L’utopia e il sogno, stasera a Vinci anteprima del premio ‘Li omini boni’

L’utopia e il sogno. Con questo titolo si presenta l’edizione 2019 del premio dedicato a ‘Li omini boni’. L’utopia di ideali che vogliono cambiare il mondo e il sogno di un mondo migliore, o quanto meno più giusto. L’evento si terrà a Sovigliana di Vinci, nella Sala Fra’ Martino di piazza della Pace, alle 21.

Nell’anteprima del Premio giornalistico ‘Li omini boni’ per la comunicazione verranno presentati i premiati, Paolo Borrometi e Alexander Langer, i loro profili, le loro storie, i temi per i quali si battono e si sono battuti. Con una dedica speciale al sogno di Antonio Megalizzi e ai giovani della nuova Europa. Ne parlano: Dario Parrini, senatore, sindaco di Vinci dal 2004 al 2013 e Domenico Guarino, giornalista e scrittore. Modera: Mauro Banchini, giornalista, presidente della Commissione del premio ‘Li omini boni’

A quasi tre settimane dalla serata conclusiva del premio ‘Li omini boni’ (sabato 30 novembre 2019, alle 21.15 al Teatro della Misericordia a Vinci), Vinci nel Cuore ha deciso infatti di assegnare il premio speciale per la comunicazione a RadUni, l’associazione italiana degli operatori radiofonici e dei media universitari. RadUni è inoltre promotrice di Europhonica, il format che riunisce le radio universitarie di diversi paesi e che parla di Europa con lo stesso linguaggio dei suoi ascoltatori.

Proprio ad Antonio Megalizzi, che di RadUni era socio e di Europhonica voce presente nei palinsesti sin dal 2015, andrà una speciale dedica di Vinci nel Cuore, nello spirito di quel “sogno” che per l’edizione 2019 de ‘Li omini boni’ costituisce il tema principale – insieme all’“utopia” – e che per Antonio Megalizzi era quello di un’Europa diversa da quella rappresentata dal giornalismo di oggi.

 

Strasburgo: cordoglio Scuola S.Anna per Antonio Megalizzi

La Scuola Sant’Anna di Pisa partecipa al dolore per la scomparsa di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista italiano di una radio universitaria morte ieri dopo essere stato ferito nell’attentato di Strasburgo, “e si stringe alla famiglia, in particolare alla sorella Federica, già studentessa della laurea magistrale in Security studies, congiunta con la Scuola di studi internazionali dell’Università di Trento”. Così in una nota lo stesso Ateneo pisano.

“E’ un momento di particolare cordoglio – prosegue la Scuola Sant’Anna – che unisce le comunità accademiche di Trento e di Pisa alla famiglia di Antonio. Come ha spesso ricordato la sorella Federica, Antonio era animato dal desiderio di raccontare, attraverso i suoi servizi radiofonici, come fosse possibile rendere concreta una società aperta, vitale, animata dallo spirito europeo ed europeista che lo ha convinto ad andare a Strasburgo. Questi ideali sono gli stessi dei suoi compagni di studi a Trento e degli studenti della Sant’Anna, per i quali le rispettive comunità continueranno a impegnarsi”.

La Scuola S.Anna si dichiara infine “già pronta a sostenere le iniziative che i compagni di studi di Antonio vorranno organizzare perché il suo pensiero e il suo impegno, in nome di un’Europa aperta e inclusiva, siano memoria ed esempio per il consolidamento dei valori europei di pace”.

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