Musei, Toscana: anche Galleria Accademia e San Marco aperti a Ferragosto

Nell’articolo tutti i siti monumentali visitabili a Ferragosto. La Certosa di Calci (Pisa) accoglierà il pubblico con visite guidate, mentre a Pistoia si potrà attraversare la Fortezza di Santa Barbara. Aperto a Portoferraio, all’isola d’Elba (Livorno), il Museo nazionale delle residenze napoleoniche.

Ferragosto al museo? perché no. anche quest’anno l’arte non va in vacanza e per il 15 agosto sono diversi i siti monumentali che si possono visitare perché aperti normalmente.

Ad Arezzo e provincia visitabili il Museo di Casa Vasari, la Basilica di San Francesco, il Museo archeologico nazionale ‘Gaio Cilnio Mecenate’ con l’Anfiteatro romano e il Museo delle Arti e tradizioni popolari dell’alta valle del Tevere – Palazzo Taglieschi con visite guidate. Nella provincia di Grosseto aperte le aree archeologiche di Vetulonia, con le visite guidate al tumulo della Pietrera e alla tomba del Diavolino, mentre a Lucca sarà aperta Villa Guinigi e a Pisa il Museo nazionale di San Matteo, uno dei musei più importanti d’Europa in tema di arte medievale. Sepre a Ferragisto, la Certosa di Calci (Pisa) accoglierà il pubblico con visite guidate, mentre a Pistoia si potrà attraversare la Fortezza di Santa Barbara. Aperto a Portoferraio, all’isola d’Elba (Livorno), il Museo nazionale delle residenze napoleoniche.

A Frienze rimarranno aperti per Ferragosto la Galleria dell’Accademia, il Museo archeologico nazionale, il museo di San Marco e il giardino di Boboli. Tra gli altri musei del capoluogo toscano visitabili il 15 agosto ci sono il Giardino della Villa medicea di Castello, il Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi e quello di Sant’Apollonia e il parco di villa Il Ventaglio. In provincia di Firenze, a Cerreto Guidi, saranno aperti la Villa medicea e il Museo storico della caccia e del territorio edificata nel 1556 per iniziativa di Cosimo I.

Università di Pisa: serie di dimissioni ai vertici dell’ateneo

I dimissionari accusano il rettore di avere una “conduzione dirigistica” dell’università. Lasciano i loro incarichi, in conflitto con il rettore Paolo Mancarella, due prorettori, il direttore del Museo di storia naturale dell’Università di Pisa presso la Certosa di Calci) e il presidente della commissione etica di ateneo. Lo afferma una notizia comparsa stamani sulla stampa pisana.

Hanno rassegnato le dimissioni le prorettrici, Nicoletta De Francesco (vicaria), Antonella Del Corso (Studenti e Dsu), il presidente della commissione etica Umberto Mura e il direttore del Museo di Calci, Roberto Barbuti. Tutti sono stati grandi sostenitori di Mancarella, tre anni fa, nella campagna elettorale al termine della quale è poi diventato rettore.

La prima a dimettersi è stata De Francesco per una vicenda che riguarderebbe l’accesso al cosiddetto fondo giovani per i dottorandi. Nella lettera di dimissioni di Barbuti indirizzata al rettore si legge: “Il direttore di un centro di ateneo è nominato dal rettore tra i professori aderenti al centro. Ho sempre inteso questa nomina come segno di reciproca fiducia e stima. Dato che, da parte mia, è cessata la fiducia e la stima nei tuoi confronti sono costretto a rassegnare le mie dimissioni da direttore del museo”. Mura ha aggiunto: “Mancarella era un mio amico e c’era un grande rapporto di fiducia fra noi. Ma mi son dovuto ricredere per il modo in cui ha gestito la ‘cosa universitaria’ in questi anni”. Infine, De Francesco, prorettrice vicaria fin dal 2003 e quindi anche con i due precedenti rettori ha detto che “nel clima di sospetto e dirigismo che si era creato non c’erano più le condizioni per proseguire”.

Nel frattempo l’ateneo pisano ha già provveduto a rendere noto chi sarà il nuovo prorettore vicario. E’ Carlo Petronio, professore ordinario di Geometria al Dipartimento di Matematica, invitato a sostituire la neodimessa Nicoletta de Francesco. “Ho chiesto a Petronio la disponibilità a ricoprire la carica di prorettore vicario – ha spiegato il rettore Paolo Mancarella, senza fare alcun riferimento alle tensioni interne – alla luce del suo alto profilo scientifico e avendone apprezzato, in questi anni in cui è stato membro del Senato Accademico, le qualità umane e professionali, la lealtà e soprattutto il suo grande senso istituzionale, dote imprescindibile per ricoprire un tale ruolo. Penso anche – ha concluso il rettore dell’Università di Pisa – che Petronio saprà mettere a disposizione dell’ateneo il suo bagaglio di esperienze maturate prima come presidente di corso di laurea e poi come direttore del Dipartimento di Matematica”.

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