Sanità, Ausl Toscana Sud Est assume nuovi infermieri

La Toscana a lavoro per potenziare il personale sanitario. Vista la difficile situazione negli ospedali della Toscana, dovuta alla nuova ondata pandemica, l’Azienda Usl Toscana Sud Est rende noto che ci sarà l’assunzione di 150 nuovi infermieri.

L’Azienda lo ha fatto sapere in una nota, specificando che le assunzioni saranno per la maggior parte a tempo indeterminato. I nuovi infermieri saranno assunti attraverso il meccanismo della graduatoria concorsuale che è in possesso di Estar. Non è la prima volta, da quando è scoppiata la pandemia da coronavirus che l’Ausl Toscana sud est assuma nuovi infermieri.

Già nel marzo 2020 (proprio quando scoppiò la crisi sanitaria), furono assunti 848 infermieri. Sommando i 150 in arrivo in queste settimane si arriva a mille nuove assunzioni in due anni.

Gli infermieri serviranno a coprire le strutture ospedaliere e assistenziali. In particolare saranno distribuiti su vaccinazione anticovid, drive through per tamponi, Usca per presa in carico territoriale dei casi positivi, reparti di degenza Covid sia di area medica che di area intensiva e attività di somministrazione terapia antivirale. A farlo sapere è stato Antonio D’Urso, direttore generale dell’Ausl.

“Con questa delibera – ha affermato ancora D’Urso – proseguiamo nel percorso di rafforzamento dei nostri organici in tutte le zone e nelle posizioni più delicate e strategiche. Assieme al dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche abbiamo definito un programma che ci permetterà, già nelle prossime settimane, di aumentare la dotazione di infermieri della nostra azienda di ben 150 unità.”

 

Sanitari Arezzo, Siena, Grosseto: 4.891 non sono vaccinati

Arezzo, sono 4.891 i sanitari operanti delle province di Arezzo, Siena e Grosseto, che sono stati segnalati dalla Regione Toscana perché tuttora non vaccinati, c’è da dire però che 1.266 di questi si sono già prenotati per farlo.

Il dato è stato reso noto dalla Azienda Usl Toscana sud est, a cui fanno capo le tre province, e che specifica che riguardo ai propri dipendenti sono in totale 494, tra operatori sanitari e professionisti, i non vaccinati pur avendone l’obbligo.

Di questi 88 sono già in lista per la vaccinazione. In particolare, poi tra questi 494 non vaccinati 182 sono della provincia di Arezzo, 222 in quella di Grosseto e 90 in quella di Siena. Il numero totale segnalato dalla Regione, spiega ancora la Asl, “comprende tutti coloro che svolgono professioni sanitarie o professioni connesse ad attività sanitarie e che possono essere esposti o esporre altre persone a rischio di contagio”.

“La Regione invia una comunicazione a 3 destinatari: la persona interessata, il suo datore di lavoro e il suo ordine professionale (nel caso la professione lo contempli). Chi riceve la comunicazione, ha 5 giorni di tempo per spiegare la ragione della mancata vaccinazione (ad esempio particolari condizioni di salute) e, se decide di farlo, per prenotarsi per la vaccinazione. Il mancato soddisfacimento di questi requisiti comporta la sospensione dalla professione da parte dell’Ordine e, conseguentemente, della prestazione lavorativa da parte del datore di lavoro fino al momento della vaccinazione”.

Maremma, per assembramenti sospesi vaccini influenza

I carabinieri di Scansano (Grosseto) sono intervenuti stamattina presso l’ex ospedale dove era in corso una campagna di vaccinazioni antinfluenzali denominata ‘Vaccino Day’ organizzata dai medici di famiglia a causa della fila difficilmente gestibile sotto il profilo del rispetto delle norme anti Coronavirus.

Nonostante tutti i presenti indossassero la mascherina sanitaria e fossero state predisposte delle transenne per convogliare il flusso delle persone, si era di fatto creato un assembramento. I carabinieri sono intervenuti con la polizia locale per verificare che vi fosse il dovuto distanziamento. Ma preso atto della situazione hanno optato, dopo aver sentito i medici e in accordo con il sindaco Francesco Marchi, di far sospendere le attività.
Ciò, è stato spiegato, al solo scopo di evitare che l’iniziativa, nonostante tutte le precauzioni adottate, potesse trasformarsi in un rischio per la salute dei cittadini. La campagna locale di vaccinazioni antinfluenzali veniva realizzata dai medici di famiglia del posto in collaborazione con l’Azienda Usl Toscana Sud Est, il Comune di Scansano e i volontari della Misericordia di Roccastrada, ed ha avuto successo che però ha comportato l’inconveniente dell’assembramento, controindicato rispetto al Coronavirus per l’alto rischio di potenziale contagio.
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