Massa Carrara: Spinelli su operaio schiacciato da blocco marmo

Serena Spinelli, capogruppo Articolo Uno Mdp in Consiglio regionale interviene sull’incedente mortale di questa mattina a Marina di Carrara, dove un operaio ha perso la vita : ”Morire sul lavoro con un contratto di cinque giorni è una grande ingiustizia sociale. La più grande dei nostri tempi”.

La capogruppo di Mdp Spinelli si unisce inoltre alla denuncia della Cgil di Massa Carrara che sottolinea la durata del contratto di lavoro dell’operario, di soli cinque giorni.

”Un altro grande dramma quello di Luca Savio, 37 anni, morto questa mattina a Marina di Carrara, schiacciato da un blocco di marmo presso il deposito in cui lavorava. Esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia e ai suoi cari. Le forze dell’ordine e i tecnici dell’Asl ricostruiranno la dinamica della vicenda.

Ma leggo con sconcerto quanto riportato dalla Cgil di Massa Carrara, secondo la quale risulta che Luca Savio avesse un contratto di lavoro iniziato il 6 luglio e della durata di cinque giorni.

Morire sul lavoro con un contratto di cinque giorni è una grande ingiustizia sociale. La più grande dei nostri tempi.

Mi chiedo come, con un contratto di soli cinque giorni, un’azienda possa rispettare leggi e regole in materia di salute e sicurezza, così come sottolinea la Cgil di Massa  Carrara.

La degenerazione del precariato esplosa nel nostro Paese deve finire.

Ripetiamo costantemente la necessità di investimenti su sicurezza, formazione e un maggior numero di ispettori del lavoro; ma di fronte a tragedie come quella di oggi la realtà del mondo del lavoro si presenta ancora più grave di come viene descritta.

La Regione Toscana per la sicurezza nel settore del marmo ha messo a punto un piano specifico, con competenze e risorse.

Ma serve di più, serve l’impegno del Governo su sicurezza e formazione, aumento del numero degli ispettori e dunque dei controlli. Per ridare dignità al lavoro bisogna ripartire dalle fondamenta, dalla struttura del rapporto di lavoro stesso; oggi troppo debole, svuotato di regole e diritti”.

È quanto dichiara Serena Spinelli, capogruppo Articolo Uno Mdp in Consiglio regionale a seguito dell’incidente mortale sul lavoro avvenuto questa mattina a Marina di Carrara.

Traffici illeciti: sequestrati a Massa 11.000 capi contraffatti

Sequestrati dalla guardia di finanza di Massa Carrara prodotti tra scarpe, borse e vestiario per un valore di oltre 100.000 euro.

Sequestrati dalla guardia di finanza di Massa Carrara 11.000 prodotti contraffatti tra scarpe, borse e vestiario, durante un’attività di contrasto ai traffici illeciti a Marina di Massa.
La merce, del valore di oltre 100.000 euro, era in possesso di due cittadini extracomunitari: 200 paia di scarpe di una famosa casa di moda che i due stavano vendendo per strada e altri 11 mila capi di abbigliamento e borse trovati nella loro abitazione, assieme a 1.000 euro in contanti.
Uno dei due extracomunitari è stato denunciato per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale per aver strattonato violentemente i militari che cercavano di identificarlo nel controllo.
Nel frattempo a Pistoia: diciotto sanzioni e quattro segnalazioni per il Daspo urbano; questo il bilancio dei controlli effettuati in questi giorni dalla polizia municipale nel centro storico per verifiche sulla tutela della sicurezza della città e del decoro urbano. Gli agenti hanno segnalato alla questura quattro richieste di allontanamento collegate alle attività di commercio ambulante abusivo.
Si tratta di verifiche scattate a seguito dell’entrata in vigore del ‘Regolamento per la valorizzazione e per la tutela delle aree urbane meritevoli di particolare protezione’ che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Tomasi (Fdi), ha introdotto nell’aprile scorso per la Ztl.
Oltre ai controlli relativi al nuovo regolamento, la polizia municipale ha condotto attività di verifica anche in altre zone della città, soprattutto nelle aree di parcheggio “in cui – spiega una nota dell’amministrazione – persistono fenomeni di abusivismo legati alla sosta”, come Porta al Borgo e piazza San Francesco, procedendo ad elevare otto sanzioni.
Altre 10 sanzioni sono state fatte per attività di commercio ambulante abusivo. Sempre nel corso dei controlli, altre due persone sono state accompagnate in questura in quanto prive di permesso di soggiorno.

