Firenze, S.Spirito: Priore Basilica scrive a comune per chiedere rimozione ‘ferri arrugginiti’

Dovevano servire a recintare il sagrato per ‘proteggerlo’ dai bivacchi, in realtà il cordone per i quali sarebbero serviti da supporto, è stato installato solo per pochi mesi. Oggi il priore di Santo Spirito chiede la rimozione dei blocchi  e dei ferri ‘arrugginiti’ che vi erano fissati. No anche alle fioriere. “Aspettiamo fino a ottobre  poi una protesta più circostanziata” avverte Padre Giuseppe Pagano

Padre Giuseppe Pagano, priore di Santo Spirito, “a nome di tutta la famiglia agostiniana” ha inviato una pec al Comune di Firenze per chiedere la rimozione dal sagrato della basilica di Santo Spirito  dei “i blocchi di ferro arrugginiti installati a suo tempo”.

Nella lettera si ribadisce inoltre “la contrarietà alla trasformazione” dei pezzi di ferro “in fioriere in quanto è evidentemente una scelta di ripiego non consona al contesto di Santo Spirito”.

Il religioso precisa anche: “Possiamo attendere sino a ottobre, mese promesso dalla vicesindaca” Alessia Bettini dopo un incontro avvenuto l’1 agosto nel chiostro di Santo Spirito. “Successivamente – aggiunge – metteremo in atto una azione di protesta più circostanziata”.

“L’invio della pec nasce da una riflessione tranquilla, non è posteriore a qualche episodio – spiega poi padre Pagano, contattato per telefono -. Al tempo stesso però vogliamo ribadire che si deve rimuovere questi blocchi di ferro. La vicesindaca ci ha garantito che ciò accadrà entro ottobre, ma noi volevamo mettere la città a conoscenza del problema”.

“Vogliamo la cancellata  leggera, aperta di giorno e chiusa la sera”, è il commento di Camilla Speranza, portavoce del Comitato Santo Spirito.

Firenze Santo Spirito: avanti il piano comune per tutela basilica

Previsti per la settimana dal 14 al 21 giugno i lavori per la realizzazione di una cordonatura lungo il sagrato della Basilica di Santo Spirito, a Firenze.

È l’altro tassello, dopo l’installazione di nove chiodi fiorentini a fianco della chiesa, su via de’ Coverelli, del piano per tutelare la Basilica contenuto nella delibera approvata in Giunta su proposta del vicesindaco Alessia Bettini. “Vanno avanti le misure messe in campo per preservare la Basilica di Santo Spirito. Sono in fase di predisposizione le procedure necessarie per l’avvio del cantiere per installare una delimitazione del sagrato con una cordonatura – ha spiegato Bettini -. Lo slittamento rispetto all’iniziale previsione è dettato sia da questioni di approvvigionamento dei materiali sia da un confronto con la Soprintendenza che è proseguito dopo la fase autorizzativa vera e propria, andando avanti anche in fase di realizzazione e determinando alcuni affinamenti progettuali. Data la delicatezza del bene da tutelare infatti ci sono aspetti dell’intervento che seppur di dettaglio, e quindi non esplicitati nel nulla osta iniziale, sono stati oggetto di analisi e valutazioni da parte dei funzionari di zona. Nel frattempo, è già in essere una delimitazione del sagrato attraverso le fioriere”.

Sabato il comitato Santo Spirito aveva presentato un decalogo di richieste all’amministrazione comunale

Ecco il documento rilasciato al termine della riunione dei residenti di Santo Spirito

“Riassumendo in breve, per la salvaguardia della Basilica monumentale di Santo Spirito, e della sopravvivenza della residenza in fuga, il Comitato dei Residenti di Santo Spirito, riunitosi oggi, sabato 29 maggio 2021, alle ore 11.30 in Via de’ Coverelli, presso l’abside – orinatoio – della Basilica monumentale di Santo Spirito -, rappresentato stamani da esponenti di trenta famiglie di residenti, si rivolge al Sindaco e al Prefetto di Firenze ritenendo che sarebbe opportuno pensare a:

