12 proposte per un rinascimento rionale di Firenze

?Firenze, una “rete di persone, associazioni e gruppi”, hanno presentato il documento dal titolo: 12 proposte per un “Rinascimento rionale”.

Un appello per una Rivoluzione Rionale, le 12 proposte sono un lavoro portato avanti negli ultimi mesi per la città di Firenze, per una città di prossimità, una città a misura di persona.

“È l’inizio di un percorso partecipativo per i cittadini, le associazioni, i comitati, le comunità – si legge in un comunicato – Occorre una rivoluzione rionale per ripensare la globalizzazione, per affrontare le sfide ambientali, sanitarie, sociali”.

“Gli ultimi decenni hanno spesso portato a città a misura di automobile – si legge in un comunicato – Si abita in un luogo in cui si trascorrono quasi soltanto le ore in cui si dorme, si lavora in un altro luogo, si fanno acquisti nella grande distribuzione organizzata, eccetera. I centri storici hanno perso il proprio tessuto produttivo e le loro funzioni e pian piano si sono svuotati, così come i piccoli borghi. La recente pandemia ha svelato, tra le altre cose, la necessità di ridare vita e funzioni a molte zone delle città, l’importanza di una economia di prossimità, l’urgenza di un mondo in cui le persone, il cibo che mangiano, le cose che producono e consumano, si muovano un po’ meno. In cui i cittadini raggiungano ogni servizio necessario alla vita quotidiana in pochi minuti e i bambini possano andare a scuola a piedi. In cui istituzioni e cittadini siano talmente vicini da potersi dare la mano ogni giorno e decidere insieme l’uso e la manutenzione dei beni comuni. Questo comporta un ripensamento delle città su base rionale: in molti luoghi si inizia a parlare di “città dei 15 minuti”, una città dove casa, lavoro, spesa, svago, siano raggiungibili per lo più a piedi, un maggior tempo trascorso all’interno di una realtà locale sempre meno spersonalizzante e sempre più accogliente, sempre più simile a una comunità. Una città del genere dovrebbe essere organizzata in unità più piccole degli attuali quartieri: rioni aventi 10-15mila abitanti al massimo: questo è infatti il limite massimo all’interno del quale si riesce a identificare una realtà comunitaria”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Marco Di Bari, di Comitato Libertà Toscana e Andres Lasso, ex candidato sindaco dei Verdi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/200903_06_CITTA-PROSSIMITA_DI-BARI.mp3?_=1

Ecco le 12 proposte:
1) Servizi sanitari: In ogni rione un centro sanitario di base, con i medici di famiglia, i pediatri, il consultorio Un posto in cui fare un prelievo dovrebbe esistere in ogni rione, a pochi minuti a piedi dalla propria abitazione.
2) Centro civico: In ogni rione un centro, che possa essere multifunzionale, luogo di aggregazione, ufficio per la burocrazia di base e aiuto nel disbrigo di pratiche in digitale, sede per un mediatore civile e commerciale
3) Rappresentanza e Gestione dei beni comuni: Il rione elegge i propri rappresentanti, residenti nel rione stesso. La natura geografica e sociale del rione permette ai rappresentanti di conoscere le caratteristiche del proprio territorio. Il rione deve essere dotato di un piccolo bilancio e risorse da impiegare, con rendicontazione, in regime semplificato.
4) Economia circolare nel rione. Servizi per la riparazione e il recupero degli oggetti. Quei mestieri che consentono di andare nella direzione delle “tre R” dovrebbero essere presenti come servizi di prossimità ed essere incentivati, con sconti su TARI, IMU, canone d’affitto eccetera.
5) Mercati rionali. Firenze ne ha 29. Questi mercati dovrebbero il più possibile essere agganciati al territorio e anche alle piccole produzioni, magari anche hobbistiche, presenti sul territorio,  il loro potenziamento deve andare di passo con il potenziamento di orti rionali, ovunque possibile, anche recuperando spazi dismessi o sottoutilizzati.
6) Servizi di coworking e smart working:  una rete di spazi recuperando dei fondi sfitti, uno per ogni via o quasi, luoghi in cui trovare una scrivania, un collegamento internet e alcune “facilities”, la rilocalizzazione dell’economia avrà un carattere unitario e sarà guidato dall’obiettivo di realizzare reti economiche imperniate su reciprocità e solidarietà, oltre che su un sempre maggiore adeguamento del numero di posti di lavoro presenti sul territorio e il numero dei suoi abitanti (logica “uscio e bottega”).
7) Banche del tempo ed economie locali: il ruolo delle banche del tempo è duplice:  da un lato favoriscono scambi prevalentemente locali, dall’altro in un tempo di crisi, in cui tante persone con delle competenze importanti potrebbero trovarsi inoccupati o disoccupati, possono diventare un ausilio mettendo in contatto domanda e offerta.  potrebbero essere inserite in più ampi “centri per l’economia locale”, in cui si attivano circuiti di microcredito locale, si sperimentano economia del dono e/o valute locali
8) Verde pubblico. Una rete di giardinieri a cui viene affidata una piccola zona, equivalente a 1-2 ettari di verde massimo a testa, che operano in sinergia con associazioni e cittadinanza locale. Togliere spazio al suolo impermeabilizzato, piantando alberi ovunque possibile.  Gli operatori del verde e la cittadinanza dovranno essere formati ai principi dell’ecologia e della gestione sostenibile degli ecosistemi urbani.
9) centri rifiuti ed ecostazioni. Diffusi capillarmente. Immaginando un futuro con servizio di rifiuti porta a porta, esso dovrebbe essere affiancato da piccoli centri per il conferimento.
10) parcheggi e riparazioni bici: Ogni rione dovrebbe avere adeguati parcheggi sicuri e luoghi di riparazione bici. Un piccolo fondo di qualche decina di metri quadri può diventare un “garage”, magari abbinato a un’officina di riparazione.
11) zone pedonali: le zone pedonali non dovrebbero essere soltanto in centro, ma in ogni rione.  Ogni grande modifica urbanistica, come ad es. la costruzione di un grande centro commerciale o il ripensamento di una grande area dovrebbe essere fatta con percorsi davvero partecipativi.
12) zone 30 per stimolare la mobilità dolce, zone realizzate anche con accorgimenti che impediscono fisicamente il raggiungimento di grandi velocità.

