Prato: fiamme in una villa, rimasto illeso senza tetto

Incendio in una villa nella periferia di Prato, in corso accertamenti sulle cause. All’interno dormiva un senza tetto rimasto illeso

Un incendio si è sviluppato stamani in una villa alla periferia di Prato dove all’interno dormiva un senza fissa dimora: l’uomo è rimasto illeso. In corso accertamenti sulle cause: non è esclusa alcuna ipotesi.

L’intervento dei vigili del fuoco è scattato intorno alle 9. L’immobile interessato in parte dalle fiamme è Villa Fiorelli, uno stabile di proprietà comunale al momento non utilizzato, nel quartiere di Galceti.

All’interno è stato trovato un senza fissa dimora: era entrato abusivamente nella villa e dormiva in un’altra stanza rispetto a quella dove si sarebbero sviluppate le fiamme, la cucina.

L’edificio è destinato ad accogliere gli uffici del Parsec (l’ex Centro di scienze naturali di Galceti) e quelli del Museo di scienze planetarie.

Panificio Toscano: assunti tutti i soci lavoratori della Cooperativa Giano

Finita l’era della esternalizzazione, il Panificio Toscano, come promesso, ha assunto tutti i soci lavoratori della Cooperativa Giano. Rispettati gli impegni e i tempi. Per CNA “un esempio da seguire“, l’amministratore delegato, Franco Fortunati Rossi, “fieri di questo risultato“. La conferenza stampa oggi a Prato

Il 13 agosto scorso il Panificio Toscano annunciava ufficialmente l’intenzione di procedere all’assunzione dei soci lavoratori della Cooperativa Giano che in base a un accordo firmato nel 2017 agiva in condizione di appalto fornendo la mano d’opera necessaria all’attività dell’azienda stessa.
Pur confermando la legittimità di quell’accordo (firmato dal sindacato UIL e approvato da tutti i soci lavoratori della cooperativa) il Panificio Toscano ritenne di andare al superamento di quel modello organizzativo riportando all’interno l’intera gestione del processo produttivo. In quell’occasione fu preso l’impegno ad agire nel più breve tempo possibile e con il massimo coinvolgimento delle parti in causa.
Oggi, ha detto in conferenza stampa l’amministratore delegato Franco Fortunati Rossi, “il Panificio Toscano è fiero di poter annunciare che tutti gli impegni presi sono stati mantenuti e che alla data del 1 ottobre 2018 i 120 soci della Cooperativa Giano sono stati assunti. E’ stato un processo impegnativo, che ha visto il consenso della stragrande maggioranza dei lavoratori (anche attraverso una serie di assemblee che si sono svolte negli stabilimenti di Prato e Collesalvetti) e la firma dell’accordo con i rappresentanti di CGIL e UIL. Con il passare del tempo è risultata così del tutto isolata all’interno dell’azienda la posizione di chi ha voluto strumentalizzare la vicenda proponendo forme di agitazione non condivise dalla stragrande maggioranza dei lavoratori“.
L’azienda conferma anche che a tutti i lavoratori del Panificio è stato esteso il contratto nazionale di lavoro della panificazione (FEDERPANIFICATORI) e che sarà avviato un  piano revisione di tutti i profili occupazionali con l’impegno a intervenire qualora fosse ritenuto necessario. Nessun lavoratore ha perso il posto di lavoro.
Per Francesco Bigagli di CNA Prato “si tratta di una scelta importante e seria, un segnale anche per altre imprese“. Si chiude così una vicenda che ha visto l’azienda fortemente impegnata e decisa a risolvere una questione che rischiava di danneggiarne l’operatività.
“Senza presunzione alcuna, -ha detto ancora l’a.d.- riteniamo di aver operato in controtendenza rispetto a quanto avviene nel mercato del lavoro e nel nostro settore in particolare e di averlo fatto nell’interesse dell’azienda, delle maestranze e dei nostri fornitori. Siamo certi che questa scelta consentirà all’azienda, che opera nel settore alimentare da oltre 50 anni e che rappresenta una presenza di rilievo nel panorama toscano, di agire con maggiore tranquillità ed efficenza garantendo, come è sempre stato, ai propri clienti qualità e affidabilità“.

RAID, Centro Pecci Prato: sabato la nuova performance di Marcello Maloberti

In occasione della Giornata del Contemporaneo le mostre in corso al Centro Pecci saranno a ingresso libero dalle ore 10 alle ore 23

Il Centro Pecci è lieto di presentare RAID, una nuova performance di Marcello Maloberti
appositamente concepita per gli spazi del museo e unica opera dell’artista realizzata
appositamente per la 14° Giornata del Contemporaneo.

