Venere influencer, Nardella: “Ora mi aspetto il David col mandolino in mano”

Il sindaco di Firenze, Nardella:  la Venere influencer ridicolizza le opere d’arte

Non si placano le polemiche sulla campagna di comunicazione per lanciare l’Italia sul mercato del turismo  internazionale. Questa mattina u Facebook, il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito della scelta della Venere di Botticelli come virtual influencer, ha scritto:  “la Venere di Botticelli è unica. È uno dei simboli della bellezza dell’Italia e testimonianza della grandezza del Rinascimento fiorentino. Usarla con una maglietta addosso mentre mangia una pizza per pubblicizzare l’Italia nel mondo credo sia una scelta infelice e ingiusta per la nostra cultura. Perché banalizzare così l’Italia? Perché ridicolizzare le nostre opere d’arte? Tutto questo riduce l’Italia al solito banale luogo comune e non porta un turismo consapevole e di qualità. Di questo passo arriveremo al David di Michelangelo con un mandolino in mano”.

“Aggiungerebbe qualcosa al fascino del nostro Paese? Non credo – ha aggiunto Nardella  -. Anzi. Appare una rincorsa al turismo dei like. Ci sono tanti modi di promuovere nel mondo la nostra grande cultura. Questo è macchiettistico e banale. Possiamo fare di più. Ricordando le radici e la storia del nostro Paese”.

 

Già ieri Nardella era uscito con toni critici sulla vicenda. La campagna promozionale sulla Venere di Botticelli “a me non è piaciuta molto, gli direi un 5 meno meno. Ho detto alla ministra Santanché di incontrarci, secondo me si può promuovere Firenze e l’Italia in modo meno scontato e banale”, così è “un po’ macchiettistico” aveva affermato il sindaco intervenendo a Un giorno da pecora su Rai Radio 1.

“In Florida – ha aggiunto – c’è stata la polemica dell’insegnante che si è dovuta licenziare perché aveva mostrato le immagini nude del David e questa cosa ha creato scandalo, hanno detto che sono pornografiche. Il nudo fa parte dell’arte. Anzi, la professoressa verrà sabato prossimo a Firenze, l’ho invitata, si merita un riconoscimento perché ha tenuto fede alle sue idee. Mi piace più una professoressa che difende le sue idee a costo di licenziarsi dall’università perché crede nel fatto che un nudo non sia pornografia quando si parla di arte, invece che questo dibattito con la Venere con la pizza in mano”.

Dal Rinascimento ad oggi, Firenze raccontata attraverso la danza

Un tributo alla città e al genio di Leonardo da Vinci attraverso l’arte coreutica. Andrà in scena il 22 maggio, al Saloncino del Teatro della Pergola, l’ultima produzione della coreografa Ilaria Tinacci.

Secoli di storia raccontati in una sintesi di immagini, musica, parole, giochi illusionistici: è una vera dichiarazione d’amore verso l’arte coreutica quella che la ballerina e coreografa Ilaria Tinacci, con la sua associazione culturale Chiare Fresche Dolci Group, porta in scena nello spettacolo dal titolo “La città di Firenze attraverso la danza dal ‘500 ad oggi” il prossimo 22 maggio, alle 20.45, presso il Saloncino del Teatro La Pergola. Un atto unico realizzato con la consulenza artistica di Samanta Sollima e presentato dalla giornalista Isabella Mezza.

Il senso dell’unità dei linguaggi che intervengono nella sincronicità del tempo si leggerà attraverso lo sguardo di alcuni grandi personaggi, a cominciare da Leonardo da Vinci cui Tinacci ha dedicato numerosi tributi proprio su questo palcoscenico.

Il balletto si apre con l’entrée ad effetto nel nome di Botticelli, Bruegel e Poliziano, con cui le allieve della storica Scuola di Danza Salvetti danno il via, in punta di piedi, al racconto su Firenze e le sue molteplici attitudini artistiche declinate nel tempo.