Amministrative 2019: le chiusure della campagna elettorale in Toscana

Ultimo giorno di campagna elettorale. Appuntamenti di piazza anche per i candidati a sindaco in Toscana.

Dalle ore 20, in piazza Enrico Berlinguer, davanti al Mandela Forum, Dario Nardella, candidato a sindaco di Firenze per il centro sinistra, festeggerà la chiusura della campagna elettorale con la band toscana The Partners in crime e con delle performance a cura del Centro Nazionale di Produzione Virgilio Sieni. Punti ristoro con food trucks e pane e cioccolata.

Ublado Bocci, candidato a sindaco di Firenze per il centro destra, stasera alle 21 chiuderà la sua campagna elettorale in Piazza Davanzati.

Antonella Bundu, candidata a sindaca di Firenze per Firenze città aperta, Potere al popolo e sinistra italiana, sta festeggiando a Santo Spirito con un evento dal titolo “Santo Spirito in festa”. Fino a mezzanotte ci sarà tanta musica, con le esibizioni di Sara Rados e Grippo, Fabio Morgera con il suo quartetto, gli Amistade Sound project, il trio Carmelindo e a seguire il dj set. Previsti anche giochi per bambini, cibo e bevande. Dal palco, oltre alla Bundu, parleranno anche i candidati delle tre liste che sostengono la sua candidatura a Palazzo Vecchio. A condurre la serata saranno Fiamma Negri e Giusi Salis. L‘ingresso è libero.

Sempre in Oltrarno Fabrizio Valleri, candidato a sindaco di Firenze per Libera Firenze, sta celebrando la chiusura della sua campagna elettorale con aperitivo cena di finanziamento.

Il candidato sindaco dei Verdi Andrés Lasso, festeggerà dalle 21h nel cortile delle Murate, con il concerto dei Puerto Sureño. Sarà presente anche il presidente e coordinatore della Federazione nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli.

Al Parco d’arte Pazzagli a Rovezzano, Mustafa Watte, candidato a sindaco di Firenze per Punto e a capo, ha organizzato una merenda cena seguita da un dibattito con i candidati della sua lista.

Niente eventi di chiusura per Gabriele Giacomelli, candidato a sindaco di Firenze per il Partito Comunista, che ha optato per una prosecuzione dei volantinaggi.

E’ in corso al Caffè Sant’Ambrogio in Piazza Sant’Ambrogio a Firenze la chiusura della campagna elettorale di +Europa Firenze.

