Esiguo aumento di casi di Legionella nell’Aretino. Asl: “Verifiche nell’aquedotto della città in corso”

I casi di Legionella nell’Aretino hanno subito un leggero aumento, che ha comunque allarmato l’Asl Toscana, così sono iniziate delle verifiche negli acquedotti. Si sprona comunque l’autocontrollo degli ambienti di comunità.

Elena De Santis, direttore del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl Toscana sud est, nel corso di un incontro con i giornalisti ha deciso di fare il punto della situazione dopo l’aumento dei casi di Legionella verificatesi nel corso di questi mesi nell’Aretino.

“E’ vero – ha detto il direttore del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl Toscana sud est – che c’è stato un aumento di casi di legionella ma parliamo di numeri esigui che comunque ci hanno messo in allarme”.

De Santis ha poi continuato: “Abbiamo iniziato a fare verifiche sull’acquedotto della città sebbene sia molto improbabile trovarvi il batterio della legionella. Ad ogni modo eventuali ritrovamenti non giustificherebbero l’infezione contratta nelle strutture, perché ogni struttura sanitaria o ricettiva deve abbattere la carica batterica presente nell’acqua con le opportune tecnologie”.

In seguito Daniela Cardelli, la responsabile della sanità pubblica della Asl, ha sottolineato l’importanza dell’autocontrollo degli ambienti di comunità. “In ogni struttura alberghiera o ricettiva che riapre dopo la chiusura invernale è bene mettere in atto pratiche di prevenzione attraverso choc termico – ha osservato -. La legionella potrebbe esser presente anche nelle nostre abitazioni, ecco perché faccio appello a coloro che montano gli impianti affinché li dotino di pompa di ricircolo”.

Sanità Toscana: in arrivo interventi per oltre 61 milioni di euro

Per la Asl nord ovest oltre 6 milioni a Carrara, 5 milioni e 700mila euro a Pontedera, quasi 7 milioni a Volterra, 1 milione e mezzo a Massarosa, , 2 milioni e 400 mila a Castelnuovo Garfagnana. Per la Asl sud est 9 milioni a Siena, 4 milioni e mezzo ad Arezzo. Per l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana 12 milioni e per la Aou Careggi quasi 3 milioni.

Oltre 61 milioni di euro di investimenti in arrivo per la sanità toscana: 55 milioni da ex articolo 20 e 6 milioni e 200mila euro da cofinanziamento. Il via libera della giunta regionale alla delibera, proposta dall’assessore Simone Bezzini, per la seconda tranche di investimenti ex articolo 20 riparto 2019, è stato formalizzato nella seduta di ieri 30 maggio. Questa seconda tranche va ad aggiungersi ai 280 milioni della prima, già approvati e in arrivo, per un totale di oltre 340 milioni per interventi su tutto il territorio regionale. Nello specifico, questa tranche prevede investimenti per Asl nord ovest, Asl sud est, Cisanello e Careggi. Per le altre aziende gli investimenti ex art. 20 sono stati già tutti inseriti tra quelli della prima tranche.

Nel dettaglio, gli interventi prevedono: per la Asl nord ovest oltre 6 milioni a Carrara (adeguamento edilizio-architettonico e impiantistico monoblocco), 5 milioni e 700mila euro a Pontedera (rifunzionalizzazione area intensiva dell’emergenza urgenza e realizzazione di un nuovo padiglione), quasi 7 milioni a Volterra (fabbricato ospedaliero terzo lotto), 1 milione e mezzo a Massarosa (casa della comunità), 2 milioni e 400 mila a Castelnuovo Garfagnana (nuovo distretto) e 6 milioni per la sostituzione di tecnologie sanitarie obsolete. Per la Asl sud est 9 milioni a Siena (casa della comunità e distretto Viale Sardegna), 4 milioni e mezzo ad Arezzo (nuovo hospice) e 4 milioni e 200 mila per rinnovo apparecchiature elettromedicali (programmazione 2022). Per l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana 12 milioni e per la Aou Careggi quasi 3 milioni.

“Le risorse finanziare che avremo a disposizione per un ulteriore salto di qualità della sanità toscana sono davvero straordinarie – commenta il presidente Eugenio Giani -. Possiamo essere ragionevolmente certi che con questi interventi di investimento e i fondi del Pnrr potremo realizzare quello che abbiamo in programma in ogni territorio della Toscana: nuove strutture sanitarie e ampliamento di quelle esistenti, ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche, riqualificazione degli edifici, potenziamento delle reti e dei sistemi informatici. È un’opportunità storica, che non sprecheremo. Vigileremo sui tempi di realizzazione delle opere in programma – conclude -, perché vengano messe a disposizione della comunità quanto prima”.

