Pistoia: fisco; evasione imposta prodotti petroliferi, 5 arresti

Inchiesta: 11 denunce e sequestro beni per un mln euro.

Cinque ordinanze di custodia cautelare e tre obblighi di dimora, oltre al sequestro preventivo di beni mobili e immobili, finalizzato alla confisca diretta, per oltre un milione di euro. E’ il risultato di un’indagine della guardia di finanza di Pistoia che ha
consentito di individuare, si spiega in una nota, un’associazione a delinquere dedita all’introduzione e commercio in Italia di prodotti petroliferi in evasione d’imposta.

Le indagini sono partite del sequestro di un’autobotte proveniente dalla Germania che trasportava prodotto petrolifero per autotrazione, illecitamente introdotto attraverso l’utilizzo di falsa documentazione fiscale.

Le misure cautelari disposte dal gip di Pistoia Patrizia Martucci su richiesta del pm pistoiese Claudio Curreli, hanno portato agli arresti domiciliari due indagati domiciliati a Pescia, uno a Montecatini Terme, uno a San Casciano Val di Pesa e uno a Carpi. Obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di indagati residenti a Pistoia, Capannori e Lodi. Sequestrate anche due autobotti e due cisterne di proprietà di una società pistoiese coinvolta nella presunta truffa.

Complessivamente le fiamme gialle hanno denunciato 11 persone per le ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, alla violazione della normativa in materia di trasporto di prodotti soggetti ad accisa, al falso in atto pubblico, alla truffa ai danni ell’amministrazione finanziaria e all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Donna aggredita a Prato, 3 denunciati per ‘gioco’ Halloween

Ragazzi ruppero con sasso vetro auto, frattura naso per vittima.

Scovati grazie alle telecamere: la squadra mobile di Prato ha denunciato per lesioni gravi tre ragazzi di Agliana (Pistoia) – di 18, 20 e 21 anni – per l’aggressione in maschera avvenuta la sera di Halloween nel centro storico di Prato, vittima una donna di 57 anni, pratese.

Indossando maschere del film ‘Scream’ avevano sfondato il finestrino di un auto con un mattone e colpito la sua conducente fratturandole il naso: 25 giorni la prognosi.

Gli investigatori sono riusciti a risalire agli assalitori grazie alle immagini delle telecamere nei dintorni del luogo dove si sono svolti i fatti oltre che a una serie di riscontri incrociati tra testimoni. Quando i giovani, che hanno ammesso le loro responsabilità secondo quanto reso noto dalla questura, sono stati sentiti dai poliziotti hanno spiegato di ‘voler fare
solo degli scherzi’ e di non aver agito ‘per un motivo specifico’.

Quella sera avrebbero messo in scena una sorta di gioco: due facevano finta di litigare in mezzo alla strada costringendo le auto a fermarsi, poi sbucava un terzo che iniziava a scuotere l’auto. Una scena ripetuta molte volte, fino all’ultimo episodio quando uno dei giovani ha usato un mattone per infrangere il vetro dell’auto guidata dalla donna ferita.

Soddisfazione per l’esito delle indagini è stata espressa dal questore di Prato Paolo Rossi e dal sindaco Matteo Biffoni che, dopo aver ringraziato la polizia, ha osservato che ‘purtroppo davanti a un gesto così stupido non c’è prevenzione che tenga’: di fronte a ‘un episodio di questo genere si resta sbalorditi’, ‘un fatto gravissimo: da padre più che da sindaco sono preoccupato, soprattutto perchè nessuno dei ragazzi ha deciso di presentarsi alle forze dell’ordine nei giorni successivi nonostante anche il grande eco mediatico che ha avuto l’accaduto”.

Arresti rapina Firenze: prime condanne banda specializzata

Oltre venti colpi in negozi messi a segno nel 2016.

Prime condanne per i componenti di una banda specializzata in furti con spaccata in Toscana, sgominata lo scorso febbraio dai carabinieri nel corso di un’operazione che portò all’arresto di 5 persone, accusate di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazione.

Uno dei componenti del gruppo, 21 anni, di nazionalità romena, ha patteggiato davanti al gip una pena a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Un suo connazionale, 28enne, ha patteggiato 3 anni e 4 mesi di reclusione. Altri due presunti componenti dell’organizzazione, di 19 e 32 anni, hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato. Per un altro degli arrestati, 19enne, i legali hanno avanzato richiesta di messa alla prova.

Per l’accusa la banda avrebbe messo a segno oltre 20 furti tra ottobre e dicembre 2016, in negozi e centri commerciali di Firenze, Pisa, Siena, Pistoia e Lucca. La banda sfondava le
vetrine usando auto rubate, oppure usando dei tombini presi dalla strada.

Migranti: don Biancalani, non giustifico ragazzo arrestato

“Suo caso umano difficile, ora è in Nord Italia”.

“Ho semplicemente cercato di collocare questa vicenda, soprattutto per quanto riguarda il
nostro ragazzo, nel suo contesto, per far capire che l’accoglienza è un’operazione difficile”: così don Massimo Biancalani, il sacerdote pistoiese finito più volte sulle cronache per la sua attività di accoglienza dei richiedenti asilo, all’indomani dell’intervista rilasciata a La Zanzara su Radio 24 sul caso del ragazzo nigeriano che soggiorna nella sua comunità e che la polizia ha arrestato a Pistoia per spaccio in un giardino pubblico qualche giorno fa.

