Team di Firenze vince Climathon Awards, premio globale ambiente

‘Start Park’ progettato da un team di Firenze vince Climathon Awards 2021, la ‘maratona’ per il clima in cui cittadini da tutto il mondo si uniscono per affrontare le sfide climatiche locali

Soluzioni basate sulla natura possono migliore il design e l’architettura obsoleti degli spazi verdi cittadini, al contempo diffondendo la consapevolezza sul cambiamento climatico. È l’idea dietro lo ‘Start Park’ progettato da un team di Firenze, nonché “l’idea più avanzata dal 2015” ai Climathon Awards, la ‘maratona’ per il clima in cui cittadini da tutto il mondo si uniscono per affrontare le sfide climatiche locali.

Questo premio speciale per la squadra migliorata di più nel tempo è stato istituito per celebrare il quinto anniversario della gara. ll team (Marco Berni, Rita Duina, Lorenzo Bittini, Ely Pacchierotti, Alessia Menin e Anacleto Rizzo) aveva infatti partecipato a una Climathon nel 2017, con l’idea di favorire la creazione di comunità più resilienti. Un primo prototipo di Start Park è già stato sviluppato per la città di Prato, con la collaborazione del Comune, e lo scopo è portare lo stesso modello a Lucca.

“Vincere i Climathon Awards ci dà la possibilità di promuovere e diffondere la nostra visione del futuro urbano sostenibile in tutto il mondo”, ha detto Berni. “Stiamo cercando di ampliare e diffondere l’approccio di Start Park, ottimizzandone i processi e il modello di business, al fine di renderlo sostenibile e accessibile per ogni Paese”. Grazie al progetto Horizon 2020 Eu Designscapes, Start Park ha ricevuto 50,000 euro divisi in due tranche nel 2019 e nel 2020. Ora, con il sostegno dell’organismo europeo Eit Climate-Kic, il team lavorerà con Microsoft per continuare il lavoro in futuro. Secondo la Ceo di Eit Climate-KIC, Kirsten Dunlop, “L’edizione 2020 della Climathon ha offerto un’opportunità unica ai cittadini di contribuire alla ripresa post Covid” ricostruendo un’Europa più “verde”.

Plauso anche dal sindaco Nardella. “StartPark, progettato da un team di Firenze, è il vincitore dei ClimathonAwards. Una bellissima iniziativa: riprogettare gli spazi verdi cittadini, coinvolgendo direttamente la comunità e diffondendo consapevolezza sul cambiamento climatico. Complimenti ragazzi”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella su twitter.

Multi-utility Toscana, al via il progetto della nuova holding

🔈Firenze, I sindaci di Firenze, Prato ed Empoli sottoscrivono una lettera di intenti per dare il via ad una holding che performare una Multi-utility che aggreghi le aziende che gestiscono i servizi pubblici. Obiettivo creare un soggetto unico, controllato e guidato dai Comuni che aumenti gli investimenti e renda la Toscana la regione più green d’Europa.

Quello di una Multi-utility Toscana è un progetto presentato e sottoscritto stamani dai Comuni di Firenze, Prato e Empoli che, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, con il quale i sindaci hanno annunciato l’avvio di un percorso che porti alla creazione di una grande azienda di gestione dei servizi pubblici locali controllata e guidata dai Comuni. Obiettivo dell’aggregazione possono essere i servizi pubblici ambientali, idrici ed energetici a livello locale.  Alla presentazione hanno preso parte il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, la sindaca di Empoli Brenda Barnini e il presidente della Regione Eugenio Giani.

La proposta
I sindaci ritengono necessario realizzare un processo di aggregazione nel campo dei servizi pubblici locali con la creazione di una Multi-utility per avere un soggetto industriale forte con maggiore capacità di investimento e, dunque, di erogazione dei servizi in favore dei cittadini. I Comuni che lanciano il progetto, lo guideranno e controlleranno esprimendo la governance dell’azienda che sarà aperta anche al mercato per reperire risorse da investire nei servizi.
Un’operazione che vuole dotare i territori di un soggetto unico capace di competere con le realtà più avanzate del Paese e di offrire alle comunità locali una maggiore capacità in termini di finanziamenti e quindi di investimenti sul territorio, oltre a migliori standard per i servizi in favore dei cittadini, senza aumentare le tariffe ma anzi lavorando persino per una riduzione. Il progetto mette al centro i principi e i valori dell’Economia Circolare applicata alla gestione di energia, acqua e rifiuti che porti ad un modello sostenibile e “green”.