Coronavirus in Toscana: 1.293 nuovi casi, età media 44 anni. 20 decessi

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono 1.456 (32 in più rispetto a ieri), 208 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri). Il bollettino odierno dell’epidemia di Coronavirus in Toscana

Sono 1.293 i positivi in più rispetto a ieri (1.258 confermati con tampone molecolare e 35 da test rapido antigenico). Dall’inizio dell’epidemia in Toscana sono 167.745 i casi di positività al Coronavirus. I nuovi casi sono lo 0,8% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 1.293 nuovi positivi odierni è di 44 anni circa (il 19% ha meno di 20 anni, il 21% tra 20 e 39 anni, il 34% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 7% ha 80 anni o più).

I guariti crescono dello 0,7% e raggiungono quota 140.391 (83,7% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 16.860 tamponi molecolari e 9.086 tamponi antigenici rapidi, di questi il 5% è risultato positivo. Sono invece 12.643 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 10,2% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 22.497, +1,5% rispetto a ieri.
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.456 (32 in più rispetto a ieri, più 2,2%), 208 in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri, meno 0,5%).

Oggi si registrano 20 nuovi decessi: 11 uomini e 9 donne con un’età media di 81,9 anni.
Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 5 a Firenze, 1 a Prato, 4 a Pistoia, 1 a Massa Carrara, 3 a Lucca, 3 a Pisa, 1 a Arezzo, 2 a Siena.

Alcuni dei decessi comunicati agli uffici della Regione nelle ultime 24 ore si riferiscono a morti avvenute nei giorni precedenti.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia di Coronavirus in Toscana.

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (1.258 confermati con tampone molecolare e 35 da test rapido antigenico). Sono 45.406 i casi complessivi ad oggi a Firenze (295 in più rispetto a ieri), 14.226 a Prato (124 in più), 15.772 a Pistoia (144 in più), 10.325 a Massa (63 in più), 17.347 a Lucca (152 in più), 21.364 a Pisa (127 in più), 12.694 a Livorno (75 in più), 15.360 ad Arezzo (140 in più), 9.086 a Siena (108 in più), 5.610 a Grosseto (65 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 604 i casi di Coronavirus in Toscana riscontrati oggi nell’Asl Centro, 376 nella Nord Ovest, 313 nella Sud est.

La Toscana si trova al 13° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 4.506 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 5.148 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 5.511 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 5.382, Massa Carrara con 5.324, la più bassa Grosseto con 2.541.

Complessivamente, 21.041 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (308 in più rispetto a ieri, più 1,5%). Sono 40.933 (676 in più rispetto a ieri, più 1,7%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 16.159, Nord Ovest 15.941, Sud Est 8.833).

Le persone complessivamente guarite sono 140.391 (933 in più rispetto a ieri, più 0,7%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 140.391 (933 in più rispetto a ieri, più 0,7%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Sono 4.857 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 1.617 a Firenze, 339 a Prato, 377 a Pistoia, 467 a Massa Carrara, 461 a Lucca, 558 a Pisa, 339 a Livorno, 310 ad Arezzo, 206 a Siena, 115 a Grosseto, 68 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 130,5 x100.000 residenti contro il 166,8 x100.000 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (240,8 x100.000), Firenze (161,0 x100.000) e Pisa (132,1 x100.000), il più basso a Grosseto (52,1 x100.000).

Alcuni dati della campagna di vaccinazione

Si è avviata dal 27 dicembre 2020 la campagna vaccinale anti-Covid. Alle 12.00 di oggi sono state effettuate complessivamente 393.153 vaccinazioni, 10.222 in più rispetto a ieri (+2,7%), tenendo presente che le Aziende del Sistema Sanitario Regionale proseguono per l’intera giornata. La Toscana è la 4° regione per % di dosi somministrate su quelle consegnate (l’85,7% delle 458.840 consegnate), per un tasso di vaccinazioni effettuate di 10.561 per 100mila abitanti (media italiana: 9.599 per 100mila).

