Impianto Scarlino: stop ai licenziamenti, arriva via libera

Arriva il via libera all’impianto Energia Scarlino dal comune dopo le rassicurazioni da parte dell’azienda di fermare i licenziamenti.

Nei prossimi giorni la Giunta regionale della Toscana procederà con l’approvazione definitiva dell’atto di autorizzazione all’impianto di Scarlino Energia dopo le conclusioni raggiunte l’11 luglio scorso dalla conferenza decisoria per l’apertura dell’impianto.

Lo ha annunciato oggi il consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini, riporta una nota, nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali per fare il punto sulla complessa vicenda.

Simoncini ha informato i sindacati di aver contattato l’azienda che, data la situazione, ha confermato di non avere intenzione di procedere agli atti unilaterali di riduzione del personale.

Le organizzazioni sindacali, si legge sempre nella nota, “si sono dette soddisfatte dell’informativa ricevuta e del contributo della Regione”.

Follonica e Scarlino si appellano al Consiglio di Stato per fermare inceneritore

Le due amministrazioni comunali si oppongono alla sentenza del Tar che ha cancellato in parte i loro ricorsi contro il via libera di Regione Toscana alla ripartenza dell’inceneritore di Scarlino.

“Il nostro obiettivo, da sempre perseguito – ha detto il sindaco di Follonica Andrea Benini, in forze con quello di Scarlino, Marcello Stella – è quello di tutelare con forza e con ogni mezzo lo sviluppo sostenibile della piana del Casone di Scarlino, che non può andare disgiunto dalla tutela della salute pubblica, compito imprescindibile del Sindaco in qualità di Autorità sanitaria locale. La nuova messa in funzione dell’inceneritore andrebbe ad incidere su una situazione già critica dal punto di vista ambientale, perché la piana è già esposta ad altri fattori di inquinamento ambientale, e per questo è necessario tutelare il pubblico interesse anche in via giurisdizionale, attivando un percorso per fondare una nuova strategia di controlli della Piana del Casone di Scarlino, anche attraverso una vigilanza costante, sistematica e trasparente su tutte le fonti di inquinamento ambientale, per tutelare popolazione e territorio”.

Con questa delibera l’amministrazione follonichese intende anche farsi promotrice nei confronti della Regione Toscana, per ottenere sostegno e impegno istituzionale nell’attivazione del sistema unitario di controllo dell’inquinamento ambientale nella zona interessata.

Omicidio in Maremma: uccide ex socio a fucilate

Dissapori legati ad affari immobiliari: sarebbero questi i motivi che hanno spinto Antonio Esposito, 70 anni, ex impresario edile adesso in pensione, originario di Napoli ma residente a Scarlino (Grosseto), a sparare ad un ex socio. Poi ha confessato il gesto prima alla moglie e quindi ai carabinieri e per lui è scattato l’arresto.

Tutto è accaduto stamani, ma solo nel tardo pomeriggio è emerso
quanto era successo.
L’uomo, stamani intorno alle 9,30, ha infatti chiamato nel suo orto, nelle campagne di Scarlino, Alessandro Toffoli, 58 anni, di Follonica, impiegato dell’Enel, con il quale aveva
condotto in passato alcuni affari immobiliari e, dopo una breve discussione, gli ha sparato tre colpi di fucile: due al petto e uno alla testa. L’arma usata è un fucile da caccia calibro 12.
Dopo aver ucciso l’ex socio, Esposito è tornato a casa ed ha raccontato tutto alla moglie: insieme a lei è andato dai carabinieri, dove si è costituito raccontando quello che aveva
fatto.
Da quanto ha riferito ai militari, Esposito vantava un debito di oltre 100mila euro, frutto di compravendite di alcuni appartamenti effettuate qualche anno fa insieme a Toffoli. Gli appartamenti erano stati poi rivenduti e, secondo Esposito, queisoldi Toffoli se li sarebbe intascati. Esposito ha accompagnato i militari prima a casa per consegnare loro il fucile e poi all’orto dove c’era il cadavere di Toffoli.

Il pm, Salvatore Ferraro, ha disposto l’arresto di Esposito con l’accusa di omicidio volontario. Il 70enne adesso si trova in camera di sicurezza nella caserma di Follonica in attesa del trasferimento al carcere di Grosseto.

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