La situazione attuale
Attualmente la Toscana risulta un territorio ricco di aziende operanti nelle attività sopra citate, che, pur esprimendo buona qualità dei servizi pubblici, si caratterizzano per frammentazione gestionale. Queste realtà organizzative riflettono oggi modelli che possono non permettere gestioni efficaci ed efficienti a causa dei loro limiti dimensionali. Ne conseguono limiti e ostacoli nell’adozione delle migliori soluzioni tecnologiche ed organizzative necessarie per l’ottenimento di livelli massimi di efficienza. Oltre che risultare terra di conquista per i grandi gruppi nazionali.

Obiettivi
In virtù di tale consapevolezza i sindaci di Firenze, Prato ed Empoli intendono dare il via ad un processo di aggregazione già realizzato altrove e che realizzi in Toscana una holding che sappia posizionarsi tra le prime cinque a livello nazionale. E che possa realizzare importanti obiettivi tra cui più servizi e di migliore qualità per il territorio, stabilità e riduzione delle tariffe, aumentando gli investimenti e rendendo la Toscana tra le regioni più green d’Europa. Per questo i Sindaci danno avvio ad un processo finalizzato a mettere insieme le partecipazioni societarie nelle aziende pubbliche oggi presenti in questi territori.

Apertura ai sindaci toscani
Il progetto lanciato dai sindaci di Firenze, Prato ed Empoli, con l’apprezzamento della Regione Toscana, è aperto alla partecipazione di tutti i Comuni della Toscana con i quali nei mesi scorsi è iniziato un confronto.

Lo strumento
Tale percorso si realizzerà con la guida degli enti locali sulla nascente realtà, attraverso la valorizzazione di forme attive e privilegiate di partecipazione di cittadini, utenti e lavoratori. Lo strumento per realizzare questi obiettivi industriali contempla la quotazione in borsa che sarà realizzata con processi innovativi come il coinvolgimento di investitori locali (come consumatori, lavoratori, fondazioni e forze economiche toscane) per attrarre le risorse per investire nei servizi. Solo per fare un esempio sulla crescita potenziale degli investimenti si può citare la prospettiva per Publiacqua. In un contesto di Multi-utility Publiacqua, che serve 45 Comuni per oltre 1 milione e 200mila abitanti, può più che raddoppiare l’investimento medio annuo potendo attingere ad una maggiore capacità di indebitamento, offrire migliori servizi ai cittadini e contemporaneamente contenere le tariffe.

Le dichiarazioni
“Parte il progetto della prima grande Multi-utility Toscana – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella – che permetterà di avere vantaggi straordinari: innanzitutto per i cittadini perché ci permetterà di avere più risorse per gli investimenti, si calcola un miliardo e mezzo di euro in più. Inoltre il pubblico, tramite i Comuni, crea, costruisce, controlla e guida e con una dotazione di risorse economiche straordinaria saremo più forti e offriremo servizi di alta qualità, con una elevata attenzione ai temi ambientali e alla circular economy”. “Vogliamo trasformare la Toscana nella Regione più green d’Europa – ha aggiunto –  senza indebitare i Comuni ma rafforzandone la centralità nelle decisioni e mantenendo l’indirizzo pubblico con una holding capace di misurarsi con le più importanti d’Italia. Lavoriamo in questa direzione con un progetto che è aperto a tutti i Comuni della Toscana”.

“Prende gambe oggi un percorso ponderato da tempo – ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni – che dovrà portare alla nascita di un soggetto unico toscano per i servizi in grado di incidere su investimenti, impiantistica, abbattimento delle tariffe e qualità del lavoro. È un percorso che in altre parti di Italia già è stato realizzato e noi sindaci, che teniamo innanzitutto al radicamento territoriale e al mantenimento del controllo pubblico delle imprese di servizi, abbiamo posto come priorità nel lavoro sinergico tra territori. Un percorso che serve alle imprese e ai cittadini”.