Caso febbre Dengue a Carrara, scatta piano Comune e Asl

Ne dà notizia l’amministrazione comunale spiegando, in una nota, di essere stata informata dal dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Nordovest di Massa-Carrara.

Un caso di febbre Dengue, patologia contratta in un paese tropicale, è stato riscontrato ieri a Carrara (Massa Carrara). La febbre è stata contratta all’estero da un cittadino carrarese recentemente tornato da un viaggio in un paese tropicale.
La Asl ha dato disposizione al Comune di effettuare un intervento straordinario di disinfestazione sia nelle aree pubbliche che in tutte le aree private aperte. La zona interessata dall’intervento è quella di Avenza, nel comune di Carrara.
Il sindaco ha quindi emesso un’ordinanza nella quale viene chiesto a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte o abitazioni, ricompresi nell’area interessata, di consentire l’accesso alle proprie pertinenze esterne da parte degli operatori della ditta Ecosan che provvede alla disinfestazione, a partire da domani dalle 3 del mattino alle 10.

Incendi: ha malore mentre brucia sterpaglie, muore tra le fiamme

Un uomo di 84 anni è morto ieri sera in Lunigiana accusando un malore mentre stava cercando di dare fuoco a delle sterpaglie.

Secondo una ricostruzione il fuoco si è sviluppato intorno all’anziano che, sentendosi male, non è riuscito ad allontanarsi in tempo dal cumulo di sterpaglie infuocate, e così è stato investito dalle fiamme e dal fumo.

Il fatto è accaduto ieri sera in località La Macchia, nel territorio di Filattiera (Massa Carrara) in un sentiero conosciuto come ‘percorso natura’: sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato un sopralluogo, e i vigili del fuoco.
L’intervento si è concluso prima di mezzanotte.
La salma è stata restituita ai familiari.

Prostituzione: indagini contro clan a Massa

Con violenze e imponendo anche ‘dazi’ per poter occupare piazzole in strada, un clan composto da uomini di origine romena avrebbe controllato la prostituzione su parte del litorale apuano, in provincia di Massa Carrara.

E’ quanto avrebbe appurato un’indagine dei carabinieri impegnati da stamani nell’esecuzione di una misura di custodia cautelare, emessa dal gip di Massa, contro una ventina di indagati, componenti del clan: in ausilio anche un elicottero dell’Arma e unità cinofile.

Tra le accuse contestate, oltre al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, violenze, pestaggi, furti notturni in appartamenti ed esercizi commerciali.
In atto anche perquisizioni. Secondo gli inquirenti, il sodalizio criminale, utilizzando violenza e intimidazioni, “dominava” il lungomare di Marina di Massa, imponendo ‘dazi’ sulle piazzole occupate dalle prostitute. Numerosi anche i furti nei locali e negli esercizi commerciali della zona.

Incidenti sul lavoro: ‘basta morti in cava’, corteo a Carrara 

‘Basta morti sul lavoro’: dietro questo striscione circa 800 lavoratori hanno sfilato stamani per le strade di Carrara (Massa Carrara) per reclamare più sicurezza nelle cave di marmo.

Dopo l’incidente mortale accaduto venerdì scorso, in cui ha perso la vita Luciano Pampana, 58 anni, originario di Viterbo, schiacciato da una ruspa, il corteo organizzato stamattina dai lavoratori delle cave ha voluto essere un segno di opposizione alla negligenza circa le più basilari norme di sicurezza sul lavoro.

La manifestazione  è coincisa con lo sciopero generale di 8 ore per la giornata di oggi, proclamato dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
In un documento congiunto i sindacati sostengono che “non si può più assistere a tragedie come quella di venerdì, non è la fatalità ma ancora il mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza. Le cave che non rispettano e non fanno rispettare le norme di sicurezza devono essere fermate. Serve il rispetto della legalità anche in relazione alla correttezza delle procedure amministrative e il nostro compito è quello di combattere lo sfruttamento e la negazione dei diritti dei lavoratori”.
A Massa Carrara operano nel settore lapideo 1.765 addetti in 173 aziende. Negli ultimi 12 anni, dal 2006 al 2018, si sono registrati undici incidenti mortali in cava. Sei di questi sono avvenuti tra il 2015 e il 2016. E si registrano anche 1200 infortuni, in pratica uno ogni due giorni.
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