Figline: Bekaert, corteo protesta contro licenziamenti

“113 licenziamenti mentre è in corso una moratoria”, lavoratori Bekaert in presidio per il mancato accordo ieri sera con l’azienda al Mise

Prima un presidio davanti ai cancelli della fabbrica e poi un breve corteo fino al municipio dove è stata ricevuta una delegazione: così stamani dalle 9 a Figline Valdarno i lavoratori della Bekaert (ex stabilimento Pirelli) hanno protestato per il mancato accordo ieri sera con l’azienda al Mise. Il fallimento del tavolo porterà a 113 lettere di licenziamento per tutti i dipendenti che adesso figurano ancora in organico. In Comune la sindaca Giulia Mugnai ha ricevuto una delegazione di lavoratori Bekaert e di sindacalisti della Fiom-Cgil, all’indomani del tavolo al Mise che ha sancito la fine degli ammortizzatori sociali per i 113 dipendenti.

“Come Comune – ha detto Mugnai – ci attiveremo insieme agli altri sindaci del territorio perché si possa trovare un percorso, una progettualità che metta in sicurezza tutti i lavoratori, perché a loro dobbiamo necessariamente una risposta in termini occupazionali. Al tempo stesso chiediamo attenzione alle istituzioni superiori perché ci si debba occupare anche in futuro di questo sito, perché lo stabilimento Bekaert non può essere lasciato all’abbandono, e perché non può ricadere sulle spalle della nostra comunità, l’impatto urbanistico e ambientale di un sito all’abbandono”.

Per Silvia Spera, responsabile dell’Area politiche industriali per la Cgil nazionale “la multinazionale ha tenuto un atteggiamento inaccettabile e arrogante. Questa vertenza, come altre aperte al Mise, ha dimostrato l’urgenza e la necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti, come richiesto unitariamente da Cgil Cisl e Uil al Governo Italiano in questa fase drammatica per i lavoratori”.

Per Elena Aiazzi della Cgil Firenze “si consuma per l’ennesima volta un dramma sociale causato da aziende predatorie che carpiscono il saper fare dei lavoratori e se ne vanno lasciandosi alle spalle drammi umani e territori feriti”.

“Questa vertenza, come altre aperte al Mise, ha dimostrato l’urgenza e la necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti, come richiesto unitariamente da Cgil, Cisl e Uil al Governo italiano in questa fase drammatica per i lavoratori”. Lo ha dichiarato Silvia Spera, responsabile dell’area politiche industriali per la Cgil nazionale, all’indomani dell’infruttuoso tavolo del Mise sulla Bekaert di Figline Valdarno (Firenze), nel quale “la multinazionale – lamenta Spera – ha tenuto un atteggiamento inaccettabile e arrogante”. Già in queste ore, osserva il sindacato in una nota, i 113 lavoratori potrebbero ricevere le lettere di licenziamento.

“Siamo in questa situazione – accusa Daniele Calosi (Fiom-Cgil Firenze) perché il 24 febbraio scorso Fim, Uilm e Regione Toscana hanno firmato i licenziamenti: se l’azienda ha avuto un atteggiamento inaccettabile, la Regione purtroppo non ha saputo svolgere un ruolo politico in questa vertenza. E’ un paradosso licenziare mentre è in atto il blocco dei licenziamenti: per questo patrocineremo come sindacato eventuali cause che i lavoratori vorranno intentare”.

Per la vertenza Bekaert “ritengo che veramente abbiamo fatto di tutto, come Regione abbiamo usato toni molto duri nei confronti della multinazionale belga. La partita però non finisce qui”. Lo ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani, a margine di una conferenza a Firenze, riguardo alla vertenza Bekaert. Per Giani a questo punto “dobbiamo inserire la Bekaert, con i poco più di 120 operai che ne fanno parte, nel polo toscano dell’acciaio. Su questo ringrazio la sottosegretaria Alessandra Todde, con la quale siamo in contatto quotidiano, perché oltre che la partita Bekaert vi è la partita Piombino. E nel momento in cui si attiva il rilancio di Piombino, magari attraverso il Recovery fund, gli operai della Bekaert possono essere parte di questa filiera toscana dell’acciaio che – ha concluso il governatore – con i forni elettrici, i laminatoi ed un processo produttivo integrato può davvero dare loro una risposta occupazionale”.

Nel pomeriggio è prevista un’assemblea convocata dal sindacato Fim Cisl così come si apprende dal sito Fb della sigla. L’assemblea dovrebbe svolgersi nel piazzale davanti allo stabilimento nel rispetto del distanziamento sanitario.

 

Incidenti lavoro: muletto si ribalta, muore conducente

Un uomo di 60 anni è morto a seguito del ribaltamento del muletto sul quale si trovava. L’incidente è avvenuto all’esterno di una ditta a Figline Valdarno (Firenze).

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Firenze, distaccamento di Figline Valdarno. Ancora da accertare le cause che hanno portato il mezzo a ribaltarsi. Nonostante le manovre di rianimazione effettuate prima dal personale dei vigili del fuoco e poi da quello sanitario, fanno sapere i soccorritori, è stato constatato il decesso del 60enne.

