Discarica abusiva all’Elba, a cielo aperto anche eternit

Portoferraio, all’isola d’Elba, in provincia di Livorno, è stato sequestrato un terreno, su cui è stata scoperta una discarica abusiva a cielo aperto.

La scoperta della discarica abusiva in località Vigneria, nel comune di Rio, e le operazioni di sequestro, sono state condotte dalla locale Capitaneria di Porto.

L’area sequestrata, che si estende su una superficie di circa 2.022 metri quadrati, è risultata essere in condizioni di grave degrado, ed i militari della guardia costiera vi hanno trovato rifiuti speciali e pericolosi come Raee, eternit sbriciolato e in onduline, materiale edile triturato misto a calcestruzzo, bitume, plastica, ferro, vegetazione, estintori, pneumatici, resti di carcasse di animali. Notevole pure il quantitativo di rifiuti combusti che, in quanto tali, non sono potuti essere  identificati.

Ma le ragioni che rendono la presenza della discarica in quel sito più grave ed particolarmente odiosa, sono nel fatto che l’area è sottoposta a più vincoli di tutela, tra cui quello paesaggistico, quello dell’Ente parco nazionale dell’arcipelago toscano e quello idrogeologico.

Al momento è quindi in corso un’inchiesta contro ignoti, coordinata dalla procura di Livorno, per risalire ai responsabili di numerose ipotesi di reati in ambito ambientale.

Sono peraltro stati richiesti i rilievi all’Arpat per verificare eventuali alterazioni delle matrici del terreno e si dovranno coordinare le specifiche attività di messa in sicurezza del sito, specie quelle volte alla successiva rimozione delle parti di amianto.

La capitaneria di Portoferraio, raccomanda di rivolgersi sempre, per lo smaltimento dei materiali, a centri autorizzati di raccolta, che ricevono in forma gratuita rifiuti ingombranti e pregiudizievoli per l’ambiente.

Motopeschereccio si incaglia a Montecristo

Un motopeschereccio di Porto Santo Stefano (Grosseto) si è incagliato di prua all’isola di Montecristo (Livorno) in prossimità di Cala Giunchitelli, contro la scogliera a picco su mare. E’ successo notte scorsa, intorno alle tre.

Poco prima, come precisa una nota, il motopeschereccio era stato avvisato, tramite radio, dalla capitaneria di porto di Portoferraio che stava entrando nella fascia di mare interdetta alla navigazione. Pronto l’intervento della capitaneria di Portoferraio (Livorno) che ha inviato sul posto una motovedetta.

Al loro arrivo gli uomini della capitaneria hanno verificato che i quattro componenti dell’equipaggio fossero in buone condizioni di salute. Al momento non è stato rilevato nessuno sversamento o altra forma di inquinamento. Una seconda motovedetta è partita con a bordo operatori subacquei al fine di verificare le condizioni ambientali al contorno e lo stato dell’imbarcazione per poi programmare il recupero, e sono scattate le indagini: l’armatore è già stato diffidato.

Gli interventi sono coordinati dalla capitaneria di porto in stretto contatto con la direzione del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e con il comando del reparto carabinieri biodiversità di Follonica (Grosseto), competente per la gestione di Montecristo e con operatori presenti sull’isola. “Si tratta di un fatto inquietante – ha commentato il presidente del Parco Nazionale Giampiero Sammuri – per il quale andranno appurate le cause e stabilite le responsabilità. Alla luce di quanto accaduto è evidente la necessità di rinforzare ulteriormente le attività di presidio e di vigilanza con il contributo di tutte le forze dell’ordine che operano a mare. Uno sforzo per proteggere il nostro straordinario mare che il Parco Nazionale intende garantire con rinnovato impegno”.

Dal 15 giugno prossimo sarà attivato un presidio della capitaneria di porto di Portoferraio con una motovedetta sull’isola di Pianosa che potrà assicurare una maggiore prossimità all’isola di Montecristo.

Bambino di 9 anni accusa dolori addominali in barca, soccorso da capitaneria 

Un bambino di nove anni che accusava forti dolori addominali mentre era a bordo di un’imbarcazione da diporto alla fonda nel golfo di Fetovaia, all’isola d’Elba, è stato soccorso questa mattina dalla capitaneria di Portoferraio (Livorno) intervenuta sul posto con una motovedetta.

Il bambino è stato trasbordato sull’unità della guardia costiera che lo ha quindi trasferito nel porto di Marina di Campo, dove ad attenderlo c’era un’ambulanza del 118. Da qui la corsa in ospedale a Portoferraio dove il bambino è stato sottoposto ad accertamenti.

Scongiurato inquinamento da idrocarburi all’Elba

L’intervento della Capitaneria di Portoferraio (Livorno) ha permesso di scongiurare un grave inquinamento da idrocarburi nelle acque di Marina di Campo all’isola d’Elba.

I militari della Guardia costiera, durante un servizio di controllo, hanno riscontrato un lieve e accidentale sversamento in mare di idrocarburi provenienti dalle tubazioni di un impianto costiero di carburanti. Subito sono state attivate le operazioni di contenimento delle sostanze inquinanti posizionando in mare idonee panne galleggianti per circoscrivere il fenomeno e fogli assorbenti per idrocarburi.  I soggetti responsabili sono stati diffidati formalmente a prendere tutte le misure necessarie per prevenire il pericolo
d’inquinamento marino e per eliminare gli effetti già prodotti.

Exit mobile version