Salvini a cena e le ‘sardine’ in piazza il 30 novembre a Firenze

Prossima tappa Firenze. Dopo le migliaia di persone nelle piazze di Bologna e Modena, l’appuntamento che rimbalza sui social è il 30 novembre. Le ‘sardine’ anti-salvini torneranno a stiparsi, questa volta nel capoluogo toscano (forse in piazza della Repubblica, luogo ancora da definire) in concomitanza con  l’evento in cui il leader leghista ha chiamato a raccolta al Tuscany Hall.

Mille militanti leghisti nel chiuso del Tuscany Hall e le ‘sardine’ si danno appuntamento in città. Il prossimo 30 novembre il leader del Carroccio Matteo Salvini sarà a Firenze,  per una cena che nei proclami avvierà ufficialmente la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali, che si terranno in primavera in Toscana.

In contemporanea, con lo slogan “La Toscana non si Lega” si prepara la contro-mobilitazione. Dopo Bologna e Modena, sarà il capoluogo toscano il prossimo concentramento delle ‘sardine’, l’iniziativa lanciata sui social da 4 giovani, Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa che in pochi giorni ha convinto a manifestare a Bologna 12 mila persone, 7 mila a Modena e ripresa a Firenze da Bernard Dika, 21 anni, ex millennial della direzione Pd quando il segretario del partito era Matteo Renzi ed ex presidente del Parlamento toscano degli studenti, oggi collaboratore di Eugenio Giani in Consiglio regionale. 

Su Facebook Dika spiega: “Perché Salvini può dire che prenderà la Toscana e tutti noi stiamo zitti? Incontriamoci in piazza, decidiamo quale e arriviamo da tutta la Toscana. Uniamoci come un banco di sardine. È l’ immagine scelta dagli straordinari organizzatori della Piazza di Bologna che speriamo di avere il 30 Novembre”.

Quanto Pd c’è nella sardine toscane? Ci si chiede. “Giani non c’entra. L’organizzazione è autonoma, non ci saranno bandiere Pd, sarà una serata senza cappello politico ma col sostengo dei promotori bolognesi”.

Il 30 novembre è  anche la Festa della Toscana che celebra il giorno in cui, nel 1786, il granducato fu il primo stato al mondo ad abolire la pena di morte,  il “principio di una rinnovata vita per l’intera umanità: faremo di tutto perché questo non venga cancellato da un leghista di turno” aggiunge il promotore toscano.

30 mila le adesioni on line arrivate in un solo fine settimana. Si sa i social amplificano, poi i conti si faranno dal virtuale alla  piazza ma le sardine per loro natura  ‘formano banchi molto fitti e disciplinati, composti da  migliaia di individui’. Le buone premesse dunque non mancano.

 

Il 30 novembre ‘Sardine’ in piazza anche a Firenze, dopo Bologna”

A lanciare in chiave fiorentina l’iniziativa di Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa, organizzatori della piazza di Bologna di giovedì scorso, è Bernard Dika, 21 anni, ex millennial della direzione Pd quando alla guida dei Dem c’era Renzi, oggi promotore delle sardine a Firenze in veste privata.

E’ la proposta via Fb in occasione della cena in programma a Firenze il 30 novembre per dare avvio alla campagna della Lega per le amministrative in Toscana e a cui è annunciato Matteo Salvini. A lanciare in chiave fiorentina l’iniziativa di Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa, organizzatori della piazza di Bologna di giovedì scorso, è Bernard Dika, 21 anni, ex millennial della direzione Pd quando alla guida dei Dem c’era Renzi, oggi promotore delle sardine a Firenze in veste privata.

Dalle 18.30 alle 20 l’orario indicato della manifestazione.
Al motto di ‘La Toscana non si lega’ spiega su Fb: “Perché Salvini può dire che prenderà la Toscana e tutti noi stiamo zitti? Incontriamoci in piazza, decidiamo quale e arriviamo da tutta la Toscana. Per incontrarci, stare insieme come comunità oltre bandiere e partiti. Senza violenza e odio, senza fumogeni o sassi. Nel segno del BeneComune, della Solidarietà e del Futuro della nostra Toscana. Uniamoci come un banco di sardine.
È l’immagine scelta dagli straordinari organizzatori della Piazza di Bologna che speriamo di avere il 30 Novembre”. “La Toscana non abbocca e non scende in piazza contro qualcuno ma per un’idea opposta, scendiamo in piazza non per un Capo ma per una Comunità. Questa è un’idea, per diventare realtà ha bisogno di tutti. Chi si unisce?”.

Il post, da ieri, ha totalizzato finora 3976 partecipanti, 15.289 persone interessate.
Oggi, sempre su Fb, Dika ricorda anche che il 30 novembre è la Festa della Toscana che celebra il giorno in cui, nel 1786, il granducato fu il primo stato al mondo ad abolire la pena di morte. Fu, commenta, il “primo giorno di una storia nuova per tutti gli uomini dal XVIII secolo ai nostri tempi”, il “principio di una rinnovata vita per l’intera umanità”: “Faremo di tutto perché questo non venga cancellato da un leghista di turno”.

Pd, Lotti riunisce corrente a Montecatini (PT)

Luca Lotti riunisce la corrente Base Riformista a Montecatini dal 5 al 7 luglio con l’obiettivo di presentare il suo “manifesto dell’Italia riformista” per “non rinuncia al profilo più innovativo e riformista del Pd”.

Nella prima convention dell’area che fa riferimento alla minoranza dem, composta da renziani che sono ancora la maggioranza nei gruppi parlamentari, sono previste quattro tavole rotonde: la prima, venerdì 5 luglio alle 19, dal titolo “È ancora possibile cambiare l’Italia” vede la partecipazione di Stefano Allievi, Marco Bentivogli e Veronica De Romanis per una discussione su lavoro, immigrazione e conti pubblici.

Sabato 6 luglio doppio appuntamento: la mattina alle ore 10 “Il populismo è una tigre di carta” con Bernard Dika, Alex Orlowski, Massimiliano Panarari e Mario Rodriguez che introdurranno la discussione sulla narrazione alternativa al “grillo-leghismo” e nel pomeriggio alle ore 15 un focus sulle città con i sindaci del Pd dal titolo “La buona amministrazione delle comunità, la cura della nazione”.

Domenica 7 luglio alle ore 10 Francesco Clementi e Claudia Mancina apriranno la discussione sul rinnovamento del Pd e sul partito che servirebbe alla sinistra e all’Italia (“Quale partito serve all’Italia?”), mentre alle ore 12.30 le conclusioni politiche della convention con la presentazione del Manifesto dell’Italia riformista.

Alla tre giorni, che sarà aperta al pubblico, parteciperanno parlamentari, sindaci, amministratori locali e militanti del Pd.

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