La poliedrica ricerca di Maloberti include numerosi linguaggi che comprendono il collage,
la fotografia, il video, la performance e grandi installazioni luminose o sonore. Le sue
opere hanno spesso un forte impatto teatrale e danno vita ad intenso coinvolgimento del
pubblico, chiamato ad attribuire un senso al lavoro che non è mai definito a priori.
Soprattutto le performance assumono forme plurali – dalle processioni, ai tableaux vivant,
agli happening – connotandosi sempre come azioni simboliche e suggestive, che fondono
l’inusuale con il familiare, il realismo con l’immaginazione.

La performance RAID fa parte delle iniziative promosse da AMACI per la Giornata del
Contemporaneo, che vede per la prima volta dedicare ad un artista, oltre alla realizzazione
dell’immagine guida della manifestazione, una mostra personale diffusa su tutto il territorio
nazionale. Il 13 ottobre infatti tutti i musei AMACI ospiteranno simultaneamente e per un
giorno una selezione di opere di Marcello Maloberti, offrendo al pubblico la possibilità di
conoscere e approfondire la sua produzione.

Per celebrare i festeggiamenti del trentennale del Centro Pecci, in corso durante tutto
il 2018, Maloberti è stato invitato a concepire una performance che dialogasse in
modo inedito con i suoi spazi e la sua collezione. Il lavoro proposto per il museo
riunisce alcune delle tematiche ricorrenti dell’artista, la fascinazione per i libri, la relazione
con le immagini iconiche della storia dell’arte, il connubio tra dimensione museale e azioni
effimere, l’idea di moltitudine e corpo collettivo che trova qui formalizzazione nel
coinvolgimento di performer diversi per età, etnie, religione, orientamento sessuale,
accomunati dalla stessa azione apparentemente insensata ma dirompente.

RAID vede i performer compiere un atto privo di ordine precostituito, la performance si sviluppa nello spazio in maniera casuale e improvvisa, proprio come un’incursione nelle sale del museo che lascerà presenze minimali e allo stesso tempo evocative del suo passaggio.

La performance di Marcello Maloberti segnala un nuovo, convinto, impegno produttivo del
Centro Pecci nei confronti dell’arte italiana. Impegno confermato a breve dalla mostra
dedicata al rapporto tra Fabio Mauri e Pier Paolo Pasolini, curata da Francesco
Vezzoli, che sarà presentata dal Centro Pecci nella primavera 2019.

Prato: da sabato 13 ottobre attivo nuovo servizio Acap per pediatri di famiglia

Pediatri di famiglia in ospedale nei fine settimana. Da sabato 13 ottobre attivo il nuovo servizio Acap. Biffoni: ”Un servizio estremamente utile per il nostro territorio”

A partire da sabato 13 ottobre all’ospedale Santo Stefano sarà a disposizione un ambulatorio dedicato ai piccoli pazienti che hanno necessità di visite non urgenti.

Grazie all’Accordo sottoscritto dalla FIMP ( Federazione Italiana Medici pediatrici) e dall’AUSL Toscana Centro il nuovo servizio già presente nei territori di Firenze, Pistoia ed Empoli sarà operativo anche a Prato.

Sono oltre la metà i pediatri di famiglia che hanno aderito all’Accordo: 20 su 33, saranno supportati da un infermiere che svolgerà funzioni di accoglienza ed assistenza.

“Siamo contenti di questo importante servizio per i bambini e le famiglie, commenta Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, una risposta alla necessità di attivare la guardia medica pediatrica nel fine settimana quando spesso i genitori non sanno a chi rivolgersi in caso di necessità se non al pronto soccorso, magari in modo improprio. Da sindaco e da genitore sono certo che sia un servizio estremamente utile per il nostro territorio” .

L’ambulatorio Acap è collocato al Poliambulatorio dell’ ospedale Santo Stefano – piano terra (area pediatrica)

Orari apertura: il sabato e prefestivi: dalle ore 16.30 alle 19.30; la domenica e festivi dalle 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.30 .

L’accesso al servizio avviene attraverso il triage del Pronto Soccorso. I bambini con codici non urgenti saranno indirizzati all’ambulatorio Acap il cui percorso è segnalato da apposita cartellonistica.