1) Cancellata alta mt. 1,80, inchiavardata sul selciato, sotto al primo gradino, lungo tutti i 90 metri di perimetro della scalinata, fatta di elementi leggeri, movibili, aperta di giorno durante l’orario di apertura della Basilica per recarsi alle funzioni religiose e alle visite d’arte e chiusa la sera. Stima di spesa Arch. Giuseppe Cini, già Resposabile Ufficio Belle Arti del Comune dI Firenze – Euro 103.00,00 – che sarebbe sostenuto da vari sponsor – già inviato per raccomandata il 2 febbraio 2021 da parte dei Residenti di Santo Spirito – cui si aggiungebbe il costo della cancellata all’abside in Via de’ Coverelli , allora non prezzata – e presentata al Sindaco Dario Nardella, al Soprintendente Andrea Pessina, al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Siamo disponibili con l’Architetto Cini ed i tecnici del Comitato dei Residenti di Santo Spirito ad elaborare un progetto insieme all’Ufficio Belle Arti del Comune – Arch. Giorgio Caselli – e di sperare che il Comune lo faccia proprio e lo sottoponga al parere vincolante della Soprintendenza;

2) Cancellata in Via de’ Coverelli all’abside della Basilica – orinatoio – lungo sedici metri del perimetro: i nove ‘chiodi fiorentini’ impediscono il parcheggio di cinque posti auto ai residenti, ma continuano a permettere agli avventori dei locali di fare pipì sulle facciate della Basilica, sotto alle finestre degli abitanti;

3) Nel frattempo, interdizione di scalinata – e non solo del sagrato – per evitare il bivacco;

4) Urgente Bonifica facciate laterali Basilica – intrise di urina – lungo Via del Presto di San Martino e soprattutto all’abside tergale, lungo Via de’ Coverelli;

5) Urgenza di due telecamere a largo spettro, e fari potenti da installare all’ angolo di Via del Presto di San Martino con Via de’ Coverelli e angolo di Via de’ Coverelli di fronte alla Colonna Brunelleschi Palazzo Machiavelli – spaccio e doppio orinatoio -; alla colonna del Brunelleschi apporre cerchio con scudo chiuso in cima, all’angolo con Palazzo Machiavelli, per contrastare orinatura;

6) Urgente controllo Locali, che abbiano obbligatoriamente il bagno e che espongano all’esterno in maniera visibile il bagno: in caso contrario, chiusura del locale;

7) Immediata apertura anche dei dieci bagni pubblici in Piazza Santo Spirito, possibilmente ad uso gratuito – gli esercenti si assumano il costo della gestione affidata dal Comune ad una Cooperativa -;

8) Urgente divieto di apertura, trasferimento licenza, raddoppio attuale locale in Via Michelozzi di fronte alla scalinata della Bssilica di Santo Spirito, bar, pub, osteria, pizzeria, enoteca, minimarket, somministratore – oltre a Via Maggio -, nelle seguenti strade:
Via Santo Spirito;
Via del Presto di San Martino, Via de’ Coverelli, Piazza Santo Spirito, Via Michelozzi, Via delle Caldaie, Borgo Tegolaio, Via Sant’Agostino, Via Mazzetta, Via dei Preti, Via della Chiesa, Via del Campuccio.
Santo Spirito é già in overdose di ‘mangia e bevi’.
Esiste uno strumento giuridico di cui il Sindaco si può avvalere per ‘blindare’ il numero di esercizi di queste strade impedendo l’arrivo o il trasferimento licenze di altri locali.
In questo anno di pandemia abbiamo assistito all’apertura di nuovi locali e di altri in apertura in Piazza – e temiamo due locali di prossima apertura in Via del Presto di San Martino, scandalosamente sgomberata da dieci posti auto due settimane orsono- sempre ad opera dei medesimi esercenti che in piazza detengono cinque locali a testa; così facendo i residenti vengono fatti fuggire dalle proprie abitazioni, non avendo più nemmeno i posti auto; sono stati tolti cinquanta posto auto in Oltrarno, di cui ultimamente quindici in Via del Presto di San Martino e Via de’ Coverelli : richiesta posti in Lungarno Guicciardini al posto dei motorini che possono andare in Via del Presto di San Martino;”

