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Visita e fa consulti di neurochirurgia ma senza laurea Medicina
E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del Nas che hanno condotto le indagini, coordinate dalla procura di Livorno, con una serie di controlli in un centro di fisioterapia di Massa (Massa Carrara).
Uomo trovato morto in area industriale a Massa
In base a un primo esame non sarebbero stati rilevati segni di violenza sulla salma. Per stabilire le cause del decesso disposta l’autopsia.
Un uomo di 47 anni, residente a Massa ma di fatto senza fissa dimora, è stato trovato morto nell’area ex Olivetti, nella zona industriale di Massa (Massa Carrara). La scoperta è stata fatta ieri ma la notizia è stata resa nota solo oggi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Dai primi accertamenti il decesso risalirebbe all’inizio della settimana. In base a un primo esame non sarebbero stati rilevati segni di violenza sulla salma. Per stabilire le cause del decesso disposta l’autopsia. L’uomo è stato identificato in base ai documenti che aveva con sè. Il cadavere è stato rinvenuto in una zona all’aperto dell’ex area Olivetti.
Massa: operato al cuore, gli trovano elettrodo nell’aorta
Il paziente, un infermiere di 76 anni, fatto causa alla struttura di Massa, chiedendo un risarcimento di 500.000 euro. L’elettrodo è stato trovato da un equipe Livornese.
10.000 euro in banconote false, falsari in manette a Massa
Le indagini sono risalite sino alla stamperia, situata a Milano. Gli inquirenti hanno portato alla luce un traffico di falsi a livello nazionale. L’inchiesta era partita nel 2016 e in questi due anni ci sono stati altri 4 arresti.
Oltre 400 banconote false, per un valore di 10 mila euro, e quattro ordinanze di custodia cautelare (tre in carcere e una ai domiciliari) ai ‘commercianti’ delle valute contraffatte che sono stati colti in flagranza di reato: è il risultato di un’operazione condotta dalla squadra mobile di Massa Carrara e dalla guardia di finanza, nell’ambito di una operazione coordinata dalla procura di Massa Carrara.
Gli arrestati, tutti residenti tra Massa, Lucca e La Spezia, sono due venditori ambulanti di frutta e verdura, un ristoratore, e un cittadino straniero disoccupato che è finito ai domiciliari. Le indagini hanno portato a scoprire la stamperia del denaro falso, che si trovava a Milano, dalla quale partivano corrieri con l’incarico di vendere le banconote false agli acquirenti, sparsi per tutta Italia. Gli acquirenti acquistavano tagli da 50, 20 e 10 euro, che pagavano, con soldi veri, rispettivamente 20, 4 e 2 euro.
Le false banconote, molto veritiere ma con lo stesso numero di serie, venivano poi rivendute ai ‘commercianti’ che le immettevano sul mercato. I soldi viaggiavano da nord a sud, passando per Massa Carrara, su furgoni carichi di frutta e verdura, nascosti nelle sponde del mezzo o dentro giocattoli per bambini, per lo più puzzle. Nelle intercettazioni i ‘commercianti’ parlavano di ‘casse di meloni’ riferendosi ai 50 euro, di ‘finocchi’ per identificare i tagli da 20 euro e di ‘fragole’ per i pezzi da 10.
L’inchiesta era partita nel 2016 e in questi due anni ci sono stati altri 4 arresti: il primo, a Massa, di due acquirenti che avevano appena ricevuto una ingente somma direttamente dalla stamperia milanese. Il terzo arresto è avvenuto sulla strada della Cisa, quando la polizia stradale fermò un furgone con a bordo un corriere che aveva nascosti 5000 euro falsi, mentre un altro corriere fu fermato poco dopo a bordo di un treno.
Massa: 40 Ose senza contratto, Cgil sotto Palazzo Ducale
Le operatrici socio educativi si sono presentate in aula la mattine dell’8 gennaio anche senza contratto. Per effetto della riforma Madia, non è ancora stato rinnovato il contratto co. co. co. scaduto lo scorso 23 dicembre.
La Cgil di Massa Carrara ha manifestato questo pomeriggio sotto palazzo Ducale, sede della Provincia di Massa Carrara, assieme ad una rappresentanza di operatrici socio educative (Ose), rimaste senza contratto dall’1 gennaio 2018.
Sono 40 le Ose, che si occupano di effettuare assistenza e sostegno agli studenti disabili iscritti nelle scuole superiori del territorio, a cui, per effetto della riforma Madia, non è ancora stato rinnovato il co. co. co. scaduto lo scorso 23 dicembre.
L’8 gennaio le 40 operatrici si sono presentate comunque nelle loro rispettive classi, per non far mancare un servizio essenziale agli studenti e alle loro famiglie, ma “ad oggi- spiega la Cgil – non ci risultano attivi i contratti, questo perché la riforma Madia abolisce la possibilità di effettuare co.co.co negli enti pubblici”.
La Cgil sostiene anche che l’ultima legge di stabilità dia la possibilità di prorogare i contratti co.co.co fino al 31 agosto, ma si tratta di capire se le Ose possano rientrare nelle tipologie previste dalla legge. Dopo aver ricevuto le rappresentanze sindacali, il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, responsabile dell’attività scolastica di secondo livello, ha dichiarato: “Intendo superare questo impasse il prima possibile; la legge Madia ha bloccato i contratti e noi proporremo soluzioni alternative per arrivare almeno alla fine dell’anno scolastico, utilizzando anche la legge non scritta, quella del buon senso, che spesso manca a chi ci governa”.