Il servizio di continuità assistenziale Acap, grazie alla collaborazione ed alla condivisione di strategie e progetti tra pediatri ospedalieri e di famiglia, è uno strumento essenziale per migliorare i servizi a favore dei bambini, l’integrazione ospedale-territorio e garantire un appropriato utilizzo del Pronto Soccorso.

Il Pronto Soccorso Pediatrico del Santo Stefano registra un numero di accessi molto superiore a quello indicato dalla Legge Regionale come soglia minima per attivare iniziative specifiche.

In particolare, negli ultimi due anni al Pronto Soccorso pediatrico si sono registrati 17.512 accessi nel 2016 e 18.139 nel 2017 con picchi nei fine settimana in cui gli accessi risultano superiori in numero assoluto rispetto a tutti gli altri giorni.

Le urgenze minori (codici azzurri) rappresentano infatti oltre un terzo degli accessi totali nel fine settimana, rispettivamente il 38% nel 2016 e il 35,8% nel 2017.

Per quanto riguarda i codici verdi (urgenze differibili) rappresentano oltre la metà di tutti gli accessi pediatrici: il 55,7% nel 2016 e il 59,3% nel 2017, con un picco elevato nel fine settimana.

Prato: sabato 13 ottobre sarà il River Day 2018

River Day 2018, una giornata dedicata alla conoscenza della città e del suo fiume, il Bisenzio, organizzata dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno insieme al Comune e al Genio Civile

Fiumi più sicuri ma anche più belli e più fruibili: obiettivo riportare i corsi d’acqua che attraversano le nostre città e paesi anche al centro dell’attenzione cittadina. E così dopo il successo della due giorni del Florence Rivers Festival il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno fa tappa anche a Prato con una giornata dedicata alla conoscenza della città e del suo fiume, il Bisenzio.

Sabato 13 ottobre sarà dunque il PRATO RIVER DAY tra una visita guidata alle bellezze culturali della città e una riflessione sugli interventi di manutenzione e messa in sicurezza dei corsi d’acqua della provincia, sulla vivibilità delle sponde e la navigabilità delle acque del Bisenzio.

“Come Consorzio di Bonifica, grazie all’intesa e alle sinergie con il Genio Civile Valdarno Centrale e il Comune riteniamo di aver fatto tanto per la sicurezza, la bellezza e la fruibilità dei fiumi pratesi – spiega il Presidente del Consorzio Marco Bottino – invitiamo pertanto tutti i cittadini a venire con noi sabato in giro per la città e per il fiume per vivere di persona e celebrare insieme i risultati raggiunti”.

Questo il programma in dettaglio:
Ore 10 – ritrovo in Piazza San Marco presso la celebre scultura di Henry Moore, ormai uno tra i principali simboli di Prato e partenza per una visita guidata della città fra antiche chiese, street art, Bastione delle Forche, Porta Mercatale e lungo Bisenzio (partecipazione libera e gratuita –info@artemiaprato.it – cell. 340 5101749)
Ore 12 – arrivo presso i Giardini di Via Amendola, inaugurazione del primo punto di accesso in acqua sul Bisenzio realizzato a cura del Genio Civile della Regione Toscana e INSTANT CONFERENCE con interventi dedicati al Bisenzio, alla sua manutenzione, agli investimenti per la sicurezza idraulica e la fruibilità del fiume a cura di: FILIPPO ALESSI – Assessore all’Ambiente Comune di Prato, MARCO MASI – Dirigente Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell’Acqua, MARCO BOTTINO – Presidente Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno

Nuovo Aeroporto di Firenze, la Cgil Toscana “Giudizio non positivo. Tante criticità”

“Sbagliato dimensionare la pista in funzione della crescita di un modello di turismo insostenibile. Sì a ulteriori sinergie con lo scalo di Pisa. Ascoltare le necessità di lavoro e manifattura, non quelle della rendita”

Di seguito la nota del sindacato sullo scalo fiorentino:

Continuiamo a leggere dichiarazioni sulla necessità di ampliamento di Peretola che si configurerebbe – di fatto – come un nuovo Aeroporto di Firenze. Noi siamo per la qualificazione e la tutela dell’occupazione dello scalo fiorentino, ma il progetto presentato, su cui ben sette amministrazioni locali hanno fatto ricorso contro il decreto di Via, apre moltissime criticità: dall’interruzione del collegamento diretto tra Sesto e l’Osmannoro, al pregiudizio sullo sviluppo del Polo Scientifico, alla messa in discussione del Parco della Piana così come previsto dagli strumenti urbanistici della Regione e del Comune di Sesto, al mantenimento della vocazione produttiva manifatturiera dell’Osmannoro. Inoltre, la proposta non è inserita in un progetto organico di sviluppo dell’area di Firenze e della sua cintura. Non possiamo quindi esprimere come Cgil Toscana un giudizio positivo sull’attuale progetto, vista anche l’incongruenza degli interventi infrastrutturali che verrebbero ad insistere sul territorio della Piana, indice di una mancata condivisa e razionale programmazione da parte di tutti gli attori pubblici coinvolti.