Beethoven, Mozart, Monteverdi, Bellini, Prokofiev, il medley di partiture segna il cambio di tempo e costumi nella potenza rappresentativa della danza, che da rinascimentale sulle prime battute trova poi il passo dei madrigali seicenteschi attraverso il classicismo di Gluck, la tragedie lyrique di Giambattista Lulli, e sfocia nella commedia dell’arte con l’espressività potente ed ironica del teatrodanza.

Un vocabolario di movimenti che sulle note di Offenbach ci traghetta armonicamente verso i secoli successivi e approda al ‘900 con la crudezza dei passaggi di Petruska. Il presente, infine, tenta di conservare la favola leonardiana mentre si avvia al futuro sulle note struggenti di Following a bird di Ezio Bosso.

La danza ci ricorda che dobbiamo avere cura del mondo come si trattasse del nostro corpo”, dice Tinacci. “Noi, il mondo, la terra, siamo tutti un unico corpo che si dovrebbe muovere all’unisono, ieri come oggi; così la danza ci aiuta a comprendere e a celebrare i valori della vita”.

La città di Firenze attraverso la danza, dal ‘500 ad oggi

Saloncino del Teatro della Pergola

Via della Pergola 12/32

22 maggio 2019, ore 20.45

coreografia e regia: Ilaria Tinacci

voce recitante: Fabio Ferrari

interventi: I Disguido

Costo biglietti: Euro 22. Sono acquistabili su Ticketone.ithttps://bit.ly/2JfseFX

biglietteria@teatrodellapergola.it

Fb: https://www.facebook.com/chiarefreschedolcigroup/

Instagram: @chiarefreschedolcigroup2019

www.scuoladanzasalvetti.it

Turista in arresto cardiaco davanti Venere di Botticelli a Uffizi, salvato

Un turista 70enne è stato colto da un malore mentre oggi alle Gallerie degli Uffizi di Firenze stava ammirando la Venere del Botticelli.

L’uomo si è accasciato improvvisamente a terra vittima di un arresto cardiaco ed è
stato salvato dal tempestivo intervento di quattro medici romani, anche loro in vista al museo, utilizzando uno dei defibrillatori posizionati all’interno del museo.  Successivamente l’anziano è stato trasferito all’ospedale di Careggi.

“Non rientra nelle mie competenze effettuare diagnosi mediche; certo è però che in questi ultimi anni abbiamo avuto svariati casi di malore di fronte ad alcuni dei ‘pesi massimi’ della nostra galleria: non solo nella sala del Botticelli, ma anche di fronte alla Medusa del Caravaggio”.
Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt in merito al visitatore 70enne colto da malore, a causa di un arresto cardiaco, mentre stava ammirando la Venere delBotticelli, e quanto all’ipotesi che possa essersi trattato di un caso di sindrome di Stendhal.  Schmidt ringrazia “i medici che con il loro intervento immediato hanno letteralmente salvato la vita di uno dei nostri
visitatori”

Botticelli sorprende ancora, la melagrana nasconde un cuore

Da uno studio è emerso che il capolavoro ‘La Madonna della melagrana’ di Botticelli nasconde la raffigurazione dell’anatomia del cuore

A cinque secoli di distanza, Botticelli continua a stupire. Nel suo capolavoro ‘La Madonna della melagrana’, oggi agli Uffizi di Firenze, l’artista avrebbe raffigurato l’anatomia del cuore. Questo all’interno del frutto tenuto in mano da Gesù bambino, proprio davanti la parte sinistra del torace. Lo rivela lo studio pubblicato su Interactive CardioVascular and Thoracic Surgery dal gruppo del chirurgo ed esperto di medicina nell’arte Davide Lazzeri.
“La disposizione dei semi e dei setti nel frutto sbucciato disegna i due atri del cuore, i due ventricoli e il tronco polmonare principale”, spiega Lazzeri all’ANSA. “Perfino la corona della melagrana è separata in due parti che mimano la vena cava superiore e l’arco dell’aorta con le sue tre branche”.
Secondo i ricercatori, è possibile che l’ispirazione sia nata dai disegni anatomici dell’amico Leonardo da Vinci. Studi precedenti avevano già suggerito che Botticelli avesse nascosto i dettagli anatomici dei polmoni nelle sue due opere più celebri, La Primavera e la Nascita di Venere.

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