Auroradisera: viaggio nei meccanismi della mente con Marco Berry

Il secondo appuntamento di Auroradisera 2018, al Teatro Aurora di Scandicci, è domani, giovedì 15 febbraio alle ore 21,15, con Marco Berry e il suo Mindshock, un viaggio alla scoperta dei meccanismi della psiche.

Berry, ex iena, indaga la possibilità di influenzare i comportamenti, i gusti e perfino i pensieri attraverso le strategie e le tecniche della comunicazione. Mindshock è uno spettacolo divertente e coinvolgente in cui il pubblico può sperimentare direttamente “dal vivo” gli effetti dei messaggi subliminali e della PNL (Programmazione Neuro Linguistica) verificando come sia facile lasciarsi condizionare e manipolare dalle campagne pubblicitarie, dagli slogan e dalle suggestioni dei “consigli per gli acquisti” che creano bisogni e desideri.

Attraverso una serie di esperimenti, in cui il pubblico è sempre coinvolto, sia dalla platea che sul palco, Marco Berry dimostra come sia possibile ottenere dei risultati incredibili utilizzando tutte le armi della comunicazione. Ogni più piccola e segreta debolezza è utilizzata durante questa performance per influenzare e manipolare la mente e il comportamento di chi assiste.

La rassegna Auroradisera è organizzata e promossa da FTS onlus e Comune di Scandicci.

Per informazioni: segreteria@scandiccicultura.it

Trump Blues di Federico Rampini: uno spettacolo di “giornalismo teatrale” al Teatro Aurora

Federico Rampini e suo figlio Jacopo inaugurano oggi, giovedì 25 gennaio, alle ore 21.15, l’edizione 2018 di Auroradisera e riflette, attraverso lo spettacolo Trump Blues, sul fenomeno del populismo.

“Trump Blues. Le età del caos” ,mutuando il titolo di un libro di Rampini, è uno spettacolo di “giornalismo teatrale” sulle gesta di The Donald, un viaggio nei nuovi populismi. ‹‹Avremo quattro anni della presidenza più spettacolare della storia – sottolinea il corrispondente di Repubblica dagli Stati Uniti –, al confronto impallidiranno i ricordi di Obama, Reagan, Kennedy…››.

Le musiche di Bob Dylan e dei Rolling Stones, usate da Trump nei suoi comizi, sono la colonna sonora, eseguita dal vivo da Valentino Corvino e Roberta Giallo, di questa storia che ha per protagonista un affarista controverso, bancarottiere seriale, molestatore di Miss Universo, inventore di un reality-tv di successo, approdato alla Casa Bianca…

Federico e Jacopo Rampini, padre e figlio, che di questo spettacolo condividono testo e scena, fotografano il “fenomeno” Trump e lo collocano nella società americana che a distanza di un anno ancora lo sostiene. Un racconto giornalistico, sfaccettato, ironico che coglie le contraddizioni e i paradossi dell’era Trump; una lettura critica della società contemporanea e della geografia politica internazionale.

L´America che lo ha votato, dopo avere eletto due volte Obama, è un’“altra” nazione? irriconoscibile, deformata, impazzita? O invece le cause del disagio sociale erano già ben visibili prima, e lui le ha intercettate sconvolgendo tutte le regole del politically correct? Cosa c´è di “rivoluzionario” nel linguaggio di Trump, e perché ha saputo dire anche delle verità scomode sull´immigrazione, la globalizzazione?

Per informazioni: segreteria@scandiccicultura.it

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