9) Ordine pubblico: le regole di ingaggio delle forze dell’ordine devono cambiare. Non è accettabile avere a Santo Spirito agenti immobili che non intervengono ‘per non creare tafferugli, che assistono passivamente a risse, orge depravazioni alcoliche, orinatura, danneggiamenti ripetuti e continui, Dopo i tristi fatti ripetuti anche il 25 aprile, in questo mese i residenti hanno assistito ad atti vandalici sul portale della Basilica lato Via del Presto di San Martino e quotidianamente alla orinatura;

9) Presidio fisso forze dell’ordine anche in Via del Presto di San Martino e in Via de’Coverelli, zone nascoste facile sede di spaccio e di quotidiano orinatoio sulle facciate della Basilica;

10) Divieto di asporto e di consumo di alcol e generi alimentari fuori dai locali.

Santo Spirito, Il Comitato dei Residenti vuole la cancellata

Firenze, per risolvere il problema della protezione del sagrato della chiesa di Santo Spirito, palazzo Vecchio aveva parlato di una cordonatura e di altri provvedimenti per prevedere l’interdizione dello stazionamento sul sagrato, ma al Comitato dei Residenti tutto ciò non basta, in quanto chiedono invece una vera e propria cancellata.

“In relazione al sopralluogo del Vice Sindaco alla Basilica di Santo Spirito i residenti di Santo Spirito chiedono e hanno affidato ai propri tecnici il progetto semi esecutivo di una cancellata lungo tutto il perimetro della scalinata sotto al primo gradino della scalinata, e all’abside – si legge in un comunicato del comitato dei Residenti di Santo Spirito – a tutela e salvaguardia dall’uso non consono al valore morale, religioso, storico, culturale, architettonico che rappresenta la Basilica monumentale di Santo Spirito, con il suo sagrato, facciate, scalinata e abside, capolavoro del Brunelleschi, monumento che racchiude la memoria spirituale degli Italiani”.

“Tale progetto di cancellata leggera, alta mt. 1.80, aperta durante gli orari di apertura della Basilica, senza poter bere, mangiare, bivaccare, suonare e fare schiamazzi, i residenti lo regaleranno al Comune, nella speranza che il Comune lo faccia proprio e lo sottoponga al parere vincolante della Soprintendenza”.

“I residenti trovano una ipocrisia lasciare la scalinata ‘mangiatoia’ a uso e consumo degli avventori dei commercianti che vendono alcol – continua il comunicato – aprirà un quattordicesimo locale che venderà alcol; scalinata frequentata dagli spacciatori e quindi senza rispetto, mettendo il cordonato sopra al sagrato e non sotto al primo gradino, come a Santa Maria del Fiore: sagrato e scalinata sono un tutt’uno e sono parte della Basilica, non sono piazza”.

“Altro è la piazza; i residenti trovano molto pericoloso fare una succursale del sagrato con festini e continua orinatura all’abside, non mettendo all’abside una cancellata, già pattuita all’incontro con il Vice Sindaco  dei residenti a Palazzo Vecchio il 24 febbraio scorso, togliendo altri cinque posti auto alla residenza per creare con una misera catena con ceppi in pietra, senza militari 24 ore su 24, un altro buco nero, ancor più, senza auto, ma senza cancellata, ricettacolo di droga alcol, festini e  sconcezze, che già si perpetrano in modo indegno e dissacrante sul sagrato e sulle scalinate della Basilica ogni giorno, sera e in futuro notte e alba”.

Exit mobile version