A Livorno, si è tenuta nel pomeriggio la chiusura della campagna elettorale del Movimento 5 stelle, che invece ha svolto ieri a Firenze in Piazza Strozzi i festeggiamenti per la corsa a Palazzo Vecchio con il candidato Roberto de Blasi e con il ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

CONTRORADIO SEGUIRA’ LO SPOGLIO ELETTORALE DELE EUROPEE DOMENICA DALLE 23.00 IN COLLEGAMENTO CON POPOLARE NETWORK. ED ANCORA LUNEDI DALLE 6,30 ALLE 10.00 CON I RISULTATI DEFINITIVI.

LUNEDI DALLE 14.00 IN DIRETTA NON STOP I RISULTATI DELLE AMMINISTRATIVE IN TOSCANA: I COMMENTI DEGLI OSPITI IN STUDIO E LE DIRETTE DAI COMITATI ELETTORALI.

Lasso (Verdi): Firenze ha bisogno di una (vera) svolta green

Intervista con il candidato sindaco per i Verdi Andres Lasso

43 anni, biologo. Cittadinanza italiana e di Panama, paese in cui ha vissuto parte dell’infanzia e adolescenza. Lavoratore autonomo, giardiniere,  apicoltore hobbista. HA  lavorato nel biomedicale come specialista di prodotto, nel marketing e nel controllo qualità,  nel sociale come educatore di adolescenti a rischio, nell’insegnamento come professore per due anni di biologia chimica e matematica nelle scuole di un villaggio della Repubblica Democratica del Congo. “Nardella sta proponendo diverse cose interessanti: peccato che lo faccia ora, alla fine del mandato” dice lasso. Che aggiunge: “la green zone favorisce chi ha capacità economiche, serve una disincentivazione dell’uso dell’auto”

“Cambiare la scuola per cambiare il paese” allo Stensen di Firenze

“Cambiare la scuola per cambiare il paese”, venerdì 29 marzo alle 16 allo Stensen di Firenze (via don Minzoni 25c). Incontro tra dirigenti scolastici, insegnanti, personale Ata, studenti, genitori, cittadini per discutere di idee sulla scuola.

Di seguito il comunicato stampa dell’evento:

“Cambiare la scuola per cambiare il Paese”: siamo un gruppo di persone di scuola che si riconoscono all’interno dell’area politico-culturale generalmente denominata “progressista”. Intendiamo promuovere un’iniziativa rivolta a dirigenti scolastici, insegnanti, personale Ata, studenti, genitori, ma anche a tutti i cittadini.

Di fronte alle rapide trasformazioni che investono la modernità, riteniamo necessario aprire una riflessione collettiva sul ruolo che la scuola può e deve avere nel rinnovamento del Paese. Un Paese che vorremmo aperto, solidale, inclusivo.

Crediamo necessario ricominciare a parlare e ad ascoltarci, mobilitare le nostre intelligenze per cambiare dal basso le scuole e dare un contributo di idee alle forze politiche e sociali che hanno la responsabilità delle decisioni.
Per questo abbiamo pensato ad un appuntamento per incontrarci e discutere insieme. Ci ritroveremo venerdì 29 marzo alle 16 presso il cinema Stensen di Firenze (via don Minzoni 25c), ingresso libero.
Saranno previsti interventi brevi di 5 minuti per dare a tanti la possibilità di parlare. Chiediamo di porre le principali questioni che interessano, quello che ognuno di noi sente importante e urgente in questo momento”.

Oltre ai i promotori dell’iniziativa, saranno presenti Eraldo Affibati, scrittore e insegnante, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Umberto Broccoli, archeologo e saggista, Raffaele Palumbo, giornalista di Controradio. Verrà inoltre proiettato un video di Liliana Segre, senatrice a vita e superstite dell’Olocausto. Altre personalità hanno espresso interesse e stanno valutando la loro partecipazione.
Sono attesi in quanto invitati a fare un intervento i candidati sindaco di area progressista per il Comune di Firenze Dario Nardella, Antonella Bundu, Andrés Lasso, Mustafa Watte, Gabriele Giacomelli.

Interverranno:
– Ludovico Arte, Dirigente scolastico
– Giuseppe Bagni, presidente nazionale CiDi (associazone professionale di formazione per i docenti)
– Giulio Mannucci, Dirigente scolastico
– Alessandro Rapezzi, docente

Chi è interessato a fare un intervento può scrivere a: cambiarescuolapercambiarepaese@gmail.com

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