“La storia del nostro territorio porta Empoli e tutto l’Empolese Valdelsa a sostenere questo progetto” ha detto la sindaca di Empoli Brenda Barnini . “Non potevamo non esserci. Oltre venti anni fa l’Empolese Valdelsa aveva individuato proprio nella costruzione di una holding pubblica, Publiservizi, lo strumento con cui gestire la partecipazione pubblica nelle aziende di gestione dei servizi pubblici locali. Oggi questa sfida, lanciata dal sindaco di Firenze Dario Nardella, ci vede quindi coerentemente soggetti attenti e interessati. Dopo questo passaggio dovremo entrare nel merito e individuare gli elementi di dettaglio che salvaguardino le specificità dei territori. Gli anni che abbiamo alle spalle hanno fatto crescere aziende diverse e divise nei vari settori con grandi capacità. Adesso però è il momento di provare a fare un salto nella dimensione industriale dei servizi. Questa è l’ultima occasione per provare a far nascere un soggetto tutto toscano”.

“E’ un ottimo progetto del quale mi compiaccio con i sindaci Biffoni Nardella e Barnini – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani -. Un progetto che consente un orizzonte di gestione più efficiente ed efficace nell’interesse dei cittadini, per i servizi pubblici locali che partendo dalla Toscana centrale può offrire omogeneità alla gestione in tutta la Regione”.

Risultati
La Multi-utility sarà quindi creata e saldamente guidata dai Comuni i quali procederanno ad una quotazione fino al massimo del 49% delle azioni: gli azionisti saranno selezionati in base a requisiti di sensibilità ambientale e ottica di lungo termine, allargando la platea anche a cittadini, consumatori, dipendenti e fondazioni territoriali. Sarà garantito il livello occupazionale, che anzi potrebbe essere potenziato, la capacità di investimento sarà notevolmente maggiore, i servizi offerti saranno più moderni e di migliore qualità e le tariffe scenderanno.

Il percorso
Il percorso avviato con la firma di oggi prevede che entro gennaio siano fatti gli atti di indirizzo dei Comuni coinvolti e siano discussi nei consigli comunali dei Comuni che partecipano al progetto, coinvolgendo tutti i Comuni della Toscana interessati. Ne seguirà la ridefinizione dell’accordo con Acea e l’apertura al mercato dei capitali per il reperimento delle risorse. L’obiettivo è arrivare alla creazione della Multi-utility Toscana nel gennaio del 2022.  Per la gestione tecnica di questo percorso Firenze, Prato ed Empoli hanno individuato in Alberto Irace, per la sua esperienza nel settore della gestione dei servizi, le sue capacità tecniche e il suo profilo manageriale, la figura responsabile dell’avvio e della gestione per i primi anni della nuova Multi-utility, mentre si impegneranno in prima persona nell’attività di direzione politica, fissando e presidiando missione e obiettivi.

Quale primo tassello per la realizzazione di questo progetto, Alberto Irace sarà nominato Amministratore delegato della Società ALIA S.p.A. in occasione della prossima Assemblea dei Soci che si terrà entro Natale.   “Sono onorato della fiducia dei sindaci – ha detto Alberto Irace – e credo molto in questo progetto che è molto complesso e articolato. Mi impegnerò con tutte le mie energie al servizio delle comunità della Toscana per far evolvere con uno sforzo corale le già ottime realtà dei servizi pubblici verso l’eccellenza”.

Uno stralcio delle dichiarazioni del sindaco Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201210_00_MULTY-UTILITY-TOSCANA_NARDELLA.mp3?_=1

Covid: Toscana, parte a Prato servizio assistenza domiciliare

Team composto da Oss e addetti all’assistenza di base

Attivato dalla Asl a Prato un servizio di assistenza domiciliare Covid, in funzione tutti i giorni dalle 7 alle 12 e dalle 18 alle 21, in supporto a quello già operativo. I destinatari, spiega la Asl, sono gli “utenti del servizio di assistenza domiciliare (Sad) colpiti da Covid 19 o in quarantena per provvedimenti destinati a loro stessi o loro conviventi; pazienti in dimissione dall’ospedale o strutture extraospedaliere per i quali è programmato un supporto domiciliare, pazienti segnalati dalle USCA, dai medici di medicina generale e dai servizi sociali territoriali”.


