obiettivo, ambientale e sociale: produrre energia rinnovabile e quindi compiere un passo verso la transizione ecologica, ma anche dare più competitività alle imprese e attività che aderiranno, ridurre le bollette e la povertà energetica. Il via alle domande di partecipazione dei cittadini sul sito del comune di Firenze.

Audio: Andrea Giorgio, Assessore all’ambiente

Entra nel vivo il progetto delle prime due Comunità energetiche rinnovabili (Cer) di Firenze, nei Quartieri 4 e 5: dopo gli studi preliminari effettuati la scorsa primavera è infatti aperta ora la fase della manifestazione di interesse da parte di cittadini, imprese e associazioni per aderire al percorso di costituzione. Gli interessati possono fare domanda fino al 19 gennaio. Successivamente sarà decisa la formula giuridica di gestione, saranno selezionati i partecipanti e le Cer fiorentine potranno entrare in funzione. Il progetto delle prime due Cer fiorentine nasce da una collaborazione tra Fondazione CR Firenze e Comune di Firenze e grazie al supporto tecnico di Sinloc. Dopo Bagno a Ripoli e Greve in Chianti, anche Firenze ha aderito infatti al progetto lanciato da Fondazione CR Firenze per la realizzazione di comunità energetiche.

Una comunità energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale, riducendo l’impatto ambientale e i costi energetici.

L’assessore Andrea Giorgio conta nella potenziale partecipazione di migliaia di persone” e la definisce “un’autentica rivoluzione che può partire dalla nostra città per produrre energia rinnovabile e impatti sociali, le assemblee saranno gestite dai cittadini, quindi è un modo per ricostruire la democrazia dal basso”. “I pannelli fotovoltaici verranno messi sui tetti degli immobili comunali, su tetti pubblici di  scuole e impianti sportivi, anche per dare un messaggio educativo ai ragazzi della città” spiega l’assessore. Il presidente della Fondazione CR Gabriele Gori ha sottolineato che “Le comunità energetiche sono uno strumento complicato e delicato, c’è un profilo normativo complesso”. Si conta quindi soprattutto su una buona comunicazione del comune nello spiegare il progetto ai cittadini. 

Tra i vantaggi delle comunità energetiche c’è la diffusione delle rinnovabili (soprattutto fotovoltaico, ma non si preclude l’utilizzo di altre tecnologie, come geotermico, eolico, ecc) al posto delle fonti fossili. Possono partecipare cittadini, enti, imprese, organizzazioni no profit e chiunque sia interessato attraverso la compilazione dell’apposito modulo on-line, raggiungibile al seguente indirizzo:  https://istanze.comune.fi.it/progetto-cer-anagrafica dalle ore 12.00 del giorno 4 dicembre 2023 alle ore 24.00 del giorno 19 gennaio 2024. Per i soggetti interessati che necessitano di supporto nella compilazione dei moduli on-line è possibile rivolgersi agli uffici dello Sportello al cittadino – U.R.P. del Quartiere 4 e del Quartiere 5. Sul sito del Comune, oltre a trovare i moduli per fare domanda di partecipazione, è possibile verificare se la propria abitazione rientra nella zona che è coperta dalle cabine primarie interessate

Comunità energetiche, “mancano decreti attuativi. Toscana ferma”

Firenze, il direttore di Confcooperative Toscana Niccolò Marini, parlando a margine del convegno su ‘Comunità energetiche rinnovabili. Il modello di Confcooperative e Federazione Toscana Bcc’, ha spiegato come la realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), sia bloccata dalla mancanza dei decreti attuativi.

“Ci chiediamo il perché i decreti attuativi sulle Comunità energetiche rinnovabili, al vaglio della Commissione europea, sono ancora bloccati. La Cer è un modello utile sia per le grandi città che per le aree interne”.

La Toscana, come evidenziato dall’assessore all’ambiente della Regione Toscana Monia Monni, “è pronta con un numero interessante di Cer. Finché non ci sono i decreti attuativi il lavoro preliminare che stiamo facendo è sì utile ma è appunto preliminare. Per la Toscana ci sono 55 milioni a fondo perduto per realizzare Cer nei Comuni sotto i 5mila abitanti: a queste risorse, come Regione, abbiamo aggiunto 20 milioni per i Comuni sopra i 5mila abitanti”.

I ritardi sui decreti attuativi, ha aggiunto il direttore di Anci Toscana Simone Gheri, “sono un problema enorme. Ci dicono di correre ma questo è un decreto che aspettiamo da giugno 2022. Vediamo un buon movimento e i Comuni sono al nastro di partenza ma servono i decreti”.

Secondo Matteo Spanò, presidente Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo, “le Cer sono importanti, rappresentano un modello nuovo di gestione di produzione dell’energia. Appena usciranno i decreti attuativi dobbiamo farci trovare pronti”.

Le Comunità energetiche arrivano a Firenze. L’intervista all’assessore all’ambiente

Firenze, scatta la progettazione delle prime due comunità energetiche, nei Quartieri 4 e 5, grazie alla collaborazione tra Fondazione Cr Firenze, Comune e al supporto tecnico di Sinloc (società di consulenza partecipata da 11 fondazione di origine bancaria).

Sinloc nelle prossime settimane inizierà a fare i primi passi necessari per realizzare le Comunità energetiche, una mappatura completa dei due quartieri fiorentini, sia per quanto riguarda abitazioni, insediamenti produttivi, edifici pubblici per stabilirne i fabbisogni energetici, sia per quanto riguarda i siti di produzione di energia da fonte rinnovabile (fotovoltaico, idroelettrico, eolico, biomasse) ottimali nel territorio, già esistenti o potenziali.

Saranno poi raccolte le manifestazioni di interesse: possono farsi avanti privati cittadini, soggetti economici, attività produttive e associazioni, aziende, piccole e medie imprese, soggetti pubblici.

Una volta definiti benefici attesi e la stima dell’impatto economico, sociale e ambientale del progetto sul territorio e sui cittadini, verrà definito un modello gestionale e saranno varate le prime Cer fiorentine. Saranno i plessi scolastici a ospitare i primi impianti di produzione.

Lo studio di fattibilità nell’attuazione del percorso di costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili, è stato spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione, dovrebbe concludersi in sei mesi per essere pronti per la progettazione e la partecipazione ai bandi della Regione Toscana che sono attesi per la seconda metà del 2023.

Secondo il presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori “è il momento giusto per agire, pensando a nuove forme che possano agevolare il risparmio favorendo anche le fasce più deboli della popolazione”.

“Le Cer sono il futuro – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Giorgio – e noi vogliamo che Firenze sia protagonista nella transizione ecologica, per questo raccogliamo la sfida. In città due terzi della Co2 è prodotta dagli edifici: lavorare per la produzione di energia da fonti rinnovabili è quindi fondamentale per muoversi verso la neutralità climatica. Con le Cer teniamo insieme più obiettivi: produrre energia rinnovabile, abbattere le bollette e la povertà energetica, ricostruire la comunità territoriale, dare più competitività a imprese e attività che aderiranno al progetto. Il Comune avrà un ruolo proattivo promuovendo le Cer, saremo soggetto promotore, aggregatore, produttore e consumatore”.

Intervista all’assessore all’ambiente, Andrea Giorgio

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