Coronavirus in Toscana: 632 nuovi positivi; 18 i decessi

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti covid oggi sono complessivamente 988 (41 in meno rispetto a ieri); 150 in terapia intensiva (10 in meno rispetto a ieri). I dati odierni dell’epidemia di Coronavirus in Toscana

Sono 120.328 i casi di positività al Coronavirus in Toscana, 632 in più rispetto a ieri. I nuovi casi sono lo 0,5% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,6% e raggiungono quota 106.977 (88,9% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.883.593, 11.353 in più rispetto a ieri, di cui il 5,6% positivo. Sono invece 3.536 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 17,9% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 5.115 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 9.678, -0,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 988 (41 in meno rispetto a ieri), di cui 150 in terapia intensiva (10 in meno). Oggi si registrano 18 nuovi decessi: 10 uomini e 8 donne con un’età media di 77,1 anni.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia di Coronavirus in Toscana.

L’età media dei 632 casi odierni è di 46 anni circa (il 13% ha meno di 20 anni, il 28% tra 20 e 39 anni, il 31% tra 40 e 59 anni, il 19% tra 60 e 79 anni, il 9% ha 80 anni o più).

Si ricorda che a partire dal 24/06/2020, il Ministero della salute ha modificato il sistema di rilevazione dei dati sulla diffusione del Covid-19. I casi positivi non sono più indicati secondo la provincia di notifica bensì in base alla provincia di residenza o domicilio.

Di seguito i casi di positività al Coronavirus in Toscana con la variazione rispetto a ieri. Sono 33.537 i casi complessivi ad oggi a Firenze (172 in più rispetto a ieri), 10.413 a Prato (58 in più), 10.465 a Pistoia (52 in più), 7.670 a Massa-Carrara (40 in più), 12.546 a Lucca (81 in più), 16.733 a Pisa (72 in più), 8.636 a Livorno (54 in più), 10.621 ad Arezzo (59 in più), 4.959 a Siena (26 in più), 4.193 a Grosseto (18 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 294 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 235 nella Nord Ovest, 103 nella Sud est.

La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 3.226 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 3.452 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 4.040 casi per 100.000 abitanti, Pisa con 3.993, Massa-Carrara con 3.936, la più bassa Siena con 1.856.
Complessivamente, 8.690 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (18 in meno rispetto a ieri, meno 0,2%).
Sono 18.258 (810 in meno rispetto a ieri, meno 4,2%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 4.475, Nord Ovest 10.019, Sud Est 3.764).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 988 (41 in meno rispetto a ieri, meno 4%), 150 in terapia intensiva (10 in meno rispetto a ieri, meno 6,3%).
Le persone complessivamente guarite sono 106.977 (673 in più rispetto a ieri, più 0,6%): 486 persone clinicamente guarite (10 in più rispetto a ieri, più 2,1%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 106.491 (663 in più rispetto a ieri, più 0,6%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Oggi si registrano 18 decessi: 10 uomini e 8 donne con un’età media di 77,1 anni.

Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 6 a Firenze, 3 a Pistoia, 3 a Lucca, 2 a Pisa, 1 a Arezzo, 2 a Siena, 1 a Grosseto.

Sono 3.673 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 1.246 a Firenze, 246 a Prato, 276 a Pistoia, 386 a Massa-Carrara, 339 a Lucca, 423 a Pisa, 268 a Livorno, 217 ad Arezzo, 127 a Siena, 91 a Grosseto, 54 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 98,5 per 100.000 residenti contro il 121,9 per 100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa-Carrara (198,1 per 100.000), Firenze (123,2 per100.000) e Pisa (100,9 per 100.000), il più basso a Grosseto (41,1 per 100.000).

Sanità Toscana, Nursind denuncia: “Emergenza Quota 100: quasi 2.300 posti scoperti tra infermieri e personale socio sanitario”

“Quasi 2.300 posti vacanti tra infermieri e personale socio sanitario entro la fine dell’anno”, è l’allarme lanciato da Nursind. “Già da un anno fa esortavamo la stessa Regione e l’Estar a intervenire con nuovi bandi di concorso per le assunzioni a tempo indeterminato”, si legge nel comunicato stampa del sindacato.

Le preoccupazioni riguardano le carenze dell’organico, specie Oss e infiermieri, che sono state stimate dal sindacato autonomo degli infermieri (Nursind) in oltre 2100 unità. Questi numeri saranno aggravati dalle uscite previste con quota 100. “Entro dicembre mancheranno altro 115 infermieri, 35 Oss e 27 operatori sanitari e Ostetriche in Toscana”, denuncia Nursind.