I team, composti da operatori socio sanitari e da addetti all’assistenza di base, garantiranno fino a due interventi al giorno per paziente. Tra i servizi previsti, precisa la Asl Toscana Centro, “la movimentazione del paziente allettato, l’igiene personale ed altre prestazioni igienico sanitarie”. “In questo momento di grave emergenza sanitaria – ha detto Luigi Biancalani, presidente della Società della salute pratese e assessore alle politiche sociali del Comune di Prato – stiamo cercando di rafforzare i servizi territoriali per far fronte ai bisogni dei cittadini, in modo che le persone possono rimanere al proprio domicilio, facendo meno ricorso alle strutture residenziali e all’ospedale”.

Recò Festival si “rigenera” interamente online

Recò Festival non si ferma e, a seguito degli ultimi DPCM si “rigenera” in una nuova versione digitale, in streaming sui canali social, online ed in oltre 30 dirette radio con una serie di podcast sul web con tanti ospiti e protagonisti sui temi dell’innovazione circolare come chiave per la ripartenza.

Recò, l’unico festival in Toscana dedicato all’economia circolare, torna con una formula ancora più ricca, una formula innovativa in diretta da Prato dal 6 all’8 novembre.

Il festival, organizzato da Regione Toscana – Toscana Promozione Turistica con il coordinamento del Comune di Prato e con la direzione artistica di Alessandro Colombo, era inizialmente previsto a marzo e poi riprogrammato in autunno a causa dell’emergenza Covid19.

Il festival si aprirà ufficialmente venerdì 6 novembre, con una giornata densa di speech che avrà inizio alle 9.30 con i saluti istituzionali di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, Leonardo Marras, Assessore regionale all’Economia e al Turismo, Monia Monni, Assessore regionale a Ambiente, Economia Circolare e Protezione civile, Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, Francesco Palumbo, Direttore di Toscana Promozione Turistica, per poi entrare nel vivo con l’intervento di Gennaro Di Cello, vicepresidente Entopan (ore 10.30) e quello di Orsola De Castro, founder e creative director di Fashion Revolution (ore 11). A seguire Aldo Colonetti introdurrà i protagonisti dei distretti circolari della Toscana: quello pratese del tessile, considerato uno dei più avanzati in Europa, il distretto della carta di Lucca e quello della concia di Santa Croce.

Alle ore 12.30 il palco virtuale sarà tutto per Michael Braungart, teorico del modello cradle-to-cradle (“dalla culla alla culla”), che modella l’industria umana sui processi naturali. Nel pomeriggio spazio alle Piccole Grandi Storie di Economia Circolare, raccontate dalla viva voce delle aziende del territorio. Previsti anche la presentazione della piattaforma italiana dell’economia circolare ICESP (ore 15.30) e il dialogo tra Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola con l’assessore all’economia circolare di Prato Valerio Barberis (ore 16). Con Nicola Armaroli (CNR) si parlerà di mobilità elettrica (ore 16.30), mentre Filippo Guarini, Direttore del Museo del Tessuto, introdurrà il progetto europeo STANDUp!

Anche la filiera del food può essere circolare: ne parleranno i due chef Fabio Picchi e Daiana Cecconi alle ore 17.30. Alle ore 18 invece saranno annunciati i tre progetti vincitori dello Startup3 Innovation Weekend, che ha anticipato il festival lo scorso weekend mettendo in competizione virtuale le migliori idee in ambito di economia circolare, per trasformarle in aziende ad alto tasso innovativo. Chiude la serata lo spettacolo “Un albero, una ciaccona”, prima mondiale a cura di Mario Brunello e Stefano Mancuso che faranno dialogare Bach e Madre Natura (in diretta su Tv Prato alle ore 21.20, in streaming su Controradio e su recofestival.it sabato 7 alle 21).

Il programma prosegue sabato 7 novembre con la performance live dello streetartist Luca Barcellona, tra i calligrafi più conosciuti in Italia e in Europa, che dipingerà una delle sue opere sugli spazi esterni della Campolmina, in diretta streaming dalle ore 10 alle 19. Nelle settimane successive si susseguiranno invece gli appuntamenti di Open Factories, percorsi di turismo industriale che condurranno il pubblico in 8 delle aziende tra le più rappresentative del distretto pratese (Lucchesi, Ricceri, Manteco, Balli, Picchi, Gommatex, Beste, Colle) attraverso altrettante performance fruibili sulle frequenze di Controradio e attraverso livestreaming curati da Recò, sul sito e sui canali social della manifestazione.