“Non è vero, come può apparire dall’intervista – prosegue – che giustifico l’operato di questo ragazzo. I tempi della trasmissione sono velocissimi e non è semplice esprimere alcun concetto compiuto, gli intervistatori magari interrompono: ho cercato di far capire che i casi umani sono complessi, le storie di questi ragazzi e in particolare quella di questo nostro assistito è la storia di un giovane molto fragile, con tante problematiche”.

“Noi eravamo a lui vicini – ribadisce il sacerdote – sapevamo non certamente che spacciasse, ma di una figura, la sua, un pochino problematica. Purtroppo è caduto in questo tentativo di trovare una scorciatoia per realizzare piccoli guadagni. Così è
andata, c’è un provvedimento certamente duro di allontanamento dalla provincia, il ragazzo in queste ore ci risulta sia nel Nord Italia, purtroppo a vagare tra le stazioni di Milano, di Bergamo o di altre città”.

Don Biancalani ribadisce di avere la sensazione che “i migranti siano un po’ il capro espiatorio di tutti i problemi dell’Italia o dell’Europa” e non fa marcia indietro rispetto alle sue affermazioni sulla legalizzazione delle droghe leggere.

“Penso alla Spagna – dice – forse è arrivato il momento, lo dico da inesperto, ma anche da insegnante con quasi 30 anni di esperienza sulle spalle, di forme controllate di legalizzazione, non liberalizzazione, legalizzazione”.

Pistoia, Comune e Polizia organizzano corsi autodifesa per ragazze

Il corso si rivolge alle ragazze dai 16 ai 18 anni per la prevenzione della violenza di genere e l’apprendimento di tecniche di autodifesa

Al via a Pistoia un corso di autodifesa rivolto alle ragazze dai 16 ai 18 anni. Il Comune di Pistoia, in collaborazione con la polizia, ha organizzato il corso “La miglior Difesa sei tu”, per la prevenzione della violenza di genere e l’apprendimento di tecniche di autodifesa. Istruttori della polizia ed esperti in arti marziali insegneranno alle ragazze le tecniche per difendersi da sole in caso di necessità. Da dieci anni amministrazione comunale e polizia organizzano corsi rivolti alle donne adulte; adesso si partirà anche con le minorenni, visto che il fenomeno della violenza contro le donne si manifesta in tutte le fasce di età. “Pochi mesi fa – è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa – una donna che aveva frequentato uno di questi corsi nel pistoiese è riuscita a difendersi da sola da due aggressori e successivamente a farli arrestare, mettendo in pratica le tecniche apprese durante le lezioni”.

“L’adolescenza è una fase della vita molto complessa – ha detto il vicesindaco e assessore al sociale Anna Maria Celesti – dove comportamenti e atteggiamenti già fonte di sofferenza possono, in alcuni casi, essere dei segnali di disagio che nel tempo si possono trasformare in violenza non necessariamente solo fisica e sessuale ma anche e soprattutto psicologica. Per questo è importante individuare questi segnali attraverso un percorso culturale e di formazione così da prevenirli”. Il corso si articolerà in quattro incontri a cadenza settimanale, ogni mese a partire da dicembre. In base al numero di adesioni, il ciclo di lezioni riprenderà a gennaio per poi proseguire, se necessario, fino a maggio 2018.

Pistoia: striscione Forza Nuova contro Don Biancalani

Appeso all’ingresso della scuola Anna Frank. “Pizzeria del rifugiato, specialità della casa: pizza connection”.

Questa mattina alcuni genitori degli alunni della scuola Anna Frank-Carradori in via Donati, a 300 metri dalla pizzeria del rifugiato di Don Biancalani, hanno scoperto lo striscione appeso al cancello d’ingresso e chiamato le forze dell’ordine. “Pizzeria del rifugiato, specialità della casa: pizza connection”, così recita lo striscione che è stato appeso nella notte tra domenica 19 e lunedì 20; a Vicofaro nessuno si era accorto di nulla. La Digos della Questura di Pistoia è intervenuta per rimuoverlo.

L’episodio in questione è l’arresto di un migrante di 25 anni della Repubblica del Biafra, ospite del centro di accoglienza della parrocchia di Ramini, trovato con 10 grammi di marijuana e 260 euro in tasca durante un controllo della polizia in piazza della Resistenza venerdì 10 novembre.

“I militanti di Forza Nuova hanno affisso uno striscione goliardico presso la cosiddetta pizzeria del rifugiato, riguardo alle tristemente note vicende di don Biancalani – afferma Leonardo Cabras, Coordinatore Regionale di Forza Nuova in Toscana -. La Pizza Connection è quella che unisce la droga a tale pizzeria che vede impiegati quei pseudorifugiati che il parroco mondialista di Vicofaro spaccia per candidi alfieri della nuova società felice e multietnica mentre nella realtà risultano essere spacciatori, oltre che portatori di sostituzione etnica”.

“Sappiamo bene che il legame tra invasione, speculazione economica, ideologie esterofile masochiste e criminalità è ormai noto e ben chiaro al popolo italiano: per questo la nostra azione, più che una denuncia, è una risata verso un mondo marcio – conclude Leonardo Cabras – che è prossimo ad essere spazzato via dalla rivoluzione nazionalista e sociale di Forza Nuova”.

Exit mobile version