“Nel dettaglio l’Asl Toscana Centro vedrà il pensionamento di 28 infermieri, 2 ostetriche e 13 Oss, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi 13 infermieri e 8 Oss, l’Asl Sud Est 25 infermieri, 8 Oss e altri 22 dipendenti in altro ruolo sanitario. L’Asl Nord Ovest 34 infermieri, 3 ostetriche, 6 Oss; l’Azienda Ospedaliera Pisana perderà 15 infermieri per lo stesso motivo”, rende noto il sindacato. Ad oggi le uniche assunzioni a tempo indeterminato possono essere fatte solo con la mobilità interaziendale.

“La professione infermieristica è oggi al centro di un disagio crescente: alla mancata valorizzazione contrattuale e professionale si aggiungono obblighi formativi, assicurativi, con crescente reponsabilità professionale personale, aggravati da una condizione lavorativa che rende semprepiù difficile erogare l’assistenza dovuta, sia a livello ospedaliero che territoriale”, ha dichiato Giampaolo Giannoni, responsabile regionale Nursind.

Toscana, crescono tempi di attesa per chirurgia oncologica

Secondo i dati del Sant’Anna di Pisa, relativi ai primi cinque mesi del 2019 messi in relazione con quelli dell’anno passato, i tempi di attesa per effettuare un intervento di chirurgia oncologica, in Toscana, sono passati da 30,8 a 31,1 giorni.

Il piano regionale per ridurre le liste di attesa non sembra ancora aver dato effetti concreti, se non in alcune aree della regione: ad esempio, nella Asl Nord Ovest (che comprende le province di Massa-Carrara, Lucca, Livorno e Pisa) i giorni di attesa per un intervento di chirurgia oncologica sono, in media, 34 contro i 31 del 2018, mentre va bene l’azienda ospedaliera di Siena che passa da 32 giorni di attesa a 25.

Lo studio svolto dal Laboratorio Mes del Sant’Anna, insieme al dipartimento dell’assessorato e all’Agenzia regionale di sanità, ha rilevato che, nel monitoraggio gennaio-maggio 2019, il dato medio sull’attesa per tutti gli interventi oncologici della Toscana passa da 30,8 giorni del 2018 a 31,1 di quest’anno; un lieve peggioramento che, però, oltrepassa i 30 giorni di attesa previsti dal piano regionale.

I dati si concentrano anche sui tempi di attesa per le operazioni specifiche per i vari tipi di tumore, dove emergono dati interessanti. Ad esempio, per il tumore alla prostata, il più diffuso fra gli uomini, la media regionale passa da 59 a 62 giorni, ben oltre i 30 di attesa massima, con picchi, addirittura, di 104 giorni nella Asl Sud Est (Grosseto, Arezzo e Siena). Importante sottolineare che per certi tipi di questa patologia l’attesa non pregiudica la salute del malato, ma sicuramente aspettare tanto non è di aiuto. Bene invece Siena (che passa da 27 a 16 giorni), la Asl Nord Ovest (da 50 a 40) e la Centro (da 60 a 42).

Bisogna comunque prendere in considerazione, cosa che il monitoraggio non ha fatto, i volumi di richieste, differente per ogni azienda ospedaliera: ospedali come Careggi, cioè che opera tantissime persone ed è molto richiesto, inevitabilmente ha più difficoltà in quanto deve gestire un’ ampia mole di persone, con conseguenti dilatazioni dei tempi di attesa, anche se ha più risorse di personale a disposizione.

I dati raccolti relativi al cancro alla mammella, dove i tempi di risposta sono decisivi anche per la prognosi della malattia, l’attesa media regionale registrata quest’anno è di 31 giorni, invece dei 30 dello scorso anno. Anche in questo caso, i dati sulle singole aziende ospedaliere sono in generale aumento (ad esempio Careggi passa da 30 a 35 giorni, l’ospedale delle Apuane a Massa da 24 a 35), mentre sempre Siena registra un netto miglioramento, passando dai 30 giorni del 2018 ai 16 di quest’anno.

Resta comunque una speranza, alla Regione e alle aziende, nei numeri che verranno riscontrati negli altri due monitoraggi previsti per l’anno 2019, che il Mes pubblicherà nei prossimi mesi.

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