In calendario, tra gli altri, il concerto della violoncellista Naomi Berrill all’interno del lanificio Picchi (13 novembre), il racconto teatrale di Luca Scarlini, storyteller e drammaturgo toscano, negli spazi della Marco Lucchesi Srl (20 novembre) e la performance a quattro mani di Alessandro Lanzoni, uno fra gli artisti di maggiore personalità del jazz italiano, e Simone Graziano, pianista e compositore che con la sua musica sta influenzando la nuova generazione di musicisti italiani (27 novembre).

Sentiamo uno stralcio della conferenza stampa di presentazione con le voci del direttore artistico del festival Alessandro Colombo, l’assessora regionale Monia Monni e il sindaco di Prato Matteo Biffoni:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/11/201105_SPECIAL-RECO-3MIN_COLOMBO-MONNI-BIFFONI.mp3?_=2

Nuove mostre ed altre iniziative al Museo Pecci

?Prato, due nuove mostre, un’installazione e un giorno di apertura in più al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.

Presentata infatti ‘Protext!’ la grande mostra che attraverso le opere di nove artisti internazionali racconta il tessuto come prodotto universale, artistico e comunicativo, la mostra ‘Litosfera’, un dialogo tra le opere di Giorgio Andreotta Calò e di Elena Mazzi e Sara Tirelli, e l’allestimento di ‘Raid’ l’opera di Marcello Maloberti recentemente acquisita dal museo.

Inoltre, dal 28 ottobre il museo apre anche il mercoledì e il sabato e la domenica estende l’orario di apertura, e l’accesso alla Collezione Permanente sarà gratuito.

Le nuove mostre sono anche l’occasione per annunciare altre importanti novità come l’estensione dell’orario di apertura. A partire da mercoledì 28 ottobre infatti, il museo sarà aperto da mercoledì a domenica, e nel weekend resterà aperto un’ora in più: sabato e domenica infatti aprirà alle ore 11.00.

Particolare attenzione viene data alla collezione permanente, che non solo è protagonista delle nuove esposizioni Litosfera e Raid – con un focus sulle opere da poco acquisite di Giorgio Andreotta Calò, in collezione dal 2019, e Marcello Maloberti, dal 2020 – ma che sarà visitabile con ingresso libero per tutti.

“Il ruolo del nostro museo, oggi, è sempre più quello di collettore di energie per il territorio e di spazio sociale sicuro per la comunità: solo rafforzando il legame del Pecci con Prato, valorizzandone le assonanze e le corrispondenze e stringendo ulteriormente i legami esistenti o creandone di nuovi possiamo restituire al museo la sua centralità – sostiene la Direttrice del Pecci, Cristiana Perrella –. In questi tempi difficili il Centro Pecci vuole continuare a essere la casa di chi ama l’arte e la cultura: un luogo grande e sicuro, accogliente e inclusivo, capace di parlare a tutti. La nostra missione è di continuare a crescere con il nostro territorio, per tornare ad aprirci, non appena possibile, al mondo intero. E per farlo ora vogliamo dare un segnale significativo di apertura e allo stesso tempo di responsabilità.”

Gimmy Tranquillo ha intervistato la Direttrice del Pecci, Cristiana Perrella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/10/201023_00_MUSEO-PECCI_PERRELLA.mp3?_=3

LABORATORIO SOCCORSO a Prato: 12 spazi per 12 principi fondamentali

Il progetto di Giacomo Zaganelli nel Quartiere Soccorso di Prato si svolgerà venerdì 23 ottobre dalle 17.30 alle 19.30. Sabato 24 e domenica 25 dalle 16 alle 20.

12 micro-interventi (azioni, performance, video, installazioni, ecc) ciascuno ispirato da uno dei 12 principi fondamentali della Costituzione Italiana, ambientati in altrettanti spazi privati e pubblici del quartiere, alcuni vissuti, altri chiusi, sfitti e inutilizzati, riaperti per l’occasione.

LABORATORIO SOCCORSO è un progetto diffuso di Giacomo Zaganelli, curato da Stefania Rinaldi e organizzato da CUT | Circuito Urbano Temporaneo in continuità con NO AgenZy, vincitore del bando per la rigenerazione a base culturale della Regione Toscana, con il contributo cultura di Publiacqua e il patrocinio del Comune di Prato.

Un evento diffuso, realizzato con il coinvolgimento degli abitanti del quartiere, pensato per avvicinare la cittadinanza alle tematiche della Costituzione attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.
Orari e prenotazioni al link.
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