Ordinanza per contrastare Pm10 a Prato

Ordinanza antismog anche a Prato: il provvedimento stabilisce tra l’altro che da oggi e fino alla mezzanotte di venerdì 17 gennaio il funzionamento degli impianti di riscaldamento domestico dovrà essere limitato da 12 a 10 ore giornaliere, a esclusione di ospedali, cliniche o case di cura, scuole materne e asili nido, e sarà vietata la circolazione di veicoli diesel Euro 2 e Euro 3 nella Ztc.

L’ordinanza è stata adottata dopo che negli ultimi 7 giorni sono stati rilevati 6 superamenti del valore limite per la media giornaliera del Pm10. In caso di condizioni meteo favorevoli e di rientro nei valori l’ordinanza, si spiega, sarà revocata.

Ordinanza in via precauzionale anche a Figline Valdarno: vietati fino al 14 gennaio l’accensione di fuochi all’aperto e gli abbruciamenti di sfalci, potature e residui vegetali su tutto il territorio comunale, al di sotto della quota di 300 metri e obbligo di spegnimento di motori di veicoli in sosta prolungata, in particolare per veicoli commerciali e autobus.

Ancora divieto dell’uso di legname in caminetti aperti per il riscaldamento domestico, dove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento.

Auto contro staccionata, coniugi muoiono nel Fiorentino

Una coppia di coniugi è morta in un incidente stradale avvenuto nel Fiorentino, a Figline Valdarno.

Marito e moglie, 55 e 45 anni, viaggiavano a bordo di un’auto che per cause in corso di accertamento è sbandata finendo contro una staccionata. Sul luogo dell’incidente, avvenuto in via Giovanni da Verrazzano, intervenuti insieme ai soccorsi inviati dal 118, i vigili del fuoco e i carabinieri.

Nas: sequestri e denunce per commercio illecito di farmaci dopanti

Operazione dei carabinieri del Nas di Firenze finalizzata al contrasto del traffico e del consumo di sostanze e farmaci ad azione dopante. Nei giorni scorsi i militari hanno eseguito in varie province d’Italia 36 decreti di perquisizione, che hanno portato al sequestro di 3.719 compresse e 604 fiale di anabolizzanti (steroidi, ormoni, estrogeni, eritropoietina, nandrolone), per un valore di 35mila euro.

In base alle indagini, fanno sapere gli investigatori, le sostanze dopanti venivano smerciate sul territorio nazionale attraverso una rete distributiva gestita da un uomo residente nel Torinese, denunciato insieme a 36 presunti acquirenti, tra cui frequentatori di palestre e body builders amatoriali, tutti accusati di ricettazione.

Le indagini, scattate nel novembre 2018 e coordinate dalla procura di Firenze, hanno tratto origine dal sequestro, presso un ufficio postale di Figline Valdarno (Firenze), di un plico proveniente dalla Polonia e contenente sostanze vietate per doping, anche ad azione stupefacente.

La perquisizione eseguita a carico del destinatario del pacco, un personal trainer che esercitava la professione in alcune palestre della provincia di Firenze, ha portato al sequestro di numerose compresse e fiale di sostanze dopanti (in particolare 15 fiale di un farmaco a base di nandrolone, provenienti dall’India e prive di autorizzazione all’immissione in commercio in Italia).

Sempre nel corso delle indagini i militari del Nas hanno tracciato un centinaio di spedizioni di plichi, con versamento di denaro su carte prepagate, intestate o in uso all’indagato residente in provincia di Torino e considerato il gestore della rete di smercio, per la somma complessiva di 50 mila euro.

Le perquisizioni dei giorni scorsi sono state eseguite nelle province di Bergamo, Bologna, Brescia, Catanzaro, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Latina, Messina, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Savona, Siracusa, Terni, Torino, Trapani, Udine, Vibo Valentia e Vicenza.

Il servizio di Sara Carullo

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191122_04_NAS-DOPING.mp3?_=1

Bekaert: operai a presidio fabbrica durante tavolo al Mise

I lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno staranno in presidio davanti allo stabilimento il 31 ottobre, a partire dalla 10, cioè in contemporanea con l’incontro di sindacati, Regione ed enti locali al ministero dello Sviluppo economico a Roma.

I lavoratori di Fim e Uilm, riferisce una nota, aspetteranno l’esito della riunione del tavolo tecnico al Mise, da cui si attendono novità sulle prospettive di reindustrializzazione della fabbrica. La cassa integrazione per cessazione, reintrodotta dal Governo precedente lo scorso anno proprio per la mobilitazione dei lavoratori Bekaert terminerà a fine 2019 e in vista di quella data la multinazionale belga ha inviato lettere di licenziamento ai 211 lavoratori rimasti (dei 314 iniziali).

“Non c’è più tempo – dice il segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini – O si concretizzano gli interessamenti dei mesi scorsi o per i lavoratori di Figline si apre il baratro. Il ministero e il governo non possono consentirlo. Terremo informati i lavoratori a Figline sull’andamento dell’incontro durante lo svolgimento e abbiamo già convocato un’assemblea per le 17.30 in cui, appena tornati da Roma, racconteremo nel dettaglio l’esito e, in base a quello che sarà emerso, prenderemo le decisioni necessarie”.

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