LA QUESTIONE TURISMO

E’ sbagliato prevedere e dimensionare la pista solo in funzione della crescita esponenziale e smodata dei turisti in entrata su Firenze: la sua realizzazione deve muoversi tra l’aumento delle condizioni di sicurezza di passeggeri, lavoratori e cittadini e resa compatibile con una idea regionale di sviluppo del manifatturiero ambientalmente sostenibile e di un turismo distribuito. Nei nostri territori si è affacciato un modello di turismo distruttivo di qualità della vita in ambito urbano, con processi di svuotamento di abitanti ed attività artigiane a favore di attività come gli affitti turistici di breve durata (la realtà della città di Firenze vede 18 milioni di turisti su base annua, di cui solo 10 ufficialmente censiti, alimentando un giro di affari che sfugge alle imposizioni fiscali e refrattario ad un lavoro in pienezza di diritti e di contribuzione). La crescita smodata di tale modello provoca il collasso delle città d’arte ed universitarie, i quotidiani ingorghi, la crescita delle diseguaglianze sociali – lavoro povero e spesso grigio – e territoriali e la fuga dalle attività manifatturiere a favore della rendita immobiliare. Noi siamo per un modello di sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile, che renda possibili qualità della vita e mobilità sociale attraverso un manifatturiero rinnovato ed un turismo sostenibile e distribuito in maniera meno diseguale all’interno di tutto il perimetro regionale.

IL RAPPORTO CON PISA

Abbiamo ritenuto sostanzialmente positiva la scelta di riunire in un’unica Società gli aeroporti di Firenze e di Pisa, evitando un declassamento e ragionando in un’ottica di sistema regionale, meno la riduzione delle quote e del peso politico dei soggetti pubblici nella nuova Toscana Aeroporti e le scelte di sostanziale privatizzazione di quote significative di attività, con ricadute negative su centinaia di lavoratori e lavoratrici. Occorre puntare ad un ulteriore sviluppo delle sinergie con Pisa, il vero aeroporto di ambito regionale, dando finalmente il via alle opere già programmate relative all’ampliamento dello scalo, riconsegnando a Peretola il ruolo di City Airport, potenziando i collegamenti ferroviari Pisa-Firenze, favorendo i collegamenti rapidi con Siena e su tutta la direttrice dell’area Lucca- Pistoia-Prato sia verso Firenze che Pisa e sul collegamento su ferro Peretola-Firenze e con il futuro hub dell’Alta Velocità, da realizzarsi attraverso il sottoattraversamento e la realizzazione di una stazione che svolga la funzione di interfaccia con i treni locali tramite il collegamento diretto con Santa Maria Novella, assolutamente non sostituibile con la tramvia.

INFRASTRUTTURE/LIVELLO REGIONALE

Il sistema logistico ed infrastrutturale della nostra Regione mostra un differenziale negativo rispetto alle più avanzate aree europee sia rispetto alla mobilità delle merci che a quella delle persone. Rischiamo di subire un processo di definitiva marginalizzazione dai grandi flussi di livello sia continentale che planetario. Investimenti programmati e mirati sono fattori indispensabili come volano di sviluppo e di occupazione in settori stremati dalla crisi, verso un sistema che sia costruito sulle esigenze del lavoro produttivo e non su quelle della rendita. Un sistema funzionale anche alla riduzione delle differenziazioni interne alla nostra Regione: la Toscana Centrale, la Costa e le Aree interne, montane e insulari hanno avuto dentro la crisi traiettorie che ne hanno ulteriormente marcato il disequilibrio e le diseguaglianze. Liberare fisicamente i binari della stazione fiorentina di Santa Maria Novella dall’Alta Velocità per destinarli esclusivamente per il trasporto pendolari è una scelta non più procrastinabile, assieme al potenziamento del numero e degli orari lungo la direttrice tirrenica.

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